Rivista giuridica di urbanistica ed edilizia. ISSN 2498-9916     Direttori:  Avv. Francesco Barchielli  e  Avv. Ilaria Mannelli
Responsabilità erariale
T.A.R. Sardegna, Sezione II, 22 novembre 2012
Vanno trasmessi gli atti alla Corte dei Conti laddove l’Amministrazione abbia mantenuto in essere l’illecita occupazione dei fondi altrui anche dopo la proposizione del ricorso e persino dopo l’entrata in vigore dell’art. 42 bis del D.P.R. 327 del 2001
T.A.R. Campania Napoli, Sezione V, 8 marzo 2012
In caso di espropriazione illegittima la Sezione si riserva, per il protrarsi dell’illegittima occupazione, di trasmettere gli atti alla Procura Regionale della Corte dei Conti per l’accertamento di eventuali profili di responsabilità contabile nei fatti che avranno condotto alla fase di ottemperanza del giudizio
Corte dei Conti, Sezione Liguria, 18 aprile 2011
Nessun dubbio può sussistere sulla soggezione alla giurisdizione contabile della Società per Azioni alla quale non fu affidata la semplice esecuzione di determinati lavori, ma la realizzazione del “Programma di riassetto e riqualificazione ambientale della zona costiera” della foce di un torrente, in relazione al quale avvenne l’erogazione, attraverso la Regione ed il Ministero dell’Ambiente, di un finanziamento a carico di fondi comunitari
Corte dei Conti, Sezione Campania, 21 luglio 2010
Sulla responsabilità erariale conseguente all’omesso perfezionamento della procedura espropriativa
Corte dei Conti, Sezione Toscana, 13 maggio 2010
Sulla responsabilità erariale del funzionario responsabile del Servizio Assetto del Territorio che non ha richiesto la riscossione dell’indennità risarcitoria per danno ambientale
Corte dei Conti, Sezione I Centrale Appello, 5 febbraio 2010
La Corte dei Conti stabilisce il principio della responsabilità per danno erariale - a carico degli organi politici, del segretario comunale e del responsabile dell’ufficio tecnico - nel caso sia stata approvata una variante urbanistica, per trasformazione da zona agricola ad area turistico recettiva, in violazione del principio di sostenibilità stabilito dalla legge regionale toscana n. 5 del 1995, dal P.T.C. e dal P.I.T., che pongono in primo luogo l’obiettivo del recupero del patrimonio edilizio esistente
Corte dei Conti, Sezione Lazio, 10 dicembre 2009
I contributi per oneri di urbanizzazione vanno determinati con riferimento al carico urbanistico proprio di ciascuna destinazione d’uso, indipendentemente dalla “zona” in cui ricade l’immobile
Corte dei Conti, Sezione Veneto, 7 agosto 2009
[A] Sulla spettanza o meno al Comune degli eventuali ribassi d’asta che dovessero essere conseguiti nelle procedure di evidenza pubblica indette dal privato per l’affidamento delle opere di urbanizzazione a scomputo. [B] Il previgente obbligo di trasmissione degli atti all’organo requirente della Magistratura tutrice istituzionale delle finanze pubbliche avrebbe dovuto compensare i maggiori rischi conseguenti all’assenza di gara e contribuisce a mostrare quanto il Legislatore si sia dato cura della tutela delle finanze dell’ente locale. [C] Le ipotesi legislativamente determinate di esonero, riduzione o scomputo costituiscono casi eccezionali ed esclusivi in cui sono consentite decurtazioni del contributo per permesso di costruire
Corte dei Conti, Sezione Lazio, 13 maggio 2009
Quando un soggetto è investito sia dall’incarico di progettista sia di quello di direttore dei lavori è soggetto alla giurisdizione della Corte dei Conti
Corte dei Conti, Sezione Molise, 13 novembre 2007
L’azione di risarcimento del danno erariale quale conseguenza diretta dell’illegittima modifica dei luoghi, consistente nell’apertura di una cava e nei lavori di sistemazione effettuati a tale fine, rientra nella giurisdizione del giudice ordinario
Corte dei Conti, Sezione Lazio, 26 settembre 2005, n. 1882
E’ l'illegittimo il provvedimento con il quale l’Amministrazione comunale prevede pagamenti in favore dei propri dipendenti per la conclusione di ogni singola pratica di condono edilizio
Corte dei Conti, Sezione Centrale, 1 settembre 2004, n. 279
[A] La valutazione della liceità del comportamento tenuto dagli Amministratori deve essere fatta considerando la situazione esistente al momento della scelta operata, anziché i risultati ottenuti con la scelta stessa. [B] Non sono determinanti ai fini dell'esenzione della colpa grave, né l'esito positivo dell'azione di controllo, né i pareri favorevoli ottenuti da altri organi
Corte dei Conti, Sezione Basilicata, 6 luglio 2004, n. 202
Sul “dies a quo” da cui decorre il termine di prescrizione nella responsabilità erariale e sui poteri riduttivi della Corte dei Conti