T.A.R. Emilia Romagna, Bologna, Sezione I, 24 aprile 2023
Sull’obbligo dell’Amministrazione, in tema di emissioni odorigene moleste, di comprovare la presenza di concreti possibili pericoli per la salute umana o per la qualità dell’ambiente derivanti da un impianto di trattamento di rifiuti non pericolosi a matrice organica.
T.A.R. Emila Romagna, Bologna, Sezione II, 4 aprile 2023
[A] Sulla natura delle delibere regionali e dei Regolamenti comunali e sui relativi poteri degli enti territoriali coinvolti in materia di lotta alla “ludopatia”. [B] Sull’ambito territoriale in cui è concesso delocalizzare le sale giochi/scommesse che non rispettano il limite distanziometrico in considerazione del bilanciamento di interessi contrapposti.
T.A.R. Emilia Romagna, Bologna, Sezione II, 18 luglio 2022
L’art. 9 del D.M. 1444/1968 impone al proprietario dell’area confinante col muro finestrato altrui di costruire il proprio edificio ad almeno dieci metri anche nel caso in cui la nuova costruzione sia destinata ad essere mantenuta ad una quota inferiore a quella dalle finestre antistanti?
T.A.R. Emilia Romagna, Bologna, Sezione II, 18 luglio 2022
[A] Sulle differenze tra la ristrutturazione edilizia “pesante” e la ristrutturazione edilizia “leggera”. [B] La realizzazione di un parapetto fisso o di un balcone rientra nella categoria dei “nuovi edifici” e rileva ai fini delle distanze tra edifici?
T.A.R. Emilia Romagna, Bologna, Sezione II, 3 giugno 2022
Se l’occupazione abusiva di immobili, legittimi l’adozione di un’ordinanza contingibile e urgente ex art. 54 del D.Lgs. 267/2000 nel caso in cui la stessa favorisca le situazioni di cui alle lettere a) e b) dell’art. 2 del D.M. 5 agosto 2008.
T.A.R. Emilia Romagna, Sezione II, 16 febbraio 2022
In ordine alla natura straordinaria dell'istituto dello scomputo degli oneri di urbanizzazione di cui all' art. 16, comma 2 D.p.r. 380/2001 richiedente la stipula, se non di un una vera e propria convenzione, quantomeno di una previa intesa con la pubblica amministrazione.
T.A.R. Emilia-Romagna, Sezione II, 09 febbraio 2021
Sulla natura di termine essenziale della clausola contenuta nel POC con le quali l’amministrazione comunale si riserva di esercitare i poteri pianificatori in ipotesi di mancato adempimento del termine prescritto per la stipula di convenzione urbanistica.
T.A.R. Emilia Romagna, 14 gennaio 2022
Sulla natura non pertinenziale del muro di cinta e/o di contenimento, rispetto alla recinzione, che ne comporta la qualifica in termini di nuova costruzione, con conseguente assoggettamento a permesso di costruire.
T.A.R. Emilia Romagna, Sezione I, 20 dicembre 2021
In tema di rifiuti, affinché il proprietario del suolo sia condannato agli adempimenti previsti dall’art. 192 del D.Lgs. 152/2006, è necessario che l’accertamento della sua responsabilità sia effettuato in contraddittorio?
T.A.R. Emilia Romagna, Sezione II, 31 agosto 2021
Sulla cumulabilità della sanzione amministrativa e di quella penale in merito all’apposizione di un vincolo diretto e indiretto, in seguito all’accertamento di abusi venuti alla luce all’esito di un sopralluogo.
T.A.R. Emilia Romagna, Sezione II, 15 Luglio 2021
[A] Sulla necessaria correlazione funzionale tra la concessione del passo carrabile e un’area laterale idonea allo stazionamento dei veicoli.
[B] Se sia applicabile il combinato disposto di cui all’art. 22, del D.Lgs. 285/1992 ed art. 45 del D.P.R. 495/1992 (Regolamento di esecuzione del Codice della Strada) anche alle fattispecie di accesso preesistenti alla data del 1992, ovvero alla data di entrata in vigore del Codice della Strada.
T.A.R. Emilia Romagna, Sezione II, 25 giugno 2021
Sul principio di “neutralità finanziaria” in merito agli esborsi affrontati dal Comune per l’esproprio delle aree e per la realizzazione delle opere di urbanizzazione con riferimento ad un comparto PEEP.
T.A.R. Emilia Romagna, Sezione II, 26 maggio 2021
Nelle zone sottoposte a vincolo paesistico, sia esso assoluto o relativo, è consentita la sanatoria dei soli abusi formali, cioè realizzati in assenza o in difformità del titolo edilizio, ma conformi allo strumento urbanistico vigente.
T.A.R. Emilia Romagna, Bologna, Sez. I, 17 giugno 2019
Il vincolo di inedificabilità gravante sulla fascia di rispetto autostradale prescinde sempre dalle caratteristiche dell’opera realizzata, come ad esempio nel caso delle costruzioni interrate o delle sopraelevazioni, quand’anche arretrate rispetto alle opere preesistenti?
T.A.R. Emilia Romagna, Bologna, Sezione I, 7 febbraio 2018
Sulla nozione di "profitto conseguito mediante la trasgressione" di cui all'art. 167, comma 5, D.lgs. 42/2004: quest'ultima ha riguardo soltanto al reale incremento del valore dell’immobile ovvero anche alla riduzione di costi relativi alla sua realizzazione?
T.A.R. Emilia Romagna, Bologna, Sezione I, 5 settembre 2017
Sulla distanza inderogabile di 10 m. tra pareti finestrate: è corretto affermare che la suddetta distanza debba essere osservata in modo assoluto ed inderogabile, sia in senso verticale che in senso orizzontale (ovvero sia in altezza che in lunghezza) e, quindi, per tutto il fronte del nuovo edificio e non per la sola parte di esso che fronteggia l’edificio esistente?
T.A.R. Emilia Romagna, Bologna, Sezione II, 2 maggio 2017
E' possibile sostenere che tutti gli atti amministrativi, relativi alla determinazione dell'indennità (provvisoria o definitiva) di espropriazione per pubblica utilità, assumano la configurazione di atti paritetici configurando così nei confonti dei soggetti privati interessati sempre e comunque diritto soggettivo?
T.A.R. Emilia Romagna, Bologna, Sezione I 2 marzo 2017
In quali casi gli interventi di demolizione e ricostruzione e gli interventi di ripristino di edifici crollati o demoliti effettuati con riferimento agli immobili sottoposti a vincoli ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e successive modificazioni, possono costituire interventi di ristrutturazione edilizia?
T.A.R. Emilia Romagna, Sezione II, 21 dicembre 2016
La realizzazione di parcheggi in costruzioni di nuova realizzazione esula dalle previsioni di cui alla legge n. 122/1989? L’art. 9 della legge n. 122/1989 riguarda anche gli edifici di nuova costruzione? Nel realizzare un parcheggio qual'è la condizione necessaria per beneficiare dell'esonero dal contributo concessorio?
T.A.R. Emilia, Bologna, Sezione II, 3 ottobre 2016
La realizzazione di una controparete in cartongesso con modifica delle aperture (restringimento della finestra del soggiorno e della porta finestra della camera) può essere qualificata come ristrutturazione edilizia?
T.A.R. Emilia Romagna Bologna, Sezione I, 28 giugno 2016
Sull’oblazione di cui all’art. 36, comma 2, del D.P.R. n. 380: semplice adempimento pecuniario o un negozio giuridico unilaterale? Una volta pagata la somma determinata a titolo di oblazione (e conseguentemente ottenuta la sanatoria e l’estinzione del reato) è possibile contestare innanzi al giudice amministrativo l’ammontare della somma in questione?
T.A.R. Emilia Romagna Bologna, Sezione II, 21 giugno 2016
Qual è il motivo per cui il proprietario è contemplato tra i destinatari dell’ordine di demolizione pur in assenza di ogni coinvolgimento nella realizzazione delle opere non autorizzate? Responsabilità o mero obbligo di cooperazione? Quest’ultimo, eventualmente, in cosa dovrebbe risolversi?
T.A.R. Emilia Romagna Bologna, Sezione II, 17 novembre 2015
Sul rinnovo dell’autorizzazione alle emissioni in atmosfera: può essere condivisa la tesi secondo cui, essendo lo stabilimento in funzione dagli anni ’50 e non essendo stato lo stesso mai modificato, sol per questo si sarebbe dovuta rinnovare l’autorizzazione alle emissioni in atmosfera?
T.A.R. Emilia Romagna Bologna, Sezione I, 6 novembre 2015
[A] Sulla nozione di “serra mobile stagionale, sprovvista di strutture in muratura, funzionale allo svolgimento dell’attività agricola”, fattispecie di cui all’art. 6, comma 1, lett. e), del d.P.R. n. 380 del 2001: l’alloggiamento di cavalli presenta i caratteri di stagionalità tipici dei cicli biologici e naturali? [B] Sul titolo abilitativo necessario per la realizzazione di un «maneggio coperto» e di una «giostra per cavalli» suscettibile di collocazione in luoghi diversi
T.A.R. Emilia Romagna Bologna, Sezione IV, 6 novembre 2015
Sulla competenza relativa all’autorizzazione di cui all’art. 21, comma 4, del d.lgs. n. 42 del 2004, relativa, nel caso di specie alla realizzazione di un progetto esecutivo di riqualificazione di un complesso immobiliare: può la suddetta autorizzazione essere legittimamente adottata dalla Direzione regionale per i Beni Culturali e paesaggistici, eventualmente a fronte di un procedimento in cui la locale Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici abbia fornito la propria collaborazione ed espresso proprie valutazioni circa varie scelte progettuali?
T.A.R. Emilia Romagna Bologna, Sezione I, 23 settembre 2015
Sull’istituto della perequazione urbanistica: sulla legittimità, o meno, delle previsioni di piano comportanti una quota di edificabilità aggiuntiva rispetto al passato, in cambio di cessioni di aree da destinare ad attrezzature o finalità pubbliche extra-standards; in particolare sull’ipotesi in cui l’indice di edificabilità sia riferito all’intera area di proprietà degli interessati
T.A.R. Emilia Romagna Bologna, Sezione II, 30 luglio 2015
“Varianti di salvaguardia”: sulla legittimità, o meno, del divieto indiscriminato di determinate tipologie di attività produttive sull’intero territorio comunale, con particolare riferimento alla scelta di vietare nuovi insediamenti legati alle attività di recupero e stoccaggio dei rifiuti
T.A.R. Emilia Romagna Bologna, Sezione II, 29 maggio 2015
Sulla obbligatorietà o meno per l'Amministrazione, nei casi in cui si verifichi la situazione contemplata dall'art. 42-bis, primo e secondo comma, d.p.r. n. 327/2001, della attivazione e conclusione del procedimento relativo alla valutazione degli interessi in conflitto al fine di stabilire se procedere all'acquisizione autoritativa dell'immobile, ovvero alla sua restituzione secondo la disciplina civilistica
T.A.R. Emilia Romagna, Sezione I, 7 maggio 2015
L’acquisizione gratuita dell’area di proprietà di un terzo estraneo all’abuso, è misura necessaria per l’esercizio del potere-dovere sostitutivo di esecuzione d’ufficio dell’ordine demolitorio da parte degli organi comunali?
T.A.R. Emilia Romagna, Sezione I, 27 aprile 2015
Sul valore della comunicazione rivolta al Ministero per i beni e le attività culturali, dalle Amministrazioni obbligate ex art. 5 D.lgs. 490/1999: sulla sufficienza o meno di tale comunicazione ai fini dell’inclusione del bene immobile nel demanio dello Stato
T.A.R. Emilia Romagna, Parma Sezione I, 5 novembre 2014
[A] La garanzia di adeguata tutela delle ragioni del privato non viene meno per il fatto che nel provvedimento amministrativo finale non risultino chiaramente e compiutamente rese comprensibili le ragioni sottese alla scelta fatta dalla pubblica amministrazione. [B] Sulla discrezionalità dell’amministrazione nella regolamentazione di una ZTL
T.A.R. Emilia Romagna Bologna, Sezione II, 4 marzo 2014
Per il piano attuativo, diventano inefficaci col decorso del termine unicamente le previsioni che non abbiano avuto concreta attuazione, dovendosi intendere quest'ultimo concetto nel senso che non è più consentita l'ulteriore esecuzione del piano attuativo, salva la possibilità di ulteriori costruzioni sotto il profilo urbanistico coerenti con le vigenti previsioni del piano regolatore generale e con le prescrizioni del suddetto piano
T.A.R. Emilia Romagna Bologna, Sezione I, 3 gennaio 2014
Non può trovare applicazione l’opposto principio di “spalmatura” dei costi su tutti i comparti del P.E.E.P, anziché il calcolo caso per caso dei costi concretamente sostenuti per l’acquisizione delle aree cui ciascuna convenzione si riferisce
T.A.R. Emilia Romagna Parma, Sezione I, 18 dicembre 2013
Sull’art. 15 della legge 241/1990 che, pur facendo rinvio ad alcune norme di disciplina codificate dal precedente art. 11 in tema di accordi integrativi o sostitutivi di provvedimenti, non ne richiama espressamente e significativamente il comma 4 (che regolamenta la facoltà di recedere unilateralmente dall’accordo per sopravvenuti motivi di pubblico interesse)
T.A.R. Emilia Romagna, Sezione I, 23 dicembre 2013
Il beneficio dell’esonero dal “costo di costruzione” concerne unicamente i fabbricati complementari ed asserviti alle esigenze proprie di un ben determinato impianto industriale o artigianale e non già quelle opere edilizie comunque suscettibili di essere utilizzate al servizio di qualsiasi attività economica
T.A.R. Emilia Romagna Bologna, Sezione II, 6 giugno 2013
La Corte costituzionale, con sentenza n. 302/2010, ha escluso che l'articolo uno comma 251 della legge 296/2006 abbia leso l'affidamento dei cittadini nella sicurezza dei rapporti giuridici, in quanto l'intervento del legislatore, pur incidendo sui rapporti in corso, non è stato né improvviso ed imprevedibile, né ingiustificato rispetto allo scopo perseguito di assicurare maggiori entrate all'erario
T.A.R. Emilia Romagna Bologna, Sezione I, 24 ottobre 2012
Nell’arco temporale anteriore alle modifiche apportate dal d.lgs. n. 157 del 2006 al D.lgs 42 del 2004 le domande di accertamento di compatibilità paesaggistica ex art. 181, comma 1-quater, del d.lgs. n. 42 del 2004 erano preordinate al solo esonero da responsabilità penale
T.A.R. Emilia Romagna Bologna, Sezione II, 21 settembre 2012
Sull’art. 152 del Codice dei beni culturali di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, secondo cui, “tenendo in debito conto la funzione economica delle opere già realizzate o da realizzare”, l’amministrazione “ha facoltà di prescrivere le distanze, le misure e le varianti ai progetti in corso d’esecuzione, idonee ad evitare pregiudizio ai beni protetti da questo Titolo”
T.A.R. Emilia Romagna Bologna, Sezione I, 24 luglio 2012
Sull’atto con il quale il Comune, nell’opporre alla ricorrente l’inammissibilità dell’intervento edilizio oggetto della S.C.I.A., ai sensi dell’art. 5, comma 9, del decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70, ha invocato le direttive impartite dalla Giunta regionale con la delibera n. 1281/2011 del 12 settembre 2011
T.A.R. Emilia Romagna Bologna, Sezione 24 luglio 2012
Secondo un costante orientamento giurisprudenziale, la destinazione d’uso di un immobile non si identifica con l’impiego che in concreto ne fa il soggetto che lo utilizza, ma con la destinazione impressa dal titolo abilitativo
T.A.R. Emilia Romagna Bologna, Sezione I, 29 giugno 2012
[A] Sull’art. 6 del d.P.R. n. 380 del 2001, nel testo risultante dalle modifiche apportate dal decreto-legge n. 40 del 2010 e dalla relativa legge di conversione (n. 73/2010), il quale interviene a regolare la fattispecie dell’«attività edilizia libera». [B] Sulla realizzazione di una pensilina e di un pergolato/gazebo. [C] Sul titolo edilizio per il mero impiego di materiale posto sul suolo che determini una perdurante variazione dello stato dei luoghi e una sua diversa destinazione d’uso in assenza di opere in muratura
T.A.R. Emilia Romagna Bologna, Sezione I, 29 giugno 2012
[A] Sulla chiusura di un portico e la sua nuova utilizzazione come vano residenziale. [B] Sulla distinzione tra “portico”, “loggia” e “balcone”. [B] Sulla determinazione del volume ai sensi la circolare regionale prot. n. AED/04/24185 del 6 dicembre 2004
T.A.R. Emilia Romagna Bologna, Sezione I, 19 gennaio 2012
Per accedere al condono edilizio è indispensabile che venga identificato l'oggetto, ossia la costruzione abusiva, che il richiedente si propone di legittimare; individuazione che il mero pagamento di una somma di denaro con bollettino postale non è idonea a fornire
T.A.R. Emilia Romagna Bologna, Sezione I, 16 maggio 2011
Sulla deliberazione consiliare avente contenuto pianificatorio in materia di variante a strumento urbanistico attuativo, e sulla sussistenza o meno di un obbligo per l’amministrazione comunale di effettuare la comunicazione di cui all’art. 10 bis L. n. 241 del 1990
T.A.R. Emilia Romagna Bologna, Sezione II, 11 giugno 2010
[A] Sulla delibera regionale in materia di tabelle parametriche per la determinazione degli oneri di urbanizzazione, nella parte in cui prevede come regola generale che in caso di frazionamento di una unità immobiliare l'onere sarà computato su tutta la superficie dell'unità immobiliare originale. [B] Sul potere delle regioni di individuare i presupposti per l’applicazione degli oneri concessori
T.A.R. Emilia Romagna Parma, 25 maggio 2010
[A] La necessaria distinzione tra gli aspetti civilistici e quelli pubblicistici dell’attività edificatoria non impedisce all’Amministrazione di verificare l’esistenza, in capo al richiedente, la sussistenza di un idoneo titolo di godimento sull’immobile. [B] Sull’accertata mancata approvazione dell’assemblea condominiale all’effettuazione dei lavori sulle parti comuni e sui provvedimenti che deve assumere l’amministrazione anche dopo aver rilasciato il titolo edilizio
T.A.R. Emilia Romagna Bologna, Sezione II, 17 settembre 2009
Sulle opere finalizzate alla sosta di due autocaravan e consistenti in “un accesso carraio, spargimento sull’intero lotto di materiale ghiaioso, realizzazione parziale di recinzione, di due fontane allacciate all’acquedotto, di due pozzetti di scarico e raccolta acque piovane, di due fosse biologiche, ad una delle quali sono stati allacciati i servizi igienici realizzati con strutture mobili prefabbricate, allacciamento per la fornitura di energia elettrica”
T.A.R. Emilia Romagna Bologna, Sezione I, 13 luglio 2009
[A] Dalla riforma introdotta dall'articolo 43 del d.p.r. n. 327 del 2001 non deriva affatto alcuna preclusione per proprietario di chiedere, in luogo della restituzione del bene, il risarcimento per equivalente. [B] Le aree gravate da vincolo stradale sono legalmente inedificabili anche se comprese in una zona edificabile
T.A.R. Emilia Romagna Bologna, Sezione I, 16 gennaio 2009
[A] La perdita di efficacia del piano di lottizzazione per scadenza del termine determina il venir meno dell'affidamento del lottizzante alla intangibilità della destinazione urbanistica, quale situazione soggettiva tutelabile derivante da una lottizzazione convenzionata. [B] Sulla computabilità dei fabbricati realizzati abusivamente ai fini della consumazione o meno della massima volumetria consentita
T.A.R. Emilia Romagna Bologna, Sezione I, 11 settembre 2008
[A] Sull’art. 5 della L.R. Emilia Romagna n. 16/2004 e sulla circolare del 22 febbraio 2005 in materia di Residenze Turistico Alberghiere. [B] Sulla possibilità o meno di frazionare e vendere separatamente le singole unità abitative che compongono una R.T.A.
T.A.R. Emilia Romagna Bologna, Sezione I, 11 aprile 2008
[A] Sul vincolo di inedificabilità nelle zone di rispetto aeroportuale indipendentemente dal recepimento da parte dello strumento urbanistico. [B] Sul formarsi o meno del silenzio assenso previsto dall'articolo 8 del D.L. 28 gennaio 1982 n. 9, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 marzo 1982 n. 94, in caso di vincolo aeroportuale
T.A.R. Emilia Romagna Bologna, Sezione II, 28 febbraio 2008
L’individuazione di un obiettivo di qualità di 0,5 microTesla connesso al funzionamento e all’esercizio degli elettrodotti ben può essere individuato dalla Regione ma soltanto come criterio di redazione degli strumenti urbanistici da parte degli Enti Locali
T.A.R. Emilia Romagna Bologna, Sezione I, 10 gennaio 2008
[A] Sull’istituto della concessione di acque minerali e termali, sottospecie del bene giuridico “miniera”. [B] Sull’opponibilità o meno al concessionario di una variante urbanistica. [C] Sulla decadenza della concessione mineraria
T.A.R. Emilia Romagna Bologna, Sezione I, 21 dicembre 2007
Sulla legittimità o meno del provvedimento mediante il quale la Questura sospende il titolo per la somministrazione di alimenti e bevande di un circolo privato, dopo avervi riscontrato un’attività di intrattenimento danzante in assenza della licenza prescritta dall’art. 68 del TULPS
T.A.R. Emilia Romagna Bologna, Sezione II, 6 novembre 2007
Sull’illegittimità o meno dell’autorizzazione paesaggistica rilasciata dal Comune motivando sul presupposto che tale tutela paesistica è frutto di automatismi vincolistici - fascia di 300 metri dalla battigia - a suo tempo introdotti in forma generalizzata
T.A.R. Emilia Romagna Bologna, Sezione II, 2 novembre 2007
Sulla realizzazione di tre portici di complessiva s.u. di oltre 120 mq. due dei quali realizzati in travi ed assi di legno con copertura in fibrocemento, il terzo costituito da un bancone rivestito in ceramica con tetto in travi di legno
T.A.R. Emilia Romagna Bologna, Sezione II, 14 febbraio 2007
[A] Sull’autorità preposta alla tutela del vincolo per la sanatoria di opere abusive realizzate ad una distanza inferiore a 30 metri dalla linea ferroviaria. [B] Sulla natura giuridica delle Ferrovie dello Stato S.p.A., Poste Italiane S.p.A. ed Enel S.p.A. [C] Sull’assoggettabilità o meno degli organismi di diritto pubblico alla legge n. 241/1990
T.A.R. Emilia Romagna Bologna, Sezione II, 1 febbraio 2007
Sulla recentissima ordinanza n. 6603 del 10 novembre 2006 con la quale la Quarta Sezione del Consiglio di Stato ha nuovamente rimesso all’Adunanza Plenaria la questione relativa all’estensione della motivazione di una variante reiterativi di vincoli decaduti
T.A.R. Emilia Romagna Bologna, Sezione II, 15 gennaio 2007
Sull’ordine di demolizione emesso dal giudice penale ex art. 7, ultimo comma, della legge 47 del 1985, con sentenza applicativa di pena patteggiata ex art. 444 c.p.p., e sulla natura formalmente giurisdizionale e sostanzialmente amministrativa del provvedimento
T.A.R. Emilia Romagna Bologna, Sezione II, 13 settembre 2006
[A] Il responsabile del procedimento non è competente ad adottare il provvedimento finale, ma solo a curarne l’istruttoria. [B] Sulla necessità o meno di concessione edilizia per lo spianamento di un’area agricola al fine di realizzarvi un piazzale
T.A.R. Emilia Romagna Bologna, Sezione I, 10 settembre 2004, n. 3309
Laddove la domanda di risarcimento del danno sia stata introdotta dopo la devoluzione al giudice amministrativo della giurisdizione esclusiva nelle materie di cui ai citati artt. 33 e 34, ma trovi il suo presupposto in un precedente giudizio riguardante una delle materie in questione instaurato prima di tale devoluzione e ancora pendente al 30 giugno 1998, spetta al giudice ordinario decidere sulla controversia