Consiglio di Stato, Sezione VI, 8 aprile 2016
Autore: bovicelli - Pubblicato il 16 aprile 2016
[A] Sul carattere confessorio della dichiarazione resa in sede di istanza di sanatoria circa la realizzazione dell’abuso e la sua collocazione temporale. [B] Il notevole periodo di tempo trascorso tra la commissione dell'abuso e l’adozione dell’ordinanza di demolizione, e il protrarsi dell'inerzia dell'amministrazione preposta alla vigilanza, possono costituire indice sintomatico di un legittimo affidamento in capo al privato, a fronte del quale grava sul Comune, nell’esercizio del potere repressivo–sanzionatorio, un obbligo motivazionale “rafforzato” circa l’individuazione di un interesse pubblico specifico alla emissione della sanzione demolitoria, diverso e ulteriore rispetto a quello al mero ripristino della legalità? Orientamento prevalente della giurisprudenza ed aperture ad un possibile revirement: rilevanza in questo contesto della “saldatura” tra inerzia amministrativa e trascorrere del tempo
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