Sulla corretta interpretazione dell’art. 9 del D.L. 30 dicembre 1993, n. 557, convertito nella L. 26 febbraio 1994, n. 133, il quale al comma 9 stabilisce che in caso di variazione di iscrizione catastale dei fabbricati già rurali a civile abitazione non si fa luogo al pagamento degli oneri concessori: la disposizione può essere letta come volta a modificare la disciplina dei presupposti e delle condizioni in base ai quali è possibile l’assentimento del condono di cui alla legge n. 47 del 1985?
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