T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione II, 24 novembre 2023
[A] Sull’equiparazione del proprietario all’autore dell’abuso in materia di ordine di demolizione. [B] Se l'asserita usucapione del diritto di mantenere la costruzione a distanza dal confine inferiore a quella prescritta possa impedire l'ordine di demolizione.
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 6 novembre 2023
Sul principio di concorrenzialità, in caso di fallimento di una società, tra le responsabilità dei diversi soggetti che a vario titolo sono (o sono stati) coinvolti nelle fattispecie di danno o di pericolo per l’ambiente.
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione II, 27 ottobre 2023
[A] Se la cognizione sulla individuazione del metodo di stima del valore venale del bene appatenga alla giursidizione del giudice amministrativo o ordinario. [B] A quale qualificazione giuridica e a quale valore di mercato occorre fare riferimento ai fini del calcolo del valore venale del bene? [C] Sul risarcimento del danno dovuto al proprietario in conseguenza della zonizzazione sopravvenuta incompatibile con l'acquisizione pubblica.
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione II, 19 settembre 2023
Sul riparto di giurisdizione tra Tribunale superiore delle acque pubbliche e giudice amministrativo in riferimento all’art. 12 bis D.L. 68/2022 in materia di procedure amministrative che riguardino interventi finanziati con le risorse previste dal PNRR.
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione II, 17 luglio 2023
L’obbligo di trasparenza di notiziare gli abitanti della zona interessata prescritto dall’art. 87 comma 4 del D.Lgs. 259/2003 in tema di infrastrutture per la telefonia mobile è condizione di legittimità dell’autorizzazione?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 30 maggio 2023
In considerazione di quanto disposto dagli artt. 244 e 245 del D.Lgs. 152/2006 tutte le attività propedeutiche al procedimento di bonifica, come l’individuazione del responsabile della contaminazione, sono di competenza della Provincia (e non della Regione)?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 14 aprile 2023
Sulla corretta interpretazione dell’art. 147, comma 2 bis, del D.Lgs. 152/2006, in tema di organizzazione territoriale del servizio idrico integrato e di gestione del servizio idrico in forma autonoma nei comuni montani.
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 11 aprile 2023
[A] Sulla valutazione di compatibilità ambientale in tema di procedimento di autorizzazione di una discarica di rifiuti. [B] Sul concetto di “modifica sostanziale” di una installazione o di un impianto alla luce della più recente giurisprudenza della Corte di Giustizia UE.
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 7 dicembre 2022
Sulla funzione del Provvedimento Unico Ambientale (PUA) di riunire, in un unico atto, il provvedimento di VIA e ogni altra autorizzazione, intesa, parere, concerto, nulla osta o atto di assenso in materia ambientale.
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 7 novembre 2022
Le ordinanze contingibili ed urgenti adottate ai sensi dell’art. 9 della L. 447/1995 per il contenimento o l’abbattimento delle emissioni sonore e anche le misurazioni che ne precedono l’adozione sono atti di accertamento “a sorpresa” sottratti dalle garanzie partecipative?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 23 agosto 2022
L’approvazione di un nuovo strumento pianificatorio, che ha introdotto con riferimento ad una determinata area una disciplina nei contenuti sostanzialmente riproduttiva della precedente, determina comunque l’improcedibilità del ricorso impugnatorio avverso il precedente strumento?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione II, 14 luglio 2022
[A] Se rilevi la posizione psicologica soggettiva dell’avente causa sull’abusività di un fabbricato. [B] Se gli interventi di trasformazione del suolo, quali, ad esempio, la sua cementificazione o lo spianamento di un terreno al fine di ottenerne un piazzale, creino un nuovo assetto urbanistico e comportino un mutamento di destinazione.
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 31 maggio 2022
In caso di Convenzione urbanistica, il pagamento degli oneri concessori a carico della ditta lottizzante è dovuto anche qualora non sia poi realizzato il progetto edificatorio per il quale il privato ha effettuato il pagamento di cui chiede la restituzione?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione II, 9 maggio 2022
L’Amministratore di condominio ha il potere, anche senza previa autorizzazione assembleare, di agire in giudizio e proporre impugnazioni nell’ambito delle attribuzioni conferitigli dall’art. 1130 c.c. a tutela dell’uso dei beni comuni?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 15 aprile 2022
[A] Sulle caratteristiche dell'obbligo motivazionale presupposto al rilascio o diniego della autorizzazione paesaggistica. [B] In merito ai criteri peculiari che devono presiedere alla valutazione della compatibilità paesaggistica dei pannelli fotovoltaici.
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione II, 1 aprile 2022
Ai fini della verifica delle condizioni dell'azione in ipotesi di impugnazione di provvedimento di VIA (o di esclusione di assoggettamento a VIA) è necessaria la prova del pregiudizio all'ambiente o alla salute o è sufficiente il mero criterio della vicinitas?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 1 aprile 2022
Sull’alternatività del risarcimento del danno ambientale o del pagamento di una somma pari al profitto del trasgressore di cui all’art. 167, comma 5, del D.Lgs. 42/2004, in caso di opere eseguite senza previa autorizzazione paesaggistica.
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione II, 14 febbraio 2022
Il “vicino”, tramite istanza di accesso civico generalizzato, ha diritto di vedere la pratica paesaggistica ed edilizia, comprensivamente di relazioni tecniche e tavole progettuali, del proprietario del fondo confinante?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 1 febbraio 2022
Se il giudizio di compatibilità paesaggistica ai sensi dell’art. 167 del D.Lgs. 42/2004 della Soprintendenza, ai fini dell'eventuale vizio di disparità di trattamento, sia comparabile con altri concreti giudizi già operati nelle immediate vicinanze.
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione II, 10 dicembre 2021
L’apposizione di una sbarra o di un cancello per la chiusura di una strada di proprietà del solo esecutore dell’opera costituisce attività edilizia libera? Se la medesima opera è realizzata su una strada su cui hanno diritto di passaggio anche soggetti terzi l’intervento deve invece assoggettato ad un titolo edilizio?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 8 novembre 2021
Sulla motivazione dell’autorizzazione paesaggistica o del suo diniego. Sulla necessità che l’Autorità preposta alla tutela del vincolo paesaggistico, esaminando una domanda di autorizzazione paesaggistica, debba manifestare la piena consapevolezza delle conseguenze derivanti dalla realizzazione delle opere, nonché della visibilità dell’intervento progettato nel più vasto contesto ambientale.
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 30 agosto 2021
Sulla necessità di dare spazio all’interno della pianificazione urbanistica anche alle esigenze di tutela ambientale ed ecologica, tra le quali quella di evitare l’ulteriore edificazione e di mantenere un equilibrato rapporto tra aree edificate e spazi liberi.
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 5 agosto 2021
Se in sede pianificatoria, le uniche “evenienze generatrici di affidamento qualificato” si configurino in caso di convenzioni di lottizzazione, di accordi di diritto privato intercorsi tra Comune e proprietari, di giudicati di annullamento di dinieghi di concessioni edilizie o di silenzio-rifiuto su domanda di concessione.
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 23 agosto 2021
Sulla qualificazione di “rifiuto” nell’ipotesi di assenza di previsioni normative che prevedano, con riferimento a determinate sostanze, uno specifico obbligo in capo al detentore in ordine al loro smaltimento.
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 5 agosto 2021
[A] Sul rapporto tra tutela urbanistica e tutela paesaggistica e se in un’area paesaggisticamente vincolata l’assegnazione di una certa volumetria nello strumento di piano dia la garanzia in ordine alla futura edificazione.
[B] Se “l’”opzione zero” (inibizione alla realizzazione di interventi edilizi, per la tutela del valore paesistico) sia configurabile attraverso l’ostensione di un congruo apparato motivazionale.
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 23 Luglio 2021
[A] Sulle condizioni e i presupposti affinché si possa perfezionare il silenzio-assenso dell’Amministrazione sulla domanda di permesso di costruire.
[B] Se il termine finale per la presentazione di una SCIA in variante possa essere rappresentato dalla data di deposito della dichiarazione di fine lavori.
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione II, 26 luglio 2021
Sul divieto di aggravare i requisiti ed i limiti previsti dal Codice delle comunicazioni elettroniche per la installazione di una Stazione Radio Base per il potenziamento della copertura della rete mobili su infrastrutture già esistenti.
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 2 luglio 2021
[A] Se l’eventuale diniego di autorizzazione paesaggistica alla realizzazione di un impianto di produzione di energia da fonte rinnovabile debba avere una motivazione più stringente di quella ordinaria.
[B] Se la visibilità di pannelli fotovoltaici da punti di osservazione pubblici configuri ex se un’ipotesi di incompatibilità paesaggistica.
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 14 giugno 2021
Se sussista la giurisdizione del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche in relazione ai provvedimenti riguardanti gli ambiti territoriali ottimali di gestione quando da essi discendano ricadute sull'organizzazione e sulla conduzione del sistema idrico integrato.
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 15 giugno 2021
Sulla legittimazione passiva del curatore fallimentare all’ordine di rimozione di rifiuti in un sito industriale dall’impresa cessata, alla luce della sentenza del Consiglio di Stato, Adunanza Plenaria n. 3 del 26 gennaio 2021.
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 14 maggio 2021
[A] Sulla rilevanza del decorso del tempo in merito possibilità di ricorrere allo strumento dell’ordinanza contingibile e urgente.
[B] Sulla legittimazione passiva della curatela fallimentare rispetto all’ordinanza sindacale ex art. 192 D.Lgs. 152/2006.
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 20 aprile 2021
[A] La realizzazione di muri di contenimento e di consolidamento strutturale è qualificabile come nuova costruzione da assoggettare al regime concessorio?
[B] Se l’omessa indicazione di un’area da acquisire di diritto al patrimonio pubblico possa costituire motivo di illegittimità dell’ordinanza di demolizione.
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sez. I, 30 ottobre 2019
Nel caso in cui il termine (45 giorni) entro il quale il Soprintendente deve rilasciare il parere di compatibilità paesaggistica (art. 146, comma 8 del D.lgs 42 del 2004) cada di domenica, che cosa succede?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sez. I, 27 settembre 2019
Quali sono le conseguenze processuali nel caso in cui venga impugnata la prescrizione contenuta in un piano regolatore e nelle more del giudizio tale piano sia interamente sostituito da altro strumento urbanistico riproduttivo di quello anteriore?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sez. II, 10 luglio 2019
Il privato raggiunto dall’ordine di demolizione può richiedere la sanatoria delle opere eseguite, ai sensi dell’art. 36 d.P.R. n. 380/2001, anche oltre il termine di 90 giorni dalla notifica dell’ordine di demolizione?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sez. I, 3 luglio 2019
Il privato proponente un piano attuativo, nell’esercizio della propria autonomia negoziale, può assumere in sede di convenzione urbanistica obblighi, di fare e/o di dare, ulteriori ed eccedenti rispetto a quelli discendenti dalla legge?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sez. I, 20 novembre 2018
Quali sono le valutazioni che l’Amministrazione, ai fini del rilascio della sanatoria ex art.167 del D.lgs 42 del 2004, deve compiere nel giudicare la compatibilità paesaggistica di un manufatto che per forma, colori e materiali costituisce soluzione di continuità del contesto nel quale si inserisce?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sez. I, 22 ottobre 2018
Ai fini del rilascio della autorizzazione paesaggistica in sanatoria è rilevante la circostanza che dall’attività edilizia oggetto di sanatoria paesaggistica derivi, direttamente o indirettamente, un vantaggio ambientale?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sez. I, 25 settembre 2018
Nell’ambito delle convenzioni urbanistiche, l’obbligo di cessione gratuita al Comune delle aree necessarie per la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria può considerarsi soggetto a prescrizione?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 9 agosto 2018
[A] Sul principio “chi inquina paga”. Profili di analisi: (a) qualificazione della situazione come inquinamento; (b) definizione del contenuto degli interventi di messa in sicurezza e di bonifica; (c) l’individuazione del responsabile. [B] Il predetto principio può essere invocato al fine di escludere l’applicazione di una normativa nazionale in materia ambientale quando non sia applicabile nessuna normativa comunitaria? [C] La disciplina sull’obbligo di rispristino del danno ambientale può riferisrsi anche a fatti remoti ed antecedenti all'entrata in vigore della stessa?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 30 luglio 2018
E' possibile sostenere che il titolo edilizio legittima la realizzazione di un fabbricato, ma non prenota la possibilità di insediarvi tutte le destinazione d’uso materialmente esercitabili? L'edificio non ancora realizzato può essere messo in discussione dalla disciplina urbanistica entrata in vigore nel frattempo?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 4 luglio 2018
[A] La lavorazione di inerti all’interno di un ambito estrattivo deve necessariamente essere considerata urbanisticamente conforme? [B] L'attività di lavorazione di inerti può operare come un veicolo per l’insediamento definitivo di destinazioni d’uso produttive che non abbiano avuto un espresso riconoscimento negli strumenti urbanistici?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione II, 4 giugno 2018
È possibile sostenere che gli interventi edilizi che ricadano in zona assoggettata a vincolo paesaggistico siano comunque soggetti alla previa acquisizione dell'autorizzazione paesaggistica, quand'anche si tratti di opere pertinenziali o precarie e, quindi, assentibili con mera S.C.I.A./D.I.A.?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 1 giugno 2018
Cosa accade al giudizio quando, o con la chiamata del terzo in garanzia davanti al giudice ordinario o con il ricorso incidentale davanti al giudice amministrativo si estende il giudizio alle amministrazioni che hanno sottoscritto la convenzione urbanistica o sono intervenute nell’esecuzione della stessa adottando provvedimenti amministrativi?
T.A.R. Lombardia, Brescaia, Sez. I, 5 marzo 2018
Sul termine di efficacia massima dei piani particolareggiati. Esiste nel nostro ordinamento un divieto di dettare una disciplina urbanistica prima della scadenza del piano attuativo? Che rilevanza asse in questo contesto la considerazione circa la rimuneratività degli investimenti?
T.A.R Lombardia, Brescia, Sezione II, 22 febbraio 2018
Cosa accade allorché il privato non possa utilizzare il titolo abilitativo individuato nel piano attuativo per la sopravvenienza di previsioni urbanistiche o di norme legislative o regolamentari? In tali casi sorge in capo all’amministrazione l’obbligo di restituzione delle somme corrisposte a titolo di contributo per oneri di urbanizzazione e costo di costruzione? Cosa avviene, invece, allorché, il privato in relazione agli standard urbanistici, abbia realizzato una struttura poi ceduta gratuitamente in proprietà all’amministrazione?
T.A.R. Lombardia, Brescia, SezioneI, 14 febbraio 2018
Quando è in discussione un intervento d'ampliamento di un insediamento produttivo già esistente, la presenza nel territorio comunale di aree con destinazione industriale esclude la possibilità per il Consiglio comunale di operare, con procedura semplificata, una variante allo strumento urbanistico con riferimento a lotti confinanti con quello sede dello stabilimento?
T.A.R. Lombardia, Brescia, SezioneI, 19 febbraio 2018
Sul calcolo delle aree a standard: che incidenza ha sulla possibilità o meno di computo delle aree a standard il fatto che alcune opere si trovino all'interno di edifici ovvero che siano concesse ad uso esclusivo a fronte del versamento di un canone?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 12 febbraio 2018
Sulle problematiche relative alla correlazione tra decorso del tempo, consolidamento della situazione di fatto e legittima adottabilità di interventi ripristinatori in materia edilizia: recenti orientamenti giurisprudenziali.
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 30 ottobre 2017
La legittimità del provvedimento adottato al termine di un procedimento avviato ad istanza di parte deve essere valutata con riferimento alla disciplina vigente al tempo in cui è stato adottato il provvedimento finale, ovvero con riferimento al tempo della presentazione della domanda da parte del privato?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 17 ottobre 2017
Quando la scelta in termini urbanistici (e, con essa, l’esercizio del potere di imprimere ad un’area una destinazione, piuttosto che un’altra) trova diretta contemplazione nella vigente disciplina dell’uso (rectius: delle possibilità di uso) del territorio, deve essere puntualmente motivata?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 23 ottobre 2017
L’inutile spirare del termine accordato dalla legge per l'inibizione dei lavori o dell'intervento edilizio preannunciati con una DIA priva l’amministrazione del potere di controllo urbanistico-edilizio e dell'eventuale potere sanzionatorio in ordine ad interventi realizzati in violazione della pertinente normativa?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 9 ottobre 2017
Sul coordinamento tra disciplina urbanistica e valutazioni paesaggistiche: la Soprintendenza può condurre l’esame dei progetti "sulla base di una propria pianificazione ideale, diversa da quella contenuta negli strumenti urbanistici comunali"?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 11 ottobre 2017
[A] In generale sul titolo autorizzatorio necessario per la posa di recinzioni. [B] La presenza di un vincolo paesistico costituisce un impedimento insuperabile all’introduzione ex novo di recinzioni al servizio della proprietà privata?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione II, 2 ottobre 2017
Le distanze di sicurezza dagli elementi pericolosi degli impianti di distribuzione stradale di gas di petrolio liquefatto per autotrazione devono essere riferire alle sole aree edificate ovvero anche a quelle meramente edificabili?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I 12 settembre 2017
La valutazione paesistica della Soprintendenza sul piano di lottizzazione ai sensi dell’art. 16 comma 3, nonché dell’art. 28 comma 2, della legge 1150/1942 è limitata alle sole opere di urbanizzazione, o si estende, invece, anche ad altri elementi quali gli indici edilizi previsti dalle NTA del piano e i dati planivolumetrici riguardanti i singoli edifici?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 7 agosto 2017
L'effetto decadenziale del permesso di costruire per mancato avvio dei lavori entro il termine fissato dalla legge, ha natura automatica, o necessita, invece, di uno specifico provvedimento da parte dell'amministrazione?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 9 agosto 2017
Sulla figura del “responsabile dell’inquinamento” e sulla vexata quaestio della natura della responsabilità del proprietario di un fondo oggetto di abbandono indiscriminato di rifiuti da parte di ignoti: principi giurisprudenziali fondamentali.
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione II, 16 giugno 2017
Con riferimento al potere di disporre l’acquisizione, ex art. 42 bis del d.P.R. 8 giugno 2001 n. 327, dell’area abusivamente occupata dall’amministrazione: quali limiti incontra il giudice amministrativo nella valutazione comparativa degli interessi in gioco?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 19 giugno 2017
[A] La nomina del liquidatore interrompe qualsiasi collegamento tra il fondo in liquidazione e l’obbligo di smaltimento dei rifiuti? Quali interventi possono essere allo stesso imposti? [B] Cosa accade quando vi siano accordi tra i privati per la gestione commerciale di un’area? La responsabilità del proprietario per l’abbandono di rifiuti può essere esclusa dalla sola presenza di interposizioni nella gestione?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 19 giugno 2017
Sull’ammissibilità della sopraelevazione di un edificio in zona sottoposta a vincolo paesistico, quando tale sopraelevazione spezzi la continuità dell’allineamento dei fabbricati che formano una cortina edilizia. lo Skyline può rappresentare un valore paesistico automaticamente operante come divieto di edificazione?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 9 giugno 2017
[A] L'inesistenza di una recinzione o di ostacoli all’ingresso di un edificio pericolante può qualificarsi come rischio imminente per l’incolumità dei cittadini tale da fondare il potere di ordinanza extra ordinem del sindaco? [B] Sui presupposti per l'adozione dell’ordinanza contingibile e urgente: che rilevanza assume la circostanza che la situazione di pericolo sia da tempo nota all'Amministrazione?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione II, 5 giugno 2017
Sul potere previsto dall’art. 100 TULPS: la sospensione della licenza di somministrazione di bevande ed alimenti può ritenersi legittimamente adottata anche a prescindere dalla colpa del titolare dell'esercizio?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 11 aprile 2017
Le disposizioni di cui agli artt. 100 (reti fognarie) e 105 (scarichi in acque superficiali) del D. Lgs. 152/2006 hanno natura semplicemente programmatica, o racchiudono, invece, obiettivi vincolanti per le autorità destinatarie?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 13 marzo 2017
Sulla vexata quaestio della natura della responsabilità del proprietario di un fondo oggetto di abbandono indiscriminato di rifiuti da parte di ignoti. Insomma, quali misure è tenuto ad adottare il proprietario non responsabile dell'inquinamento?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 7 febbraio 2017
[A] I muri di contenimento possono essere ricompresi nella categoria delle recinzioni? [B] Può ritenersi ragionevole l'oridinanza di demolizione relativa a muri di contenimento posti sul confine della proprietà e verosimilmente necessari a impedire il franamento del terreno?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 1 febbraio 2017
La conclusione - tra Comune e una società privata di telecomunicazioni - di un contratto di locazione avente ad oggetto un'area di proprietà comunale dà luogo ad una vicenda dai tratti puramente privatistici (rientrante nell'ambito dell'attività negoziale iure privatorum) ovvero ad un'ipotesi di esercizio di potere autoritativo?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 2 febbraio 2017
[A] Per le opere abusive realizzate prima della modifica dell’art. 167 del D. Lgs. 42/2004 introdotta dall'art. 27 comma 1 del D. Lgs. 24/3/2006 n. 157, può ritenersi applicabile il regime previgente, che consentiva all’amministrazione di scegliere tra la rimessione in pristino e il risarcimento del danno ambientale? [B] Se l’opera abusiva non ha prodotto un’intollerabile lesione dei valori paesistici o ambientali oggetto di tutela, l’abuso deve essere derubricato come formale e deve poter accedere alla sanatoria?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 2 febbraio 2017
Sugli artt. 27 e 35 della L. 865/1971: nonostante l’espressa quantificazione del costo delle aree e delle spese di urbanizzazione, come contenuta nella convenzione-contratto stipulata tra le parti, il Comune ha comunque diritto a ripetere dai singoli acquirenti l’importo pro quota di quanto effettivamente speso per l’acquisizione delle aree e per le spese di urbanizzazione?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 29 dicembre 2016
[A] Sulla possibilità o meno di ottenere la liberazione dalla sanzione pecuniaria sostitutiva attraverso la rimozione delle opere abusive: il ravvedimento operoso dell’autore dell’abuso (o del proprietario del bene) è idoneo a determinare la perdita dell’amministrazione del potere di esigere il pagamento della sanzione già applicata? [B] Il ribassamento del soffitto fino a un’altezza di 2,50 metri mediante un solaio in legno può qualificarsi come intervento irreversibile ovvero come ostacolo all’utilizzo della superficie del locale per le destinazioni incompatibili con la disciplina urbanistica? [C] È possibile qualificare come superfici non utili, e quindi urbanisticamente irrilevanti, quei locali dove l’altezza è appena al di sotto del limite minimo?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 28 novembre 2016
I privati possono convenire tra di loro un termine ipotetico di conclusione della procedura ediliza (o di una fase procedurale) e poi chiedere il risarcimento all’amministrazione se quest’ultima non si pronuncia nel rispetto di tale termine?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 28 novembre 2016
[A] La qualità di locatore finanziario è una situazione giuridica che consente di ottenere il rilascio di un titolo edilizio? [B] Ai fini del debito relativo al contributo di costruzione quale rilevanza assumono le vicende pregresse della proprietà e gli accordi tra i soggetti privati coinvolti nella costruzione e nell’utilizzazione dei beni?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 4 ottobre 2016
In quali casi i provvedimenti di adozione o approvazione di varianti di un piano regolatore richiedono una specifica motivazione? Tra queste ipotesi può rientrare anche la stipula di una convenzione di lottizzazione?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sez. I, 27 settembre 2016
Può il box auto essere considerato, ai fini edilizo-urbanistici, come mera pertinenza dell’edificio principale? La strumentalità dell’opera che si vuole qualificare come pertinenziale può desumersi dalla destinazione soggettivamente data dal proprietari dell’immobile?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 22 settembre 2016
In caso di disaccordo o in presenza di margini di errore topografico relativi al confine di proprietà, può il Comune subordinare l’utilizzazione dei diritti edificatori all’impegno del privato ad arretrare l’area edificabile prescindendo dai profili dominicali?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione III, 18 maggio 2016
[A] Sui presupposti necessari affinché ricorra un’ipotesi di occupazione cd. usurpativa. [B] A chi spetta la giurisdizione sulla domanda afferente all’esatta quantificazione dell’indennizzo in relazione al valore da attribuire al fondo oggetto di espropriazione e al danno da sconfigurazione/deprezzamento?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 9 maggio 2016
Sulla somministrazione di alimenti e bevande: le riforme ispirate alla cd. “spinta liberalizzatrice”, escludono, ad oggi, la sussistenza di un potere di limitazione e di contingentamento dell’esercizio di attività in tale settore?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 9 febbraio 2016
Può il rispetto puntuale della distanza minima dalle pareti finestrate essere derogato laddove non siano rintracciabili pericoli di peggioramento delle condizioni igienico-sanitarie nelle abitazioni servite dalle finestre?
T.A.R. Lombardia, Brescia Sezione I, 26 gennaio 2016
Sull’art. 46 del regolamento attuativo del codice della strada; passo carrabile, spazio di frenata e obbligo di arretramento: l’esigenza di non penalizzare eccessivamente l’utilizzazione della proprietà privata può giustificare una deroga alla disciplina dettata dal citato art. 46?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 26 novembre 2015
[A] La sanzione demolitoria è ammissibile solo se preposta all’effettiva e concreta tutela di un “interesse antagonista” e proporzionale? Dubbi di legittimità comunitaria sull’ordine di ripristino che comporti l’abbattimento dell’intero edificio nell’impossibilità della sola riduzione della quota di imposta del primo piano. [B] Sulla “percepibilità del sito” che giustifichi l’intera demolizione dell’edificio: se l’altezza di un edificio viene aumentata in misura modesta – e l’effetto sul paesaggio non è evidente (in quanto la differenza risulta spalmata sui preesistenti elementi architettonici) e non può essere percepita come un’aggiunta o un’incongruenza- il maggior volume deve comunque essere definito come utile, rappresentando così un ostacolo all’accertamento di compatibilità?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione II, 3 novembre 2015
[A] Può il soggetto autorizzato a svolgere una certa attività, nella specie un bar, impugnare l’atto amministrativo generale che regoli la medesima attività sotto un qualsiasi profilo di svolgimento laddove al momento della proposizione del ricorso non sussista una immediata incidenza nella sua sfera patrimoniale? [B] È di per sé illegittima la disposizione che impone ai pubblici esercizi, ai circoli privati abilitati alla somministrazione e agli esercizi artigianali e commerciali di vendita di beni alimentari l’orario di apertura dalle 6 del mattino alla mezzanotte e mezzo senza differenziare fra i giorni della settimana? Quali esigenze risultano sussumibili nel concetto di ragioni di “sicurezza urbana”?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 27 ottobre 2015
[A] In materia edilizia, può ritenersi legittimo il provvedimento sanzionatorio adottato nei confronti dei proprietari catastali degli immobili abusivamente realizzati e non notificato ai singoli affittuari responsabili della realizzazione dei manufatti? [B] Sull’onere probatorio relativo all’epoca della realizzazione dell’abuso. [C] Sulla natura dei “pre-ingressi” delle roulottes: questi possono essere qualificati come opere complementari e facilmente movibili?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 23 settembre 2015
[A] Sulla tutela riservata all’edificio di culto: è legittimo il decreto che imponga un vincolo di tutela indiretto nonostante il fatto che, in prossimità dell’edificio di culto, siano state realizzate in epoca recente costruzioni incongrue. [B] È possibile ravvisare una disparità di trattamento laddove soltanto le aree poste sud (e non anche le aree poste a nord-est) dell’edificio di culto siano state sottoposte a vincolo indiretto?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 23 settembre 2015
[A] Sulle valutazioni paesistiche: può la Soprintendenza elaborare una propria disciplina urbanistica ideale, diversa da quella vigente approvata dai comuni? [B] Sulla sanatoria paesistica: in sede di accertamento di compatibilità paesistica ex art. 167 del Dlgs. 42/2004, quando l’opera abusiva è ormai stata completata, possono essere utilizzati criteri più “rilassati” rispetto all’autorizzazione paesistica preventiva? Quali interventi possono essere sottoposti alla misura ripristinatoria? [C] Sulla eliminazione delle barriere architettoniche: può l’attuale percezione di un insieme paesistico ritenersi disturbata dalla presenza di strutture edilizie che aumentano l’inclusione e l’accessibilità? [D] La scelta di utilizzare il rame per la copertura comporta di per sé un degrado della qualità del paesaggio oggetto di tutela?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 29 luglio 2015
[A] Sul rapporto tra VIA e autorizzazione integrata ambientale (AIA). [B] Sulla doppia qualificazione dell’amianto, come rifiuto pericoloso in natura, e come rifiuto non pericoloso quanto viene impedita la dispersione delle fibre. [C]. In presenza di un’offerta di bonifica da parte del proprietario incolpevole, o da parte di terzi, è necessario che tale soluzione, comportando un risparmio di spesa pubblica, sia esaminata prioritariamente?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 2 marzo 2015
Sui limiti che la programmazione urbanistica incontra nell’introduzione di limitazioni puntuali all’attività edificatoria e al cambio di destinazione d’uso: distretto urbano del commercio e parcheggi pertinenziali
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 8 aprile 2015
Sul problema degli inquinanti: per il principio di precauzione, può essere ragionevole applicare alle biomasse diverse dai i valori di emissione previsti per il coincenerimento dal Dlgs. 11 maggio 2005 n. 133 (Attuazione della direttiva 2000/76/CE, in materia di incenerimento dei rifiuti)
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 27 gennaio 2015
[A] La mozione non è un atto provvedimentale, ma esprime un indirizzo politico. [B] Come l’amministrazione è obbligata a cooperare con il privato, così quest’ultimo è tenuto ad informare prontamente l’amministrazione delle circostanze che possono influire sulle determinazioni che lo riguardano. [C] Sull’illecito civile dell’amministrazione
T.A.R Lombardia Brescia, Sezione I, 31 dicembre 2014
[A] Sulla variante generale. [B] Sulla dichiarazione di improcedibilità del ricorso proposto avverso un piano urbanistico, con particolare attenzione al rilievo che in tale ipotesi assume il persistente interesse del ricorrente a fini risarcitori
T.A.R Lombardia Brescia, Sezione I, 18 dicembre 2014
[A] Sulle valutazioni effettuate ai fini del rilascio del certificato di agibilità. [B] Il silenzio-assenso sulla richiesta del certificato di agibilità può essere legittimamente impedito solo attraverso un diniego qualificato
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 10 dicembre 2014
[A] Sulle nozioni di “vincolo diretto” e “vincolo indiretto” su beni immobili di interesse culturale e sulla natura del relativo decreto impositivo. [B] Sulla necessità di interpretazione restrittiva del vincolo alla disponibilità di un bene di proprietà privata
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 10 dicembre 2014
[A] I titoli autorizzativi di un impianto industriale non possono essere considerati indipendenti rispetto alla pianificazione urbanistica comunale. [B] Sull’onere probatorio relativo alla abnormità di una scelta tecnica
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 7 maggio 2014
[A] La totale preclusione introdotta dalla deliberazione impugnata con riguardo al Centro storico risulta irragionevole e sproporzionata, ove rapportata ad un’attività economica quale è quella concretamente intrapresa dalla ricorrente (vendita di materiale erotico o pornografico mediante apparecchi automatici). [B] Problemi di grande spessore sociale come quello rappresentato nella relazione comunale - nella specie di inciviltà ed inosservanza delle regole nonché dell'abuso di alcolici di taluni gruppi giovanili - non possono essere unilateralmente risolti inibendo una tipologia di iniziativa economica
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 26 marzo 2014
[A] Sui casi in cui la giurisprudenza penale e la normativa escludono i tornei di poker sportivo dalla fattispecie del gioco d’azzardo. [B] Sull’organizzazione di tornei di poker sportivo da parte di circoli associativi
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 5 marzo 2014
Costituisce un elemento di inadeguatezza della pianificazione attuativa, e quindi un vizio di legittimità, la mancata previsione di un’idonea viabilità di raccordo tra la nuova lottizzazione e le vie di comunicazione esterne
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 28 gennaio 2014
[A] Sulle modalità di espletamento della gara “a doppio oggetto” per l’affidamento del servizio di gestione dei rifiuti. [B] Nell’affidamento della gestione rifiuti l’impianto di smaltimento non assume la funzione di rete (intesa come monopolio naturale) ma quella di strumento operativo, la cui disponibilità può essere acquisita attraverso una pluralità di istituti giuridici (titolarità, ATI, avvalimento, contratto di utilizzazione e conferimento)
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 13 novembre 2013
[A] Il cambio di destinazione d’uso da magazzino a sede di circolo risulta legittimo, in quanto l’affiliazione dell’associazione all’ARCI permette l’applicazione dell’art. 32 comma 4 della legge 383/2000. [B] Sui casi in cui la giurisprudenza penale esclude i tornei di poker sportivo dalla fattispecie del gioco d’azzardo
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 6 novembre 2013
[A] Sull’ordinanza di remissione del T.A.R. Veneto – la quale dubita della costituzionalità delle norme introdotte dall’art. 11 del D.L. 1/2012 conv. in L. 27/2012, in quanto l’ampio margine di discrezionalità riconosciuto al Comune potrebbero renderlo in conflitto di interessi quando intenda diventare titolare di farmacia. [B] La valutazione delle particolari condizioni topografiche e di viabilità che giustifica l’apertura della seconda farmacia non può che rientrare nel potere discrezionale dell’amministrazione. [C] Le autorità competenti possono autorizzare l’apertura di una farmacia a distanza inferiore ai 250 metri non solo in casi del tutto eccezionali, ma ogni volta che la rigida applicazione della regola generale rischi di non garantire un accesso adeguato al servizio farmaceutico in talune zone geografiche densamente popolate. [D] Il numero delle farmacie è legato a una semplice operazione matematica
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 22 ottobre 2013
La volumetria abusiva, prima del condono, non è commerciabile, e dunque in via generale non è neppure trasferibile o ripartibile tra edifici diversi mediante la costituzione di vincoli giuridici di pertinenzialità che facilitino poi la sanatoria
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 11 giugno 2013
Se l’amministrazione recede dalle trattative instaurate fino al punto di suscitare in capo all’impresa il legittimo affidamento nella conclusione del contratto, detta condotta contrasta con le regole di probità e diligenza di cui all’art. 1337 del c.c. e può generare un’obbligazione risarcitoria
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 8 maggio 2013
[A] Sulle argomentazioni riguardo all’irragionevolezza del metodo pianificatorio seguito dal Comune che, nel ridisegnare integralmente un contesto urbanistico ormai consolidato, si propone di ottenere un mix di destinazioni, alcune principali e altre di complemento. [B] Sulla previsione di penali per il ritardo nella realizzazione delle opere di urbanizzazione indicate nel piano attuativo
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 8 maggio 2013
[A] Le prescrizioni del PAI per le aree a rischio idrogeologico molto elevato sono immediatamente prevalenti sulla disciplina urbanistica comunale fino all’adeguamento di quest’ultima. [B] Il divieto di nuove edificazioni posto dal PAI deve essere riferito solo all’insediamento sul territorio di nuove strutture in grado di alterare la stabilità del suolo e il deflusso delle acque
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 18 aprile 2013
L’attività estrattiva di cava, coinvolgendo interessi super individuali e valori costituzionali (ambiente, paesaggio, territorio, salute, iniziativa economica) e incidendo sul governo del territorio, non è mai completamente libera ma deve inserirsi in un contesto di interventi pianificati
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 18 aprile 2013
Il vincolo della distanza minima rispetto alle pareti finestrate ex art. 9 del DM 2 aprile 1968 n. 1444 deve essere applicato secondo il canone di proporzionalità, ossia nei limiti necessari a prevenire il degrado igienico-sanitario dei luoghi
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 2 aprile 2013
[A] La possibilità di variare il sedime è implicita nella previsione dell’obbligo di piano di recupero. [B] L’unico limite per la zona A desumibile dall’art. 9 del DM 2 aprile 1968 n. 1444 è che non sia aggravata la situazione esistente
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 22 marzo 2013
[A] Non possono invece essere introdotti limiti alla possibilità di raggiungere le cassette postali per il tempo necessario al deposito di materiale pubblicitario nelle stesse, in quanto un simile tipo di accesso non può essere qualificato come un privilegio per il servizio postale. [B] Il posizionamento di una cassetta postale implica l’autorizzazione ad accedere al relativo spazio per le operazioni di consegna. [C] Il recapito di materiale pubblicitario nelle cassette postali non rientra nel perimetro di applicazione dell’imposta comunale sulla pubblicità. [D] La distribuzione manuale di volantini per strada rimane un’attività essenzialmente libera
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 19 febbraio 2013
[A] Sull’art. 2 della legge 475/1968 (interamente sostituito dall’art. 11 comma 1-c del DL 24 gennaio 2012 n. 1) che fa ora riferimento a un concetto di zona che è diverso e più flessibile rispetto a quello tradizionalmente utilizzato per le piante organiche delle farmacie. [B] Sull’art. 3 commi 8 e 9 del DL 13 agosto 2011 n. 138, che qualificano come indebite restrizioni dell’attività economica, tra l’altro, il divieto di esercizio al di fuori di una certa area geografica e l'imposizione di distanze minime tra gli esercizi. [C] Sulla giurisprudenza che considera compatibili con il diritto comunitario le norme nazionali che contingentano le sedi farmaceutiche, assoggettandole a una pianificazione geografica
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 19 febbraio 2013
La presenza dei sottoservizi (acquedotto, fognatura, illuminazione, metanodotto) è una circostanza indubbiamente utile per il passaggio alla condizione di area edificabile, in quanto l’ampliamento dell’abitato segue di preferenza le linee delle opere di urbanizzazione già realizzate
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 7 febbraio 2013
Sulla possibilità o meno, a fronte della difficoltà nell’individuare il valore venale dell’area agricola ai sensi dell’art. 42-bis del D.P.R. 327 del 2001, di ritenere che il valore di mercato di un'area agricola possa essere grosso modo pari a tre volte il valore agricolo medio fissato per l'anno di riferimento
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 29 gennaio 2013
Il proprietario dell’area inquinata ha una responsabilità "da posizione", non solo svincolata dai profili soggettivi del dolo o della colpa, ma che non richiede neppure l'apporto causale del proprietario responsabile al superamento o pericolo di superamento dei valori limite di contaminazione
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 29 gennaio 2013
In tema di distanze nelle costruzioni, qualora gli strumenti urbanistici stabiliscano determinate distanze dal confine e nulla aggiungano sulla possibilità di costruire “in aderenza” od “in appoggio”, la preclusione di dette facoltà non consente l’operatività del principio della prevenzione
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 28 gennaio 2013
[A] Riguardo all’istituzione dell’imposta di soggiorno non è manifestamente illogico o irrazionale rapportare l'entità del tributo alla tipologia classificatoria delle strutture ricettive, in quanto, ordinariamente, alla categoria alberghiera superiore corrisponde il pagamento di un prezzo più elevato. [B] Sul regolamento nel suo complesso non crea una responsabilità in capo agli albergatori in ordine al pagamento dell’imposta, che colpisce solo ed esclusivamente i soggetti che soggiornano nelle strutture
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 31 gennaio 2013
[A] Sulla possibilità o meno che le sanzioni ripristinatorie previste dal D.Lgs. n. 22 del 1997 possano applicarsi a fattispecie svoltesi antecedentemente. [B] Sui valori di CSC da tenere in considerazione per i “suoli agricoli”. [C] La responsabilità dell'inquinatore e quella del proprietario si fondano su presupposti giuridici diversi ed hanno differente natura. [D] Chi subentra nella proprietà o possesso del bene subentra anche negli obblighi connessi all'onere reale. [E] L’imputabilità dell’inquinamento può avvenire per condotte attive ma anche per condotte omissive. [F] Sulla fase dicotomica della conferenza di servizi
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 9 gennaio 2013
[A] L’art. 27 della L. 1.8.2002 n. 166 prevede, per i programmi di riabilitazione urbana, che la proposta di programma possa essere presentata da un consorzio fra proprietari che rappresenti la maggioranza assoluta del valore catastale degli immobili interessati; in tal caso, però, è necessario che il Comune diffidi i proprietari non aderenti. [B] I provvedimenti di autotutela sono espressione di un potere discrezionale, non già di un dovere di provvedere. [C] La delibera di adozione del piano regolatore generale o di una sua variante può essere revocata dal Comune fin quando il procedimento non si sia concluso con l'approvazione regionale. [D] Sulla possibilità o meno che un’amministrazione comunale neo-eletta possa revocare la deliberazione di approvazione definitiva del nuovo strumento urbanistico adottata dall’amministrazione uscente
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 27 dicembre 2012
[A] Con le modifiche normative sulla VAS introdotte dall’art. 5 c. 8 del D.L. 13.5.2011 n. 70, convertito in legge. 12.7.2011 n. 106, la quale ha modificato l’art. 16 della L. n. 1140/42, sono stati posti i principi fondamentali nella materia, ai quali ex art.. 117, c. 3 Costituzione, le regioni devono conformare la loro legislazione di dettaglio. [B] La VAS non deve più necessariamente precedere la fase di adozione del programma o piano urbanistico, ma può ora svilupparsi all’interno del medesimo procedimento
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 10 dicembre 2012
Sulla deroga alla norma secondo la quale gli impianti termici siti negli edifici costituiti da più unità immobiliari devono essere collegati ad appositi camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione dei prodotti di combustione, con sbocco sopra il tetto dell'edificio alla quota prescritta dalla regolamentazione tecnica vigente
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 10 dicembre 2012
Il precetto di cui all'art. 681 cod. pen. non è rivolto esclusivamente a chi gestisce, in via permanente e professionale, luoghi di pubblico spettacolo, trattenimento o ritrovo, ma a "chiunque" apre o tiene aperti detti luoghi, senza aver osservato le prescrizioni dell'autorità a tutela dell'incolumità pubblica
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 28 novembre 2012
Sulle eccezioni alla regola secondo la quale la verifica sui requisiti necessari per legittimare la D.I.A. è riferita alla normativa vigente al momento di presentazione della stessa, anche in caso di modifiche successive
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 22 novembre 2012
[A] Nella moderna pianificazione urbanistica l’amministrazione non ha più il compito di indicare (e dunque di autorizzare in via preventiva) ogni singola utilizzazione del territorio, ma quello di stabilire il grado e i limiti di utilizzabilità delle singole aree lasciando poi all’iniziativa economica privata la scelta delle specifiche attività da insediare. [B] Sull’apertura di un punto vendita per prodotti agricoli in zona agricola. [C] Sull’art. 4 del D.lgs 228/2001 secondo il quale gli imprenditori agricoli, singoli o associati, possono vendere direttamente al dettaglio su tutto il territorio nazionale
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 20 novembre 2012
[A] Sul presupposto imponibile per il pagamento dei contributi di urbanizzazione. [B] Affinché sia ravvisabile un intervento di ristrutturazione edilizia è sufficiente che risultino modificati la distribuzione della superficie interna e dei volumi, ovvero l’ordine in cui risultavano disposte le diverse porzioni dell'edificio
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 15 novembre 2012
Sui limiti all’orientamento giurisprudenziale secondo cui la fondatezza della censura di incompetenza dell'autorità che ha emanato l'atto determina unicamente la rimessione dell'affare all'autorità indicata come competente ed impedisce l'esame delle altre doglianze
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 31 agosto 2012
[A] Sulla Provincia di Bolzano che ha introdotto per via legislativa il divieto di autorizzazione delle sale da giochi o di attrazione ove siano ubicate nelle vicinanze (in un raggio di 300 metri) “Istituti scolastici, centri giovanili o altri istituti frequentati principalmente da giovani, o strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio assistenziale”. [B] La tutela dei minori non è prerogativa della legislazione esclusiva statale
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 24 agosto 2012
[A] Sull’esenzione o meno dal pagamento degli oneri concessori quando lo strumento urbanistico si limita ad autorizzare una destinazione d’uso implicante la realizzazione di opere astrattamente qualificabili come urbanizzazioni. [B] Sulla debenza o meno degli oneri concessori nel caso realizzazione di una scuola da parte di un privato. [C] Sulla possibilità o meno che un intervento di ristrutturazione e mutamento di destinazione d'uso non comporti aggravi di carico urbanistico e quindi l'obbligo della relativa corresponsione degli oneri. [D] Sul mutamento di destinazione d’uso di un orfanotrofio in una scuola. [E] Sulla differenza di presupposti tra gli oneri di urbanizzazione ed il costo di costruzione
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 23 agosto 2012
[A] L'ente locale, qualora ritenga di destinare un'area pubblica ad una destinazione ritenuta più adeguata alle sue caratteristiche, è libero di non procedere al rinnovo della precedente concessione di suolo pubblico. [B] Sugli obblighi che gravano sul concessionario in seguito al termine della concessione stessa
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione III, 23 agosto 2012
Nel regime procedurale stabilito dall’art. 4 del DL 398/1993, riprodotto con alcune variazioni minori nel testo originario dell’art. 20 del DPR 380/2001, non è possibile cristallizzare la situazione all’esaurimento della fase istruttoria vera e propria di 60 giorni, in quanto il rilascio del titolo edilizio non è una conseguenza automatica degli adempimenti istruttori ma richiede un confronto e una valutazione di conformità, a volte non semplice, con la disciplina urbanistica
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 13 luglio 2012
Sull’argomentazione secondo la quale il corretto esercizio del potere di rilascio dell’autorizzazione paesaggistica deve partire dal presupposto della edificabilità dei suoli e che i parametri di costruzione dovrebbero essere ricavati soltanto dagli strumenti urbanistici decisi dagli enti locali, mentre il compito della Soprintendenza sarebbe solo la verifica delle modalità costruttive scelte
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 13 luglio 2012
Il legislatore modificando la originaria previsione dell’art. 167 d.lgs. 42/04, ha proprio abrogato l’istituto della fiscalizzazione postuma dell’illecito paesaggistico, che consentiva all’autorità preposta alla tutela del vincolo di scegliere tra la demolizione e l’applicazione di una mera sanzione pecuniaria
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione 14 maggio 2012
[A] I proprietari di fondi all’interno di un Comune sono senz’altro legittimati in proprio ad impugnare gli atti con i quali il Comune stesso decide del relativo regime e in particolare della possibilità di urbanizzarli. [B] Sulla non lesività del preavviso di diniego. [C] La classificazione di un’opera e degli oneri ad essa relativi, nell’ambito della urbanizzazione primaria o secondaria ha una funzione non meramente classificatoria, dato che ne comporta un diverso trattamento in termini economici. [D] Sulla dubbia qualificazione giudica della “strada residenziale”. [E] I fatti rintracciabili in rete posso darsi per notori
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 26 marzo 2012
Chi contesta la legittimità dell'ordinanza di demolizione di un manufatto abusivo realizzato fuori dal centro abitato ante 1.9.1967 ha l'onere di fornire perlomeno un principio di prova in ordine al tempo dell'ultimazione di quest'ultimo
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 2 marzo 2012
L’art. 86 comma 3 del D.lgs 259 del 2003 assimila ad ogni effetto le infrastrutture di reti pubbliche di comunicazione alle opere di urbanizzazione primaria di cui all'art. 16 comma 7 del D.P.R. 6/6/2001 n. 380
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 27 febbraio 2012
[A] Nell’attuale sviluppo dell’ordinamento giuridico l’ambito di applicazione della tutela paesaggistica non riguarda ormai soltanto le aree oggetto di vincolo di tutela, in quanto il vincolo di tutela ex artt. 146 e ss. d.lgs. 42/04 è soltanto uno degli strumenti attraverso cui l’ordinamento persegue l’obiettivo della tutela del paesaggio. [B] Sulla legislazione regionale lombarda in materia di edificazione nelle zone agricole
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 13 dicembre 2011
La giurisprudenza ha rilevato che la legittimazione a richiedere il permesso di costruire competa, oltre che al proprietario, a chi abbia una situazione giuridica assimilabile alla proprietà o, eventualmente, alla qualificata aspettativa di poter esercitare le prerogative del proprietario su di un'area, come nella ipotesi del promissario acquirente di un suolo
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 25 novembre 2011
[A] Un'area edificatoria già utilizzata a fini edilizi è suscettibile di ulteriore edificazione solo quando la costruzione su di essa realizzata non esaurisca la volumetria consentita dalla normativa vigente al momento del rilascio dell'ulteriore permesso di costruire. [B] Sui connotati funzionali e strutturali che devono sussistere per qualificare un lastrico solare come parte comune, ai sensi dell'art. 1117 del codice civile
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, settembre 2011
[A] Sugli interventi edilizi interni che provochino una diversa utilizzazione dell'area interessata, come nel caso dell'aumento (da una a due) delle unità abitative. [B] Sulla L.R. 11.3.2005 n. 12, comma 3 bis dell’art. 52 (recante la rubrica ”Mutamenti di destinazione d'uso con e senza opere edilizie”) il quale espressamente dispone che: “I mutamenti di destinazione d’uso di immobili, anche non comportanti la realizzazione di opere edilizie, finalizzati alla creazione di luoghi di culto e luoghi destinati a centri sociali, sono assoggettati a permesso di costruire”
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 1 agosto 2011
[A] Sui casi in cui la ricostruzione di edifici in rovina può essere ricompresa tra gli interventi di ristrutturazione. [B] L’amministrazione può imporre la parziale rilocalizzazione e una nuova disposizione del volume
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 28 giugno 2011
[A] Sulla legittimazione a ricorrere per Legambiente Lombardia. [B] Il piano per il governo del territorio previsto dalla L.R. Lombardia n. 12 del 2005 costituisce, nell’intenzione del legislatore regionale, uno strumento urbanistico generale di carattere innovativo, che vorrebbe porsi all’avanguardia anche in ambito nazionale, e quindi promuovere una disciplina della materia più accurata e consona alle esigenze della collettività. [C] Sulla esenzione o meno dal versamento degli oneri concessori per un albergo con annesso spazio per tenere congressi ed esposizioni che offra lavoro, in condizioni appropriate, a soggetti svantaggiati anche in seguito alla stipula di una convenzione con il Comune. [D] Sulla rilevanza o meno ai fini della debenza degli oneri concessori della natura di ONLUS
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 28 giugno 2011
[A] Sulla necessità o meno del parere preventivo della soprintendenza per l’approvazione di piani attuativi ricadenti in area sottoposta a vincolo, ai sensi dell’art. 16, comma 3, della legge 1150 del 1942. [B] Sull’origine dei piani integrati di intervento importati nell’ordinamento italiano da un modello mutuato da quello dell’amendment statunitense
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 28 giugno 2011
[A] Sul recupero di un sottotetto a fini abitativi e sulla necessità o meno di considerarlo come nuova costruzione. [B] Sul limite di distanza di 10 metri finestrate di due edifici antistanti di cui solo uno ricadente in Zona A
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 23 maggio 2011
[A] L’art. 10-bis non è applicabile al procedimento intrapreso dalla Soprintendenza, secondo la disciplina transitoria ex art. 159 del D. Lgs. 42/2004. [B] Sulle valutazioni che deve effettuare la Soprintendenza nell’esaminare una domanda di autorizzazione paesistica
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 13 maggio 2011
Sull’art. 17 del D.P.R. n. 380 del 2001 che disciplina la “Riduzione o esonero dal contributo di costruzione”, prevedendo, al comma 3, che “Il contributo di costruzione non è dovuto: b) per gli interventi di ristrutturazione e di ampliamento, in misura non superiore al 20%, di edifici unifamiliari”
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 22 aprile 2011
Sul carattere della scelta di dimensionare e di allocare i servizi da parte del pianificatore e sulla decisione di assicurare una qualità della vita superiore a quella minima che deve essere garantita dal D.M. 2 aprile 1968
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 12 aprile 2011
Gli statuti e regolamenti non sono abilitati ad incidere sul “catalogo” delle attribuzioni dirigenziali, potendolo semmai ampliare ma giammai restringerlo per sottrazione di competenze in favore dell'organo politico
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 18 marzo 2011
Il crollo del manufatto, intervenuto accidentalmente mentre erano in atto lavori regolarmente assentiti con concessione edilizia finalizzata alla ristrutturazione edilizia, non impediscono di ritenere che ci si trovi dinanzi ad una ristrutturazione edilizia
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 18 febbraio 2011
[A] Sulle carcasse di macchine agricole appoggiate direttamente sul terreno a cielo aperto e senza impermeabilizzazione alcuna. [B] E’ necessaria una autorizzazione per svolgere una attività di accumulo di "beni destinati alla rottamazione" elencati nel catalogo europeo dei rifiuti (CER) quali i veicoli e i pneumatici fuori uso, le batterie e gli accumulatori
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 18 febbraio 2011
Il condono “paesistico” di cui all’art.1 comma 37 della legge n. 308 del 2004 comporta la sottrazione del fatto alla disciplina penale ed a quella amministrativa attinenti alla tutela paesistica, rimanendo ferma però la sanzionabilità del fatto edilizio sotto i profili amministrativo e penale
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 11 febbraio 2011
[A] Sui rimedi esperibili nei confronti di una DIA - ed ora della “segnalazione certificata di inizio attività”, in sigla SCIA, da parte del terzo che si ritenga leso dall’attività in tal modo assentita. [B] Sull’art. 8 del D.M. 2 aprile 1968 n. 1444 secondo il quale nelle Zone A, per le eventuali trasformazioni o nuove costruzioni che risultino ammissibili, l'altezza massima di ogni edificio non può superare l'altezza degli edifici circostanti di carattere storico-artistico. [C] Sull’interpretazione che consentirebbe di realizzare nel centro storico di Bologna un grattacielo di novantasette metri, in quanto di altezza pari a quella della nota Torre degli Asinelli
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 14 gennaio 2011
Il Comune non può vietare l’uso della cassetta delle lettere per la consegna di pubblicità, perché questo significherebbe esercitare una prerogativa del proprietario che rimane sul piano dei rapporti tra privati
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 8 gennaio 2011
Il potere di ordinanza ex art. 7 del Codice della strada, che consente di regolamentare la circolazione dei veicoli nei centri abitati e in ispecie di “limitare la circolazione di tutte o di alcune categorie di veicoli”, rientra nella competenza dei dirigenti
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 17 dicembre 2010
Sulla differenza tra l’accordo sull’indennità di esproprio dalla ipotesi di un vero e proprio accordo, di natura transattiva o, preferibilmente, rinunziativa, con il quale il privato, nel ricevere ulteriori somme di danaro, dichiari di non avere null’altro a pretendere nei confronti dell’espropriante
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 9 dicembre 2010
Sulla tecnica di vietare - per le zone che hanno una destinazione speciale - tutte le destinazioni diverse e sulla differenza rispetto alla tecnica che comporta la definizione in dettaglio delle destinazioni ammesse in aree specifiche
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 9 dicembre 2010
Sulla norma contenuta nel regolamento locale in virtù della quale possono essere ricostruiti edifici crollati "aventi testimonianza di esistenza catastale o comunque esattamente identificabili all'interno di atti notarili"
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 15 ottobre 2010
Sulla natura dell’intervento edilizio consistente nella realizzazione della scala interna di collegamento tra piano terra, primo piano e sottotetto, oltre che gli interventi di parziale rifacimento dei solai e della pavimentazione
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 12 ottobre 2010
Sulla possibilità o meno da parte del Comune di richiedere al privato il concorso all’approntamento di infrastrutture, in relazione a un edificio che ha già assolto il contributo agli oneri di urbanizzazione in sede di rilascio del permesso di costruire
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 27 agosto 2010
[A] Vi è un’incompatibilità logica tra il recupero del sottotetto ed il vincolo della distanza minima dai confini, anche ai sensi della l.r. 12 del 2005. [B] Un’interpretazione costituzionalmente orientata dell’art. 64 della LR 12/2005 impedisce di leggervi una deroga estesa anche all’art. 9 del DM 1444/1968. [C] Il rispetto della distanza minima tra pareti finestrate trova applicazione anche quando le finestre sono abusive. [D] L’art. 63 comma 1-bis della LR 12/2005 definisce il sottotetto come il volume sovrastante l'ultimo piano degli edifici dei quali sia stato eseguito il rustico e completata la copertura
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 27 agosto 2010
Sui casi in cui non trova applicazione il principio di separazione tra funzioni gestionali e compiti politici di indirizzo e controllo vieta effettivamente le ingerenze degli organi politici nell’attività amministrativa ordinaria
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 19 luglio 2010
Non è l’essere realizzata l’opera all’interno o all’esterno di un manufatto che rileva a fini edilizi ma l’aumento del carico urbanistico, che può essere provocato in ugual modo sia dalla creazione dell’opera all’interno che all’esterno
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 12 luglio 2010
[A] Normalmente la scelta di eseguire le opere di urbanizzazione a scomputo viene formalizzata attraverso la concessione edilizia, ma di per sé l’autorizzazione all’esecuzione diretta di opere di urbanizzazione a scomputo dei relativi oneri potrebbe intervenire anche successivamente non essendo necessario approvare nuovamente il piano di lottizzazione. [B] Una volta superato il termine di 10 anni dalla sottoscrizione della convenzione urbanistica l’edificazione è ugualmente ammissibile
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 8 luglio 2010
Il Comune ha la potestà di introdurre – nel settore degli impianti di distribuzione del gas – limitazioni o divieti ulteriori a quelli previsti dalle norme primarie, purché si traducano “in regole ragionevoli e motivate, poste a presidio e salvaguardia di specifiche esigenze di tutela del territorio”
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 14 maggio 2010
Sul potere di autotutela, esercitabile con riferimento ad una d.i.a. anche quando sia ormai decorso il termine di decadenza per l'esercizio dei poteri inibitori e sulla necessità di coordinarlo con il principio di certezza dei rapporti giuridici
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 14 maggio 2010
[A] Un intervento che crea superficie utile non può essere annoverato tra quelli di manutenzione straordinaria. [B] Sulla realizzazione di uno spianamento con modifica della pavimentazione del terreno da vegetale ad inerte
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 30 aprile 2010
[A] Sullo spargimento di ghiaia su un'area che ne era in precedenza priva e preordinata alla modifica della precedente destinazione d'uso. [B] Sullo spianamento di un terreno agricolo ed il riporto di sabbia e ghiaia, al fine di ottenerne un piazzale per deposito e smistamento di autocarri e containers. [C] Ai vigili urbani non è attribuita la competenza all'adozione di atti di amministrazione attiva
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 21 aprile 2010
[A] Sulla posa in opera di una semplice recinzione con paletti in ferro, non infissi in muratura nel terreno. [B] Sulla recinzione realizzata con paletti in legno fissati su un cordolo in calcestruzzo e pietra
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 21 aprile 2010
Il TAR riepiloga il quadro delle obbligazioni collegate alle edificazioni, sia per quanto riguarda i piani attuativi sia relativamente ai permessi di costruire singoli: a) contributo sul costo di costruzione; b) gli oneri di urbanizzazione primaria; c) gli oneri di urbanizzazione secondaria
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 10 marzo 2010
[A] Sulla destinazione a strada impressa da parte dello strumento urbanistico e sul carattere edificatorio o meno della stessa. [B] Nei casi di acquisizione sanante, di cui all’art. 43 del T.U. dell’espropriazione, il risarcimento deve essere commisurato al valore del bene nel momento in cui il proprietario “perde” il proprio diritto sulla cosa
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 22 febbraio 2010
[A] Sulla sussistenza o meno di una residua competenza dei geometri riguardo alla materia della pianificazione urbanistica. [B] Sulla facoltà o meno da parte dei comuni di dotarsi delle necessarie professionalità tecniche per internalizzare anche la progettazione urbanistica
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 12 febbraio 2010
Nella ristrutturazione a fini di risanamento conservativo ex art. 27 comma 1 lett. c) della LR 11 marzo 2005 n. 12 non è possibile la modifica della sagoma, operazione invece consentita nelle ristrutturazioni pesanti di cui all’art. 10 comma 1 lett. c) del DPR 380/2001
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 15 gennaio 2010
[A] Sulle condizioni che devono sussistere per beneficiare del regime di favore delle opere precarie. [B] Sulla natura di due casette prefabbricate delle dimensioni di circa 18 mq ciascuna posate sul terreno
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 11 gennaio 2010
[A] Il privato ha l’obbligo di eseguire tutte le prestazioni previste dalla convenzione urbanistica, a nulla rilevando che queste possano eccedere originariamente o successivamente gli oneri di urbanizzazione. [B] Gli oneri di urbanizzazione costituiscono un’obbligazione propter rem
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 14 dicembre 2009
Il legislatore regionale, con la L.R. Lombardia 11.3.2005 n. 12- recante il titolo “legge per il governo del territorio”, ha completamente rinnovato l’architettura del sistema normativo regionale in materia, attribuendo alla Provincia un ruolo del tutto diverso rispetto alla disciplina precedente
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 14 dicembre 2009
[A] La tutela delle aree demaniali e la repressione degli abusi edilizi su aree demaniali, benché appartenenti a funzioni diverse, presentano una stretta connessione quanto all’interesse pubblico perseguito ed alla competenza ad emanare le ordinanze di remissione in pristino. [B] Quanto maggiore è la durata dell’uso esclusivo del bene demaniale da parte del privato tanto più forte è l’aspettativa dello stesso a mantenere lo status quo senza subire il ripristino
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 14 dicembre 2009
Sull’applicazione della sanzione dell’acquisizione gratuita al patrimonio comunale nel caso l’opera abusiva consista in un piano o in una porzione di piano situato in un edificio composto anche da abitazioni regolari
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 1 dicembre 2009
[A] Ai sensi della L.R. Lombardia l’attività di rimessaggio di autoveicoli presuppone la distinazione d’uso commerciale. [B] Il Comune in presenza di mutamento di destinazione d'uso da industriale a commerciale del complesso immobiliare, intervenuto nel decennio dal rilascio delle concessioni originarie, correttamente ridetermina gli oneri di urbanizzazione
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 22 ottobre 2009
Sull’applicazione delle sanzioni per il ritardo nel versamento degli oneri nel caso in cui il titolare della concessione, a garanzia del pagamento dei contributi concessori, abbia stipulato fideiussione contenete rinuncia al beneficio di preventiva escussione
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 16 ottobre 2009
[A] Sul limite della distanza di dieci metri tra pareti finestrate. [B] Sulla doppia tutela in relazione a possibili violazioni della disciplina vigente in materia di distacco delle costruzioni dai confini del fondo ovvero da altre costruzioni. [C] L'eventuale diritto del proprietario frontista a mantenere un fabbricato preesistente sin dall'origine costruito ad una distanza inferiore a quella legale rispetto all'immobile limitrofo non conferisce al predetto l'ulteriore diritto di apportare al manufatto aggiunte e/o modifiche
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 29 settembre 2009
Sull’art. 9 comma 1 n. 1 e 2 del DM 1444/1968 e sulla possibilità o meno di realizzare nelle zone A interventi qualificabili come nuova costruzione – ossia diversi dal risanamento conservativo e dalla ristrutturazione – senza rispettare la distanza minima di 10 metri tra pareti finestrate
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 30 settembre 2009
[A] La disciplina della lottizzazione diverge da quella dei normali piani particolareggiati, in quanto il termine decennale per l’esecuzione delle opere di urbanizzazione è posto anche a tutela dell’interesse pubblico all’infrastrutturazione del territorio. [B] La mancata trascrizione non impedisce l’opponibilità della convenzione urbanistica
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 29 settembre 2009
L’art. 69 della L.R. Lombardia 12/2005 segna il superamento delle incertezze del regime anteriore, nell’ambito del quale la giurisprudenza aveva assunto per gradi posizioni sempre più favorevoli alla gratuità dei parcheggi
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 17 settembre 2009
Sulla differenza tra i segnali turistici e di territorio contemplati dall’art. 39 comma 1 lett. h) del Codice della strada nell’ambito dei segnali verticali di indicazione e le c.d. “preinsegne” disciplinate alla stregua degli impianti pubblicitari
T.AR. Lombardia Brescia, Sezione II, 6 agosto 2009
[A] Sul contratto di cessione volontaria sottoscritto solo da tre dei quattro comproprietari dell’immobile. [B] Oggetto di espropriazione possono essere beni specificamente individuati o, in taluni casi facoltà inerenti al diritto di proprietà (costituzione della servitù coattiva), ma mai “quote ideali” di un bene
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 6 agosto 2009
La liberalizzazione dell’apertura domenicale in tutti i comuni ad economia prevalentemente turistica prevista dall’art. 12 del d. lgs. 114/98 rappresenta un principio la violazione del quale potrebbe integrare un’incostituzionalità della norma regionale
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 16 luglio 2009
[A] Sull’onerosità o meno del titolo edilizio per i lavori realizzati dalle RSA (Residenze Sanitarie Assistite), ex IPAB. [B] Sulla differenza tra le “opere pubbliche” e le “opere di interesse generale” ai fini del contributo di costruzione. [C] L’esenzione delle opere di interesse generale si produce indipendentemente dal loro formale inserimento tra le opere di urbanizzazione
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 16 luglio 2009
[A] Sulla previsione restrittiva dell’edificazione di nuove linee elettriche in zone soggette a vincolo paesaggistico. [B] Sulla norma generale che impone un divieto di sorvolo con aerei da diporto, c.d. “ultraleggeri”, nell’intero ambito provinciale
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 8 luglio 2009
[A] Il mero decorso del tempo non è sufficiente a far insorgere un affidamento sulla legittimità dell'opera. [B] Gli unici rapporti giuridici che possono essere costituiti con soggetti privati con riguardo ai beni demaniali presuppongono il ricorso allo strumento della concessione
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 18 ottobre 2007
[A] Sugli atti mediante i quali un'amministrazione approva, in sede di piano di lottizzazione, un determinato intervento edilizio, negando poi detto intervento nel momento in cui deve esprimersi sul relativo titolo edificatorio. [B] La responsabilità di chi intraprende l'attività edilizia non può spingersi all'asseverazione di conformità del progetto con norme edilizie che presuppongono valutazioni tecnico-discrezionali. [C] Sull’impossibilità di annullare la DIA ex. art. 21 nonies della l. 241 del 1990 qualora ricorrano valutazioni tecnico discrezionali
T.A.R. Lombadia Brescia, Sezione I, 17 aprile 2009
Sul carattere perentorio del termine di sessanta giorni previsto per l’esercizio del potere di annullamento dell’autorizzazione paesaggistica da parte della Soprintendenza e sulla possibilità o meno che eventuali richieste istruttorie di quest’ultima possano interrompere il decorso del termine
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 15 aprile 2009
[A] L’uso di pannelli fotovoltaici è attualmente considerato desiderabile per il contributo alla produzione di energia elettrica senza inconvenienti ambientali. [B] Può essere accolta la domanda di risarcimento relativa al danno causato dalla mancata installazione dell’impianto fotovoltaico
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 15 aprile 2009
[A] Per espressa previsione dell’art. 9 comma 1 della legge 122/1989, hanno carattere prioritario i vincoli paesistico-ambientali formalmente istituiti, che pertanto possono rappresentare un ostacolo alla realizzazione dei parcheggi. [B] In assenza di un vincolo paesistico ambientale formale è comunque necessario uno scrutinio analogo in relazione alle norme degli strumenti urbanistici che tutelano i corpi idrici e la destinazione del sottosuolo. [C] Sull’art. 69 comma 1 della L.R Lombardia 12/2005 riguardo a i parcheggi, pertinenziali e non pertinenziali
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 8 aprile 2009
Sui limiti delle opere ammissibili a condono edilizio a fronte di un’istanza di sanatoria che classifica l’abuso nella tipologia 6 della tabella C allegata al D.L. 269 del 2003 ovverosia “Opere di manutenzione straordinaria come definite dall'articolo 3, comma 1, lettera b) del Dpr 6 giugno 2001, n. 380, e dalla normativa regionale, realizzate in assenza o in difformità del titolo abilitativo edilizio; opere e modalità di esecuzione non valutabili in termini di superficie o di volume”
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 2 aprile 2009
[A] Sui contenuti della relazione paesaggistica ex D.P.C.M. 12/12/2005. [B] Sull'applicabilità o meno dell’art. 10-bis della l. 241 del 1990 al procedimento intrapreso dalla Soprintendenza secondo la disciplina transitoria ex art. 159 del D. Lgs. 42/2004. [C] sul carattere recettizio o meno dell'atto di annullamento dell'autorizzazione paesaggistica
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 27 marzo 2009
Sull’esercizio del potere di cogestione del vincolo paesaggistico da parte della Soprintendenza in sede di rilascio dell’autorizzazione paesaggistica in sanatoria, nei limitati casi in cui questa è ancora ammessa
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 19 marzo 2009
Sulla possibilità che la Soprintendenza, preposta all’estrema difesa del vincolo paesaggistico, formuli richieste istruttorie, idonee ad incidere sul decorso del termine di sessanta giorni per l’esercizio del potere di annullamento
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 26 novembre 2008
[A] Sui casi in cui il Comune è tenuto ad avvertire previamente i confinanti del rilascio di una concessione edilizia a terzi. [B] Sull’interesse del proprietario confinante alla definizione del procedimento di condono
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 19 marzo 2008
Sull’ammissibilità del rilascio dell’autorizzazione paesaggistica in sanatoria, anche alla luce dell’attuale art. 167, comma 4, del D.lgs. n. 42 del 2004, qualora la sanatoria corrisponda anche a un differente e ulteriore interesse pubblico, che si affianca a quello privato
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 4 agosto 2008
[A] Sull’art. 159 del D. Lgs. n. 42/2004 e sull’obbligo di comunicazione agli interessati riguardo alle autorizzazioni rilasciate dall’Ente sub-delegato. [B] Sulla necessità che la Soprintendenza, tenuta ad esprimersi sulla legittimità dell’autorizzazione paesaggistica rilasciata dal Comune, tenga in giusta considerazione anche la già intervenuta approvazione di un piano di lottizzazione dell’area anche se non sottoposto al suo monitoraggio
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 30 luglio 2008
Sulla necessità o meno del consenso di tutti i comproprietari, della maggioranza dei due terzi, o della maggioranza semplice, per la legittimazione a presentare un’istanza di permesso di costruire a sanatoria relativamente ad un abuso commesso su un bene comune
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 23 luglio 2008
[A] Sull’art. 2 della L.R. Lombardia n. 20/1999 che individua i progetti sottoposti a procedura di V.I.A. e quelli assoggettati a verifica preliminare. [B] Non si possono estendere alla fase prodromica - che vede come uniche parti interessate il richiedente e la Regione – le modalità partecipative che sono previste solamente per la fase della valutazione d’impatto ambientale
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 3 luglio 2008
[A] Sulla sussistenza o meno dell’obbligo di rispettare la distanza di 10 metri tra pareti finestrate anche per le ristrutturazioni con ampliamento del volume e della superficie tramite sopraelevazione. [B] Sull’obbligo di rispettare o meno la distanza di 10 metri tra pareti finestrate qualora tra le stesse si interponga una via pubblica a fondo cieco. [C] Sulla vicinanza di un’area alla strada comunale e sulla presunzione di demanialità della stessa ai sensi dell’art. 22 comma 3 della legge 20 marzo 1865 n. 2248 all. F
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 16 giugno 2008
[A] Sulla legittimità o meno di una norma dello strumento urbanistico comunale recante un divieto di realizzare cancelli e recinzioni. [B] Sulla dedotta difficoltà di passaggio su una strada di veicoli superiori ad una certa sagoma e sulla possibilità o meno da parte dell’Amministrazione di opporre un diniego al compimento di una recinzione
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 16 giugno 2008
[A] Sul PEEP e sulla legittimità o meno di oneri più gravosi a carico del soggetto attuatore rispetto alla rifusione delle spese di acquisto e alla realizzazione delle opere di urbanizzazione. [B] Sulla legittimità o meno di una modifica convenzionale degli oneri di urbanizzazione
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 29 maggio 2008
Sulla corretta interpretazione dell’art. 14 comma 1 della l. r. Lombardia n. 12/2005 che dopo avere parlato dell’adozione dei piani attuativi da parte del Consiglio comunale, previa istruttoria, afferma in chiusura che “la conclusione in senso negativo della fase istruttoria pone termine al procedimento di adozione dei piani attuativi e loro varianti”
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 16 aprile 2008
Se l’attività di pianificazione urbanistica è ad alto contenuto di discrezionalità non vi è alcuna ragione per escludere che l’amministrazione possa concludere intese per il miglior equilibrio tra gli interessi pubblici, tramite il modello dell’urbanistica “contratta”
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 18 aprile 2008
Sul provvedimento con il quale il Comune denega il permesso di costruire per realizzare una serie di chioschi per il servizio di bar e ristorante, ritenendo di non poter definire precaria un’esigenza, pur stagionale, che si presenta in modo ricorrente
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 16 aprile 2008
Sulla legittimità o meno della norma di piano con la quale si prevede che rimangano applicabili le norme del piano previgente alle pratiche edilizie per cui, alla data di adozione del piano nuovo, sia intervenuto parere favorevole della Commissione edilizia
T.A.R. Lombardia Brescia, 19 marzo 2008
Sulla legittimità o meno della convenzione urbanistica che prevede un aumento degli oneri concessori per la parte privata collegato ad una contropartita di facoltà edificatorie
T.A.R. Lombardia Brescia, 17 marzo 2008
[A] Sulle sanzioni inerenti la realizzazione di recinzioni “irregolari” soggette a denuncia di inizio attività. [B] Sull’assoggettamento o meno alla sola sanzione pecuniaria, in luogo dell’obbligo di rimozione, delle recinzioni non conformi agli strumenti urbanistici. [B] Sulla sanzione pecuniaria oppure sull’obbligo di remissione in pristino, ai sensi della L.R. 12 del 2005, nel caso di realizzazione di un’opera soggetta a DIA in difformità dello strumento urbanistico
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 12 marzo 2008
Sull’autonomia o meno tra gli atti di adozione e approvazione di una variante urbanistica e sulla possibilità o meno di censurarli autonomamente senza che l’omessa impugnazione del primo comporti preclusione del diritto a dolersi del piano approvato
T.A.R. Lombardia Brescia, 13 febbraio 2008
Sulla ristrutturazione mediante ricostruzione e sulla possibilità o meno per un verso di conservare singole parti del vecchio edificato oggi incompatibili con la nuova disciplina dell’assetto territoriale e per altro verso di alterare intere parti dell’edificio ma in conformità con la normativa vigente
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 7 febbraio 2008
Nell’ipotesi di successione nel diritto di proprietà la mancanza di responsabilità che rileva al fine di evitare la sanzione espropriativa per inadempienza all'ordine di demolizione è solo quella del dante causa al momento della realizzazione dell’abuso
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 16 gennaio 2008
Sulla possibilità o meno di rilasciare l’autorizzazione paesistica in sanatoria laddove la posizione del ricorrente sia caratterizzata da un particolare affidamento nel procedimento edilizio, in relazione al quale poteva effettivamente sorgere la convinzione che l’intervento edilizio fosse stato esaminato in tutti i suoi aspetti
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 19 dicembre 2007
[A] Sulla legittimità del parere reso dalla commissione edilizia composta da politici laddove tale parere costituisca una atto istruttorio presupposto all’adozione di una variante allo strumento urbanistico. [B] Sui casi in cui la presenza di opere di urbanizzazione non esclude la necessità di un piano di lottizzazione
T.A.R. Lombardia Brescia, 19 dicembre 2007
[1] I vincoli di inedificabilità collegati alle fasce di rispetto hanno natura conformativa. [2] Sul calcolo degli standards urbanistici in caso di destinazione mista produttivo-commerciale
T.A.R. Lombardia Brescia, 30 agosto 2007
Sull’art. 873 del codice civile, sulle norme del piano regolatore generale che fissano la distanza tra le costruzioni facendo riferimento alla distanza dal confine e sull’obbligo di osservarle o meno in caso di sopraelevazione
T.A.R. Lombardia Brescia, 30 agosto 2007
Sul rispetto della distanza di 10 metri tra pareti finestrate e pareti di edifici antistanti - prevista dall’art. 9 del D.M. 1444 del 1968 - e sulle norme degli strumenti urbanistici comunali che prevedono distanze inferiori
T.A.R. Lombardia Brescia, 9 luglio 2007
Sulla competenza del Sindaco ad emettere gli atti di cui all’art. 7 della legge 20/3/1865 n. 2248 all. E, emanando il provvedimento di requisizione in uso della proprietà privata
T.A.R. Lombardia Brescia, 26 giugno 2007
Sulla monetizzazione delle opere di urbanizzazione e sul relativo calcolo effettuato dall’Amministrazione tenuta a realizzare o a reperire standard altrove sostenendo i relativi costi
T.A.R. Lombardia Brescia, 13 giugno 2007
Sui casi in cui le normative locali possono derogare all’art. 96 lett. f) del R.D. n. 523/1904 che prevede il divieto di edificare ad una distanza inferiore a 10 metri dal piede degli argini dei corsi d’acqua
T.A.R. Lombardia Brescia, 11 giugno 2007
Sulla sussistenza o meno di un vincolo preordinato all’esproprio nel caso di classificazione dell’area come destinata a “impianti tecnologici di interesse generale”
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 1 giugno 2007
Sulla giurisdizione competente a decidere riguardo all’esercizio del diritto di prelazione agraria da parte dell’affitturario coltivatore diretto, nei confronti dell’aggiudicatario di una gara indetta da un ente pubblico
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 1 giugno 2007
Sulla legittimità o meno degli atti attraverso i quali l’amministrazione attuando la programmazione urbanistica introduce misure espulsive degli insediamenti produttivi esistenti ovvero inibisce ulteriori interventi sul patrimonio edilizio esistente
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 1 giugno 2007
[A] Sulla natura delle convenzioni di urbanizzazione. [B] Sulla richiesta di variante al piano attuativo approvato richiesta dal privato e sulla sussistenza o meno di un obbligo del Comune di accogliere tale istanza. [C] Sulla natura “propter rem” delle obbligazioni assunte con la convenzione urbanistica
T.A.R. Lombardia Brescia, 16 maggio 2007
Sulla scadenza del piano di lottizzazione e sulla possibilità o meno per l'Amministrazione di dettare una diversa regolamentazione urbanistica ed edilizia alle relative aree
T.A.R. Lombardia Brescia, 19 aprile 2007
[A] Sulla polizza fideiussoria stipulata dall’Amministrazioni a garanzia degli impegni assunti dal gestore nei confronti dei finanziatori. [B] Sul “project financing” e sulla possibilità o meno che l’amministrazione concedente possa sostituirsi al concessionario nel reperimento delle risorse finanziarie sopportando la maggior parte dell’alea legata alla gestione dell’opera. [C] Sulla rilevanza dell’alea contrattuale e sulla differenza tra il “project financing” ed il tipico appalto
T.A.R. Lombardia Brescia, 19 aprile 2007
Sull’assoggettamento ai contributi di urbanizzazione, sulla necessità che ricorra un maggior carico urbanistico e sul mutamento di destinazione d’uso nell’ambito della stessa categoria tra quelle indicate dal D.M. 2/4/1968
T.A.R. Lombardia Brescia, 8 maggio 2006
Sull’inserimento delle colonne di sostegno di un balcone, con la formazione di portici di consistenti dimensioni, e sulla necessità o meno del permesso di costruire
T.A.R. Lombardia, Sezione Brescia, 23 maggio 2005, n. 541
La norma dell'art. 907 c.c., relativa alla distanza delle costruzioni dalle vedute, è a protezione di interessi privati in quanto ha natura giuridica diversa da quella dell'art. 873 c.c., il quale disciplina invece la distanza tra le costruzioni
T.A.R. Lombardia, Sezione Brescia, 26 aprile 2005, n. 365
L’art. 9 della Legge n. 122 del 1989, se da un lato consente di realizzare parcheggi da destinare a pertinenza delle singole unità immobiliari, anche in deroga agli strumenti urbanistici, dall'altro mantiene in ogni caso fermi i vincoli previsti dalla legislazione in materia paesaggistica ed ambientale
T.A.R. Lombardia, Sezione Brescia, 10 marzo 2005, n. 145
Anche nel caso della modificazione della destinazione d'uso in assenza di opere edilizie, cui si correla un maggior carico urbanistico, è integrato il presupposto che giustifica l’imposizione al titolare del pagamento della differenza tra gli oneri di urbanizzazione dovuti per la destinazione originaria e quelli, se più elevati, dovuti per la nuova destinazione impressa
T.A.R. Lombardia, Sezione Brescia, 10 marzo 2005, n. 144
L’inapplicabilità, a seguito del condono edilizio, delle sanzioni amministrative non si estende alle sanzioni in materia paesaggistica, anche se l'abuso edilizio sia stato ritenuto condonabile dall'autorità preposta alla tutela del vincolo
T.A.R. Lombardia, Sezione Brescia, 21 ottobre 2004, n. 1356
Qualora nella conferma cd. propria si registri una rinnovazione non innovativa di un atto già emanato, il quale venga reiterato “tout court” con la medesima motivazione, si verte in ipotesi di atto meramente confermativo, il quale di per sé non è suscettibile di impugnazione