T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione IV, 20 febbraio 2025
Se, in caso di inottemperanza all'ordine demolitorio di abusi qualificati come opere realizzate in parziale difformità, sia possibile procedere alla sanzione dell'acquisizione gratuita al patrimonio per interpretazione analogica.
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione IV, 4 febbraio 2025
Se l'assunzione, all'atto della stipulazione di una convenzione di lottizzazione, dell'impegno di realizzare opere di urbanizzazione e di costituire servitù di uso pubblico renda gli aventi causa dei lottizzanti "parti" a pieno titolo del rapporto convenzionale.
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione IV, 25 gennaio 2025
Se sia legittima la scelta della Pubblica Amministrazione di imprimere una destinazione agricola alle aree di proprietà del privato qualora risulti in contrasto con la vocazione edificatoria di queste ultime (prive di qualsivoglia attitudine agricola o caratteristiche di particolare naturalità).
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 26 settembre 2022
[A] Se sorga sempre un obbligo di ripubblicazione del piano urbanistico ogni qualvolta vi siano modifiche allo stesso. [B] Se il potere pianificatorio tra l'adozione e l'approvazione dello strumento urbanistico sia vincolato dalle osservazioni dei privati.
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione IV, 21 aprile 2011
[A] Sulla natura non perentoria del termine previsto dall'art. 9 della Legge 1150/1942 per il deposito delle osservazioni e del limite entro il quale il Comune ha facoltà di valutare le osservazioni tardive. [B] In quali casi l'accoglimento delle osservazioni impone la ripubblicazione del piano?
T.A.R. Lombardia, Sezione IV, 2 gennaio 2024, n. 10
[A] Sulla distinta competenza giurisdizionale tra ipotesi di occupazione usurpativa e occupazione acquisitiva. [B] Sui presupposti per l'accertamento della intervenuta usucapione per le ipotesi di occupazione acquisitiva, capace di interrompere lo stato di illecito permanente ex art. 2043 c.c.
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 3 giugno 2021
Sulla portata dell'art. 10, comma 2 del D.L. 76/2020 nella parte che esclude i locali di abitazione ante 1975 dall'applicazione dei requisiti di cui al D.M. 1975: può applicarsi ai sottotetti costruiti precedentemente ma legittimati come abitabili in forza di condono successivo al 1975?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione IV, 5 dicembre 2023
Le censure inerenti al procedimento di Valutazione Ambientale Strategica sono ammissibili solo se la parte specifica quale concreta lesione alla sua proprietà sia derivata dall’inosservanza delle norme sul procedimento?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 15 novembre 2023
[A] Se sia legittima la scelta del Comune di perseguire il consumo di suolo zero nell’adottare il nuovo strumento urbanistico. [B] Se gravi sull’Amministrazione un obbligo di specifica motivazione delle scelte urbanistiche qualora la pregressa destinazione della zona risulti più favorevole.
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 17 marzo 2016
Un Comune può prevedere all’interno di una convenzione urbanistica che una determinata area destinata ad opera di urbanizzazione rimanga di proprietà privata e con obbligo di manutenzione a carico dei lottizzanti?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 22 ottobre 2014
Se sia legittimo che il Comune preveda all’interno di una Convenzione urbanistica una servitù di uso pubblico su di un’area con mantenimento in capo ai soggetti privati della proprietà dell’area e dei conseguenti oneri manutentivi senza limite di tempo.
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione IV, 18 luglio 2023
Sul rapporto tra l’assunzione volontaria dell’obbligo di bonifica da parte del proprietario incolpevole dell’area e il potere/dovere dell’Amministrazione di individuare il responsabile dell’inquinamento ai sensi dell’art. 244, co. 2, del D.Lgs. 152/2006.
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione III, 12 luglio 2023
La compatibilità urbanistica di un impianto di recupero rifiuti, anche se non prevista dall’art. 216 del D.Lgs. 152/2006, può costituire presupposto per il legittimo esercizio dell’attività di recupero dei rifiuti?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione III, 17 maggio 2023
[A] Sulla caratteristiche e la funzione dell’AUA sul piano procedurale ed amministrativo, quale strumento volto a semplificare il regime autorizzatorio in materia ambientale. [B] L’autorità che rilascia l’autorizzazione agli scarichi di acque reflue in corpi idrici può in alcune circostanze stabilire valori-limite diversi e più restrittivi di quelli individuati dal legislatore nazionale e dalle Regioni?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione III, 14 aprile 2023
L’appaltatore incaricato dell’esecuzione di lavori edili riveste la qualità di produttore dei rifiuti consistenti nel materiale di risulta prodotto dalla sua attività ed è quindi da considerarsi responsabile per il corretto smaltimento?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione I, 9 febbraio 2023
Sussiste la giurisdizione del giudice ordinario nel caso in cui l’Amministrazione emetta ordinanza di rilascio di un immobile appartenente al demanio ma il privato occupante invochi invece il proprio diritto di proprietà del bene?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 3 gennaio 2023
Se gli interventi di trasformazione urbanistica comportanti la realizzazione di depositi di merci o di materiali e implicanti la trasformazione permanente del suolo inedificato debbano essere assoggettati a permesso di costruire.
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione IV, 18 novembre 2022
Sulla nozione di “preesistente consistenza” ai fini degli gli interventi di ripristino di edifici di cui all’art. 3, comma 1, lett. d, del DPR 380/2001, con particolare riferimento a immobili che erano stati edificati prima del 1967.
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 14 ottobre 2022
L’art. 72 della Legge fallimentare, che attribuisce al curatore il potere di liberare il fallimento da eventuali vincoli contrattuali in atto attraverso lo scioglimento del contratto, trova applicazione nei confronti delle convenzioni urbanistiche?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione IV, 8 settembre 2022
In ordine alle modalità di determinazione della base di calcolo della sanzione pecuniaria ex art. 37 del D.p.r. 380/2001 rispetto ad opere di manutenzione ordinaria consistite nella posa di asfalto di area cortilizia pertinenziale.
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 14 luglio 2022
[A] Sulla necessità, ai fini della valutazione di abitabilità di un sottotetto, di accertare la complessiva situazione di fatto, rilevando a tale scopo anche la sua idoneità in concreto. [B] Con riferimento agli indici rivelatori dell'intenzione di rendere abitabile in via permanente un locale sottotetto può ritenersi essa esclusa in considerazione della intervenuta tamponatura delle finestre o in presenza di una altezza di poco inferiore a quella prescritta?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione IV, 12 luglio 2022
In merito ai casi in cui il potere di controllo della P.A. in sede di rilascio dei titoli edilizi per interventi su beni comuni condominiali può estendersi alla verifica dei rapporti privatistici sottesi e rilevanti ai fini della legittimazione attiva del soggetto richiedente.
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione IV, 6 maggio 2022
[A] Sulla competenza alla adozione del provvedimento di acquisizione delle opere abusive al patrimonio comunale in ipotesi di inottemperanza all'ordinanza di demolizione. [B] In merito alla competenza concernente la scelta di non procedere alla demolizione dell'opera acquisita.
T.A.R. Veneto, Venezia, Sezione II, 27 maggio 2022
In ipotesi di decreto di occupazione d'urgenza di un bene da quale momento può ritenersi cessato lo stato di detenzione qualificata rievante ai fini della configurazione di una occupazione di fatto illegittima? Può lo stesso farsi coincidere con la scadenza degli effetti del decreto?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 30 maggio 2022
[A] Sul concetto di volume rilevante ai sensi dell'art. 167, comma 4, lett. a) del D.lgs 42/2004 ai fini dell'autorizzazione paesaggistica postuma. [B] In ipotesi di superamento del termine di 90 giorni previsto dall'art. 167, comma 5 si applica il silenzio-assenso?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione III, 30 maggio 2022
[A] L'attribuzione al privato, che procede alla realizzazione di un' opera in sito che presenta interferenza con reperti, di agire nel rispetto dell'interesse archeologico, equivale a concessione dell'attività di ricerca, rilevante ai sensi dell'art. 92, comma 2 del D.l.g.s. 42/2004? [B] In presenza di appalto di lavori chi è lo "scopritore fortuito" ai sensi dell'art. 92, comma 1, lett. c) ? [C] Sulla giurisidizione relativa alle controversie in materia di applicazione, sul premio per il ritrovamento, della ritenuta prescritta ai sensi dell' art. 30 del D.P.R. 29 settembre 1973 n. 600.
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 14 aprile 2022
[A] Se il potere di controllo dell’Amministrazione in sede di rilascio dei titoli edilizi debba essere esercitato anche per la verifica per il rispetto delle distanze dai confini di proprietà o del distacco dagli edifici. [B] La mancata indicazione del nominativo del responsabile del procedimento nell’ambito del rilascio di un titolo edilizio determina l’illegittimità del provvedimento finale? [C] La mancata indicazione del termine per l’impugnazione dell’atto e dell’Autorità cui ricorrere costituisce causa autonoma di illegittimità del provvedimento?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 14 aprile 2022
Il singolo terreno, utilizzato per la definizione complessiva degli standard di un territorio oggetto di piano di lottizzazione, può essere considerato disponibile ai fini di una successiva edificazione se è decorso il decennio di efficacia del Piano di lottizzazione?
T.A.R. Lombardia, Sezione II, 11 aprile 2022
Il vincolo imposto sulle aree site nella fascia di rispetto stradale o autostradale consiste in un divieto di costruire che rende inedificabili le aree site nella fascia di rispetto, indipendentemente dalle caratteristiche dell’opera realizzata e dalla necessità di accertamento in concreto dei connessi rischi per la circolazione stradale?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 28 marzo 2022
[A] Può il comune rideterminare l’importo del contributo di concessione ed entro quale termine? [B] Sulla natura del contributo di concessione e sul presupposto di applicazione della sanzione ex art. 42 del D.P.R. 380/2001. [C] La rettifica del contributo di costruzione può considerarsi una novazione del rapporto obbligatorio?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione I, 25 marzo 2022
Sulla giurisdizione della controversia concernente l’accertamento della natura pubblica e privata della strada ancorché celata sotto impugnazione di provvedimento amministrativo (nel caso di specie di una ordinanza di sgombero)
T.A.R. Lombardia, Sezione II, 10 marzo 2022
Se in caso di ristrutturazione con cambio di destinazione, gli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria debbano essere commisurati all’eventuale maggiore somma determinata in relazione alla nuova destinazione rispetto a quella che sarebbe dovuta per la destinazione precedente, alla luce della normativa della Regione Lombardia.
T.A.R. Lombardia, Sezione II, 19 febbraio 2021
Se la presentazione dell’istanza di sanatoria, sia essa di accertamento di conformità sia essa di condono, produca l’effetto di rendere inefficace l’ordinanza di demolizione delle opere abusive e faccia venir meno l’interesse all’impugnazione della stessa.
T.A.R. Lombardia, Sezione IV, 20 ottobre 2021
In ordine alla rilevanza della completezza della domanda ai fini della decorrenza del termine per la formazione del silenzio assenso ex art. 32, comma 36, del d.l 30 settembre 2003, n. 296 ed ex art. 38, comma 2, della legge 28 febbraio 1985, n. 47.
T.A.R. Lombardia, Sezione II, 22 ottobre 2021
[A] Quale è la funzione delle misure di salvaguardia in ambito urbanistico?
[B] La concessione di costruzione deve necessariamente essere contenuta in un atto tipico, o è sufficiente anche un atto scritto dal quale risulti l’inequivocabile volontà dell’amministrazione di autorizzare la costruzione?
[C] Sulla teoria del “provvedimento implicito” dell’Amministrazione.
T.A.R. Lombardia, Sezione IV, 6 ottobre 2021
Se il mutamento di destinazione d’uso di un immobile da industriale a residenziale avvenuto nella vigenza di uno strumento pianificatorio sia idoneo a determinare un ulteriore carico urbanistico.
T.A.R. Lombardia, Sezione II, 29 settembre 2021
[A] Sui doveri dell’amministrazione in risposta ad un’istanza di accesso agli atti anche in caso di indisponibilità materiale del documento.
[B] Se sia necessaria l’apposizione della data e del numero del provvedimento del quale si chiede l’ostensione.
T.A.R. Lombardia, Sezione IV, 15 settembre 2021
[A] Sulla individuazione degli esatti confini tra meccanismo perequativo ed espropriazione per pubblica utilità.
[B] Sul lasso di tempo necessario tra la formale approvazione e le effettive modifiche apportate al P.G.T.
T.A.R. Lombardia, Sezione IV, 9 settembre 2021
[A] Se il termine per l’approvazione del P.G.T. stabilito dall’articolo 13, comma 7, della L.R. Lombardia 12/2005 abbia carattere ordinatorio o perentorio.
[B] Se la classificazione di un’area come destinata ad uso agricolo debba rispondere necessariamente alla esigenza di promuovere l’insediamento di specifiche attività agricole.
T.A.R. Lombardia, Sezione III, 9 agosto 2021
Se in materia di inquinamento acustico, il superamento dei limiti di legge implichi automaticamente la sussistenza di una situazione di rischio per la salute pubblica che l’autorità preposta al controllo è tenuta a rimuovere attraverso l’ordinanza contingibile ed urgente, anche quando si tratti di un singolo soggetto privato.
T.A.R. Lombardia, Sezione III, 30 giugno 2021
[A] Quali sono le particolari ipotesi in cui la procedura di VAS deve essere attivata anche con riguardo a procedimenti che hanno ad oggetto l’autorizzazione di un singolo intervento?
[B] Se la Valutazione di Incidenza debba riguardare sia gli interventi che ricadono all’interno delle aree protette, sia quelli che, pur collocandosi all’esterno, possano comportare ripercussioni sullo stato di conservazione dei valori naturali tutelati nel sito.
T.A.R. Lombardia, Sezione III, 23 giugno 2021
[A] Se ai fini della sussistenza della legittimazione ad agire, in materia ambientale, sia sufficiente il parametro della vicinitas.
[B] Sul rapporto tra il procedimento per la valutazione d’impatto ambientale (VIA) e quello per il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale (AIA), anche ai fini della loro impugnazione.
[C] Sulla rilevanza del dissenso dell’Amministrazione locale espresso in sede di conferenza di servizi.
T.A.R. Lombardia, Sezione IV, 28 giugno 2021
[A] Se la nozione di naturale vocazione edificatoria di un’area possa essere appropriatamente impiegata nel contesto della disciplina d’uso dei suoli.
[B] Sui limiti del sindacato del giudice sulle scelte di pianificazione territoriale.
T.A.R. Lombardia, Sezione II, 3 giugno 2021
[A] Se sussista una automaticità tra il rilascio del certificato di abitabilità/agibilità e la concessione in sanatoria.
[B] Se sia ammissibile che l’Amministrazione inviti il privato ad integrare la pratica di sanatoria attraverso una diversa soluzione tecnica per la realizzazione dell’opera.
T.A.R. Lombardia, Sezione I, 25 maggio 2020
[A] Sul concetto di rielaborazione dello strumento di pianificazione e sul conseguente obbligo di ripubblicazione.
[B] In ordine ai presupposti in presenza dei quali si può parlare di un affidamento qualificato del privato ad evitare una reformatio in peius delle scelte già adottate negli strumenti urbanistici.
T.A.R. Lombardia, Sezione II, 24 maggio 2021
[A] Sull’onere di allegazione del ricorrente di prove in ordine ai concreti pregiudizi subiti derivanti da prescrizioni degli strumenti urbanistici.
[B] Se le scelte urbanistiche di pianificazione dell’Amministrazione siano condizionate dalla pregressa indicazione di destinazioni d’uso edificatorie diverse e più favorevoli rispetto a quelle impresse con il nuovo strumento urbanistico o una sua variante.
T.A.R. Lombardia, Sezione II, 7 maggio 2021
[A] Sulla giurisdizione in relazione alle questioni attinenti alla spettanza e alla liquidazione del contributo per gli oneri di urbanizzazione.
[B] Sull’effetto automatico della sanzione per il ritardato pagamento del contributo comunale dovuto per il rilascio del permesso di costruire.
[C] Quando sorge il presupposto sostanziale del pagamento del contributo per il manufatto sanato?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 22 aprile 2021
[A] Natura e limiti applicativi dell’art. 8 del DPR n. 160/2010 in tema di variante semplificata al P.G.T.
[B] Sui presupposti della variazione dello strumento urbanistico nell’ipotesi di ampliamento di un insediamento produttivo.
T.A.R. Lombardia, Sezione IV, 20 aprile 2021
In caso di mancata realizzazione delle opere di urbanizzazione e delle cessioni di aree a standard correlate ad un intervento edilizio oggetto di convenzione urbanistica, l’Amministrazione è tenuta a restituire quanto versato a titolo di contributo di costruzione?
T.A.R. Lombardia, Sezione II, 19 aprile 2021
[A] Se sia proponibile da parte del privato, dinnanzi al Giudice amministrativo, l’azione civilistica di risoluzione di una convenzione urbanistica per impossibilità sopravvenuta ex artt. 1256 e 1463 c.c.
[B] Sulle caratteristiche che contraddistinguono in generale l’impossibilità sopravvenuta della prestazione per causa non imputabile al debitore.
T.A.R. Lombardia, Milano, Sez. II, 23 luglio 2020
L’Amministrazione, qualora il privato rinunci o non utilizzi il permesso di costruire, è tenuta a restituire le somme corrisposte a titolo di contributo per oneri di urbanizzazione e costo di costruzione?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sez. II, 15 aprile 2020
[A] Il certificato di abitabilità può avere valenza sostitutiva dei titoli edilizi oppure far sorgere un affidamento meritevole di protezione giuridica in ordine alla legittimità degli interventi effettuati? [B] Qual è la valenza delle risultanze catastali?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sez. II, 4 marzo 2020
L’Amministrazione soggiace ad una responsabilità per lesione dell’affidamento alla stipula della convenzione urbanistica, nota anche come “Vertrauenshaftung”, derivante da una condotta non conforme ai generali doveri di correttezza?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sez. II, 18 febbraio 2020
[A] Sulla legittimità delle prestazioni corrispettive aggiuntive contenute nelle convenzioni urbanistiche. [B] Il mero silenzio relativo ad informazioni di cui si impone la comunicazione secondo il canone di buona fede precontrattuale ex articolo 1337 c.c. è sufficiente per configurare il dolo omissivo a carico dell'Amministrazione?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sez. II, 27 febbraio 2018
A seguito della ordinanza cautelare del Consiglio di Stato di sospensione della esecutività dell’ordine di demolizione, il termine di novanta giorni per provvedere alla demolizione comincia a decorrere a partire da quele momento?
TAR Lombardia, Milano, Sez. IV, 24 ottobre 2019
L’incremento volumetrico – limite massimo dell’ampliamento sanabile – non deve superare il 20% (ai sensi dell'articolo 2, comma 1, L.R. Lombardia n. 31/2004; il 30%, ai sensi dell’articolo 32, comma 25, D.L. 269/2003) delle dimensioni del fabbricato condominiale originario o dell’appartamento che è stato ampliato?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sez. III, 4 giugno 2019
Per dimostrare la titolarità pubblica o la destinazione ad uso pubblico di un bene è sufficiente che l’Amministrazione adduca di aver provveduto alla manutenzione della strada e del sistema fognario?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sez. II, 6 maggio 2019
Lo strumento di pianificazione territoriale modificato in sede di approvazione definitiva, qualora la modifica abbia riguardato singole aree o a singoli gruppi di aree, deve essere nuovamente pubblicato?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sez. II, 3 maggio 2019
È legittima l’ordinanza di demolizione rivolta nei confronti di chi, a causa della illegittima occupazione da parte di terzi estranei, non abbia la materiale disponibilità dell’area sulla quale sono state realizzate opere abusive, qualora tale circostanza sia nota all’Amministrazione comunale?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sez. II, 3 ottobre 2018
L’annullamento del provvedimento amministrativo illegittimo entro 18 mesi, di cui all’art. 21 nonies della Legge 241/1990 introdotto con la Legge 124 del 2015, si applica in tutti quei casi in cui il provvedimento di autotutela sia intervenuto successivamente alla novella legislativa, ancorché riguardi un titolo abilitativo rilasciato sotto il regime precedente?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sez. II, 18 ottobre 2018
Sulla conformità del piano per le attrezzature religiose previsto dall’art. 72 della Legge Regionale della Lombardia n. 12 del 2005 (Legge per il governo del territorio) rispetto ai principi costituzionali.
T.A.R. Lombardia, Milano, Sez. II, 18 settembre 2018
Qual è il rapporto che intercorre tra la Regione e gli Enti locali nella gestione degli interessi di carattere urbanistico? In particolare, che ruolo svolgono i Comuni nell'individuazione degli ambiti destinati alla attività agricola di interesse strategico (A.A.S.)?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sez. IV, 12 settembre 2018
Può ritenersi legittima l’adozione di un provvedimento repressivo-inibitorio della d.i.a. (già consolidatasi) oltre il termine di trenta giorni dalla presentazione della stessa e senza le garanzie previste per l’esercizio del potere di annullamento d’ufficio?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sez. II, 30 luglio 2018
Sull'intensità del sindacato giurisdizionale in merito di discrezionalità tecnica e sulla "ormai sclerotizzata antinomia sindacato forte/sindacato debole", con particolare riferimento all'apposizione di un vicolo di interesse culturale.
T.A.R. Lombardia, Milano, Sez. II, 30 luglio 2018
Il permesso di costruire può ritenersi necessario per i parcheggi realizzati nelle aree urbane fuori dal perimetro dell’edificio (o nel perimetro dell’edificio ma in un momento diverso a quelli, sotterranei e non) costruiti fuori del centro urbano?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sez. II, 19 luglio 2018
L'area diretta a soddisfare le esigenze della collettività insediata nel territorio comunale, può essere oggetto dell'autotutela ripristinatoria di cui all'art. 826 c.c. ancorché il Comune non abbia ancora realizzato le opere strumentali alla fruizione collettiva?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 18 giugno 2018
[A] L'area destinata a verde agricolo deve necessariamente soddisfare in modo diretto e immediato interessi agricoli? [B] Ove ci si trovi al cospetto di aree ampiamente urbanizzate, deve per ciò solo dedursi che le stesse non abbiano rilevanza dal punto di vista ambientale?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione I, 4 giugno 2018
[A] Sulle distanze minime del D.M. n. 1444 del 2 aprile 1968. [B] E' possibile ritenere ragionevole una traslazione di volumetria con "decollo del volume da un’area servizi e l’atterraggio su un’area residenziale libera"?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione I, 6 giugno 2018
In quale rapporto si pone il principio generale per il quale l’iniziativa economica non può essere assoggettata ad autorizzazioni e limitazioni rispetto alla tutela dell'aspetto dell'estetica cittadina e del paesaggio? Come si inserisce in questo contesto la valutazione dell'Amministrazione relativa alla domanda di autorizzazione all’installazione di un impianto pubblicitario?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 12 aprile 2018
L'approvazione del piano attuativo e della bozza di convenzione da correlare al futuro permesso di costruire è da solo sufficiente a realizzare un affidamento qualificato in capo al privato presentatore dell’istanza?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione III, 13 aprile 2018
I provvedimenti con i quali si disciplina la circolazione sulla viabilità comunale, la modalità di accesso alla stessa ed i relativi orari, l'eventuale divieto per talune categorie di veicoli, i controlli e le sanzioni, ai sensi degli artt. 6 e 7 del Codice della Strada, spettano alla competenza dei dirigenti ovvero a quella del Sindaco?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 8 marzo 2018
In caso di rinvenimento di rifiuti abbandonati da parte di terzi ignoti, il proprietario del fondo può essere destinatario di un'ordinanza sindacale di rimozione e rimessione in pristino che prescinde dall'individuazione a suo carico dell'elemento soggettivo del dolo o della colpa?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 9 marzo 2018
Sul principio di laicità, sull'edilizia del culto e sulla possibilità o meno per l'Amministrazione, in assenza di una rimeditazione sull’interesse urbanistico originariamente individuato, di "sanzionare" il ritardo nell’avvio dei lavori con la decadenza dal titolo abilitante.
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 9 marzo 2018
La chiusura di vani aperti che determina l'ampliamento della superficie abitabile e un nuovo locale autonomamente utilizzabile può essere ascritto alla categoria della manutenzione straordinaria o a quella della ristrutturazione?
T.A.R. Lombardia, milano, Sezione I, 23 febbraio 2018
Le amministrazioni comunali possono imporre ai privati che intendano dare esecuzione alle previsioni di piano l’obbligo di corrispondere somme aggiuntive rispetto a quanto da essi dovuto a titolo di contributo di costruzione ai sensi dell'art. 16 del D.P.R. n. 380/2001?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 5 gennaio 2018
[A] La libertà di iniziativa economica privata può subire limitazioni per ragioni di tutela del paesaggio? [B] Può rilevarsi un profilo di irragionevole disparità di trattamento nella circostanza che, negli stessi ambiti in cui è vietata l’apposizione di cartelloni pubblicitari, siano consentite altre attività, quali la localizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili o di smaltimento e gestione dei rifiuti?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 29 novembre 2017
L'esistenza, nella pianificazione previgente, di una destinazione urbanistica più favorevole al proprietario è circostanza sufficiente a fondare in capo a quest’ultimo quell’aspettativa qualificata la cui sussistenza impone all’Amministrazione un obbligo di più puntuale e specifica motivazione rispetto a quella, di regola sufficiente, basata sul richiamo alle linee generali di impostazione del Piano?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 17 ottobre 2017
L’ordine di demolizione di opere edilizie abusive necessita della previa comunicazione di avvio del procedimento? Nel contesto delle sanzioni edilizie è possibile configurare in favore del privato un diritto di partecipazione a quelle attività di rilevamento fattuale che preludono alla valutazione circa l’adozione del provvedimento repressivo?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 18 settembre 2017
Indicazione puntuale dei requisiti necessari al fine di integrare in capo al privato l'affidamento qualificato che impone all'Amministrazione, nella repressione dell'attività edilizia abusiva, di motivare in merito all'esistenza di un interesse pubblico prevalente.
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 6 settembre 2017
Sul computo del costo di costruzione: quando il privato ha parcellizzato l'intervento attraverso uno stillicidio di molteplici DIA tutte concernenti i medesimi spazi, qual'è il contributo cui lo stesso dovrà soggiacere?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 6 settembre 2017
La circostanza che un’area abbia avuto una destinazione edificabile in base al precedente strumento urbanistico può determinare un particolare affidamento in merito al mantenimento di tale destinazione in sede di nuova pianificazione?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 6 settembre 2017
Sui presupposti necessari per l’esercizio dell’autotutela demaniale: la circostanza che il provvedimento sia stato assunto dopo tredici anni dalla realizzazione delle opere che hanno impedito l’esercizio della servitù ne determina l'illegittimità?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 6 settembre 2017
Sui limiti alla configurabilità dell'interesse c.d. strumentale all'impugnazione di uno strumento urbanistico, ossia dell’interesse attinente al vantaggio astrattamente conseguibile, per effetto della riedizione dell'attività pianificatoria, da chi alleghi un vizio di tipo procedimentale.
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 6 settembre 2017
Può ritenersi che la d.i.a. sia illegittima o inidonea a produrre i suoi effetti per la circostanza che sia stata presentata a una diversa articolazione dello Sportello Unico per l’Edilizia rispetto al Servizio che la stessa Amministrazione ritene competente?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione I, 20 giugno 2017
[A] All’interno della pianificazione urbanistica possano trovare spazio anche esigenze di tutela ambientale ed ecologica? [B] La destinazione di un’area a verde agricolo implica necessariamente che la stessa soddisfi in modo diretto e immediato interessi agricoli? [C] Al cospetto di aree ampiamente urbanizzate può, sol per questo, escludersi la rilevanza dal punto di vista ambientale?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione I, 20 giugno 2017
[A] Ai fini della concessione in sanatoria, l’opera abusiva può essere identificata solo con riferimento all’unitarietà dell'edificio ovvero anche al suo frazionamento in distinte porzioni? [B] Lo sportello unico delle attività produttive vanifica le preesistenti competenze delle altre amministrazioni?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 20 giugno 2017
L’approvazione di un nuovo strumento urbanistico può mai comportare una mera conferma delle statuizioni contenute nel precedente atto di pianificazione? L'annullamento del piano previgente comporta la caducazione automatica delle scelte contenute nel nuovo piano ripetitive di quelle pregresse?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione I, 1 giugno 2017
Sul silenzio serbato dall'Amministrazione sull'istanza di accertamento di conformità urbanistica di cui all'art. 36, d.P.R. n. 380 del 2001: è possibile sostenere che a seguito della presentazione dell'istanza di accertamento di conformità, ai sensi dell'art. 36, d.P.R. n. 380 del 2001, sorga in capo all'Amministrazione l'obbligo di pronunciarsi con un provvedimento espresso?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 25 maggio 2017
Sull'ampiezza della discrezionalità di cui dispone l'Amministrazione in sede di pianificazione generale del territorio e sulla aspettativa del privato ad una migliore collocazione o destinazione della propria area.
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 30 maggio 2017
Decorso il termine per l'esercizio del potere inibitorio a seguito della presentazione di una d.i.a., quali sono le condizioni affinchè la P.A. possa legittimamente intervenire per contrastare l’attività edilizia non conforme alla vigente normativa?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 30 maggio 2017
A quali doveri è soggetta l’amministrazione che abbia ricevuto la sollecitazione del privato a reprime un abuso edilizio in relazione a una denuncia o segnalazione certificata di inizio attività? Laddove l’istanza pervenga entro sessanta giorni dal momento in cui il privato risulta aver avuto conoscenza dei profili lesivi dell’intervento, l’amministrazione è tenuta a esercitare pieni poteri inibitori ovvero un mero potere di autotutela?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 19 maggio 2017
In quali ipotesi è possibile scorgere un affidamento qualificato del privato rispetto all'attività amministrativa? In sostanza, in quali ipotesi può ritenersi che la pubblica Amministrazione abbia adottato atti o posto in essere comportamenti suscettibili di generare nel privato un’aspettativa, o meglio una “fiducia” nella conseguente attività provvedimentale?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione I, 15 maggio 2017
Il proprietario dell’opera abusiva proveniente dall’autore dell’illecito edilizio può distinguere la propria posizione da quella del soggetto cui è succeduto al fine di farne discendere un proprio affidamento tutelabile al mantenimento del manufatto?
T.A.R Lombardia, Milano, Sezione II, 3 aprile 2017
La compatibilità urbanistica con tutte le destinazioni d’uso omogenee previste dal D.M. n. 1444 del 1968 della sede delle associazioni di promozione sociale e dei locali nei quali si svolgono le relative attività (ex art. 32, comma 4, della legge n. 383 del 2000) esonera dall’obbligo di richiedere e ottenere un conforme titolo edilizio con riferimento alle opere di trasformazione necessarie?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 26 aprile 2017
Nell’esercizio dei propri poteri pianificatori, le amministrazioni comunali possono imporre ai privati che intendano dare esecuzione alle previsioni di piano l’obbligo di corrispondere somme aggiuntive rispetto a quanto da essi dovuto a titolo di contributo di costruzione ai sensi dell’art. 16 del d.P.R. n. 380 del 2001?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione I, 27 aprile 2017
Sulle concessioni di beni demaniali e di beni appartenenti al patrimonio indisponibile, con particolare attenzione all'applicazione (o disapplicazione) delle previsioni di cui all’art. all’art. 1, c. 18, d.l. n. 194/2009 e all’art. 24, c. 3 septies, d.l. n. 113/2016.
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 21 aprile 2017
I debiti del lottizzante possono essere qualificati in termini di obligatio propter rem? L'obbligazione inerente alla realizzazione delle opere previste dalla convenzione urbanistica può essere posta esclusivamente in capo all’acquirente delle aree con liberazione dei precedenti proprietari che avevano sottoscritto la convenzione?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione IV, 13 aprile 2017
[A] Sui poteri della Regione con riguardo all’approvazione del piano adottato dall’Ente Parco. [B] L'omessa impugnazione del provvedimento di approvazione del piano territoriale di coordinamento determina una preclusione all'ammissibilità del ricorso proposto contro la delibera di adozione dello stesso strumento urbanistico?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione III, 9 marzo 2017
Sulla prova della responsabilità di cui all'art. 192 del codice dell'ambiente, con particolare riferimento all'esistenza di un nesso di causalità fra l'azione o l'omissione ed il superamento —o pericolo concreto ed attuale di superamento— dei limiti di contaminazione.
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione I, 13 marzo 2017
Precisazioni sull'art. 22, comma 4, lett. a) del d.lgs. n. 114 del 1998, il quale, prevede espressamente la revoca dell’autorizzazione all’apertura qualora il titolare non inizi l’attività di una media struttura di vendita entro un anno dalla data del rilascio.
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione I, 13 marzo 2017
Il fatto che su di un fondo sia condotta “un’attività di orticoltura non professionale" espressamente definita come “hobby” può portare alla regolarizzazione, mediante applicazione della normativa regionale speciale dettata a tutela dell’agricoltura, dei manufatti abusivi sullo steso realizzati?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 14 marzo 2017
Sulla natura del parere della commissione edilizia comunale; quest'ultimo, ancorché atto preparatorio ed interno al procedimento amministrativo di rilascio del permesso di costruire, può assumere propria autonomia funzionale e strutturale?
T.A.R. Lombardia, Milano,Sezione III, 3 marzo 2017
Sulla responsabilità del curatore fallimentare sull’abbandono dei rifiuti: la curatela fallimentare può essere destinataria di ordinanze sindacali dirette alla tutela dell’ambiente, per effetto del precedente comportamento omissivo o commissivo dell’impresa fallita?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione III, 20 febbraio 2017
Sull'abbandono di rifiuti: la curatela fallimentare può essere destinataria, a titolo di responsabilità di posizione, di ordinanze sindacali dirette alla tutela dell’ambiente in ragione del precedente comportamento omissivo o commissivo dell’impresa fallita?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 10 febbraio 2017
Sulla natura delle convenzioni urbanistiche: a queste ultime sono applicabili i principi del codice civile in materia di obbligazioni e contratti? Il riequilibrio delle previsioni della convenzione accessoria, necessario al fine di assicurare il rispetto delle disposizioni normative sopravvenute, può avvenire sulla base di un intervento unilaterale e autoritativo dell’Amministrazione?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione III, 29 dicembre 2016
La curatela fallimentare subentra negli obblighi più strettamente correlati alla responsabilità dell'imprenditore fallito in tema di abbandono di rifiuti? L'ordine di bonifica può essere intimato al curatore fallimentare?
T.A.R. Lombardia, Milano Sezione II, 29 novembre 2016
La previsione di piano contenente un riferimento generico ad una eventuale futura possibilità di esproprio di alcune aree può considerarsi impositiva di un vincolo, o di un “pre-vincolo”, di esproprio, o comunque idonea a incidere sul regime giuridico dei suoli?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 30 novembre 2016
Il riferimento alla finalità di evitare discriminazioni tra i vari proprietari è sufficiente a giustificare la scelta del P.G.T. di attribuire un unico indice di edificabilità ad un determinato ambito di trasformazione?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 30 novembre 2016
Sulla DIA/SCIA in materia edilizia: l’istanza di esercizio del potere inibitorio riguardante una denuncia di inizio attività deve essere inoltrata all’amministrazione – pena la tardività del giudizio istaurato avverso il provvedimento che dà ad essa riscontro – non oltre il termine di sessanta giorni decorrente dalla conoscenza della denuncia stessa?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 15 novembre 2016
[A] L’interesse del privato ad impugnare lo strumento pianificatorio può esaurirsi nella generica aspettativa a una migliore pianificazione dei suoli di propria spettanza? [B] Sull’articolo 5, comma 1, lettera p) del decreto legislativo n. 152 del 2006 e sulle nozioni di “autorità competente” e “autorità procedente”: che rapporti intercorrono tra i due enti? Cosa accade nell’ipotesi in cui possa riscontrarsi la compresenza delle due funzioni di autorità procedente e di autorità competente nell’ambito della stessa amministrazione?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 4 ottobre 2016
La previsione di piano provinciale relativa all’obbligo di reperimento di standard comunali risulta lesiva del principio di legalità dell’azione amministrativa, non esistendo alcuna norma di legge che attribuisca alla Provincia una simile prerogativa
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 11 ottobre 2016
Sull’art. 34, primo comma, del d.P.R. n. 380 del 2001, sulla sanzione della rimessione in pristino per gli interventi eseguiti in parziale difformità dal permesso di costruire e sulla possibilità di sostituire la sanzione demolitoria con quella pecuniaria
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 13 ottobre 2016
[A] A chi spetta la giurisdizione sulla controversia attinente alla spettanza e liquidazione del contributo per gli oneri di urbanizzazione? [B] Il mancato tempestivo deposito presso gli Uffici comunali delle denunce I.C.I. e T.A.R.S.U. impedisce che sulla domanda di condono possa maturare il silenzio-assenso?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 11 ottobre 2016
Sul DM 5 agosto 2008 in tema di incolumità pubblica e sicurezza urbana: la violazione delle norme che tutelano i beni previsti dal D.M. 5 agosto 2008 assume rilevanza di per sé stessa ovvero solo allorché la stessa rappresenti la premessa per l’insorgere di fenomeni di criminalità suscettibili di minare la sicurezza pubblica?
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 23 settembre 2016
Quand’è che può parlarsi di rielaborazione complessiva di uno strumento di pianificazione territoriale? Quand’è che di rielaborazione complessiva può parlarsi con riferimento ad un piano urbanistico comunale e quando invece con riferimento ad un P.T.C.P. della Provincia?
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 6 settembre 2016
Sul completamento della rete di banda larga mobile; con particolare attenzione alla possibilità di esercitare il potere di autotutela nel caso di installazione di apparati con tecnologia UMTS, sue evoluzioni o altre tecnologie su infrastrutture per impianti radioelettrici preesistenti o di modifica delle caratteristiche trasmissive
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 26 luglio 2016
[A] La realizzazione di opere “a scomputo” è consentita soltanto in luogo della corresponsione degli oneri di urbanizzazione, ovvero anche in luogo della c.d. monetizzazione delle aree a standard? [B] La pretesa dell’amministrazione relativa alla c.d. monetizzazione della dotazione di aree a standard è diversa rispetto a quella attinente al contributo di costruzione?
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 26 luglio 2016
[A] Sul principio dell’acquisizione della prova nel processo amministrativo, e sulla possibilità o meno di scindere il contenuto secundum eventum litis. [B] qual è la ratio della fascia di rispetto fluviale?
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 26 luglio 2016
La circostanza che il conduttore - presente al sopralluogo nel corso del quale sono stati rilevati gli abusi edilizi - abbia ammesso di esserne l’autore, esclude di per sé la responsabilità del proprietario?
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 27 luglio 2016
[A] Sull’art. 17, comma 3, lett. c), del D.P.R. n. 380 del 2001: sulla verifica, ai fini dell’esenzione dal pagamento dal contributo di urbanizzazione, del presupposto oggettivo e soggettivo. È possibile riconoscere l’esenzione anche alle opere di interesse generale realizzate da privati? È conseguentemente possibile ritenere non dovuto il pagamento del contributo per la realizzazione di un’opera oggetto di un contratto di locazione con l’amministrazione? [B] Sull’elemento indefettibile per poter classificare un’opera come di urbanizzazione secondaria, con particolare riferimento alla realizzazione di centri sanitari
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 14 aprile 2016
Sulla monetizzazione della dotazione di aree a standard: quest’ultima si differenzia in qualche modo da quella attinente al contributo di costruzione? È possibile affermare che in entrambi i casi si realizza una situazione giuridica di diritto soggettivo?
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 14 aprile 2016
[A] Sulla natura del vincolo d'inedificabilità gravante sulla fascia di rispetto stradale e sulla possibilità o meno di sanare gli abusi successivi alla sua imposizione. [B] Quand’è che una domanda di condono può essere qualificata come dolosamente infedele?
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 15 luglio 2016
Sull’art. 30, comma 3-bis, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69: che rilevanza assume, ai fini dell’applicazione della predetta norma, la distinzione tra termini della convenzione urbanistica scaduti e non ancora scaduti?
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 11 luglio 2016
Quand’è che, a fronte di interventi oggetto di denunce di inizio attività, può parlarsi di autotutela e quando, invece, di potere-dovere di repressione degli abusi edilizi? L’intervento esattamente indicato nella denuncia a quale dei due rimedi può sottostare?
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione III, 11 maggio 2016
Sulle misure di prevenzione che, anche il proprietario non responsabile dell’inquinamento, è tenuto comunque ad adottare: l’obbligo di adottare le predette misure sussiste anche in relazione alle contaminazioni storiche?
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione III, 11 maggio 2016
Sull’individuazione degli interventi che il proprietario dell’area non responsabile dell’inquinamento possa essere obbligato ad effettuare; con particolare riferimento alla facoltà riconosciuta al proprietario o ad altro soggetto interessato di intervenire volontariamente per la realizzazione degli interventi di bonifica necessari nell’ambito del sito in proprietà o disponibilità
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione III, 11 maggio 2016
Sull’art. 245 del TU ambiente, in particolare sull’obbligo di attuazione delle misure di prevenzione di cui all’art. 240, comma 1, lett. i), del TU ambiente e su quello di riparazione, messa in sicurezza, bonifica e ripristino
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione III, 27 aprile 2016
Sulla c.d. sanatoria giurisprudenziale quale istituto residuale che nella disciplina amministrativa dell’edilizia evidenzia tratti di notevole anomalìa e sul quale, ancora oggi, si registrano in dottrina e giurisprudenza posizioni diverse, per lo più connotate da accenti critici
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 15 aprile 2016
L’esistenza di un efficace consenso da parte del vicino alla realizzazione della costruzione in aderenza al suo muro rientra tra i fatti che devono essere verificati dall’amministrazione nell’istruttoria preordinata al rilascio del permesso di costruire? La rilevanza giuridica del titolo edilizio si esaurisce nell’ambito del rapporto pubblicistico fra amministrazione e privato o, al contrario, può estendersi ai rapporti tra privati? Il ruolo del giudice amministrativo ha per oggetto il solo controllo di legittimità dell’esercizio del potere da parte dell’amministrazione ovvero può estendersi anche alle azioni fra vicini?
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 15 aprile 2016
[A] Sul calcolo della volumetria residua del lotto urbanisticamente unitario oggetto di uno o più interventi edilizi. [B] Sulla possibilità, o meno, di utilizzare l’incremento dell’indice edificatorio per trasformare uno spazio non abitabile in locale destinato alla permanenza di persone. [C] Sulla distribuzione della capacità edificatoria del lotto o comparto ai proprietari dello stesso?
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 15 aprile 2016
[A] Sulla denuncia d’inizio attività: evoluzione giurisprudenziale. [B] Sulla tutela del soggetto, venuto a conoscenza della d.i.a. dopo il decorso del termine per il compimento delle verifiche, che alleghi di essere stato leso dalla denuncia di inizio di attività presentata da altri, con particolare riguardo alla natura dei poteri esercitati dall’amministrazione. [C] Tale soggetto può sollecitare in qualunque momento l’intervento dell’amministrazione ovvero ha l’onere di farlo entro un lasso di tempo stabilito? [D] Quid iuris nel caso in cui il terzo abbia richiesto l’intervento dell’amministrazione dopo il decorso di sessanta giorni dal momento in cui ha avuto piena conoscenza del contenuto lesivo della denuncia di inizio di attività? Il T.A.R. Lombardia addiviene a conclusioni in parte diverse rispetto al giudice d’appello
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 17 febbraio 2016
Sul mutamento di destinazione d’uso fra categorie urbanistiche autonome e sull’art. 23-bis del DPR 380/2001; in particolare, la categoria “produttiva e direzionale” di cui alla lettera b) del comma 1 dell’articolo citato può consentire attività culturali e formative in senso lato?
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 17 marzo 2016
Le convenzioni urbanistiche possono essere qualificate come accordi tra privati e amministrazione di cui all’articolo 11 della legge n. 241 del 1990? Il Comune può incidere unilateralmente sulle singole previsioni della convenzione urbanistica?
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 23 febbraio 2016
Il coltivatore diretto che vede includere il proprio fondo in un Comparto di Riqualificazione Urbana a destinazione residenziale, senza che tale trasformazione impedisca la prosecuzione dell’attività agricola in corso, ha interesse ad agire?
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione I, 18 febbraio 2016
Deve ritenersi necessaria, prima dell'esercizio sfavorevole dei poteri di controllo e inibitori, la notifica della comunicazione di avvio del procedimento al soggetto che abbia presentato una d.i.a. ovvero una s.c.i.a.?
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 28 gennaio 2016
Quand’è che, ai fini del rispetto del termine di inizio dei lavori, l'avvio degli stessi può senz'altro ritenersi sussistente? Attività quali lo spianamento, il sondaggio o il mero picchettamento del terreno, denotano "un serio intento costruttivo"?
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione III, 15 gennaio 2016
[A] Come va intesa la dizione secondo la quale, in materia di tutela dell’ambiente, lo Stato stabilisce “standard minimi di tutela”? [B] Può la normativa regionale, almeno nelle more della definizione dei criteri statali, imporre divieti generali di “realizzazione e utilizzo di determinati impianti su tutto il territorio regionale”? [C] Alle Regioni è consentito introdurre un limite di localizzazione delle discariche, legato alla saturazione del territorio, come il Fattore di Pressione?
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 14 gennaio 2016
[A] A quale giurisdizione è devoluta la cognizione dell’atto con cui l’amministrazione decide di escutere una polizza fideiussoria concessa a garanzia degli obblighi convenzionali, pattuita in sede di convenzione di lottizzazione? [B] Sull’interpretazione dell’art. 30, c. 3 bis, d.l. n. 69/2013: il riferimento alle convenzioni e agli accordi stipulati sino al 31 dicembre 2012 deve intendersi come comprensivo dei soli accordi sottoscritti entro tale data, ovvero, può essere esteso anche alle bozze di convenzione approvate dall’amministrazione comunale, ma non seguite dalla formale stipulazione tra le parti, ed ai testi convenzionali parimenti deliberati dall’organo consiliare, ma seguiti da convenzioni stipulate oltre il termine ultimo fissato dal legislatore?
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 14 gennaio 2016
Può considerarsi legittima l’ordinanza di demolizione che elenca le opere abusive riscontrate affermando che le modifiche delle quote dei solai e dell’altezza dell’edificio “costituiscono intervento di ristrutturazione edilizia” senza illustrare le ragioni per le quali l’Amministrazione ha ritenuto di qualificare gli abusi nei termini indicati?
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 14 gennaio 2016
[A] Sui presupposti necessari e sufficienti a comprovare la sussistenza della legittimazione e dell'interesse a ricorrere per il caso in cui oggetto di impugnazione sia un titolo che abiliti immediatamente all'edificazione. [B] Come devono qualificarsi, di regola, le varianti comportanti una riduzione del volume rispetto al progetto originariamente assentito?
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 14 gennaio 2016
Che tipo di effetti esplica, in caso di accoglimento, l’impugnazione dello strumento urbanistico adottato rispetto al successivo provvedimento di approvazione? Effetti automaticamente caducanti o meramente vizianti? [B] Sull’ampia discrezionalità dell’Amministrazione nel modificare le precedenti previsioni pianificatorie: tipizzazione delle evenienze comportanti un onere di motivazione più incisivo. [C] Può l’interesse a impugnare lo strumento pianificatorio esaurirsi nella generica aspettativa a una migliore pianificazione dei suoli di propria spettanza?
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 7 gennaio 2016
Cosa deve intendersi, ai fini del pagamento dell’oblazione di cui all’art. 36, secondo comma, d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, per ? È possibile pretendere il pagamento dell’oblazione per parti non realizzate?
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 23 dicembre 2015
[A] Sulla giurisdizione relativa all’impugnazione dell’avviso di pagamento del canone patrimoniale non ricognitorio (COSAP). [B] Sul presupposto applicativo del canone concessorio non ricognitorio, con particolare riferimento all’art. 93 del D.L.vo n. 259 del 200 (codice delle comunicazione elettroniche), con il quale viene imposto ai comuni il divieto di imposizione di oneri o canoni per l’impianto di reti o per l’esercizio dei servizi di comunicazione elettronica
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione III, 16 dicembre 2015
[A] Incidentalmente, sui diversi orientamenti in tema di decreto di esproprio emesso oltre i termini. [B] Sull’istituto, di conio giurisprudenziale, sorto con la sentenza della Corte di cassazione del 26 febbraio 1983, n. 1464, della cd. “occupazione appropriativa” o “accessione invertita”: tale istituto può a tutt’oggi essere considerato conforme al nostro ordinamento giuridico? [C] Il Giudice può ordinare all’Amministrazione di adottare un provvedimento di acquisizione coattiva sanante?
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 9 dicembre 2015
[A] Prima del deposito della denuncia dei conglomerati cementizi e della relazione per il contenimento energetico il permesso di costruire già rilasciato deve considerarsi inefficace (con conseguente abusività delle opere precedentemente realizzate)? [B] Può la presentazione della denuncia delle opere in cemento armato ritenersi idonea ad impedire la decadenza del permesso di costruire per l’inutile decorso del termine annuale previsto per l’inizio lavori stabilito dall’art. 15, primo comma, del d.P.R. n. 380 del 2001?
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 9 dicembre 2015
[A] L’interruzione dei termini procedimentali a seguito del preavviso di diniego deve ritenersi applicabile anche al permesso di costruire? [B] Sull’onere motivazionale gravante sull’amministrazione ex art. 10-bis, legge n. 241 del 1990, con particolare riferimento alla qualificazione di un intervento edilizio come manutenzione straordinaria
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 9 dicembre 2015
Sull’oggetto della controversia attinente alla spettanza e liquidazione del contributo per gli oneri di urbanizzazione: l'istituto dell'acquiescenza rispetto alla liquidazione del contributo e alla sua corresponsione può considerarsi configurabile?
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione III, 9 dicembre 2015
Sulle matrici materiali di riporto che non siano risultate conformi ai limiti del test di cessione: la qualificazione dei materiali di riporto come “fonti di contaminazione” prevale sulla qualificazione di “matrici ambientali” e impone di intervenire su tali materiali con le specifiche modalità previste dal citato art. 3 comma 3, anziché con le procedure ex artt. 242 ss. del Codice dell’ambiente?
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione I, 26 novembre 2015
Sui rapporti tra distanza minima tra gli edifici e distanza dal confine: può la scelta di chi edifica per primo di arrivare a confine ingenerare una posizione di vantaggio per lo stesso e per l’effetto imporre il sacrificio del rispetto della distanza minima tra gli edifici e dal confine al proprietario del fondo contiguo? Può la possibilità di costruire a confine ritenersi subordinata al placet del frontista?
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 5 novembre 2015
[A] Sull’introduzione del canone concessorio non ricognitorio. [B] Sul rapporto tra il canone non ricognitorio ed il canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche, o la tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche: è legittimo il regolamento che non esclude il cumulo tra il canone concessorio non ricognitorio e la TOSAP?
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 5 novembre 2015
[A] L’impugnazione del regolamento comunale per l'applicazione del canone concessorio non ricognitorio e le contestazioni relative all’avviso di pagamento appartengono a due giurisdizioni diverse? [B] Sul canone concessorio non ricognitorio: quest’ultimo può essere introdotto attraverso una disciplina generale ed astratta di natura regolamentare?
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 13 ottobre 2015
Sulla “ratio” della fascia di rispetto ferroviario: può una cabina elettrica di trasformazione considerarsi quale opera di urbanizzazione primaria ai sensi della legge 847/1964, e su tali basi essere esclusa dall’applicazione dell’art. 49 del DPR 753/1980?
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 15 ottobre 2015
[A] Sul limite massimo di prelievo realizzabile in dipendenza della medesima occupazione di suolo stradale. [B] Può una disciplina generale ed astratta di natura regolamentare legittimamente introdurre un canone concessorio non ricognitorio?
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 24 settembre 2015
[A] Sulla formazione del silenzio-assenso: sulla rilevanza che a tal fine assumono la denuncia ai fini dell’imposta comunale sugli immobili nonché, ove dovute, le denunce ai fini della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani e per l'occupazione del suolo pubblico. [B] Sul termine di prescrizione del diritto al conseguimento del conguaglio del contributo di costruzione relativo alle domande di condono edilizio. [C] La variazione di destinazione d’uso, da laboratorio ad abitazione, di una porzione del fabbricato, attuata fra l’altro mediante lo spostamento di alcuni tavolati interni, la chiusura di una finestra e la riapertura di una finestra al piano rialzato, deve qualificarsi come ristrutturazione edilizia ovvero come restauro o risanamento conservativo? [D] Il mutamento di destinazione d’uso consistente nel passaggio dalla destinazione produttiva a quella abitativa determina un aumento o un decremento del carico urbanistico esistente?
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 24 settembre 2015
[A] Sulla formazione del silenzio-assenso: sulla rilevanza che a tal fine assumono la denuncia ai fini dell’imposta comunale sugli immobili nonché, ove dovute, le denunce ai fini della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani e per l'occupazione del suolo pubblico. [B] Sul termine di prescrizione del diritto al conseguimento del conguaglio del contributo di costruzione relativo alle domande di condono edilizio. [C] La variazione di destinazione d’uso, da laboratorio ad abitazione, di una porzione del fabbricato, attuata fra l’altro mediante lo spostamento di alcuni tavolati interni, la chiusura di una finestra e la riapertura di una finestra al piano rialzato, deve qualificarsi come ristrutturazione edilizia ovvero come restauro o risanamento conservativo? [D] Il mutamento di destinazione d’uso consistente nel passaggio dalla destinazione produttiva a quella abitativa determina un aumento o un decremento del carico urbanistico esistente?
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 28 agosto 2015
Quand’è che può parlarsi (ai fini dell’obbligo di ripubblicazione) di rielaborazione complessiva di uno strumento di pianificazione territoriale? Osservazioni relative al caso in cui oggetto di sindacato giurisdizionale non sia lo strumento urbanistico del comune ma un PTCP della provincia
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 5 agosto 2015
Sulla giurisdizione relativa alle controversie aventi ad oggetto l'oblazione e il contributo per oneri di urbanizzazione e per costo di costruzione, con particolare attenzione all’ipotesi di emissione dell’ingiunzione di pagamento ai sensi dell'articolo 2 del R.D. n. 639 del 1910 (anche a seguito del decreto legislativo 1 settembre 2011, n. 150, che ha sostituito l’articolo 3 del r.d. n. 639 del 1910 e ha inoltre introdotto (all’articolo 32) disposizioni concernenti il rito delle controversie innanzi al giudice ordinario in materia di opposizione all'ingiunzione)
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 5 agosto 2015
[A] Sulla sanatoria di immobili abusivi situati in zona assoggettata a vincolo paesaggistico, con particolare attenzione all’atteggiarsi del principio tempus regit actum. [B] Profili storici dell'obbligo di richiesta del titolo abilitativo per realizzare nuove edificazioni
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 5 agosto 2015
Il procedimento di PAS costituisce una mera forma speciale dell’iter di autorizzazione unica di cui all’articolo 12 del decreto legislativo n. 387 del 2003, ovvero è un modulo procedurale del tutto autonomo?
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 30 luglio 2015
[A] Sulla ammissibilità, o meno, della questione di legittimità costituzionale di una norma richiamata dall’amministrazione soltanto in atti endoprocedimentali. [B] Sulla responsabilità precontrattuale dell’Amministrazione, ex art. 1337 del codice civile
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione III, 20 luglio 2015
[A] Sugli atti che, nell'ambito della serie procedimentale degli atti di approvazione di un progetto per la realizzazione di un'opera pubblica, devono considerarsi impugnabili: l'approvazione del progetto definitivo dei lavori da realizzare. [B] Sulla piena conoscenza dell'atto impugnabile nelle azioni di annullamento del processo amministrativo
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 22 luglio 2015
[A] Sulla possibilità, o meno, di valersi della proroga del termine per l’ultimazione dei lavori prevista dall’articolo 30, comma 3 del decreto legge n. 69 del 2013, nonostante il contrasto dell’intervento con lo strumento urbanistico sopravvenuto. [B] Sul momento di decorrenza del termine per la proposizione del ricorso avverso lo strumento urbanistico: la situazione del singolo proprietario che, in quel momento storico, è già in possesso di un titolo edificatorio che gli permette di realizzare quanto previsto dal precedente strumento urbanistico, differisce da quella del proprietario che ha già costruito o che, nel momento dell’entrata in vigore del piano, non ha la possibilità o l’intenzione di costruire?
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione I, 21 maggio 2015
Sui margini di discrezionalità degli Enti nel disciplinare la distanza dei cartelli pubblicitari sulle strade in proprietà in modo più rispondente alle esigenze concrete di sicurezza della circolazione all’interno di una determinata comunità territoriale
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 5 maggio 2015
Sugli oneri per la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria laddove l’infrastruttura viaria richiesta al privato presenti costi molto superiori rispetto a quelli che sarebbero teoricamente dovuti a titolo di quota del contributo di costruzione commisurata agli oneri di urbanizzazione primaria, in relazione alle superfici edificatorie da realizzare
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 24 aprile 2015
Sulle situazioni in presenza delle quali la giurisprudenza ravvisa un affidamento qualificato del privato rispetto alla precedente disciplina urbanistica, tale da determinare un più stringente onere motivatorio delle scelte di piano: è rintracciabile un simile affidamento laddove la precedente disciplina di piano prevedesse un indice di edificabilità più favorevole rispetto a quello attualmente stabilito?
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 21 aprile 2015
Sulla soggezione del potere di pianificazione urbanistica al sindacato giurisdizionale e sulla ipotizzabilità di censure di disparità di trattamento basate sulla comparazione della destinazione impressa ad immobili adiacenti
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 21 aprile 2015
Sul rapporto tra il cd. canone patrimoniale non ricognitorio (art. 27 del d.lgs. 1992 n. 285), connesso all’uso della sede stradale, e il canone per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche (COSAP - art. 63 del d.lgs. 1997 n. 446) ovvero la c.d. tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (TOSAP)
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 15 aprile 2015
Sull’individuazione del soggetto gravato dall'obbligo a provvedere alla messa in sicurezza e all'eventuale bonifica del sito inquinato: chiara distinzione operata dal legislatore nel Titolo V della Parte IV, del d.lgs. n. 152/2006 (artt. da 239 a 253), tra la figura del responsabile dell’inquinamento e quella del proprietario del sito
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 16 marzo 2015
Sulla possibilità o meno di sussumere nella nozione di “nuova costruzione” il manufatto in legno inserito in un piccolo nucleo di piante all’interno di una vasta zona boschiva, edificato a palafitta ad un’altezza di mt. 2 da terra
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 23 marzo 2015
[A] Sulla possibilità o meno per il Comune di avvalersi di esperti esterni al fine dello svolgimento dei compiti propri dell’autorità competente della VAS. [B] Le osservazioni dei privati agli strumenti urbanistici adottati danno luogo a meri apporti collaborativi
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 6 marzo 2015
[A] Sul rapporto intercorrente tra il canone non ricognitorio e il canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche ovvero con l’alternativa tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche. [B] Sulla possibilità di introdurre, direttamente ed unilateralmente, con atto autoritativo regolamentare generale ed astratto, il canone non ricognitorio di cui all’art. 27 del Codice della Strada
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 6 marzo 2015
[A] Sul rapporto intercorrente tra il canone non ricognitorio e il canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche ovvero con l’alternativa tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche. [B] Sulla possibilità di introdurre, direttamente ed unilateralmente, con atto autoritativo regolamentare generale ed astratto, il canone non ricognitorio di cui all’art. 27 del Codice della Strada
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 23 gennaio 2015
[A] Sul rapporto tra canone non ricognitorio e canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche. [B] Sulla legittimità del regolamento che introduca, in via generale ed astratta, direttamente ed unilateralmente, un canone non ricognitorio non tenendo conto dei singoli titoli concessori
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 22 gennaio 2015
[A] L’impugnazione dell’avviso di pagamento è compresa nella giurisdizione del giudice ordinario. [B] Sulla legittimità del regolamento comunale adottato ex art. 27 del codice della strada per l'applicazione del canone patrimoniale non ricognitorio
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 21 gennaio 2015
[A] Sulla giurisdizione relativa alla controversia avente a oggetto l'escussione, da parte di un Comune, della polizza fideiussoria concessa a garanzia degli impegni assunti nell'ambito di una convenzione urbanistica. [B] Sull’applicabilità alle convenzioni urbanistiche delle regole ermeneutiche fissate dagli articoli 1362 ss. del codice civile
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 20 gennaio 2015
[A] Sull'ordinanza di sospensione dei lavori di cui all'art. 27, terzo comma, del d.P.R 6 giugno 2001 n. 380. [B] Sull’applicabilità dell’art. 9 del d.m. n. 1444 del 1968 in presenza di un edificio e di una barriera fonoassorbente
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 22 dicembre 2014
Il correlativo esercizio del potere di pianificazione non può infatti essere inteso, sul piano giuridico, solo come un coordinamento delle potenzialità edificatorie connesse al diritto di proprietà, così offrendone una visione affatto minimale, ma deve essere ricostruito come intervento degli enti esponenziali sul proprio territorio, in funzione dello sviluppo complessivo del medesimo
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 17 dicembre 2014
[A] Sull'onere del Comune di verificare la legittimazione del richiedente un titolo edilizio. [B] Sugli effetti provocati dalla mancanza dell’autorizzazione paesaggistica rispetto al permesso di costruire, (se cioè tale atto sia condizione di validità o condizione di efficacia del titolo edilizio)
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione I, 23 ottobre 2014
Gli atti di programmazione territoriale in materia di commercio non vanno esenti dalle verifiche prescritte dalla direttiva “Bolkestein” per il solo fatto di essere adottati nell’esercizio del potere di pianificazione urbanistica
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 8 ottobre 2014
[A] Sull’omessa pubblicità degli schemi di provvedimento di cui alla lettera b) del comma 1 dell’articolo 39, d.lgs. n. 33 del 2013 e sulla possibilità che questo privi di efficacia gli atti di governo del territorio di cui alla lettera a). [B] Sulla necessità o meno di disporre una nuova VAS laddove, in sede di approvazione, si introducano misure finalizzate a incrementare le misure di tutela ambientale previste nel piano. [C] Sulla necessità o meno di nuova pubblicazione del Piano territoriale a fronte della pronuncia da parte dell’organo consiliare sulle osservazioni al piano adottato o dell’accoglimento di pareri di enti sovraordinati
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 2 maggio 2014
[A] L’onere probatorio della verifica della sussistenza di tutte le condizioni per l’applicazione del regime di favore e differenziato dei sottoprodotti e delle terre e rocce da scavo, rispetto a quello dei rifiuti è a carico di colui che lo invoca. [B] Sul recupero delle terre e rocce da scavo a mezzo di impianto mobile di cui agli artt. 214 e 216 del codice dell’ambiente
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione I, 9 maggio 2014
[A] Sulla qualificazione giuridica del servizio di teleriscaldamento e sulla sua configurabilità o meno come servizio pubblico locale o attività di libero mercato. [B] Il teleriscaldamento rappresenta una soluzione alternativa, rispettosa dell’ambiente, sicura ed economica per la produzione di acqua igienicosanitaria e il riscaldamento degli edifici residenziali, terziari e commerciali. La sua diffusione è partita da New York, dove nel 1876 venne costruito il primo impianto di teleriscaldamento urbano; successivamente divenne molto diffuso anche in Europa centro - settentrionale, in America del nord, in Giappone, in Cina e nei paesi dell’Est Europa. In Italia, fatta eccezione per i casi peculiari di Modena e Mantova, la prima città ad adottare il servizio di teleriscaldamento con un progetto di successo internazionale è stata Brescia nel 1972
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione I, 7 aprile 2014
[A] A fronte della chiara previsione secondo cui le attività commerciali di cui al D.lgs. n. 114 del 1998 devono svolgersi senza limiti e prescrizioni concernenti il rispetto dei giorni e degli orari di apertura e di chiusura, ogni norma regionale che abbia previsto limiti siffatti deve considerarsi implicitamente abrogata. [B] La liberalizzazione degli orari non preclude all’Amministrazione comunale di esercitare il proprio potere di inibizione delle attività per comprovate esigenze di tutela dell’ordine e/o della sicurezza pubblica, nonché del diritto dei terzi al rispetto della quiete pubblica
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 2 aprile 2014
La possibilità di chiedere integrazioni e chiarimenti del corso del procedimento amministrativo è espressamente prevista dall’art. 6, comma 1°, lettera b), della legge 241/1990 ed un’interpretazione differente, che vietasse ogni integrazione documentale, si porrebbe contro il principio costituzionale di buon andamento della Pubblica Amministrazione di cui all’art. 97 della Costituzione
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione I, 29 aprile 2014
[A] Sulla pluralità di atti “a cascata” in virtù dei quali è possibile esercitare l’attività di “cava”. [B] Sulla legittimità o meno del provvedimento con il quale si autorizza l’attività di cava subordinando alla realizzazione di una viabilità di cava alternativa a quella esistente per evitare incidenze negative sull’abitato del Comune di Pizzale, alla realizzazione di una pista ciclabile, alla garanzia della cessione della aree acquisite per la realizzazione della viabilità di cava ai fini dell’eventuale e futura trasformazione in viabilità provinciale
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 3 aprile 2014
[A] La determinazione delle opere da considerare “a scomputo” nell’ambito di una convenzione urbanistica viene effettuata sulla base di una valutazione complessiva, concordata tra le parti, che non è infirmata dall’eventuale eccedenza del valore delle opere rispetto al quantum normativamente dovuto. [B] Sulla possibilità o meno che l’Ente locale richieda – e il lottizzante accetti di realizzare – opere di urbanizzazione ulteriori rispetto agli standard e non computate nel calcolo degli oneri di urbanizzazione dovuti, le quali, pur incrementando le dotazioni dell’area, non siano tuttavia destinate all’acquisizione in proprietà da parte dell’ente locale
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 19 marzo 2014
[A] L’annullamento del permesso di costruire esplica effetti automaticamente caducanti e non meramente vizianti sulla successiva DIA in variante. [B] L’annullamento del permesso di costruire non comporta effetti immediatamente caducanti sulla successiva variante essenziale
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 18 marzo 2014
[A] Qualora l'amministrazione, sulla scorta di una rinnovata istruttoria e/o sulla base di una nuova motivazione, dimostri di voler confermare la volizione espressa in un precedente provvedimento, si palesa l'improcedibilità, per sopravvenuta carenza di interesse. [B] Sulla convalida di un atto amministrativo
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 30 maggio 2014
[A] Sulla giurisprudenza quasi univoca, condivisa dal Collegio, che deduce la mancanza di responsabilità, e quindi di obbligo a bonificare o di mettere in sicurezza, del proprietario incolpevole. [B] Sulla differenza tra “onere reale” e “obbligazione propter rem” e sulle modalità con le quali l’ente pubblico può rivalersi sul proprietario incolpevole dell’area inquinata
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 20 febbraio 2014
Sull’impossibilità di imporre al proprietario non responsabile dell'inquinamento – che ha solo una responsabilità patrimoniale limitata al valore del sito dopo l'esecuzione degli interventi di bonifica - l'esecuzione di interventi di bonifica e delle misure di sicurezza d'emergenza e di bonifica
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 25 gennaio 2014
Non può sostenersi l’irrilevanza del vincolo, sulla base della circostanza che l’intervento edilizio di cui è causa si realizzerebbe non sulla facciata dell’edificio ma sul sottotetto sito all’ultimo piano, dato che la tutela paesaggistica attiene anche alla percezione per così dire “dall’alto” delle opere effettuate
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione III, 14 gennaio 2014
Il locale ove vengono dati spettacoli ai quali chiunque può assistere previo contemporaneo acquisto al botteghino della tessera di socio e del biglietto di ingresso, non è da considerarsi circolo privato, bensì luogo aperto al pubblico, sottoposto alla disciplina degli spettacoli pubblici ai fini degli art. 68 e 80 TULPS
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 9 gennaio 2014
L'amministrazione non può imporre ai privati che non hanno alcuna responsabilità diretta sull'origine del fenomeno contestato, ma che vengono individuati solo in quanto proprietari del bene, lo svolgimento di attività di recupero e di risanamento
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 3 gennaio 2014
Se è vero che la declaratoria di decadenza di un titolo edilizio costituisce manifestazione di attività vincolata della pubblica amministrazione, è parimenti innegabile che i presupposti della decadenza richiedono un rigoroso e completo accertamento in fatto, vale a dire una adeguata istruttoria
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 20 dicembre 2013
L’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, con ordinanza del 25 settembre 2013, n.21 ha chiarito che l’Amministrazione non può imporre al proprietario di un’area inquinata, che non sia anche l’autore dell’inquinamento, l’obbligo di porre in essere le misure di messa in sicurezza di emergenza e di bonifica, di cui all’art. 240, comma 1, lettere m) e p) del decreto legislativo n. 152 del 2006
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 17 dicembre 2013
[A] A prescindere dalla normativa regionale, il mutamento di destinazione d’uso, anche senza opere edilizie, non può costituire un’operazione edilizia o urbanistica per così dire “neutra”, dovendo l’Amministrazione verificare se il cambio d’uso abbia o meno inciso sul carico urbanistico della zona. [B] Sul passaggio da una prevalente destinazione produttiva ad una prevalentemente residenziale o terziaria. [C] Sul conguaglio del contributo di costruzione in caso di mutamento di destinazione d’uso
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione I, 19 dicembre 2013
Non avendo l’Amministrazione ritenuto opportuno di indire un’istruttoria complessa o procedure di preventiva consultazione con i gestori delle sale da gioco (ad esempio, con le rispettive associazioni rappresentative), l’impossibilità, determinatasi in sede procedimentale, di concretamente conoscere le ragioni giustificatrici della disposta regolamentazione non può che negativamente riflettersi in sede giurisdizionale
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 18 dicembre 2013
[A] Sulla differenza tra la VIA di derivazione comunitaria ed la valutazione paesaggistica nazionale. [B] Sull’impugnazione dell’atto finale della procedura di screening con il quale l’Amministrazione conclude per la non assoggettabilità a VIA
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione I, 21 novembre 2013
Sui casi in cui i segnali di indicazione elencati all'art. 39, lett. c), d.lg. 30 aprile 1992 n. 285 (nuovo codice della strada), i quali includono i segnali turistici e di territorio la funzione di fornire agli utenti della strada informazioni necessarie o utili per la guida per la loro sostanziale natura di insegne, assolvono anche ad una funzione pubblicitaria tassabile ai sensi del citato art. 5
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 13 novembre 2013
L'onere della prova di fatti assai risalenti, invero, può ritenersi soddisfatto solo quando le prove addotte risultano inconfutabili sulla base degli atti e documenti che, da soli od unitamente ad altri elementi di valutazione, offrono la ragionevole certezza (nella specie) dell'epoca di realizzazione del manufatto
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione I, 8 novembre 2013
La carenza documentale, nell'ottica della leale, reciproca, cooperazione procedimentale di cui alla legge n. 241 del 1990, può dar luogo ad una declaratoria di improcedibilità dell'istanza del privato laddove la pubblica amministrazione abbia preliminarmente formulato al soggetto interessato una specifica richiesta di integrazione
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 22 ottobre 2013
Sulla possibilità o meno di presentare ricorso per la tutela degli interessi ambientali attraverso l'impugnazione di atti amministrativi generali di valenza urbanistica e di natura pianificatoria o programmatoria qualora incidenti negativamente su profili ambientali
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione I, 15 ottobre 2013
Il mutamento di destinazione d’uso, anche senza opere edilizie, non può costituire una operazione edilizia o urbanistica per così dire “neutra”, da definirsi esclusivamente attraverso il pagamento di una sanzione pecuniaria
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione I, 10 ottobre 2013
[A] Sulla direttiva Bolkestein, recepita nell’ordinamento interno dal D.lgs. n. 59 del 2010, ed alla quale si sono ispirati tutti i numerosi provvedimenti di liberalizzazione varati nella scorsa legislatura, i quali ne hanno precisato la portata e gli effetti. [B] I poteri di programmazione territoriale, riguardo all’insediamento di medie e grandi strutture di vendita, non vanno esenti dalle verifiche prescritte dalla direttiva servizi per il solo fatto di essere adottati nell’esercizio del potere di pianificazione urbanistica. [C] L'inutile decorso del termine assegnato dal legislatore statale per l’adeguamento degli ordinamenti regionali e locali ai principi in materia di concorrenza determina la perdita di efficacia di ogni disposizione regionale e locale, legislativa e regolamentare, con essi incompatibili. [D] Sull’illegittimità di un’istruttoria compiuta dall’ente non avuto riguardo ai problemi relativi all’assetto del territorio urbano, ma concentrata esclusivamente su un’analisi socio - economica relativa alla sufficienza e adeguatezza della rete distributiva nelle sue varie articolazioni a soddisfare la domanda. [E] Non appare esservi alcuna incompatibilità urbanistica fra le medie strutture di vendita e le zone residenziali
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 30 settembre 2013
Sul rapporto tra gli strumenti urbanistici, la legge regionale della Lombardia n. 12 del 2005 e la legge regionale n. 93 del 1980, nel disciplinare in modo puntuale i limiti dell'utilizzazione edilizia delle zone agricole, con l'individuazione tipologica degli interventi ammessi, la loro necessaria connotazione funzionale all'esercizio delle attività agricole, l'enucleazione di restrittivi indici fondiari ed edilizi, il collegamento imprescindibile con ineludibili requisiti soggettivi
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 30 agosto 2013
[A] La giurisprudenza ha affermato che i piani comunali di zonizzazione acustica, tenendo conto delle attività già legittimamente insediate, debbono prevedere la realizzazione di zone cuscinetto. [B] Per piccole aree verdi di quartiere debbano intendersi quelle aree per le quali non vi sia netta cesura con la zona urbana. [C] L’autorizzazione di interventi di trasformazione edilizia od urbanistica da realizzare in prossimità di stabilimenti a rischio di incidente rilevante presuppone una necessaria e doverosa valutazione di compatibilità della successiva iniziativa interessante l’ambito. [D] Non può configurarsi un affidamento meritevole di tutela in capo a colui che, con dolo o grave negligenza, abbia tratto profitto dall’errore dell’amministrazione, consistito nel rilascio di un provvedimento palesemente illegittimo e tuttavia conforme ai propri interessi
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 9 agosto 2013
[A] Sulla ragione per la quale gli immobili destinati ad ospitare attività di carattere produttivo (industriale o artigianale) godono, ai sensi dell’art. 19, comma primo, del TUE, di un regime agevolato per ciò che concerne l’ammontare degli oneri relativi al contributo di costruzione. [B] Sul caso in cui gli strumenti urbanistici consentano la realizzazione di (una certa percentuale di) edifici destinati a terziario in zona industriale, e sulla possibilità o meno che tali edifici possano godere del regime agevolato
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 9 agosto 2013
Sul computo della distanza tra edifici, in base alle norme del d.m. n. 1444/1968, nel caso in cui le pareti dei fabbricati non si estendano linearmente in altezza, ma manifestino rientranze e sporgenze
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 1 agosto 2013
Nelle controversie in tema di monetizzazione viene in rilievo una posizione qualificabile come interesse legittimo, come tale soggetta alle regole processuali che accedono a tale condizione e che richiedono di proporre ricorso con il rito impugnatorio, nei termini decadenziali decorrenti dalla piena conoscenza degli atti ritenuti lesivi
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 1 agosto 2013
Nel caso in cui un originario lotto urbanistico abbia acquisito una maggiore potenzialità edificatoria in dipendenza di modifiche alla disciplina urbanistica e, quindi, la parte rimasta inedificata sia suscettibile di edificazione, per verificare l'effettiva potenzialità edificatoria di quest’ultima, occorre sempre partire dalla considerazione che, in virtù del carattere "unitario" dell'originario lotto
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 31 luglio 2013
Sul ricorrente che dopo aver proposto ricorso innanzi al TAR, abbia poi nella memoria finale (verosimilmente per continuare nelle more della trasposizione ad occupare l’alloggio) sollevato il difetto di giurisdizione
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 26 luglio 2013
Le valutazioni di compatibilità paesaggistica ed urbanistica di un determinato intervento edilizio riguardano specificamente quest’ultimo, ancorché esso sia inserito in un piano di lottizzazione che prevede la realizzabilità di una pluralità di edifici; ne consegue, quindi, che non è possibile compensare le modifiche apportate ad uno di tali edifici mediante modifiche apportate ad altri
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione I, 25 luglio 2013
Sull’eccezione secondo cui la presenza del diclorometano eccedente i limiti stabiliti per un’area ad uso industriale previsti alla Tab. l, colonna b), ali. a) D.M. n. 471/99, non potrebbe imputarsi alla ricorrente dal momento che la normativa appena richiamata è successiva ai fenomeni di contaminazione rilevati
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione I, 25 luglio 2013
[A] Il soggetto produttore di rifiuti tossici (nella specie, rifiuti industriali speciali) è, comunque, sottoposto alla responsabilità prevista dagli artt. 2043 e 2050 c.c. e non può esimersi da essa sostenendo di aver affidato completamente a terzi lo stoccaggio e lo smaltimento dei rifiuti stessi. [B] Sulla tesi che assume l’illegittimità dell’ordine di bonifica, paventandosi che quest’ultimo possa risultare, per così dire, “duplicativo” della già disposta condanna al risarcimento del danno ambientale
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 9 luglio 2013
Rispetto alla destinazione produttiva la destinazione terziaria o residenziale si caratterizza sotto una serie di profili tutt’altro che secondari: comporta il pagamento di un contributo di costruzione più elevato e il conferimento di standard urbanistici in misura maggiore; richiede, per le aree che ospitavano insediamenti produttivi potenzialmente inquinanti, operazioni di bonifica ambientale da condurre secondo criteri ben più rigorosi di quelli richiesti per il mantenimento della destinazione produttiva preesistente
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 24 giugno 2013
[A] La decorrenza del termine decadenziale in materia edilizia non può essere di norma fatta coincidere con la data in cui i lavori hanno avuto inizio. [B] Sull’obbligo o meno di rispettare la distanza di dieci metri tra pareti finestrate laddove una parete non fronteggi l’altra. [C] Sulla tesi della non computabilità dei balconi nel calcolo delle distanze
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 20 giugno 2013
Non occorre l’autorizzazione per la tecnica di burattatura, cioè di un metodo di trattamento di tipo meccanico, senza ricorso ad acidi, a differenza del decapaggio, tecnica di lucidatura che si ottiene mediante l’immersione dei metalli in liquidi di diversa natura, con conseguenti emissioni in atmosfera
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione I, 29 maggio 2013
Sul potere della Soprintendenza di prescrivere misure di tutela della cornice architettonica, di far inserire nei piani regolatori appositi perimetri di tutela monumentale, di fissare direttamente tali perimetri in assenza di piano regolatore e di dettare precetti equipollenti alle prescrizioni dello strumento urbanistico
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 30 maggio 2013
L’art. 5, c. 9, d.l. n. 70/2011, con una disposizione di carattere eccezionale, ammette la realizzazione di interventi di demolizione e ricostruzione con “modifiche della sagoma necessarie per l'armonizzazione architettonica con gli organismi edilizi esistenti”
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 9 maggio 2013
[A] Sul piano regolatore generale che nell'indicare i limiti da osservare per l'edificazione nelle zone a carattere storico, ambientale e paesistico dispone che determinate aree siano sottoposte a vincoli conservativi. [B] Sul comma 12, dell'art. 16 della legge n. 1150/1942, aggiunto dall'articolo 5, comma 8, del d.l. 13 maggio 2011 n. 70, convertito nella legge 106/2011, riguardo ai casi in cui “Lo strumento attuativo di piani urbanistici già sottoposti a valutazione ambientale strategica non è sottoposto a valutazione ambientale strategica né a verifica di assoggettabilità”
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione III, 10 maggio 2013
[A] La possibilità per l’amministrazione comunale di dettare norme sulla circolazione stradale non dipende dalla proprietà comunale delle aree interessate, ma dalla sola circostanza che si tratti di aree destinate ad uso pubblico. [B] Sulla differenza tra le servitù di uso pubblico costituite mediante dicatio ad patriam e le servitù pubbliche
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 8 maggio 2013
[A] Sulla chiusura di porticati, balconi ed altri spazi che in origine erano stati progettati e assentiti dalla pubblica Amministrazione per rimanere aperti su almeno un lato. [B] L'omessa nomina del responsabile del procedimento non può ex se assumere valenza di vizio procedimentale
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione III, 15 aprile 2013
[A] Sull'atto di assegnazione di un lotto di edilizia residenziale pubblica e la relativa convenzione attuativa quali servizio economico generale SIEG di derivazione comunitaria. [B] La cessione di aree disciplinata dall’art. 35 della L. 865/71, volto a favorire l’esercizio del diritto alla casa attraverso l’agevolazione dell’attività costruttiva dei privati operata mediante il reperimento delle aree necessarie all’edificazione a costi contenuti, è estranea alla disciplina della vendita di beni pubblici. [C] L’applicazione dei principi comunitari suddetti comporta che la concessione mista in questione sia soggetta alle regole dell’evidenza pubblica nella scelta dei destinatari dei beni
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 10 aprile 2013
Sull’applicabilità o meno dell’art. 41 sexies della legge 17 agosto 1942 n. 1150 e delle disposizioni che riguardano le dotazioni standard di parcheggi, anche agli interventi di ristrutturazione edilizia
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 5 aprile 2013
[A] Sulla differenza tra la totale e radicale demolizione dell’immobile e la demolizione parziale al fine del rispetto della sagoma preesistente. [B] Sulla possibilità o meno di richiedere un piano di smaltimento dei materiali in fibrocemento al momento del rilascio del titolo edilizio. [C] Sulle lavorazioni ritenute idonee ad impedire la decadenza di cui all’art. 15, comma 2, del D.P.R. n. 380/2001
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 28 marzo 2013
[A] Sulla deliberazione con la quale di imporre ai residenti in ZTL il pagamento della somma di euro 2,00 per l’accesso mediante autoveicolo privato, alimentato a motore, non elettrico, alla predetta ZTL, dopo l’esaurimento dei 40 accessi gratuiti ad essi assegnati. [B] Sulla recessività del diritto di proprietà rispetto alla tutela ambientale. [C] Anche a volere riconoscere al corrispettivo in parola la natura di prestazione patrimoniale imposta, si deve escludere la natura “tributaria” del ticket per il transito attraverso Z.T.L.
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 12 marzo 2013
Sui vincoli di destinazione imposti dal piano regolatore per attrezzature e servizi realizzabili anche ad iniziativa privata o promiscua, in regime di economia di mercato, anche se accompagnati da strumenti di convenzionamento (ad. es. parcheggi, impianti sportivi, mercati e strutture commerciali, edifici sanitari, zone artigianali, industriali o residenziali)
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione I, 2 marzo 2013
[A] Sulla possibilità o meno da parte dei sindaci di poter emettere provvedimenti di carattere contingibile ed urgente in materia ambientale. [B] Sulla possibilità o meno di insediare in zona agricola un impianto di frantumazione di sfridi edilizi e stoccaggio di inerti
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 26 febbraio 2013
[A] Riguardo al mutamento di destinazione d’uso si configura una “trasformazione edilizia” quando la stessa sia produttiva di vantaggi economici connessi all’utilizzazione del bene immobile, anche senza l’esecuzione di opere edilizie. [B] La produzione di servizi deve essere tenuta distinta dall’attività terziaria vera e propria (o di ufficio), pena la sostanziale vanificazione di quest’ultima figura
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 26 febbraio 2013
[A] Sul contributo di urbanizzazione riguardo alla realizzazione di un laboratorio e sulla differenza rispetto ad un’attività terziaria. [B] Sulla possibilità di ricondurre ad un laboratorio anche l’attività informatica
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 26 febbraio 2013
Il soggetto che dà esecuzione al piano attuativo deve attenersi alle prescrizioni ivi contenute; ogni opera ivi non prevista (o prevista per un limite quantitativo inferiore) non può essere realizzata, se non previa modifica del piano stesso
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 7 febbraio 2013
Sulla possibilità o meno di estendere al regime sanzionatorio di cui all’art. 42 del Testo Unico dell’edilizia la disciplina generale della legge 689/1981, la quale subordina la sussistenza dell’illecito amministrativo all’esistenza della colpa in capo all’autore del fatto
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione I, 31 gennaio 2013
Sul regolamento comunale sulle sale da gioco con il quale viene imposto l’obbligo di allegare una planimetria che inquadri l’intorno e dimostri che in un raggio di 500 mt., avente come centro del cerchio l’ingresso principale del locale, non vi siano scuole, luoghi di culto, luoghi destinati all’accoglienza di persone per finalità educative, aggregative o socio-assistenziali
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione I, 31 gennaio 2013
[A] La richiesta di compilazione di una domanda di iscrizione ad un circolo privato non costituisce, di per sé, circostanza sufficiente ad escludere lo svolgimento di un’attività aperta al pubblico, quest’ultima soggetta a preventiva autorizzazione ex art. 68 del t.u.l.p.s. [B] Sull’esercizio di un bar all’interno di un circolo con finalità ricreative (aggregato al comitato nazionale AICS; ente che, come le ARCI - ACLI - UISP - AICS - ENDAS, sorto per il tempo libero dei lavoratori, impartisce con le stesse le finalità istituzionali nel campo culturale, ricreativo, sportivo e assistenziale). [C] L’art. 4, comma 1 del d.m. 564/92 vieta espressamente che le sedi dei circoli privati abbiano un accesso diretto, oltre che da strade e piazze, da “altri luoghi pubblici”. [D] Sui presupposti che devono sussistere affinché un’area si assoggettata al codice della strada, all'art. 2054 cod. civ. ed alla L. n. 990 del 1969 sull'assicurazione obbligatoria
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 11 gennaio 2013
Qualora l’autorità comunale ravvisi l’insussistenza dei presupposti di legge per la sanatoria (non solo paesaggistica, ma anche urbanistica, ai sensi dell’art. 36 del DPR 380/2001), il parere della soprintendenza non ha alcuna utilità
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 11 gennaio 2013
Le censure inerenti il procedimento di VAS sono ammissibili nei limiti in cui la parte istante specifichi quale concreta lesione alla sua proprietà sia derivata dall’inosservanza delle norme sul procedimento
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 7 gennaio 2013
[A] La mera circostanza della prossimità all'opera da realizzare non è idonea a radicare un interesse all'impugnazione da parte del Comune confinante. [B] Sulla specialità della VAS in materia di infrastrutture strategiche (c.d. “VIAS”)
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 9 gennaio 2013
[A] Sui termini di decadenza della denuncia di inizio attività ai sensi della legge regionale della Lombardia. [B] Sull’adibizione ad uso pubblico di un'area mediante la c.d. dicatio ad patriam e con il comportamento del proprietario che metta il bene a disposizione della collettività indeterminata di cittadini
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 9 gennaio 2013
[A] Il divieto di smaltimento dei rifiuti di produzione extraregionale è applicabile ai rifiuti urbani non pericolosi, mentre il principio dell' autosufficienza locale ed il connesso divieto di smaltimento dei rifiuti di provenienza extraregionale non possono valere né per quelli speciali pericolosi, né per quelli speciali non pericolosi. [B] Sul parere negativo opposto dal comune il cui territorio sia interessato dalla realizzazione di un impianto di smaltimento rifiuti e produzione di energia da biogas
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 9 gennaio 2013
[A] Sull’art. 5 del Testo unico approvato con D.P.R. 6.6.2001, n. 380 che nel fissare le competenze dello "sportello unico per l’edilizia", ha individuato quella di "fornire informazioni sulle materie di cui al punto a)" (cioè sul rilascio dei titoli abilitativi) "anche mediante predisposizione di un archivio informatico". [B] Al di là del termine con cui siano stati indicati gli atti cui si intende accedere, l'accesso deve essere consentito a tutti gli atti esistenti contenenti le informazioni indicate nell’istanza
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 21 dicembre 2012
Sul rapporto tra l’art. 20 del DPR 380 del 2001 introdotto dal D.L. 70 del 2011, laddove prevede il silenzio assenso in caso di domanda di rilascio del permesso di costruire, e la immutata legislazione regionale
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione I, 6 dicembre 2012
[A] Sui limiti al principio secondo cui non si può ravvisare la colpa del proprietario dell’area sulla quale sono stati scaricati rifiuti nel fatto che lo stesso non abbia recintato il fondo. [B] Sul provvedimento con il quale l’amministrazione richiede l’approntamento delle opere di ripristino della recinzione, necessarie ad inibire o, quanto meno, limitare l’incontrollato accesso all’area in questione con abbandono di rifiuti. [C] Sulla richiesta di predisposizione di un servizio di vigilanza notturno e diurno al fine di assicurare l’osservanza del divieto di accesso all’area
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 4 dicembre 2012
Sussiste la giurisdizione del giudice ordinario nel caso di controversie riguardanti la cessione volontaria dei beni nel corso di una procedura espropriativa, e ciò in relazione a tutte le controversie concernenti non solo il pagamento ma anche di riliquidazione o integrazione dell'indennità concordata
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 28 novembre 2012
Sull’orientamento secondo il quale l’interesse all’impugnazione di un piano urbanistico non è riferibile esclusivamente all’immediato vantaggio conseguibile sul piano della destinazione urbanistica dell’area, potendosi fondare ricorso anche sul vantaggio indiretto ed eventuale ipotizzabile a seguito della rinnovazione della procedura
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 14 novembre 2012
Sull’art. 146, d.lgs. n. 42/2004, ai commi 8 e 9, e sulla sussistenza o meno di un obbligo di convocare la conferenza di servizi, da parte dell’amministrazione comunale, qualora non sia pervenuto il parere del soprintendente entro il termine previsto
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 8 novembre 2012
[A] Il muro di contenimento di una scarpata o di un terrapieno naturale non può considerarsi "costruzione" agli effetti della disciplina di cui all'art. 873 c.c. [B] Sull’ammissibilità o meno del ricorso proposto dai vicini per violazione della disciplina delle distanze in relazione a due manufatti (e rispettive aree di ubicazione) non di loro proprietà
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 24 ottobre 2012
Sulla sentenza della Corte Costituzionale sulla legge della Regione Lombardia e sulla possibilità o meno che possa ricondursi alla nozione legislativa di “ristrutturazione” (ai sensi dell’art. 3, comma 1, lett. d, del DPR 380/2001), l’attività di demolizione e successiva ricostruzione senza rispetto della sagoma preesistente
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 24 ottobre 2012
[A] Non sussiste un obbligo per i Comuni di notiziare di un piano attuativo qualsivoglia soggetto residente in zone reputate in qualche modo vicine a quella oggetto del piano. [B] Ai fini del fondamento della legittimazione e dell’interesse ad agire, non é sufficiente il requisito della “vicinitas” dell’area oggetto dell’intervento urbanistico
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 2 ottobre 2012
[A] E’ inammissibile l'intervento ad adiuvandum spiegato nel processo amministrativo da chi sia ex se legittimato a proporre il ricorso giurisdizionale in via principale. [B] E’ incompatibile col principio di leale collaborazione la prova di forza posta in essere dal Comune che, anziché dolersi nella sede competente, inclusa quella giurisdizionale, della deliberazione di altro ente approva il piano regolatore disattendendone le relative prescrizioni
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 5 ottobre 2012
[A] La previsione dell’onere di cessione della proprietà di un’area da destinare a standard, correlato al rilascio di un titolo edilizio, configura un accordo integrativo del procedimento riconducibile all’art. 11, l. n. 241/1990. [B] Sulla possibilità o meno che il privato possa assumere impegni patrimoniali a prescindere da un obbligo normativo o, comunque, più onerosi rispetto a quelli astrattamente previsti dalla legge
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione III, 27 luglio 2012
Sulla possibilità o meno di procedere ad un’espropriazione per la realizzazione di un edificio commerciale c.d. “mall” il quale può avere ricadute positive su interessi della collettività, sul piano occupazionale e più in generale sullo sviluppo economico di un’area
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 20 luglio 2012
Sulla possibilità o meno che la fideiussione prestata per il pagamento degli oneri di urbanizzazione conseguenti al rilascio della concessione edilizia si estenda al pagamento della sanzione amministrativa posta dall'art. 3 l. 28 febbraio 1985 n. 47
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 20 luglio 2012
Il riconoscimento dell'improcedibilità del ricorso non impedisce al giudice di valutare la fondatezza del gravame, in applicazione il criterio della c.d. soccombenza virtuale, ai fini della ripartizione delle spese di lite
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 20 luglio 2012
La Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell’ultimo periodo della lettera d) del co.1 dell’art. 27 della legge regionale 12 del 2005, modificata dalla legge 7 del 2010, nella parte in cui esclude l’applicabilità del limite della sagoma alle ristrutturazioni edilizie realizzate mediante demolizione e ricostruzione
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione III, 9 luglio 2012
[A] Lo scopo associativo non è di per sé sufficiente a rendere differenziato un interesse diffuso o adespota facente capo ad un parte più o meno ampia della popolazione. [B] La conferenza di servizi (istruttoria), prima delle modifiche introdotte con il d.l. 13 maggio 2011 n. 70 (convertito in legge 12 luglio 2011 n. 106), doveva svolgersi sul progetto definitivo. [C] La valutazione di impatto ambientale (ove prevista) deve essere formulata sulla base del progetto preliminare. [D] Il progetto preliminare delle opere strategiche costituisce dunque la “decisione principale sull’ottimale armonizzazione dell’opera pubblica con l’ambiente esterno”, non suscettibile di sensibili modifiche in sede di sviluppo degli altri livelli di progettazione. [E] Sulla fascia di rispetto ferroviaria è stabilita dall’art. 49, comma primo, del d.P.R. 11 luglio 1980 n. 753 e sull’opera strategica
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 29 giugno 2012
[A] Si è in presenza di una sopraelevazione anche quando l'aumento dell'altezza del fabbricato sia di dimensioni ridotte e la creazione di volume aggiuntivo non sia rilevante. [B] Sulla nozione di volume ai sensi della circolare n. 33 del 26.9.2009 del Ministero per i Beni e le Attività Culturali
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 23 maggio 2012
L'amministrazione comunale, allorquando dispone la reiterazione dei vincoli decaduti è tenuta ad indicare le concrete iniziative assunte o di prossima attuazione per soddisfarlo, provvedendo all'accantonamento delle somme necessarie per il pagamento dell'indennità di espropriazione
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 25 maggio 2012
[A] Sulla L.R. Lombardia che definire come ristrutturazione edilizia interventi di demolizione e ricostruzione senza il vincolo della sagoma. [B] Sulla L.R. Lombardia n. 12 del 2005, nella parte in cui, qualificando come «disciplina di dettaglio» numerose disposizioni legislative statali, prevede la disapplicazione della legislazione di principio in materia di governo del territorio dettata dall'art. 3 del d.P.R. n. 380 del 2001 con riguardo alla definizione delle categorie di interventi edilizi”
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 25 maggio 2012
Per fondare l’interesse al ricorso in relazione alle censure afferenti la V.A.S., occorre fornire la dimostrazione che i lamentati vizi della V.A.S. abbiano inciso in modo diretto e determinante sulle scelte specificamente riguardanti le aree dei ricorrenti
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 4 maggio 2012
Sul caso in cui durante la pendenza di un giudizio amministrativo rivolto avverso il diniego di concessione edilizia, sopravvenga un mutamento delle previsioni del piano che fa venir meno l’edificabilità (prima prevista)
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 16 aprile 2012
[A] Un’area, per divenire edificabile deve avere una “vocazione edificatoria”, nel senso che, per le sue oggettive caratteristiche intrinseche, deve apparire economicamente suscettibile di immediata trasformazione. [B] Sulla finalità perequativa e sul rispetto della naturale vocazione edificatoria dell’area. [C] Sulla determinazione degli indici di zona
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 14 marzo 2012
Sui casi in cui l'associazione avente natura di circolo privato necessita delle autorizzazioni del Questore (apertura circoli, solidità e sicurezza degli edifici ospitanti pubblici spettacoli e somministrazione di bevande ed alimenti) e di quelle del sindaco (apertura locali somministrazione di bevande ed alimenti, nonché autorizzazione scarichi)
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 7 marzo 2012
[A] Le norme sul condono edilizio, in quanto norme di carattere eccezionale rispetto a quelle generali che attengono al governo del territorio, vanno interpretate in maniera ristretta. [B] La sanatoria di opere non realizzate (ovvero di opere regolari non demolite) non rientra nelle previsioni della legge di condono
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 24 febbraio 2012
L'asservimento dei suoli in caso di edificazione costituisce una qualità oggettiva del fondo - il cui contenuto consiste in un vincolo automatico imposto all'area in relazione alla volumetria dalla stessa espressa - che non necessita di alcuno specifico atto di asservimento o di trascrizione
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 10 febbraio 2012
Sulla legittimità o meno del provvedimento con il quale l’Amministrazione determina gli oneri di urbanizzazione relativi al titolo in sanatoria tenendo conto delle tariffe vigenti all’atto del rilascio del permesso
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 27 gennaio 2012
Non incombe a carico del Comune l'onere della previa individuazione dell'effettivo proprietario dell'area, atteso che l'ordinanza di demolizione, per giurisprudenza consolidata nella materia, può essere legittimamente notificata anche esclusivamente all'autore materiale dell'abuso
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 27 gennaio 2012
[A] L'attribuzione di una destinazione agricola ad un determinato terreno è volta non soltanto a garantire il suo effettivo utilizzo a scopi agricoli. [B] Sulle situazioni caratterizzate da un affidamento “qualificato” per le quali si rende necessaria la motivazione delle scelte urbanistiche di piano. [C] Sulla “cessione perequativa” ai sensi dell’art. 11 della legge regionale Lombardia n. 12 del 2005
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 17 gennaio 2012
Sulla pretesa dell’Amministrazione di determinare gli oneri di urbanizzazione relativi al titolo in sanatoria (condono edilizio) tenendo conto delle tariffe vigenti all’atto del rilascio del permesso e non di quelle in vigore al momento dell’istanza
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 12 gennaio 2012
[A] Anche il manufatto che, per la natura dei materiali costruttivi impiegati, appare strutturalmente precario/amovibile (es. roulotte) va assimilato all'opera edilizia se utilizzato stabilmente e non rimosso per un lungo periodo di tempo. [B] Sulla possibilità o meno di considerare precario un edificio destinato ad uffici di cantiere
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 4 novembre 2011
Sulla sentenza dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato del 29 luglio 2011, n. 15 riguardo al regime di impugnazione della DIA, successivamente messa in discussione dal decreto legge 138/2011 convertito con legge 148/2011
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione III, 4 ottobre 2011
La determinazione finale della conferenza di servizi assunta dall’amministrazione procedente non può più basarsi sul dato squisitamente numerico afferente alla maggioranza delle posizioni espresse in sede di conferenza
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 21 settembre 2011
[A] In materia di tutela dell'ambiente esterno e dell'ambiente abitativo dall'inquinamento acustico, nelle more del procedimento finalizzato alla classificazione del territorio comunale ai sensi dell'art. 6, comma 1, lett. a) della L. n. 447 del 1995, sono operativi i limiti cd. "assoluti" di rumorosità, ma non anche quelli cd. "differenziali". [B] Sull’ordinanza del Sindaco adottata in presenza di rumori degli avventori del locale quando stazionano all’esterno e non nel locale
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione I, 6 luglio 2011
[A] L'attività istruttoria del procedimento di bonifica deve prevedere la partecipazione del soggetto interessato. [B] Sugli elementi dai quali desumere l’esistenza del nesso di causalità tra l’inquinamento accertato e le attività del singolo
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 7 luglio 2011
È del tutto marginale che il piano di recupero edilizio, consistendo in interventi sugli elementi costitutivi degli edifici esistenti, possa comportare incrementi volumetrici ossia nuove edificazioni
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 5 luglio 2011
[A] Sulla decorrenza del termine di impugnazione del titolo edilizio. [B] Nel consentire modificazioni delle altezze di colmo e di gronda e delle linee di pendenza delle falde “unicamente al fine di assicurare i parametri di cui all'articolo 63, comma 6”, l’art. 64 primo comma, l.r. 12/2005 ammette evidentemente l’incremento delle altezze nei soli limiti strettamente funzionali ad assicurare le condizioni minime di salubrità agli spazi (resi) abitativi
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 5 luglio 2011
[A] Sulla giurisprudenza incline ad applicare al Piano di lottizzazione un termine massimo di durata, per esso non espressamente previsto, ricavato in via analogica da quello dettato dall’art. 16, comma 5, l. 1150 del 1942 per il piano particolareggiato. [B] Sulla mancanza di un orientamento giurisprudenziale univoco in ordine all’individuazione del dies a quo del termine di prescrizione degli obblighi convenzionali. [C] Sull’orientamento giurisprudenziale secondo il quale alle opere di urbanizzazione, il privato deve provvedere via via che nascono gli insediamenti abitativi e, comunque, prima della scadenza del termine di efficacia della convenzione
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 21 giugno 2011
L'inosservanza dell'obbligo di astensione per i consiglieri comunali che si trovino in posizione di incompatibilità non invalida “in toto” lo strumento urbanistico oggetto della delibera consiliare, ma ne vizia le parti direttamente collegate agli interessi degli amministratori che abbiano illegittimamente concorso alla sua adozione
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione I, 22 giugno 2011
[A] Rientra nella giurisdizione del giudice amministrativo la controversia avente per oggetto l’annullamento d’ufficio o la revoca di un incarico professionale di progettazione e direzione lavori. [B] L’atto con cui il competente organo comunale affida a un professionista l'incarico della redazione di un progetto per un'opera pubblica è valido e vincolante nei confronti dell'ente soltanto qualora contenga la previsione dell'ammontare del compenso dovuto al professionista e dei mezzi per farvi fronte
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione I, 22 giugno 2011
[A] Sul D.L. n. 70 del 2011 e sull’estensione della segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) agli interventi edilizi precedentemente compiuti con denuncia di inizio attività (DIA). [B] La SCIA non si applica per le stazioni radiobase in quanto il Codice delle Comunicazioni Elettroniche si pone in rapporto di specialità rispetto al Testo unico dell’Edilizia
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 22 giugno 2011
[A] Una motivazione che escluda la necessità di sottoporre il progetto a V.I.A. deve motivare in relazione a questi criteri che richiedono quindi una valutazione complessa che non può essere liquidate in due righe. [B] L'esclusione di un progetto dalla valutazione di impatto ambientale è legittima anche qualora implichi la tollerabilità di una qualche conseguenza del progetto sull'ambiente. [C] La progettazione di un porto non rientra tra le competenze dei geometri non solo per il contesto particolare in cui si pone, ma anche per i problemi di sicurezza che una struttura posta in ambiente marino comporta
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 13 giugno 2011
[A] E' illegittimo un regolamento comunale che stabilisce in quali zone del territorio possono essere installati gli impianti radio base di telefonia cellulare e quali distanze devono avere dalle abitazioni o dalle aree sensibili. [B] È illegittimo il regolamento che esplicitamente estenda i vincoli stabiliti unicamente per impianti di potenza superiore anche alle SRB di potenza inferiore a 300W. [C] Sulla L.R. Lombardia n. 11/2001 dopo la sentenza della Corte Costituzionale n. 331 del 2003
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 15 giugno 2011
[A] L'approvazione del progetto in forza dell'art. 3, co. 7° del d.lg. n. 190 del 2002 comporta l’”automatica variazione degli strumenti urbanistici vigenti ed adottati”, sicché la successiva variante comunale al piano regolatore per il territorio interessato dalla realizzazione delle opere è confermativa di un effetto giuridico già prodotto ex lege. [B] La destinazione a zona agricola può essere utilizzata a salvaguardia del paesaggio o dell'ambiente e non presuppone necessariamente che l'area stessa venga utilizzata per colture tipiche
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 8 giugno 2011
Sull'art. 3 della legge 28 gennaio 1994, n. 85, che nel modificare l'art. 20, comma 1, della legge 17 febbraio 1992, n. 179, ha liberalizzato, pressoché integralmente, le operazioni di dismissione degli alloggi di edilizia agevolata da parte dei proprietari o assegnatari
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 17 maggio 2011
Il beneficio dell'esonero dal contributo di costruzione concerne solo i fabbricati complementari ed asserviti alle esigenze proprie di un impianto industriale, e non le opere edilizie comunque suscettibili di essere utilizzate al servizio di qualsiasi attività economica
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 18 maggio 2011
Il potere inibitorio dell’amministrazione in materia di D.I.A. è – per orientamento costante della giurisprudenza - “estinguibile”, in quanto sottoposto al termine di esercizio perentorio di giorni trenta dalla presentazione della denuncia
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 3 maggio 2011
Mentre è legittimo pretendere da parte dell’amministrazione che l’autorizzazione all’installazione di strumenti pubblicitari sulla pubblica via sia ricompresa all’interno di un provvedimento concessorio che autorizzi l’utilizzo di suolo pubblico, non è però legittimo pretendere un ulteriore canone per tale occupazione
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 4 maggio 2011
Secondo il recente orientamento, la programmazione commerciale non può essere disgiunta dalla pianificazione urbanistica, ma anzi presuppone che i due aspetti vengano valutati congiuntamente e contestualmente
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 27 aprile 2011
Ostano alla riconduzione all’attività agricola, vari elementi, fra cui la oggettiva limitatezza delle superfici dei lotti, la mancata prova in capo a molti dei proprietari della qualifica di imprenditore agricolo, oltre le caratteristiche delle opere realizzate (in genere: recinzioni, baracche, casette, tettoie, piccoli box per ricovero animali), le quali dimostrano, semmai, che la effettiva destinazione dei lotti fosse o quella della custodia dei beni più disparati, fra cui anche gli animali, oppure quella dello svago o dello svolgimento di analoghe attività di tipo “hobby” o similari
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 27 aprile 2011
Per le infrastrutture di rilevanza nazionale, la disciplina si rinviene ora nel Codice dei contratti pubblici e si tratta di una regolamentazione specifica, ovviamente prevalente sulla legge regionale 12/2005 ed anche sugli strumenti urbanistici locali
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 27 aprile 2011
Il concetto di “nuova costruzione” non riguarda soltanto la realizzazione di un manufatto su area libera, ma include, altresì, ogni intervento di ristrutturazione che renda un manufatto oggettivamente diverso da quello preesistente
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 21 aprile 2011
[A] È possibile l’unificazione di un livello progettuale con quello successivo ed, in particolare, del progetto preliminare e di quello definitivo. [B] Sulla natura espropriativa o meno del vincolo di inedificabilità relativo alla “fascia di rispetto stradale”. [C] Sulla discrasia tra la parte normativa del piano regolatore e quella grafica
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 24 marzo 2011
Sul provvedimento di chiusura di un procedimento ex art. 5 del DPR n. 447/98 con il quale si rigetta la domanda di ampliamento di una struttura esistente affermando che il ricorso alla procedura semplificata sarebbe stato consentito solo ove lo strumento urbanistico non avesse individuato aree destinate all'insediamento di impianti produttivi, ovvero queste fossero state insufficienti in relazione al progetto presentato
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 16 marzo 2011
Se fosse vero che ogni modifica di destinazione d’uso non assume rilevanza giuridica quando la destinazione finale rientra tra quelle ammissibili nella zona urbanistica in cui si trova l’immobile, dovremmo allora arrivare alla conclusione che non si potrà mai porre un problema di pagamento degli oneri concessori
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 2 marzo 2011
Sull’art 14 ter L. 241 del 1990, a seguito della modifica operata dall’art 49 comma 2 lett. e) del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, e sulla possibilità o meno di considerare acquisito l'assenso dell'amministrazione preposta alla tutela del vincolo paesaggistico il cui rappresentante, all'esito dei lavori della conferenza, non abbia espresso definitivamente la volontà dell'amministrazione rappresentata
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione III, 11 febbraio 2011
Con riferimento alla problematica inerente la possibilità di poter considerare perfezionata la dicatio ad patriam in relazione ad una strada, in giurisprudenza si è affermato che l’interclusione dell'area esclude che possa sorgere un suo uso in favore di una collettività indeterminata, e fa invece concludere per un'utilità limitata ai soli proprietari frontisti
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione I, 9 febbraio 2011
Sulla ristrutturazione mediante demolizione e ricostruzione che senza essere “fedele” comporta una modifica del tetto da “doppia falda inclinata” a “piana” con conseguente riduzione di volumetria e altezza
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 17 gennaio 2011
[A] L’elaborazione preparatoria del piano urbanistico è inidonea a radicare uno specifico affidamento riguardo alla destinazione finale delle aree considerate. [B] La posizione al confine della zona urbanizzata non può giustificare per ciò solo la estensione della edificazione
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 17 gennaio 2011
Sulle limitazioni e i vincoli alla proprietà privata nelle fasce circostanti gli aeroporti, stabilite dagli articoli 714 e 715 cod.nav., e sulla mancata approvazione delle relative mappe da parte del Ministero
T.A.R. Lombadia Milano, Sezione II, 10 gennaio 2011
Sulla scelta pianificatoria con la quale il Comune decide di privare di edificabilità un comparto costituito da terreni pianeggianti, incolti, a margine di una zona già edificata e completamente urbanizzata, servita dalla pubblica via e dall’insieme dei servizi e sottoservizi necessari per l’insediamento residenziale
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 14 dicembre 2010
[A] Sul mutamento di destinazione d’uso senza opere. [B] Sulla possibilità o meno di effettuare un mutamento di destinazione d’uso laddove vi sia stata l’attribuzione di finanziamenti pubblici destinati alla residenza
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 3 dicembre 2010
Le misure di salvaguardia devono ritenersi operative sin dal momento in cui l’organo deliberativo dell’ente locale ha manifestato la propria volontà sull’adozione del piano, quand’anche la relativa deliberazione non sia ancora esecutiva
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 3 dicembre 2010
Sulla mappa delle zone soggette a limitazioni, redatta da parte del Ministero della difesa ai sensi degli artt. 715 ter e quater per determinare le varie fasce in cui si articola la zona di rispetto aeroportuale
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 2 dicembre 2010
Sullo spatium deliberandi dei trenta giorni dalla presentazione della denuncia di inizio attività e sulle eventuali modifiche normative intervenute quanto il procedimento non è ancora perfezionato e la DIA non può produrre effetti
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 2 dicembre 2010
Sullo scomputo degli oneri di urbanizzazione dovuti dei costi sostenuti per l’esecuzione diretta delle opere di urbanizzazione e sulla possibilità o meno per la parte promettente di assumere impegni patrimoniali più onerosi rispetto a quelli astrattamente previsti dalla legge
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione III, 15 settembre 2010
Sulla normativa regionale che, nel disciplinare i requisiti per l’accesso all’edilizia residenziale pubblica, stabilisce, come condizione per la presentazione di una domanda di assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica, l’avere il richiedente risieduto o prestato attività lavorativa nel territorio delle regione, per almeno cinque anni prima della proposizione della domanda
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 10 settembre 2010
[A] Sulla possibilità o meno di apporre condizioni al titolo edilizio. [B] Sulla concessione edilizia rilasciata dal Comune subordinatamente all’impegno del privato a rinunciare all’indennizzo dovuto nel caso di futura espropriazione dell’opera
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 8 settembre 2010
Ogni volta che un’opera comporta un mutamento della situazione di fatto che permette un aumento dell’utilizzo di un immobile con aggravio per i servizi esistenti, si verifica un aumento del carico urbanistico, presupposto per il pagamento degli oneri
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 28 giugno 2010
[A] Sulla pianificazione urbanistica e sulla possibilità o meno di incrementare il minimo legale degli standard. [B] Sulla possibilità o meno di ritenere risoluta la convenzione urbanistica per eccessiva onerosità derivante dal fallimento della contraente
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 22 giugno 2010
[A] E’ interesse dei Comuni che gli esercizi di vicinato non scompaiano del tutto perché svolgono un utile funzione sociale per gli anziani e per tutti quei cittadini che non sempre hanno il tempo di fare la spesa in un supermercato. [B] Il Decreto Bersani non ha disposto l’abrogazione di alcuna norma ed in particolare dell’art. 11 D.lgs. 11498 che attualmente disciplina il lavoro nei giorni festivi
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 11 giugno 2010
[A] Sulla possibilità o meno di edificare senza un adeguato impianto fognario allacciato al collettore fognario comunale. [B] Sulla convenzione urbanistica che non prevede l’obbligo di realizzare la fognatura
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 10 giugno 2010
Non sussiste alcuna competenza comunale in materia di disciplina dello spandimento di tali rifiuti in agricoltura, avendo la Regione riservato a sé la materia ed avendola ampiamente e compiutamente disciplinata
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 9 giugno 2010
[A] La realizzazione di opere di urbanizzazione deve essere provata con gli atti di cessione di tali aree al Comune o con i provvedimenti comunali che hanno riconosciuto lo scomputo ed i successivi atti di collaudo delle medesime. [B] Non è legittimo sommare opere urbanizzative realizzate in tempi diversi e sotto pianificazioni diverse, soprattutto se realizzate da lungo tempo. [C] Ai sensi dell'art. 2 D.M. 2 aprile 1968 n. 1444, il territorio comunale è ripartito in zone omogenee e la verifica dei parametri previsti avviene sull'intera zona e non su porzioni di essa
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 8 giugno 2010
[A] Sulla sussistenza o meno della competenza del Comune ad emanare ordinanze contingibili e urgenti per la bonifica di un sito inquinato. [B] Sulla legittimità o meno dell’ordinanza di intervento indirizzata direttamente al proprietario dell’area inquinata
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 3 giugno 2010
Ai sensi dell’art. 1 della legge 15.12.2004 n. 308 per gli abusi commessi in passato l’accertamento di compatibilità paesaggistica agli effetti penali opera anche - in deroga al divieto di autorizzazione in sanatoria di cui all’art. 146, comma 4, del codice - come sanatoria paesaggistica agli effetti amministrativi
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 17 maggio 2010
[A] Il rilascio dell’autorizzazione per la coltivazione di cava avviene non soltanto con riferimento alla sua collocazione nel territorio e con la determinazione del tipo e della quantità del materiale estraibile, ma anche con la specifica indicazione delle delimitazioni spaziali della cava stessa. [B] E’ l’illegittimo il provvedimento sanzionatorio in quanto ha effettuato il cumulo dei quantitativi dei materiali estratti dall’area autorizzata con quelli estratti dall’area non autorizzata
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 22 aprile 2010
[A] Sulla concessione relativa a costruzioni o impianti destinati ad attività industriali o artigianali dirette alla trasformazione di beni ed alla prestazione di servizi e sul pagamento del c.d. “onere ecologico”. [B] Sulla determinazione degli oneri concessori per gli uffici dell'impresa. [C] L’interessato non può modificare la domanda di condono
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione III, 6 aprile 2010
Sulle ordinanze sindacali previste dall’art. 54 del D.lgs 267/00 che nella sua versione originaria abilitava il Sindaco, in qualità di Ufficiale di governo, ad emanare ordinanze contingibili ed urgenti e che è stato oggetto di una incisiva riforma ad opera del D.L. 92/08 convertito in L. 125/08
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 8 aprile 2010
Sull’art. 28 comma 2 della legge 17 agosto 1942 n. 1150 che estende ai piani di lottizzazione la necessità di una valutazione sotto il profilo paesistico della Soprintendenza, indipendentemente dalla presenza di un vincolo paesistico-ambientale
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 8 aprile 2010
[A] Sull’art. 28 comma 2 della legge 17 agosto 1942 n. 1150 che estende ai piani di lottizzazione la necessità di una valutazione sotto il profilo paesistico indipendentemente dalla presenza di un vincolo paesistico-ambientale. [B] Sulla possibilità da parte del Comune di anticipare una parte delle valutazioni paesistiche richiedendo il parere della Soprintendenza al momento dell’esame del piano di lottizzazione
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 31 marzo 2010
Sulla norma secondo la quale il permesso di costruire venga rilasciato “al proprietario dell’immobile o a chi abbia titolo per richiederlo” e sulla posizione del titolare di un diritto personale di godimento
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 31 marzo 2010
[A] Nessun affidamento può essere invocato da chi abbia conseguito un provvedimento favorevole in base ad una rappresentazione errata della realtà e si veda annullare la concessione edilizia. [B] I requisiti di abitabilità dei sottotetti sono stabiliti da una fonte primaria - legge regionale 11 marzo 2005 n. 11 per il governo del territorio - non derogabile neppure in sede di condono
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 3 febbraio 2010
Sulla procedura di screening che consiste nella sottoposizione di determinati interventi, astrattamente idonei a cagionare un rilevante impatto sull’ambiente, a una verifica preliminare al fine di accertare la sussistenza dei presupposti per l’esperimento della procedura di valutazione di impatto ambientale
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 27 gennaio 2010
Sull’ultimo comma dell’art 9 del DM 1444/68, secondo cui “qualora le distanze tra fabbricati, come sopra computate, risultino inferiori all'altezza del fabbricato più alto, le distanze stesse sono maggiorate fino a raggiungere la misura corrispondente all'altezza stessa”
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 22 gennaio 2010
Nel caso in cui un originario lotto urbanistico abbia acquisito una maggiore potenzialità edificatoria in dipendenza di modifiche alla disciplina urbanistica, per verificare l'effettiva potenzialità edificatoria di quest’ultima, occorre computare anche le volumetrie realizzate sul lotto urbanistico originario
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 19 gennaio 2010
Sulla norma del piano regolatore che considera irrilevanti i balconi ai fini della misurazione delle distanze dai confini o dagli altri fabbricati solo ove detti balconi abbiano aggetti inferiori a metri 1,60, mentre nel caso in cui abbiano una profondità maggiore, la distanza va misurata dal limite esterno del balcone stesso
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 28 dicembre 2009
Sulla recinzione di un’area, la stesura di un fondo di ghiaia, l’installazione di cordoli in calcestruzzo, la creazione di una rete di circolazione interna al lotto, la posa ed installazione di fabbricati e camper adibiti alla residenza fissa in loco e l’installazione di servizi igienici ed impianti tecnologici
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 28 dicembre 2009
[A] Sull'art. 22 della l.r. Lombardia n. 51 del 1975 laddove prevede espressamente che la dotazione globale di spazi per attrezzature pubbliche e di interesse pubblico o generale all'interno del piano regolatore generale o dei piani attuativi debba essere determinata, relativamente agli insediamenti residenziali, in rapporto alla capacità insediativa residenziale teorica. [B] Nell'ipotesi del piano di recupero ciò che rileva ai fini della determinazione degli standards è il numero dei vani anche preesistenti comunque interessati dall'intervento
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 17 dicembre 2009
[A] Sulla differenza fra l'atto di conferma e l'atto meramente confermativo e sull’insussistenza di alcun obbligo per l’amministrazione di riesaminare i propri atti divenuti inoppugnabili. [B] Per qualificare un intervento come ristrutturazione edilizia è sufficiente che risultino modificati la distribuzione della superficie interna e dei volumi dell'edificio
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 2 dicembre 2009
Sulla corretta interpretazione dell’art. 27 c. 1 l. d) della L.R. Lombardia 11 marzo 2005, n. 12 che ricomprende tra gli interventi di ristrutturazione edilizia quelli consistenti nella demolizione e ricostruzione parziale o totale nel rispetto della volumetria preesistente
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 26 novembre 2009
[A] Sull’operazione complessa condotta dal Comune di Milano con l'approvazione di un Programma Integrato di Intervento che ha per oggetto un quartiere “futuristico” per la necessità di offrire un servizio adeguato alle esigenze legate all’EXPO 2015. [B] Sulla scelta di riqualificare l’area attraverso lo strumento del PII (Programma integrato di intervento), con il ricorso ad operatori del mercato immobiliare internazionale. [C] Sulla peculiarità del PII rispetto ad altri strumenti di pianificazione. [D] Sulla disciplina della monetizzazione nell’ambito dei Programmi integrati di intervento in base al quadro normativo antecedente alla L.R. 12/2005. [E] Sul c.d. “standard qualitativo”
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 11 novembre 2009
Per il risarcimento del danno da occupazione e irreversibile trasformazione di un immobile senza titolo è necessario tener conto del valore venale che i proprietari potrebbero ricavare, laddove lo mettessero sul mercato
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 17 settembre 2009
[A] Sui presupposti necessari per l’esenzione dal pagamento del contributo di costruzione. [B] Sull’istanza di esenzione da parte di una società, costituita da un ente pubblico per il conseguimento di sue finalità, la quale intende realizzare una struttura al fine di utilizzarla nell'ambito della sua attività d'impresa. [C] Sulla natura industriale o meno dell'attività imprenditoriale diretta alla prestazione di servizi sanitari
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 17 settembre 2009
[A] Sui diversi termini di impugnazione delle prescrizioni che in via immediata stabiliscono le potenzialità edificatorie della porzione di territorio interessata rispetto alle altre regole che più in dettaglio disciplinano l'esercizio dell'attività edificatoria, generalmente contenute nelle norme tecniche di attuazione del piano o nel regolamento edilizio. [B] Sulla residua efficacia del piano attuativo decaduto per decorso del termine decennale
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione I, 11 settembre 2009
[A] Come base di calcolo per la quantificazione degli standard e dei parcheggi pertinenziali devono essere utilizzate tutte le superfici che direttamente o indirettamente sono coinvolte nella variazione di destinazione d’uso commerciale. [B] La monetizzazione degli standard non è un diritto dei privati ma può essere negata solo qualora sia effettivamente dimostrata la necessità di disporre di tutti i parcheggi in loco
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 9 settembre 2009
Sulla realizzazione di una recinzione in rete metallica e paletti, di una copertura in ghiaia, di un tombino, di uno scavo alloggiamento di una pompa elettrica, di lampioni e la installazione di un box prefabbricato destinato a servizio igienico
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 2 giugno 2009
[A] Sull’ordinanza di rimozione dei rifiuti abbandonati ex art. 192 del D.lgs 3 aprile 2006 n. 192 e sull’obbligo di instaurazione del contraddittorio con i soggetti interessati. [B] Sull’organo competente ad adottare ordinanze di rimozione di rifiuti. [C] Sulla responsabilità dolosa o colposa che deve gravare sul proprietario dell’area affinché questo possa essere colpito da un’ordinanza di rimozione dei rifiuti abbandonati
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 16 luglio 2009
[A] Nei confronti dei successori dei responsabili degli inquinamenti è possibile adottare, ordinanze contingibili ed urgenti. [B] Sull’ordinanza con la quale il Sindaco dispone l’allontanamento delle persone che vivono su un terreno inquinato. [C] Il provvedimento contingibile ed urgente che impone interventi su un’area inquinata prescinde dalla responsabilità del proprietario nel cagionare l’inquinamento, a differenza di quanto previsto per i provvedimenti bonifica di cui al D.Lgs. 152/2006. [D] Non costituisce ostacolo al provvedimento urgente, la circostanza che l’inquinamento duri da tempo, se il pericolo resta attuale. [E] Sui poteri di intervento attribuiti al Sindaco dall’art. 217 del Testo Unico delle leggi sanitarie del 1934. [F] Sul reato di omissione d’atti d’ufficio a carico di un Sindaco in relazione ad un episodio di inquinamento delle acque
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione III, 23 luglio 2009
[A] L’intervento finalizzato alla ristrutturazione generale e globale dell’edificio con incremento delle unità abitative rispetto a quelle esistenti è soggetto al pagamento degli oneri di urbanizzazione. [B] Sulla possibilità o meno che un intervento di ristrutturazione mediante demolizione e ricostruzione possa comportare aggravi di carico urbanistico identici a quelli derivanti da nuove costruzioni
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II 21 luglio 2009
Sulla sussistenza di una fideiussione a garanzia del pagamento delle rate di debito degli oneri concessori e sulla possibilità o meno da parte dell’Amministrazione di richiedere in misura doppia gli oneri concessori scaduti, senza escutere la garanzia
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 29 luglio 2009
[A] Per escludere la necessità del piano attuativo non sufficiente l’esistenza di opere di urbanizzazione. [B] Sui casi in cui il Comune, accogliendo le osservazioni dei privati, deve procedere alla ripubblicazione del piano
T.A.R. Lombadia Milano, Sezione IV, 16 luglio 2009
[A] Sulla giurisprudenza riguardo alle ordinanze contingibili ed urgenti adottate dal Sindaco a tutela della salute pubblica ex. art. 117 del D.lgs 112 del 1998, art. 217 del RD 1265/1934 e art. 54 D.lgs 267/2000. [B] Sulle regole della c.d. successione economica, che consentono di porre oneri economici a carico del soggetto che, pur non avendo una responsabilità diretta ed immediata a fronte di situazioni di danno o pericolo, ha in ogni caso tratto benefici economici dalla condotta del suo dante causa
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione III, 7 luglio 2009
[A] Sul principio del “pareggio economico” dei P.E.E.P. [B] E’ illegittimo il bando di gara che attribuisce un punteggio per le maggiorazioni offerte dai concorrenti sul prezzo di cessione delle aree PEEP
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 6 luglio 2009
Sugli atti che l’Amministrazione deve adottare qualora abbia ottenuto dal privato una fideiussione bancaria “a semplice richiesta” a garanzia dell’importo da versare per il contributo a titolo di oneri urbanistici e, successivamente verifichi che l’interessato ha omesso di corrispondere i ratei alle scadenze previste
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 6 luglio 2009
Sul parere reso dalla Provincia riguardo alla compatibilità della variante con il P.T.C.P., sulle modifiche apportate al piano già adottato e sulla necessità di procedere o meno alla ripubblicazione dello stesso
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 2 luglio 2009
Il vincolo di destinazione imposto dall’art. 41 sexies della legge n. 1150 del 1942 si riferisce soltanto al rapporto tra i parcheggi e lo stabile di riferimento e non anche ad un presunto asservimento all’uso pubblico degli stessi
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 11 giugno 2009
Le finalità ed contenuti del piano particolareggiato non precludono ad un Comune di rendersi acquirente delle aree che vi sono comprese all’ulteriore scopo di favorire, nell’accesso alla proprietà della casa, fasce di popolazione meno agiate
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione I, 1 giugno 2009
[A] Sulla necessità o meno di ripubblicare il piano a fronte di una modifica di destinazione, riguardante un’area specifica e ristretta, che, variando la previsione iniziale di edificabilità, restituisca all’area il carattere di in edificabilità. [B] Il PTCP, come strumento di tutela ambientale sovraordinato, pone un limite minimo negativo alla discrezionalità programmatoria del comune
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 4 giugno 2009
Sull’art. 11 della l. 6 dicembre 1991 n. 394, ovvero della legge quadro statale in materia di aree protette, che vieta in modo generalizzato all’interno di esse non solo l’apertura di cave, ma anche l’esercizio di miniere, ovvero tutte le attività estrattive in genere
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 28 maggio 2009
Una volta pagata la somma determinata ai sensi dell’art. 13 comma terzo della legge 28 febbraio 1985 n. 47 non è più possibile contestare dinanzi al giudice amministrativo l’ammontare della somma in questione
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 15 maggio 2009
La gratuità dell’autorizzazione prevista dall’art. 9, l. 24 marzo 1989 n. 122 per la realizzazione di parcheggi non riguarda solo opere aggiuntive ad edifici già esistenti, ma anche quelle afferenti ad edifici di nuova realizzazione, ma a condizione che si tratti di opere pertinenziali ad essi
T.A.R. Lombardia, Sezione II, 11 maggio 2009
Sulla sussistenza o meno del diritto di accesso agli atti da parte del destinatario di un provvedimento repressivo in materia edilizia scaturito da esposti presentati da privati
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 4 maggio 2009
Sulla realizzazione di depositi di merci o di materiali e la realizzazione di impianti per attività produttiva all’aperto, ove non comportino l’esecuzione di lavori cui consegua la trasformazione permanente del suolo in edificato
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 3 maggio 2009
Sul mutamento di destinazione senza opere, sulla richiesta di maggiori oneri da parte dell’amministrazione e sulle particolari motivazioni che quest’ultima deve comunque addurre per giustificare il contributo
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 16 gennaio 2009
[A] Sull’art. 3 del D.P.R. 380 del 2001, comma 1, lett. d), recante la definizione di “ristrutturazione edilizia”, quale norma di principio inderogabile, oppure quale norma derogabile dalla legislazione regionale. [B] Sulla corretta interpretazione dell’art. 27 della L.R. Lombardia 11 marzo 2005 n. 12 riguardo al rispetto della sagoma preesistente negli interventi di ristrutturazione edilizia mediante demolizione e ricostruzione
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 28 novembre 2008
[A] Sulla costruzione di una serra che, ancorché costituita da strutture agevolmente rimovibili, sia destinata a far fronte ad esigenze continuative connesse a coltivazioni orto fruttifere. [B] Sull'installazione di silos ancorati al terreno e all'edificio esistente
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 7 novembre 2008
[A] Sulla differenza tra il “restauro e risanamento conservativo” e la “ristrutturazione edilizia”. [B] Sulla necessità o meno di notificare il c.d. preavviso di rigetto laddove debba essere adottato un provvedimento inibitorio della denuncia di inizio attività
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 20 ottobre 2008
[A] Sulle disposizioni del documento di piano approvato dal Comune ai sensi della legge regionale Lombardia n. 20 del 2005 laddove abbiano un effetto diretto sul regime giuridico del suolo. [B] Sull’approvazione di un determinato atto di pianificazione territoriale e sulla possibilità o meno per l’Amministrazione di dare allo stesso una interpretazione autentica
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione III, 6 ottobre 2008
Il potere discrezionale in ordine alla fissazione dei criteri e dei limiti che le installazioni pubblicitarie devono rispettare per essere compatibili con il pubblico interesse deve essere speso attraverso la predisposizione di un atto di natura regolamentare
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione III, 17 giugno 2008
E’ illegittimo l’art. 8 lett. i) del R.R. Lombardia n. 1/04, ai sensi del quale non possono essere assegnatari di alloggi ERP coloro che siano stati occupanti senza titolo di tali alloggi negli ultimi cinque anni
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 20 maggio 2008
È illegittima la condotta del Comune che qualifica come abusivo un impianto pubblicitario, imponendone la rimozione dopo la scadenza del termine di durata dell’autorizzazione, senza attribuire alcuna rilevanza all’intervenuto corretto assolvimento dei doveri fiscali
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 7 maggio 2008
Sulla legge 114 del 1998, sul Programma Triennale per lo sviluppo del settore commerciale della Regione Lombardia e sulla legittimità o meno di un divieto assoluto di insediamento di medie strutture di vendita nel settore alimentare introdotto dal Comune
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, aprile 2008
[A] L’emanazione della legge 25 agosto 1991 n. 287 non ha comportato lo sganciamento della materia "somministrazione al pubblico di alimenti e bevande" dall'ambito di applicazione del r.d. 18 giugno 1931 n. 773. [B] La tutela apprestata dalla legge n. 447/1995 contro l’inquinamento acustico prescinde dal numero delle persone potenzialmente lese
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 31 marzo 2008
Sull’onere di provare la data di ultimazione dei lavori per ottenere il “condono edilizio” e sulla possibilità o meno di produrre una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà in merito alla data di ultimazione delle opere
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 25 marzo 2008
[A] Alle convenzione di lottizzazione viene riconosciuta natura di accordo sostitutivo ex art 11 L. 241/90. [B] La strada, quale opera di urbanizzazione primaria, è una infrastruttura potenzialmente compatibile con qualunque destinazione urbanistica. [C] L’approvazione di un piano di lottizzazione da parte dell’organo consiliare è necessaria quando detti atti comportano scelte urbanistiche di tipo discrezionale
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 25 febbraio 2008
[A] Sulla delibera di reiterazione dei vincoli espropriativi e sulla necessità o meno che la stessa sia adottata unitamente ad una variante generale allo strumento urbanistico. [B] Sulla legittimità o meno della delibera di reiterazione del vincolo che non prevede alcun indennizzo
T.A.R. Lombardia Brescia, 13 febbraio 2008
L'art. 27, comma 2, del DPR 6 giugno 2001, n. 380 non impone la vincolata, meccanica ed inderogabile demolizione di qualsivoglia intervento edilizio realizzato senza titolo edilizio o senza l'autorizzazione paesaggistica su aree soggette a vincolo di inedificabilità
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 23 gennaio 2008
[A] Sulle recinzioni di fondi realizzate senza opere murarie, ma con reti metalliche sorrette da paletti di ferro o di legno e senza muretto di sostegno. [B] Sulla possibilità di realizzare recinzioni senza opere murarie in aree soggette a vincolo espropriativo
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 21 dicembre 2007
[A] Al fine di individuare il carattere essenziale o meno di una variante alla concessione edilizia deve aversi riguardo al risultato complessivo dell’intervento. [B] Sulle differenze tra il risanamento conservativo e la ristrutturazione edilizia
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 4 dicembre 2007
[A] La realizzazione di opere di urbanizzazione secondaria a scomputo dei relativi oneri è soggetta all’obbligo di gara anche per importi inferiori alla soglia comunitaria. [B] Gli artt. 16 e 17 della legge n. 1150/1942 costituiscono la disciplina generale per l’esecuzione dei piani attuativi che può essere derogata solo nel caso in cui vi siano diverse discipline regionali ovvero con riferimento a determinate tipologie di piano
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 5 luglio 2006
[A] Per le concessioni in sanatoria il termine di impugnazione decorre dal momento in cui si viene a conoscenza del loro rilascio e non dalla realizzazione dell’abuso. [B] Sulla possibilità o meno di realizzare box “seminterrati” nelle aree di pertinenza degli edifici
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 26 aprile 2006
Sulla assentibilità o meno di opere di recinzione che non consistono soltanto nella infissione di paletti al suolo collegati da rete metallica, ma che vengono realizzate con un muro di cinta con fondazioni in calcestruzzo sormontate da pannelli in rete metallica
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 26 aprile 2006
Sui limiti, nel giudizio amministrativo, del sindacato incidentale su diritti di proprietà immobiliare e sull’esclusione della possibilità di svolgere indagini circa intervenuti usucapioni, prescrizioni acquisitive, etc
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 6 marzo 2006
Sull’art. 63 della legge regionale della Lombardia n. 12/2005 che consente il recupero volumetrico a solo scopo residenziale del piano sottotetto, sulla sua classificazione come ristrutturazione edilizia e sulla derogabilità degli indici o parametri urbanistici ed edilizi
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 6 marzo 2006
[A] Sul momento - presentazione o decorso di trenta giorni - in cui deve essere valutata la legittimità della DIA. [B] Sulle norme introdotte tra la data di presentazione della DIA e la data della sua efficacia
T.A.R. Lombardia Milano, aprile 2005, n. 858
I titolari di impresa sono portatori di posizioni che l’ordinamento riconosce meritevoli di tutela nei confronti di atti suscettibili di restringere indebitamente gli spazi di mercato in cui operano e ciò nel caso sia di atti di autorizzazione di nuovi esercizi, sia di atti con valenza urbanistica
T.A.R. Lombardia Milano, aprile 2005, n. 857
La violazione di norme procedimentali non comporta l’annullamento di un provvedimento di natura vincolata, il cui contenuto dispositivo non potrebbe essere diverso da quello in concreto adottato - Cfr. art. 21-octies legge 7 agosto 1990 n. 241, introdotto dall’art. 14 della legge 11 febbraio 2005 n. 15
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione III, dicembre 2004, n. 6479
Sulla pubblicità effettuata su beni di pertinenza delle ferrovie statali, sulla formazione del silenzio assenso e sulla differenza tra installazione di cartelli pubblicitari ed affissione diretta di materiale pubblicitario sui cartelli medesimi