[A] La mancata impugnazione di uno strumento urbanistico non consuma il potere di impugnazione da parte dei soggetti in ipotesi lesi dei successivi atti di esercizio del potere pianificatorio. [B] L’annullamento della destinazione urbanistica di un’area, in conseguenza dell’efficacia retroattiva della pronuncia caducatoria, comporta la riviviscenza della pregressa disciplina urbanistica di tale area. [C] La destinazione a scalo ferroviario pone fuor di dubbio un vincolo preordinato all’esproprio, posto che si tratta di previsione urbanistica di localizzazione di opera infrastrutturale. [D] La scadenza del vincolo preordinato all’esproprio rende l’area di proprietà dei ricorrenti zona bianca
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