T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 3 aprile 2014
[A] La determinazione delle opere da considerare “a scomputo” nell’ambito di una convenzione urbanistica viene effettuata sulla base di una valutazione complessiva, concordata tra le parti, che non è infirmata dall’eventuale eccedenza del valore delle opere rispetto al quantum normativamente dovuto. [B] Sulla possibilità o meno che l’Ente locale richieda – e il lottizzante accetti di realizzare – opere di urbanizzazione ulteriori rispetto agli standard e non computate nel calcolo degli oneri di urbanizzazione dovuti, le quali, pur incrementando le dotazioni dell’area, non siano tuttavia destinate all’acquisizione in proprietà da parte dell’ente locale
T.A.R. Basilicata, Sezione I, 5 aprile 2014
Sulla perequazione ristretta (altrimenti detta parziale o circoscritta o da piano attuativo o endoambito) e sulla perequazione allargata (anche definita perequazione generalizzata a priori o diffusa)
T.A.R. Sardegna, Sezione I, 15 aprile 2014
La valutazione di impatto ambientale di un progetto deve essere effettuata tenendo conto dell’effetto di cumulo con altri progetti relativi alla medesima area territoriale
T.A.R. Sardegna, Sezione II, 24 aprile 2014
[A] Ai sensi dell’art. 146 del D.lgs 42 del 2004 il parere espresso dalla Soprintendenza in ambito paesaggistico ha carattere vincolante e autonomo, nel senso che il “nucleo fondamentale” della decisione è rimesso proprio al suddetto organo statale. [B] Sui rapporti tra l’intervento della Soprintendenza nella procedura di VIA con il parere espresso per l’autorizzazione paesaggistica. [C] Sul valore paesaggistico delle golene
T.A.R. Toscana, Sezione III, 28 aprile 2014
Gli interventi di ristrutturazione edilizia, ma anche di demolizione e di successiva ricostruzione, presuppongono sempre che i relativi lavori siano riferiti ad un edificio esistente
Consiglio di Stato, Sezione V, 8 aprile 2014
[A] Non è tutelabile l’affidamento del privato a mantenere un’opera edilizia abusiva, tenuto conto che nel corso del tempo avrebbe ben potuto avvalersi dell’istituto del condono edilizio. [B] Sui casi in cui l’Amministrazione in caso di ristrutturazione edilizia abusiva può sostituire la sanzione ripristinatoria con quella pecuniaria
Consiglio di Stato, Sezione IV, 11 aprile 2014
[A] Sui limiti alla formazione del permesso di costruire per silenzio assenso. [B] Sulle modalità con le quali in seguito al formarsi del permesso di costruire per silenzio assenso l’amministrazione può ancora intervenire con provvedimenti tardivi di diniego
T.A.R. Marche, Sezione I, 16 aprile 2014
[A] In sede di VIA non vanno esaminati profili di dettaglio afferenti le questioni di ordine urbanistico-edilizio. [B] E’ infondato l’assunto secondo il quale scopo della VIA sarebbe quello di evitare qualsiasi alterazione dello status quo ante e ciò alla luce del principio di precauzione
T.A.R. Abruzzo Pescara, Sezione I, 30 aprile 2014
[A] Sull’ordine di ripristino e bonifica ambientale rivolto al soggetto responsabile dell’inquinamento qualora quest’ultimo non sia più nella disponibilità delle aree. [B] Sulla remissione in pristino di un sito inquinato posto sotto sequestro
T.A.R. Calabria Reggio Calabria, 16 aprile 2014
[A] Sul termine entro il quale è consentito presentare istanza di accertamento di conformità ai sensi dell’art. 36 del D.P.R. 380 del 2001. [B] Sulla presentazione dell’istanza di accertamento di conformità e sulla possibilità o meno che ciò determini non già l’improcedibilità del gravame, ma solamente l’effetto di una temporanea sospensione dell’efficacia dell’ordinanza di demolizione impugnata. [C] In presenza di una istanza presentata ex art. 36 del DPR 380/01 prima dell’irrogazione della sanzione amministrativa, sussiste l’obbligo del Comune di espletare tale accertamento anche laddove, decorsi i termini di legge si sia formato un provvedimento di diniego tacito
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VIII, 16 aprile 2014
[A] Sulla giurisdizione competente riguardo al giudizio di impugnazione dell’ordinanza ingiunzione relativa al ritardato versamento degli oneri concessori. [B] Sul termine di prescrizione breve per la riscossione della sanzione pecuniaria per ritardato pagamento degli oneri concessori. [C] Sulle modalità di adeguamento del costo di costruzione qualora il precedente titolo edilizio si scaduto, i lavori non siano ultimati e si renda necessario un nuovo titolo per completarli. [D] Sulla natura propter rem dell’obbligo di versare i contributi concessori
T.A.R. Lazio Roma, Sezione II, 8 aprile 2014
[A] Sulla possibilità o meno da parte dell’Amministrazione di esercitare i poteri di autotutela esecutoria per attuare d’ufficio quanto previsto dalla convenzione urbanistica. [B] La clausola della convenzione di lottizzazione che attribuisce al Comune la facoltà di realizzare in via diretta, ma a spese degli obbligati, le opere di urbanizzazione si pone come un rimedio concorrente con l’azione di adempimento, fermo restando che occorre richiedere l’autorizzazione del giudice per accedere alla proprietà del lottizzante. [C] Sulla possibilità o meno di impugnare dinanzi al giudice amministrativo il provvedimento di escussione della garanzia fideiussoria a corredo della convenzione urbanistica
Consiglio di Stato, Sezione V, 8 aprile 2014
[A] Sulla legittimazione ad impugnare i provvedimenti di localizzazione di un impianto di trattamento rifiuti nel caso dell’interesse certamente non altruistico (“not in my back yard”). [B] Sulla localizzazione di un impianto di trattamento anaerobico della FORSU proveniente da altre regioni, sull’interpretazione restrittiva da effettuare riguardo alla normativa derogatoria vigente e sul contrasto con la programmazione regionale e provinciale. [C] Eliminata la FORSU dalla sezione di compostaggio, essa è comunque utilizzata nella linea anaerobica, il cui prodotto finale non è soltanto il biogas utilizzato per la produzione di energia ma anche il compost e un liquame (destinato allo smaltimento o ad altre possibili finalità quali quella di fertilizzante organico o di reimmissione nel digestore), e dunque rimane l’assenza di una garanzia di completa reimmissione in commercio del rifiuto trattato e quindi il rischio di gravare l’ambito territoriale interessato di un non preventivato quantitativo di rifiuti. [D] Sulla ormai sempre più accentuata sproporzione esistente tra offerta e domanda di FORSU
T.A.R. Toscana, Sezione III, 29 maggio 2014
[A] Ai fini dell'accertamento della regolarità edilizia di manufatti realizzati al di fuori dei centri abitati in epoca anteriore alla entrata in vigore della L. 765 del 1967, assume rilevanza esclusiva la norma primaria sopravvenuta di cui all'art. 31 della L. 1150 del 1942 che ha introdotto l'obbligo di preventivo titolo abilitativo limitatamente agli immobili ricadenti nei centri abitati. [B] Non può attribuirsi alcuna valenza all'art. 1 del regolamento edilizio del comune di Firenze adottato con atto podestarile del 29 dicembre 1931 il quale, non avendo una base legale al momento della sua emanazione e contrasta con la disciplina sopravvenuta posta dall’art. 31 della legge urbanistica del 1942 e deve essere disapplicato
Corte di Cassazione, Sezione III Penale, 6 giugno 2014
Il proprietario di un terreno abbandonato nel quale terzi depositino ripetutamente rifiuti, così come colui che subentra nella proprietà di un terreno adibito a discarica, non risponde dei reati di realizzazione e gestione di discarica non autorizzata, anche in caso di mancata attivazione per la rimozione dei rifiuti, a condizione che non compia atti di gestione o movimentazione dei rifiuti
Consiglio di Stato, Sezione IV, 14 maggio 2014
Un volume realizzato a copertura di un fabbricato o ha le caratteristiche oggettive di un sottotetto non abitabile, trattandosi in questo caso di un minimo volume tecnico richiesto per la copertura dell’edificio, ovvero si tratta di una mansarda, anche potenziale, in quanto dotata di rilevante altezza media rispetto al piano di gronda
Consiglio di Stato, Sezione VI, 27 giugno 2014
I fiumi e i torrenti sono soggetti a tutela paesistica di per se stessi, a prescindere dall’iscrizione negli elenchi delle acque pubbliche, che ha efficacia costitutiva del vincolo paesaggistico solo per le acque fluenti di minori dimensioni e importanza
T.A.R. Lazio Latina, Sezione I, 31 marzo 2014
La presentazione dell'istanza di accertamento di conformità, ai sensi dell'art. 36 del D.P.R. n. 380/2001, successivamente all'impugnazione dell'ordine di demolizione produce l'effetto di rendere improcedibile l'impugnazione stessa per sopravvenuta carenza di interesse
T.A.R. Toscana, Sezione III, 12 marzo 2014
[A] Sui poteri che spettano alla Soprintendenza dopo il passaggio dal regime transitorio ex. art. 159 del D.lgs 42 del 2004, all’art. 146 ed al relativo parere vincolante in materia paesaggistica. [B] Sulla prevalenza del parere della Soprintendenza rispetto agli atti comunali riguardo al rilascio dell'autorizzazione paesaggistica
T.A.R. Piemonte, Sezione II, 14 marzo 2014
La presentazione dell’istanza di sanatoria successivamente all'impugnazione dell'ordinanza di demolizione produce l'effetto di rendere inefficace tale ultimo provvedimento e, quindi, improcedibile l'impugnazione stessa per sopravvenuta carenza di interesse
T.A.R. Puglia Bari, Sezione III, 4 marzo 2014
La conoscenza effettiva e completa della concessione edilizia rilasciata a terzi si verifica di regola, in mancanza di diversi mezzi di inoppugnabile prova, con l'ultimazione dei lavori di costruzione dell'immobile e non con solo il loro inizio
T.A.R. Molise, Sezione I, 28 marzo 2014
Sulla domanda di accertamento dell’obbligo di provvedere ai sensi dell’art. 31 c.p.a. allorquando il Comune ometta di provvedere nel termine di legge sull’istanza di adozione di provvedimenti in autotutela, ai sensi degli articoli 21-quinquies e 21-nonies, presentata dal controinteressato in relazione ad un intervento edilizio legittimato mediante SCIA
T.A.R. Lazio Latina, Sezione I, 14 marzo 2014
La valutazione dell’abuso presuppone una visione complessiva e non atomistica delle opere realizzate: non è dato scomporne una parte per negare l’assoggettabilità ad una determinata sanzione demolitoria
Consiglio di Stato, Sezione IV, 10 marzo 2014
Il rito speciale in tema di silenzio serbato dalla pubblica amministrazione non può essere attivato per la tutela di una posizione di diritto soggettivo allo scopo di ottenere l’adempimento di un obbligo convenzionale, come, nella specie, la restituzione dell’immobile ed il pagamento del corrispondente valore
T.A.R. Veneto, Sezione II, 28 marzo 2014
Le prescrizioni di dettaglio, contenute nelle norme tecniche di attuazione del piano regolatore generale comunale che, per la loro natura regolamentare, sono suscettibili di ripetuta applicazione ed esplicano effetto lesivo nel momento in cui è adottato l'atto applicativo, possono formare oggetto di censura in occasione della impugnazione di quest'ultimo
T.A.R. Campania Napoli, Sezione II, 4 marzo 2014
E’ illegittimo il diniego di concessione edilizia, fondato sulla carenza di un piano di lottizzazione (anche se richiesto dal piano regolatore) quando l’area sia urbanizzata e difetti una rigorosa valutazione del nuovo insediamento progettato in rapporto alla situazione generale del comprensorio e cioè quando non sia adeguatamente ponderato lo stato di urbanizzazione già presente nella zona interessata
T.A.R. Lazio Roma, Sezione II Bis, 19 marzo 2014
La decadenza del piano particolareggiato non comporta la caducazione di tutto quanto previsto dallo stesso deve pertanto ritenersi consentita la costruzione di nuovi fabbricati nel rispetto della normativa urbanistico-edilizia di zona, che resta automaticamente ultrattiva a tempo indeterminato per la parte che disciplina l'edificazione nelle sue linee fondamentali ed essenziali
Consiglio di Stato, Sezione V, 31 marzo 2014
[A] La richiesta di concessione in sanatoria di un'opera edilizia non inficia la legittimità dell'ordine di demolizione impartito in precedenza, quando la domanda di sanatoria sia stata poi respinta. [B] L’ordine di demolizione risulta illegittimo soltanto se viene adottato all’indomani della domanda di sanatoria
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 26 marzo 2014
[A] Sui casi in cui la giurisprudenza penale e la normativa escludono i tornei di poker sportivo dalla fattispecie del gioco d’azzardo. [B] Sull’organizzazione di tornei di poker sportivo da parte di circoli associativi
T.A.R. Toscana, Sezione III, 27 marzo 2014
[A] Sull’art. 86, comma terzo, 1.r. Toscana n. 1/2005, in cui si prevede che ‹‹Nei casi di cui al comma 2, una volta ultimati i lavori e certificata la conformità di cui al comma 1, ovvero applicate le sanzioni pecuniarie nei casi previsti al titolo VIII, capo I e certificata la conformità di cui al comma 1, l’abitabilità o agibilità dei locali è attestata da un professionista abilitato (…) L’abitabilità o agibilità decorrono dalla data in cui l’attestazione perviene al Comune››. [B] Sulla necessità o meno che la sanzione necessaria per conseguire l’agibilità sia non soltanto applicata ma anche pagata
T.A.R. Piemonte, Sezione II, 11 marzo 2014
Ai fini dell’applicazione della distanza minima tra pareti finestrate prescritta dall’art. 9 del D.M. n. 1444 del 1968, rientrano nel concetto civilistico di costruzioni le parti dell’edificio, quali scale, terrazze e corpi avanzati aggettanti
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 19 marzo 2014
[A] L’annullamento del permesso di costruire esplica effetti automaticamente caducanti e non meramente vizianti sulla successiva DIA in variante. [B] L’annullamento del permesso di costruire non comporta effetti immediatamente caducanti sulla successiva variante essenziale
T.A.R. Toscana, Sezione III, 21 marzo 2014
Sulla ricostruzione di ruderi ai sensi della nuova disciplina introdotta del decreto-legge n. 69 del 2013 (convertito in legge n. 98 del 2013), che ha sul punto modificato l’art. 3, comma 1, lett. d) del DPR n. 380 del 2001
T.A.R. Sardegna, Sezione II, 18 marzo 2014
L’Autorità paesaggistica non può motivare il proprio parere negativo con il semplice richiamo all’esistenza di un vincolo “panoramico” sul quale non si vede come possa concretamente incidere la realizzazione di una piscina “a livello terra”
T.A.R. Emilia Romagna Bologna, Sezione II, 4 marzo 2014
Per il piano attuativo, diventano inefficaci col decorso del termine unicamente le previsioni che non abbiano avuto concreta attuazione, dovendosi intendere quest'ultimo concetto nel senso che non è più consentita l'ulteriore esecuzione del piano attuativo, salva la possibilità di ulteriori costruzioni sotto il profilo urbanistico coerenti con le vigenti previsioni del piano regolatore generale e con le prescrizioni del suddetto piano
T.A.R. Marche, Sezione I, 25 marzo 2014
Sul caso in cui un intervento edilizio ricada nell'ambito di un piano di lottizzazione in area sottoposta a vincolo paesistico e la Soprintendenza abbia dapprima espresso parere favorevole circa la compatibilità ambientale del piano ai sensi dell'art. 28 c. 2 l. n. 1150 del 1942 e poi annullato l'autorizzazione rilasciata ai sensi dell'art. 7 l. n. 1497 del 1939
T.A.R. Liguria, Sezione I, 26 marzo 2014
Sul titolo edilizio necessario alla costruzione, l'allargamento o la modificazione di una strada, laddove questi interventi vengano realizzati su una precedente pista o strada
T.A.R. Abruzzo L’Aquila, Sezione I, 27 marzo 2014
Nel caso dell’accertamento di conformità, il silenzio dell’Amministrazione configura un’ipotesi di silenzio significativo, al quale vengono collegati gli effetti di un provvedimento di rigetto dell’istanza, così determinandosi una situazione del tutto simile a quella che si verificherebbe in caso di provvedimento espresso
T.A.R. Sicilia Catania, Sezione I, 27 marzo 2014
Il diniego di concessione di costruzione con riferimento alla violazione delle norme tecniche di attuazione del piano regolatore generale che prescrivano la preventiva formazione di piani particolareggiati o altri strumenti attuativi, nel caso in cui, pur in difetto di predisposizione del piano di lottizzazione, l'area sulla quale si intende edificare sia interamente circondata da aree edificate e sia già dotata di infrastrutture
Consiglio di Stato, Sezione VI, 17 marzo 2014
In seguito all’annullamento del permesso di costruire, non essendo il Comune vincolato ad adottare l'ordine di demolizione, la scelta del rigetto dell’alternativa misura della sanzione pecuniaria e di procedere alla demolizione del manufatto abusivo va adeguatamente motivata
T.A.R. Veneto, Sezione II, 14 marzo 2014
Non è ammissibile che attraverso il rito del silenzio, denunciando l’illegittimità dell’inerzia della Pubblica Amministrazione a fronte di una richiesta di interventi in autotutela, possa essere sostanzialmente concessa una sorta di rimessione in termini per ottenere, in via indiretta, l’annullamento degli atti non tempestivamente impugnati
T.A.R. Campania Napoli, Sezione II, 17 marzo 2014
L'acquisizione gratuita dell'area non è una misura strumentale, per consentire al Comune di eseguire la demolizione, né una sanzione accessoria di questa, ma costituisce una sanzione autonoma che consegue all'inottemperanza all'ingiunzione
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VIII, 31 marzo 2014
Sulle deroghe urbanistiche consentite per le sedi delle associazioni di promozione sociale e sulla sede istituita in piani interrati destinati a cantine, depositi, magazzini, autorimesse e impianti termici a servizio dell’edificio
Consiglio di Stato, Sezione IV, 4 marzo 2014
Nei casi in cui a fronte del trasferimento del bene abusivo tra privati vi è la buona fede dell’acquirente, l’amministrazione deve motivare in ordine alla sussistenza di sì rilevanti esigenze pubblicistiche, tali da far ritenere recessivo lo stato di buona fede dell’attuale proprietario dell’ abuso
T.A.R. Liguria, Sezione I, 18 marzo 2014
L’Amministrazione deve necessariamente specificare gli elementi posti a fondamento del reputato vincolo boschivo, in specie in assenza di specifici atti – anche generali e di piano – poiché da ciò derivano gravi conseguenze, anche penali, cosicché appare evidente la necessità che il proprietario o comunque il privato interessato, sia posto in grado di conoscere la qualificazione del proprio bene al fine di rispettare le norme vigenti. In tal caso infatti, non può operare il principio per cui l’ignoranza della legge non scusa, in quanto alla conoscenza delle norme di legge deve accompagnarsi la cognizione della sussistenza di un vincolo
T.A.R. Liguria, Sezione I, 18 marzo 2014
L’Amministrazione deve necessariamente specificare gli elementi posti a fondamento del reputato vincolo boschivo, in specie in assenza di specifici atti – anche generali e di piano – poiché da ciò derivano gravi conseguenze, anche penali, cosicché appare evidente la necessità che il proprietario o comunque il privato interessato, sia posto in grado di conoscere la qualificazione del proprio bene al fine di rispettare le norme vigenti. In tal caso infatti, non può operare il principio per cui l’ignoranza della legge non scusa, in quanto alla conoscenza delle norme di legge deve accompagnarsi la cognizione della sussistenza di un vincolo
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 1 luglio 2014
[A] Gli effetti che la pronuncia di assoluzione del Giudice penale produce sull’estensione dei poteri decisori del Giudice amministrativo sono disciplinati dall’articolo 654 C.P.P. [B] Il mutamento di destinazione urbanistica solamente funzionale, ovverosia realizzato senza opere, non necessita di titolo abilitativo, purché si tratti di una destinazione d’uso ammessa dal Piano Regolatore