[A] La giurisprudenza ha affermato che i piani comunali di zonizzazione acustica, tenendo conto delle attività già legittimamente insediate, debbono prevedere la realizzazione di zone cuscinetto. [B] Per piccole aree verdi di quartiere debbano intendersi quelle aree per le quali non vi sia netta cesura con la zona urbana. [C] L’autorizzazione di interventi di trasformazione edilizia od urbanistica da realizzare in prossimità di stabilimenti a rischio di incidente rilevante presuppone una necessaria e doverosa valutazione di compatibilità della successiva iniziativa interessante l’ambito. [D] Non può configurarsi un affidamento meritevole di tutela in capo a colui che, con dolo o grave negligenza, abbia tratto profitto dall’errore dell’amministrazione, consistito nel rilascio di un provvedimento palesemente illegittimo e tuttavia conforme ai propri interessi
[A] Non è intervenuta l’abrogazione implicita per incompatibilità del D.M. 18.12.1975 ad opera del successivo D.P.R. 81/2009, nella parte in cui innova la disciplina dei criteri numerici di composizione delle classi. [B] Gli obiettivi di razionalizzazione dell’organizzazione scolastica e quelli connessi di contenimento della spesa perseguiti dal DPR 81/09 non possono prescindere dalla valutazione in concreto circa le condizioni di sicurezza e salubrità degli ambienti. [C] Ai fini della sicurezza antincendi è previsto, salvo deroghe, che il massimo affollamento ipotizzabile in aula sia di 26 persone
Sull’art. 5 del D.M. 26 agosto 1991 recante norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica laddove ai fini della sicurezza antincendi prescrive che il massimo affollamento ipotizzabile in aula sia di 26 persone
La presenza, in una determinata zona territoriale, di uno stabilimento a rischio di incidente rilevante costituisce l’occasione per una necessaria e doverosa valutazione di compatibilità, anche urbanistica, di ogni successiva iniziativa interessante lo stesso ambito