T.A.R. Toscana, Sezione III, 28 maggio 2010
Sulla pratica di condono edilizio e sulla sussistenza o meno di una norma o principio dell’ordinamento che obblighi l’amministrazione ad indicare gli eventuali rimedi possibili tesi ad assicurare la compatibilità paesaggistica
T.A.R. Sardegna, Sezione II, 8 giugno 2010
L’adozione di una variante al piano urbanistico comunale è soggetta all’onere della comunicazione laddove concerna l'esecuzione di una precisa opera pubblica su di un'area ben individuata
T.A.R. Sicilia Catania, Sezione I, 10 giugno 2010
Sulla decadenza della convenzione urbanistica per il decorso del termine decennale, sulla novazione della stessa con proroga della relativa efficacia e sulle parti che devono essere invitate a sottoscrivere la nuova convenzione
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 10 giugno 2010
Non sussiste alcuna competenza comunale in materia di disciplina dello spandimento di tali rifiuti in agricoltura, avendo la Regione riservato a sé la materia ed avendola ampiamente e compiutamente disciplinata
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 9 giugno 2010
[A] La realizzazione di opere di urbanizzazione deve essere provata con gli atti di cessione di tali aree al Comune o con i provvedimenti comunali che hanno riconosciuto lo scomputo ed i successivi atti di collaudo delle medesime. [B] Non è legittimo sommare opere urbanizzative realizzate in tempi diversi e sotto pianificazioni diverse, soprattutto se realizzate da lungo tempo. [C] Ai sensi dell'art. 2 D.M. 2 aprile 1968 n. 1444, il territorio comunale è ripartito in zone omogenee e la verifica dei parametri previsti avviene sull'intera zona e non su porzioni di essa
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 8 giugno 2010
[A] Sulla sussistenza o meno della competenza del Comune ad emanare ordinanze contingibili e urgenti per la bonifica di un sito inquinato. [B] Sulla legittimità o meno dell’ordinanza di intervento indirizzata direttamente al proprietario dell’area inquinata
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 3 giugno 2010
Ai sensi dell’art. 1 della legge 15.12.2004 n. 308 per gli abusi commessi in passato l’accertamento di compatibilità paesaggistica agli effetti penali opera anche - in deroga al divieto di autorizzazione in sanatoria di cui all’art. 146, comma 4, del codice - come sanatoria paesaggistica agli effetti amministrativi
T.A.R. Toscana, Sezione II, 3 giugno 2010
Non può negarsi il potere degli organi preposti alla formazione del piano regolatore generale di salvaguardare, per il tramite di questo strumento, anche gli interessi ambientali
T.A.R. Toscana, Sezione II, 7 giugno 2010
Sui presupposti per l’applicazione dell’art. 68 del TULPS secondo cui "Senza licenza del Questore non si possono dare in luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico, accademie, feste da ballo, corse di cavalli, né altri simili spettacoli o trattenimenti"
T.A.R. Toscana, Sezione II, 3 giugno 2010
Sul passaggio non autorizzato da una destinazione d’uso non abitativa alla destinazione abitativa e sulla legittimità o meno dell’ordinanza di sgombero emessa per ragioni igienico sanitarie ai sensi del R.D. 1265 del 1934
T.A.R. Sardegna, Sezione II, 26 maggio 2010
Sul comportamento della Soprintendenza che dopo aver espresso parere favorevole sul piano di lottizzazione provvede poi all’annullamento dell’autorizzazione paesaggistica rilasciata contestualmente al permesso di costruire per l’edificazione dei singoli lotti
T.A.R. Puglia Lecce, Sezione I, 26 maggio 2010
In sede di pianificazione urbanistica sono consentite sia la ricognizione di vincoli imposti in virtù di leggi speciali, sia la costituzione di vincoli autonomi per la tutela di valori ambientali e paesaggistici
T.A.R. Puglia Lecce, Sezione I, 26 maggio 2010
[A] Deve ormai reputarsi superata la tradizionale impostazione secondo cui le osservazioni presentate durante la formazione degli strumenti urbanistici costituiscono meri apporti collaborativi funzionali all’individuazione delle scelte più confacenti all’interesse pubblico generale. [B] Il consolidato principio secondo cui la riapertura del procedimento alla partecipazione dei privati può aversi esclusivamente nei casi di mutamenti delle caratteristiche e dei criteri informatori essenziali del Piano risulta non più conforme all’attuale stato della disciplina urbanistica nazionale e regionale
T.A.R. Puglia Lecce, Sezione I, 26 maggio 2010
[A] Sulle valutazioni che deve effettuare il Comune con riferimento alla superficie destinata ad essere utilizzata per la realizzazione di un impianto fotovoltaico e sul principio dello sviluppo sostenibile. [B] Sulla realizzazione di un impianto fotovoltaico con superficie di circa 40.000 mq
T.A.R. Marche, Sezione I, 7 giugno 2010
[A] Sul certificato di destinazione urbanistica che per errore sia stato emesso senza indicazione di un vincolo presente sull’area. [B] Sui lavori di abbattimento delle barriere architettoniche e sulla necessità o meno che il disabile risieda nell’edificio. [C] Sui contrapposti orientamenti giurisprudenziali riguardo all’istituto della sanatoria giurisprudenziale
T.A.R. Abruzzo Pescara, Sezione I, 10 giugno 2010
Sull’illegittimità costituzionale, per violazione dei principi della concorrenza, di una legge regionale che preveda un diritto di proroga in favore del soggetto già possessore della concessione demaniale marittima scaduta
T.A.R. Umbria, Sezione I, 8 giugno 2010
Un volta decaduto il piano attuativo al termine del decennio occorre distinguere fra le opere di urbanizzazione che per loro natura condizionano l’edificabilità dell’intero comparto, e perciò sono necessarie anche se viene edificata solo una parte dei lotti, e quelle che sono pertinenti alla edificazione dei singoli lotti
T.A.R. Molise, Sezione I, 28 maggio 2010
Sull’ordine di rimozione dei rifiuti rivolto al proprietario del fondo in assenza di adeguata istruttoria e di idonea motivazione circa l’imputabilità soggettiva di una qualche condotta attiva od omissiva
T.R.G.A. Bolzano, 26 maggio 2010
Sulla sussistenza o meno di un interesse qualificato a ricorrere da parte del proprietario di un immobile, non direttamente interessato dalle prescrizioni di una variante di uno strumento urbanistico, quando la nuova destinazione urbanistica dell'area altrui incida, in qualche misura, sul godimento o sul valore di mercato del bene di sua proprietà
T.R.G.A. Trento, 3 giugno 2010
Sull’art. 84 bis della L.P. Trento n. 1 del 2001 che consente la ricostruzione di manufatti esistenti in aree non specificatamente destinate all’edificazione che siano stati danneggiati o distrutti in seguito al verificarsi di un evento calamitoso o di un sinistro
T.R.G.A. Trento, 27 maggio 2010
Sulla L.P. di Trento dell’11 novembre 2005, n. 16, entrata in vigore il 16.11.2005, che ha introdotto modificazioni alla legge urbanistica provinciale 5 settembre 1991, n. 22, con l’inserimento dell'articolo 18-sexies, relativamente al tema delle cosiddette seconde case
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 4 maggio 2010
[A] Sulle distanze di cui al dm 2 aprile 1968, n. 1444, in ipotesi di norma locale contrastante con la norma ministeriale. [B] Sul rispetto delle distanze tra pareti finestrate e sulla rilevanza o meno dei balconi
Corte Costituzionale, 17 marzo 2010
E’ illegittima la L.R. Friuli n. 5 del 2007, laddove modifica la decorrenza del termine fissato dal legislatore statale per la piena applicazione della procedura autorizzatoria di cui all’art. 146 del d.lgs. n. 42 del 2004, determinando una illegittima riduzione della tutela del paesaggio imposta dalla legislazione statale
Corte Costituzionale, 28 maggio 2010
La Corte dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 7 della legge della Regione Liguria 6 agosto 2009 n. 30, nella parte in cui consente di assoggettare a VIA regionale i progetti di opere infrastrutturali relativi anche alle autostrade
Corte Costituzionale, 26 marzo 2010
E’ illegittimo l’art. 4, comma 4, della legge della Regione Puglia 9 ottobre 2008, n. 25 (Norme in materia di autorizzazione alla costruzione ed esercizio di linee e impianti elettrici con tensione non superiore a 150.000 volt), nella parte in cui, comprendendo tra gli interventi di manutenzione ordinaria le varianti di tracciato concordate con i proprietari dei fondi interessati e le amministrazioni interessate, le sottrae alla verifica di assoggettabilità dell’opera alla valutazione d’impatto ambientale
Corte Costituzionale, 26 marzo 2010
[A] Sulla norma statale che pone il divieto all’imposizione di corrispettivo (le cosiddette misure di compensazione patrimoniale) quale condizione per il rilascio di titoli abilitativi per l’installazione e l’esercizio di impianti da energie rinnovabili. [B] Sulla legittimità degli accordi che contemplino misure di compensazione e riequilibrio ambientale, nel senso che il pregiudizio subito dall’ambiente per l’impatto del nuovo impianto, oggetto di autorizzazione, viene “compensato” dall’impegno ad una riduzione delle emissioni inquinanti da parte dell’operatore economico proponente. [C] L’assenza delle linee guida nazionali non consente, dunque, alle Regioni di provvedere autonomamente alla individuazione di criteri per il corretto inserimento degli impianti alimentati da fonti di energia alternativa. [D] E’ illegittima la L.R. Publica n. 31 del 2008 laddove ha previsto l’estensione della DIA anche per potenze elettriche nominali superiori (fino a 1 MWe) a quelle previste alla tabella A allegata al d.lgs. n. 387 del 2003
T.A.R. Emilia Romagna Parma, 25 maggio 2010
[A] La necessaria distinzione tra gli aspetti civilistici e quelli pubblicistici dell’attività edificatoria non impedisce all’Amministrazione di verificare l’esistenza, in capo al richiedente, la sussistenza di un idoneo titolo di godimento sull’immobile. [B] Sull’accertata mancata approvazione dell’assemblea condominiale all’effettuazione dei lavori sulle parti comuni e sui provvedimenti che deve assumere l’amministrazione anche dopo aver rilasciato il titolo edilizio
T.A.R. Campania Napoli, Sezione II, 21 maggio 2010
[A] L'esistenza di fabbricati, anche di recente costruzione, non può essere considerata di ostacolo all'introduzione di destinazioni urbanistiche difformi da quelle previgenti. [B] Sull’ammissibilità o meno dell’approvazione del Piano Regolatore con lo stralcio, con o senza raccomandazioni
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VII, 20 maggio 2010
Sulla possibilità o meno da parte del concessionario, se autorizzato dall’amministrazione concedente, di dare in uso a terzi, a titolo oneroso e dietro corrispettivo, terreni demaniali, ovvero anche locali facenti parte del demanio, sia mediante sub-concessione, sia mediante negozi di diritto privato
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VII, 20 maggio 2010
L’art. 92 del D.P.R. n. 285/1990 preclude il rilascio di concessioni per l’uso perpetuo di aree cimiteriali, ma non impone affatto che le preesistenti concessioni perpetue vengano ricondotte a concessioni a tempo determinato
T.A.R. Campania Napoli, Sezione II, 19 maggio 2010
La definizione di nuova costruzione contenuta nell’art. 3, comma 1, lettera e.1), del d.P.R. n. 380 del 2001 prevale sulle contrarie disposizioni degli strumenti urbanistici generali e dei regolamenti edilizi
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VII, 19 maggio 2010
[A] Allorché l'area edificabile venga successivamente frazionata in più parti tra vari proprietari, la volumetria disponibile ai sensi della normativa urbanistica nell'intera area permane invariata. [B] Ai fini della quantificazione della volumetria residua del lotto tra tali costruzioni vanno inserite anche quelle abusive
T.A.R. Sicilia Palermo, Sezione III, 21 maggio 2010
L'ingiunzione di demolizione di un'opera abusivamente realizzata perde di efficacia qualora l'interessato abbia attivato il procedimento per ottenere la concessione edilizia in sanatoria dell'opera stessa
T.A.R. Sicilia Palermo, Sezione I, 18 maggio 2010
Sull’ordinanza contingibile ed urgente con cui l’Amministrazione comunale resistente ha autorizzato l’abbattimento dei maiali domestici inselvatichiti allo stato brado in tutto il territorio comunale
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 10 giugno 2010
Le postume argomentazioni difensive della Amministrazione resistente, nella parte in cui tendono a integrare surrettiziamente la motivazione del provvedimento impugnato, non possono avere ingresso
Consiglio di Stato, Sezione VI, 19 maggio 2010
Sulla limitazione posta dall’art. 52 del regolamento approvato con r.d. 2537/25, che riserva alla professione di architetto “le opere di edilizia civile che presentano rilevante carattere artistico, e il restauro e il ripristino degli edifici contemplati dalla l. 364/1909, poi l. 1089/39"
Consiglio di Stato, Sezione IV, 17 maggio 2010
Sulla realizzazione di una Multisala cinematografica e sulla possibilità o meno di ricondurla alla tipologia degli standard urbanistici di cui alla lettera b) dell’art 3 del DM 2.4.1968 (attrezzature di interesse comune)
T.A.R. Piemonte, Sezione I, 21 maggio 2010
[A] Sul termine di impugnazione di una variante specifica allo strumento urbanistico che incide in modo diretto e immediato sui soggetti destinatari della previsione. [B] Solo per i progetti sottoposti a VIA vi è l’obbligo di allestire la documentazione di impatto acustico
T.A.R. Veneto, Sezione I, 21 maggio 2010
Il diritto allo scomputo va riconosciuto soltanto in relazione al valore delle opere di urbanizzazione, e solo fra opere omogenee di urbanizzazione primaria o di urbanizzazione secondaria
T.A.R. Veneto, Sezione II, 21 maggio 2010
Sulla presentazione di un fideiussione “a prima richiesta” da parte del soggetto titolare del permesso di costruire e sulla sussistenza o meno di un obbligo per l’amministrazione di attivarsi, scaduti i termini di legge, per l’escussione della polizza
T.A.R. Veneto, Sezione II, 18 maggio 2010
Sull’art. 32, comma 4, della legge n. 383/2000 per il quale “la sede delle associazioni di promozione sociale ed i locali nei quali si svolgono le relative attività sono compatibili con tutte le destinazioni d’uso"
T.A.R. Puglia Lecce, Sezione II, 20 maggio 2010
[A] I principi evincibili dall’art. 7 L. 1150/42 e dal D.M. 1444/68 impongono nella pianificazione territoriale di ripartire il territorio in zone territoriali omogenee dal punto di vista architettonico e funzionale. [B] Sulla compatibilità o meno della pianificazione perequativa con il c.d, zoning ai sensi dell’art. 7 della L. 1150/42. [C] Sui piani regolatori perequativi di Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Cesena, Torino, Padova, La Spezia, Vigevano. [D] La perequazione non pare potersi adottare se non laddove si debba dare corso ad una trasformazione urbana. [E] La zonizzazione continua ad essere uno dei principi cardine della pianificazione. [F] Alla legislazione nazionale la perequazione urbanistica é sconosciuta. [G] Il c.d. comparto edificatorio, così come disciplinato dal legislatore del 1942, non presuppone però, necessariamente, una perequazione interna. [H] Sui programmi pluriennali di attuazione. [I] L’istituto del Comparto viene confermato anche dal Testo Unico sulle Espropriazioni. [L] Sulla differenza tra il comparto edificatorio ed il comparto perequativo
T.A.R. Sicilia Catania, Sezione III, 21 maggio 2010
Indipendentemente dalla possibile qualificazione privatistica, le convenzioni in materia urbanistica, lasciano sempre integra la potestà pubblicistica del Comune in materia di disciplina del territorio alla stregua di sopravvenute esigenze urbanistiche
T.A.R. Toscana, Sezione II, 21 maggio 2010
[A] Sulla ratio della programmazione e della revisione delle piante organiche degli esercizi commerciali di farmacia. [B] Sull’art. 17 l.r. Toscana n. 16/00, nel prevedere la possibilità di istituire “proiezioni” delle sedi farmaceutiche onde garantire un più adeguato livello di assistenza
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 17 maggio 2010
[A] Il rilascio dell’autorizzazione per la coltivazione di cava avviene non soltanto con riferimento alla sua collocazione nel territorio e con la determinazione del tipo e della quantità del materiale estraibile, ma anche con la specifica indicazione delle delimitazioni spaziali della cava stessa. [B] E’ l’illegittimo il provvedimento sanzionatorio in quanto ha effettuato il cumulo dei quantitativi dei materiali estratti dall’area autorizzata con quelli estratti dall’area non autorizzata
T.A.R. Toscana, Sezione II, 19 maggio 2010
[A] Gli atti del procedimento di bonifica dei siti di interesse nazionale, compresi quelli conclusivi, rientrano nella competenza tecnico-gestionale degli organi esecutivi (dirigenti). [B] Sull’obbligo di motivazione della determinazione conclusiva del procedimento ex art. 14-ter, comma 6-bis, L. 241 del 1990., sono state formulate più ipotesi. [C] Sui “rifiuti liquidi acquosi e concentrati acquosi prodotti dalle operazioni di risanamento delle acque di falda”. [D] Sull’orientamento giurisprudenziale secondo il quale occorrerebbe distinguere tra acque emunte dalla falda e successivamente reimmesse in questa
T.A.R. Toscana, Sezione I, 19 maggio 2010
[A] Sul frazionamento e vendita delle R.T.A. e sulla responsabilità per colpa del notaio, ove abbia redatto atti non completamente comprensibili alle parti. [B] Il certificato di agibilità se viene rilasciato per fini alberghieri, non può poi essere ritenuto valido per fini abitativi
T.A.R. Toscana, Sezione I, 19 maggio 2010
[A] Sui caratteri che distinguono i vincoli urbanistici conformativi da quelli espropriativi. [B] Sulla destinazione urbanistica a “verde attrezzato” che consente la costruzione di un chiostro e di attrezzature per il gioco libero. [C] Sulla scelta di superare la misura normativa minima per le dotazioni per spazi pubblici e destinati ad attività collettive da parte del Comune di Forte dei Marmi
T.A.R. Sardegna, Sezione II, 19 maggio 2010
Il termine biennale per la formazione del silenzio assenso sulla domanda di condono edilizio non decorre qualora la domanda sia carente dei documenti necessari ad identificare compiutamente le opere oggetto dell'istanza
T.A.R. Calabria Catanzaro, Sezione I, 21 maggio 2010
Sull'inclusione negli elenchi delle strade pubbliche ovvero sulla presunzione di cui all'articolo 16, lett. b), L. n. 2248/1865, all. F, in base alla quale si presumono comunali le strade site all'interno dei centri abitati
T.A.R. Basilicata, Sezione I, 17 maggio 2010
Il termine per la maturazione della prescrizione, al pari di quello per la formazione del silenzio assenso, decorre dalla data in cui la domanda di condono può considerarsi presentata a tutti gli effetti di legge
T.A.R. Sicilia Palermo, Sezione III, 7 maggio 2010
Sui limitati casi in cui è possibile prescindere dal piano attuativo previsto nello strumento urbanistico e sulla sufficienza o meno delle sole opere di urbanizzazione primaria oppure sulla necessità anche dell’urbanizzazione secondaria
T.A.R. Sicilia Palermo, Sezione III, 7 maggio 2010
Deve ritenersi superato l’orientamento giurisprudenziale secondo il quale per l’individuazione della natura espropriativa del vincolo di destinazione a utilizzazione collettiva occorre che questa sia funzionale a porzioni circoscritte del territorio comunale e la previsione dell’opera pubblica sia oggetto di previsione “localizzativa”, o "puntiforme", o “lenticolare”
Consiglio di Stato, Sezione IV, 13 maggio 2010
Sulla delibera con la quale il Comune approva i nuovi oneri di urbanizzazione e sulla possibilità o meno di applicare gli stessi anche alle denuncie di inizio attività già pervenute ma ancora non efficaci non essendo trascorso il relativo termine dilatorio per l’inizio lavori
Consiglio di Stato, Sezione V, 11 maggio 2010
[A] L’autografia della sottoscrizione è elemento essenziale dell’atto amministrativo nei soli casi in cui sia espressamente prevista dalla legge. [B] La sottoscrizione dei verbali delle conferenze di servizi non è prescritta da alcuna norma
T.A.R. Liguria, Sezione I, 6 maggio 2010
Sulla legittimità o meno dell’intervento del progettista che ridetermini il comparto, escludendo dallo stesso tali proprietà, sulla base di una asserita discrasia tra il comparto e i confini catastali dei sedimi
T.A.R. Liguria, Sezione I, 6 maggio 2010
[A] Sul termine di impugnazione della concessione in sanatoria di opere preesistenti e ultimate. [B] Sul titolo edilizio necessario per il posizionamento di celle frigo
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 14 maggio 2010
Sul potere di autotutela, esercitabile con riferimento ad una d.i.a. anche quando sia ormai decorso il termine di decadenza per l'esercizio dei poteri inibitori e sulla necessità di coordinarlo con il principio di certezza dei rapporti giuridici
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 14 maggio 2010
[A] Un intervento che crea superficie utile non può essere annoverato tra quelli di manutenzione straordinaria. [B] Sulla realizzazione di uno spianamento con modifica della pavimentazione del terreno da vegetale ad inerte
T.A.R. Toscana, Sezione III, 14 maggio 2010
[A] Sulla natura giuridica della DIA, tra provvedimento amministrativo a formazione tacita ed atto privato. [B] Sull’art. 84, comma 7, della l.r. toscana n. 1/05, sul superamento del termine di venti giorni e sulla residua potestà di controllo del Comune
T.A.R. Toscana, Sezione III, 14 maggio 2010
Sulla necessità o meno dell’assenso degli altri condomini per l’installazione di una canna fumaria o per l’installazione sul muro di elementi ad esso estranei posti al servizio esclusivo della singola unità immobiliare
T.A.R. Toscana, Sezione I, 11 maggio 2010
Sulla norma dello strumento urbanistico che a fronte dell’incremento della capacità edificatoria concesso ad una determinata area, impone a carico del proprietario della stessa l’obbligo di cedere al patrimonio comunale un’altra area di sua proprietà al fine di consentire ad altri soggetti di avvalersi dei diritti edificatori generati da detta seconda area, onde poter intraprendere un’iniziativa di edificazione
T.A.R. Piemonte, Sezione I, 8 maggio 2010
[A] Sulla legittimità o meno dell’atto regolamentare con il quale il Comune impone l’indennità di “civico ristoro” a carico degli operatori di telefonia mobile. [B] Sulla legittimità o meno dell’imposizione agli operatori di telecomunicazioni degli oneri corrispondenti alla spesa effettiva occorrente al ripristino della sede stradale. [C] Sulla richiesta di oneri da parte del Comune per altri interventi manutentivi aggiuntivi che la Città è costretta a svolgere in ragione e conseguenza della manomissione; sia nel caso in cui la manomissione venga esercitata da altri utenti del sottosuolo sia che questa venga effettuata dagli operatori di comunicazioni elettroniche