T.A.R. Campania Napoli, Sezione II, 12 novembre 2004, n. 16775
Pur se decorsi sessanta giorni dall’istanza di concessione in sanatoria si verifica un caso di silenzio-significativo, nella forma del silenzio-rigetto o rifiuto, il privato può sempre pretendere che la P.A. si pronunci in modo espresso sulla sua istanza, esplicitando le ragioni che eventualmente ne determinino il rigetto
T.A.R. Calabria Catanzaro, Sezione II, 15 novembre 2004, n. 2094
L’acquisizione gratuita al patrimonio comunale è una sanzione prevista per l’ipotesi di inottemperanza all’ingiunzione di demolizione, essa si riferisce esclusivamente al responsabile dell’abuso e non può quindi operare nella sfera giuridica di altri soggetti
T.A.R. Calabria Catanzaro, Sezione II, 15 novembre 2004, 2086
L’art. 12 della legge 47/1985, riformulando l’art. 15 comma 9 della legge. 10/77, ha soppresso l’onere che imponeva all’amministrazione procedente di notificare la stima dell’Ufficio tecnico erariale ai soggetti destinatari della sanzione pecuniaria
T.A.R. Sardegna, 15 novembre 2004, n. 1576
Sulla necessità della comunicazione di avvio del procedimento per l’annullamento del nulla-osta paesaggistico comunale. Una interessante rassegna degli orientamenti giurisprudenziali in materia
Circolare della Cassa Depositi e Prestiti
Fondo per le demolizioni delle opere abusive. Articolo 32, comma 12, decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, nella legge 24 novembre 2003, n. 326 - 28 ottobre 2004, n. 1254 in G.U. n. 260 del 5 novembre 2004
T.A.R. Veneto, Sezione II, 2 novembre 2004, n. 3840
Il termine per l'impugnazione di una concessione inizia a decorrere non dall'inizio dei lavori ma dal loro completamento, a meno che non si sostenga l'assoluta inedificabilità dell'area o si producano censure rilevabili sin dalla fase iniziale dei lavori, come quelle sul rispetto delle distanze dal confine o dai fabbricati
T.A.R. Veneto, Sezione III, 2 novembre 2004, n. 3839
Per l’apertura di esercizi di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, l’autorità preposta al rilascio deve verificare la sussistenza anche degli ulteriori parametri indicati dalla legge, quali, in particolare, la conformità della destinazione d’uso dell’immobile da destinare all’attività commerciale e il rispetto delle norme, prescrizioni e autorizzazioni in materia edilizia e urbanistica
T.A.R. Campania Salerno, Sezione I, 4 novembre 2004, n. 1960
La scelta delle aree da espropriare ai fini della realizzazione di un’opera pubblica è rimessa all'apprezzamento della Pubblica amministrazione e non è quindi sindacabile in sede di legittimità, a meno che non ci si limiti a rilevare l’illogicità e l’inutilità ai fini dell’interesse pubblico della scelta effettuata
T.A.R. Lazio Roma, Sezione I Ter, 2 novembre 2004, n. 2086
Il provvedimento di diniego del nulla osta all’intervento edilizio in area sottoposta vincolo di tutela paesaggistica è illegittimo per insufficienza della motivazione, allorquando affermi un generico impatto ambientale senza specificare in maniera puntuale le ragioni della ritenuta incompatibilità
T.A.R. Campania Napoli, Sezione II, 4 novembre 2004, n. 6421
Qualora lo strumento urbanistico subordini il rilascio di concessione edilizia all’approvazione di un piano attuativo, la circostanza della più o meno completa urbanizzazione dell’area, non può valere, di per sé, a giusti-ficare un giudizio di superfluità del piano attuativo medesimo, e a giudicare illegittimo il diniego di concessione, motivato in base all’assenza, nella pia-nificazione del territorio, dello strumento di dettaglio
T.A.R. Campania Napoli, Sezione II, 4 novembre 2004, n. 16420
[A] L’avviso dell’avvio del procedimento di cui all’a. 7 della L. 241/1990 non deve essere comunicato al destinatario del provvedimento ritenuto lesivo quando, come nel caso di specie, l’annullamento di un precedente provvedimento favorevole sia intervenuto in un breve lasso di tempo (otto giorni) e quindi in presenza di situazione non ancora definitivamente consolidate. [B] L’annullamento e la revoca della concessione edilizia ri-chiedono la preventiva acquisizione del parere della commissione edilizia
T.A.R. Campania Napoli, Sezione I, 3 novembre 2004, n. 16223
Il potere di cui è attributaria la Soprintendenza, di tutela e conservazione dei beni culturali, è imprescindibilmente legato alla esistenza del bene materiale o quantomeno alla presenza di elementi-sintomi che facciano ragionevolmente presumerne la predetta esistenza
T.A.R. Liguria, Sezione II, 2 novembre 2004, n. 1508
Il comproprietario è legittimato ad agire in giudizio a tutela della cosa comune, senza alcuna necessità di una previa deliberazione dell'assemblea dei comunisti, in quanto il suo diritto investe la cosa nella sua interezza
T.A.R. Calabria, Sezione Reggio, 22 ottobre 2004, n. 801
Nel caso di opere abusive realizzate su suoli di proprietà dello Stato o di Enti pubblici, la competenza del Sindaco di ordinare la demolizione ed il ripristino dello stato dei luoghi, deve considerarsi concorrente con l' ordinario potere di autotutela di cui dispone l' Amministrazione titolare del bene
T.A.R. Abruzzo, Sezione Pescara, Ordinanza, 21 ottobre 2004, n. 868
A seguito della Sentenza della Corte Costituzionale n. 204/04 con la quale è stata dichiarata l’illegittimità dell’art. 34 del D.lgs 80/98, il T.A.R. Abruzzo solleva la questione di costituzionalità anche dell’art. 35 del T.U. n. 327/01. Altri T.A.R. – vds. T.A.R. Sicilia Palermo, Sezione I, 29 ottobre 2004, n. 2422 - hanno più semplicemente ritenuto travolta dalla dichiarazione di incostituzionalità anche quest’ultima disposizione
T.A.R. Abruzzo, Sezione Pescara, 21 ottobre 2004, n. 864
La facoltà di sopraelevazione costituisce espressione del diritto di proprietà esclusiva dell’ultimo piano o del lastrico solare ed integra un diritto autonomo, indipendente dalla proprietà della costruzione sottostante, suscettibile di negoziazione e di esercizio senza necessità di assenso degli altri condomini
T.A.R. Abruzzo Pescara, 21 ottobre 2004, n. 859
Nel giudizio ottemperanza è competente il giudice di primo grado solo qualora il Consiglio di Stato si sia limitato a confermarne la statuizione senza introdurre integrazioni o modifiche alla relativa motivazione che abbiano apportato un autonomo contenuto precettivo
T.A.R. Sicilia Palermo, Sezione I, 29 ottobre 2004, n. 2422
Deve considerarsi travolto dalla dichiarazione di incostituzionalità - Corte Cost. n. 204/04 - dell’art. 34 D.Lgs. n. 80/1998, come novellato dall’art. 7 l. n. 205/2000, anche l’art. 53 del D.P.R. n. 327/2001, recante il Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità
T.A.R. Campania Napoli, Sezione II, 25 ottobre 2004, n. 15251
E’ illegittimo, per violazione dell’art. 7 l. 7 agosto 1990 n. 241, il provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive che sia stato adottato senza la previa comunicazione all’interessato dell’avvio del procedimento. N.d.r: di avviso contrario la giurisprudenza costante del T.A.R. Toscana.
T.A.R. Calabria, Sezione Catanzaro, 29 ottobre 2004, n. 2026
A fronte di una prescrizione dello strumento urbanistico orientata a tutelare l'ambiente, anche quando questa si risolve nell'imprimere ad un'area il connotato di zona agricola, non si richiede una diffusa analisi argomentativa, avuto riguardo al valore, sul piano costituzionale fondamentale, a mente dell'art. 9 della Costituzione, del paesaggio
T.A.R. Sardegna, Sezione I, 29 ottobre 2004, n. 1534
Il vincolo paesaggistico su di un’area cessa a seguito del sopravvenuto strumento urbanistico che ha dato corso ad un nuovo assetto viario, ad una modificazione delle quote altimetriche del suolo, nonché all’inserimento di un nuovo aggregato urbano
T.A.R. Sardegna, Sezione I, 22 ottobre 2004, n. 1504
Esula dalla giurisdizione del giudice amministrativo la controversia nella quale i ricorrenti rimproverano all’autorità marittima di aver indebitamente trasferito aree private alla mano pubblica, attraverso l’improprio strumento della delimitazione dei confini demaniali
T.A.R. Lombardia, Sezione Brescia, 21 ottobre 2004, n. 1356
Qualora nella conferma cd. propria si registri una rinnovazione non innovativa di un atto già emanato, il quale venga reiterato “tout court” con la medesima motivazione, si verte in ipotesi di atto meramente confermativo, il quale di per sé non è suscettibile di impugnazione
T.A.R. Puglia Bari, Sezione II, 29 ottobre 2004, n. 4882
Sul riparto di giurisdizione in materia di espropriazione alla luce della sentenza della Corte Costituzionale n. 204/04: espropriazione c.d. “acquisitiva” o “appropriativa” ovvero “accessione invertita” al giudice amministrativo; espropriazione c.d. “usurpativa” al giudice ordinario
Consiglio di Stato, Sezione IV, 22 ottobre 2004, n. 6964
L’Amministrazione, nel compiere le sue scelte in ordine alla concreta estensione delle aree da inserire nel PEEP - cd. Dimensionamento - gode di poteri discrezionali, di natura tecnica, e deve basare le proprie determinazioni su un’adeguata motivazione, da cui possa evincersi la loro ragionevolezza ed attendibilità
T.A.R. Puglia Bari, Sezione III, ottobre 2004, n. 4679
La possibilità di costruire in aderenza al muro del vicino, chiudendo le luci eventualmente esistenti su di esso, fuori dei casi di acquisto della comunione del muro medesimo, è ammessa nei soli casi in cui venga realizzato una vera e propria “costruzione”, intendendosi con tale termine un’opera stabile e permanente tale da recare da sola un’utilità al proprietario o a chi ne usi
T.A.R. Puglia Bari, Sezione III, 21 ottobre 2004, n. 4659
La mancanza del piano generale della pubblicità non può vanificare la possibilità per i privati di effettuare la pubblicità, atteso che in mancanza del piano l’ente pubblico non può opporre un generalizzato diniego, o differire “sine die” l’esame della domanda
T.A.R. Abruzzo, Sezione Aquila, 22 ottobre 2004, n. 1146
E’ illegittimo il divieto assoluto di apertura di nuove cave per un tempo indeterminato, precludendo l’esercizio non di un’attività di tipo edilizio, ma di un’attività d’impresa qual è quella estrattiva considerata di pubblica utilità