T.A.R. Veneto, Sezione II, 16 febbraio 2016
Autore: bovicelli - Pubblicato il 11 marzo 2016
[A] Il provvedimento conclusivo della procedura di cui all’art. 42 bis del DPR 8 giugno 2001, n. 327 può prescindere dalla comunicazione di avvio del procedimento? [B] Spetta al dirigente compiere valutazioni inerenti l’interesse pubblico all’ampliamento del patrimonio comunale comprendenti la comparazione tra interesse pubblico e privato e il permanere o meno dell’assenza di ragionevoli alternative all’adozione dell’atto di acquisizione finale? [C] L’istituto di cui all’art. 42 bis del DPR 8 giugno 2001, n. 327, richiede l’esercizio di un potere di carattere necessariamente “rimediale”? In altre parole, è possibile applicare l’istituto di cui all’art. 42 bis del DPR 8 giugno 2001, n. 327, ad una servitù di passaggio pubblico motivando l’acquisizione prevista da tale norma sulla base di quegli stessi requisiti che, ove sussistenti, comporterebbero in via di fatto la costituzione della servitù di pubblico passaggio pur in assenza di un apposito titolo?
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