Consiglio di Stato, Sezione II, 25 settembre 2024
[A] Sull'obbligo attenuato di motivazione delle scelte urbanistiche nell'ipotesi di una variante urbanistica che interessi aree determinate del P.U.C. in presenza dell'adozione di un nuovo strumento urbanistico o di una variante generale al piano regolatore che diano vita a una nuova e complessiva definizione del territorio comunale. [B] Se l'attraversamento delle aree coltivate da parte di una pista per motocross rientri tra le iniziative concernenti le "piccole aree a livello locale" e se necessiti di VAS.
Consiglio di Stato, Sezione IV, 16 settembre 2024
Se, alla luce della nuova definizione di ristrutturazione edilizia, qualora risulti dimostrata la consistenza originaria, i ruderi siano suscettibili di ricostruzione a prescindere dalle previsioni della disciplina urbanistica di zona.
Consiglio di Stato, Sezione V, 21 agosto 2024
Se, in caso di concessione di suolo pubblico sia scaduta, la tollerata occupazione del bene possa radicare una qualche posizione di diritto o di interesse legittimo in capo all'occupante.
Consiglio di Stato, Sezione VI, 10 luglio 2024
Se la potenzialità edificatoria di un'area inserita in un piano pluriennale di attuazione e, poi, in un piano urbanistico esecutivo, venga meno qualora il piano particolareggiato perda efficacia.
T.A.R. Toscana, Sezione I, 10 luglio 2024
Se, a seguito dell'approvazione del Piano Operativo, l'amministrazione resistente possa ancora procedere all'approvazione di una variante al regolamento urbanistico in parte superato dalla nuova pianificazione.
T.A.R. Toscana, Sezione I, 2 luglio 2024
Se, a seguito delle modifiche apportate al piano operativo in sede di approvazione con il recepimento delle prescrizioni della Conferenza paesaggistica, si debba procedere ad una nuova pubblicazione dello strumento urbanistico.
Consiglio di Stato, Sezione IV, 30 aprile 2024
Sull’interesse a ricorrere del privato qualora la destinazione urbanistica dell'area confinante con la sua proprietà sia stata modificata da zona bianca (già area residenziale di espansione) a zona industriale "D speciale".
T.A.R. Toscana, Sezione IV, 30 aprile 2024
Se il giudice possa sindacare la scelta del Comune circa la conformazione e localizzazione della ciclovia qualora tale scelta sia stata largamente dibattuta in sede di Conferenza dei Servizi.
Sull'affidamento qualificato in sede pianificatoria.
Relativamente alla sentenza TAR Lombardia, Milano,Sez.IV, 22 febbraio 2024 (...) possiamo affermare che, relativamente all'esercizio puntuale dei poteri edificatori, la questione dell'affidamento qualificato, è possibile che tra i punti qualificati vi rientrino, oltre alle pregresse convenzioni stipulate anche le fattispecie degli Accordi urbanistici di cui all'ex art.11 della legge 241/90 già approvati dal Consiglio Comunale seconde le forme di rito?
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 26 settembre 2022
[A] Se sorga sempre un obbligo di ripubblicazione del piano urbanistico ogni qualvolta vi siano modifiche allo stesso. [B] Se il potere pianificatorio tra l'adozione e l'approvazione dello strumento urbanistico sia vincolato dalle osservazioni dei privati.
T.A.R. Toscana, Sezione I, 22 marzo 2024
Se la deliberazione consiliare del Comune che accoglie i contributi regionali al fine della restituzione della pratica agli uffici stessi per la rielaborazione della variante in conformità alle osservazioni comporti un arresto del procedimento.
Consiglio di Stato, Sezione III, 21 febbraio 2024
Sull’onere di impugnativa nell'ambito delle disposizioni dirette a regolamentare l'uso del territorio negli aspetti urbanistici ed edilizi, tra cui rientrano anche gli accordi di programma e gli accordi attuativi.
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione IV, 21 aprile 2011
[A] Sulla natura non perentoria del termine previsto dall'art. 9 della Legge 1150/1942 per il deposito delle osservazioni e del limite entro il quale il Comune ha facoltà di valutare le osservazioni tardive. [B] In quali casi l'accoglimento delle osservazioni impone la ripubblicazione del piano?
T.A.R. Toscana, Sezione I, 19 gennaio 2024
Se la pianificazione attuativa richiesta dalle previsioni urbanistiche di zona sia esclusa anche laddove, per effetto di un'edificazione disomogenea, occorra fare luogo a interventi di completamento.
Consiglio di Stato, Sezione VII, 5 gennaio 2024
Se il vincolo di uso pubblico impresso dalla contestata previsione di piano sia da ritenersi illegittimo qualora presenti un carattere sostanzialmente espropriativo delle facoltà dominicali, in assenza di un adeguato ristoro indennitario.
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 15 novembre 2023
[A] Se sia legittima la scelta del Comune di perseguire il consumo di suolo zero nell’adottare il nuovo strumento urbanistico. [B] Se gravi sull’Amministrazione un obbligo di specifica motivazione delle scelte urbanistiche qualora la pregressa destinazione della zona risulti più favorevole.
T.A.R. Veneto, Sezione II, 25 ottobre 2023
Sulle finalità e gli obiettivi della pianificazione acustica, quale attività di programmazione dell’assetto territoriale volta anche a risanare aree dove sono riscontrabili livelli di rumorosità ambientale superiori ai valori limite.
T.A.R. Sicilia, Palermo, Sezione II, 25 ottobre 2023
Sulla natura interclusa del lotto da cui potrebbe derivare l'inefficacia della disciplina programmatica delle prescrizioni esecutive e della lottizzazione previste nella zona, impeditive della esecuzione dell'opera.
T.A.R. Sardegna, Sezione I, 26 settembre 2023
È consentito all’Amministrazione comunale prescrivere all’interno del suo regolamento per gli impianti di telefonia mobile che il posizionamento degli stessi impianti avvenga “preferibilmente” nelle aree messe a disposizione dall’Amministrazione?
T.A.R. Veneto, Sezione II, 26 settembre 2023
Il Comune può prevedere legittimamente vincoli a tutela dell’ordine urbano ed ambientale in determinate aree del territorio all’insediamento e all’esercizio di impianti produttivi o esercizi commerciali?
T.A.R. Lazio, Roma, Sezione II, 4 settembre 2023
La funzione dei piani comunali di localizzazione degli impianti di telecomunicazioni è solo quella di dotare l’amministrazione di informazioni utili ai fini di una migliore razionalizzazione della distribuzione degli impianti di telecomunicazioni?
T.A.R. Puglia, Bari, Sezione III, 21 agosto 2023
Se sia legittimo un regolamento comunale previsto dall’art. 8, comma 6, della L. 36/2001, che vieti l’installazione di impianti di telecomunicazione in aree diverse da quelle individuate dal Comune.
T.A.R. Puglia, Bari, Sezione III, 21 luglio 2023
La scelta del Comune, nell’ambito del suo Regolamento per la realizzazione delle infrastrutture di telecomunicazioni, di privilegiare l’installazione degli impianti di telefonia su siti di proprietà comunale, costituisce una illegittima distorsione del mercato?
Consiglio di Stato, Sezione IV, 19 luglio 2023
[A] Sulla natura provvisoria delle zone bianche. [B] Sulla valenza delle osservazioni dei privati nell'ambito del procedimento per la formazione ed approvazione degli strumenti urbanistici.
Consiglio di Stato, Sezione VI, 12 luglio 2023
Sull’equo contemperamento tra l’interesse urbanistico perseguito dal Comune e l’interesse alla piena ed efficiente copertura di rete nell’ambito della localizzazione degli impianti di telefonia mobile.
T.A.R. Veneto, Sezione II, 13 luglio 2023
Sulla pianificazione urbanistica: il diverso obbligo di motivazione da parte dell’amministrazione in merito alle scelte effettuate a seconda che i relativi atti introducano varianti generali o puntuali.
T.A.R. Liguria, Sezione II, 13 luglio 2023
[A] Sul pregiudizio che deriva dalla realizzazione ex novo di una media struttura di vendita e il relativo riconoscimento della legittimazione ad agire. [B] Sugli interessi pubblici costituzionalmente tutelati dei residenti da valutarsi in sede pianificatoria.
T.A.R. Puglia, Bari, Sezione I, 10 luglio 2023
Se lo svolgimento della procedura di V.A.S. debba necessariamente avvenire prima dell’approvazione o dell’adozione degli strumenti pianificatori (nel caso oggetto della sentenza un Piano per un parco nazionale).
T.R.G.A. Bolzano, 5 luglio 2023
Sulla necessità che il progetto di interesse sovracomunale sia dotato di un sufficiente grado di concretezza affinché la Provincia possa incidere sull’iniziativa pianificatoria del Comune.
T.A.R. Lazio, Roma, Sezione V ter, 30 giugno 2023
I Comuni possono vietare l’installazione di impianti di telefonia mobile in molte parti del territorio comunale senza dover fornire la prova che il servizio di telecomunicazioni non subisca illegittimi condizionamenti?
T.A.R. Puglia, Lecce, Sezione I, 23 giugno 2023
In tema di installazione di impianti di telefonia mobile, il Comune può circoscrivere gli impianti a specifiche aree appositamente individuate, senza considerare la necessità che venga assicurata sull’intero territorio comunale la copertura del servizio?
T.A.R. Marche, Sezione I, 22 giugno 2023
Sulla facoltà dei Comuni, in tema di installazione di impianti di tele-radiocomunicazione, di individuare siti sensibili alle immissioni radioelettriche in cui limitare o negare l’installazione degli impianti.
T.A.R. Sicilia, Palermo, Sezione I, 15 marzo 2023
Sulla potestà regolamentare del Comune di dettare limiti alla localizzazione degli impianti di telefonia mobile, in particolare per la tutela della popolazione dalle immissioni elettromagnetiche.
T.A.R. Molise, Sezione I, 27 febbraio 2023
Sull’illegittimità del silenzio serbato dall’Amministrazione rispetto alla diffida volta ad ottenere l’emanazione degli atti necessari a conferire una nuova destinazione urbanistica ad aree divenute prive di disciplina.
T.A.R. Liguria, Sezione I, 21 febbraio 2023
Il piano di lottizzazione, quale presupposto per il rilascio del titolo abilitativo, è necessario anche in caso di lotto intercluso o di altri casi analoghi di zona edificata e urbanizzata?
Consiglio di Stato, Sezione VI, 23 febbraio 2012
[A] Sulle prescrizioni di tutela indiretta dei beni culturali. [B] In merito alla natura non assoluta dell'interesse alla tutela del patrimonio culturale rispetto alla tutela di interessi distinti.
Consiglio di Stato, Sezione VI, 21 febbraio 2023
[A] Sulle modalità di accertamento della distinzione tra vincoli conformativi e espropriativi. [B] Sulla natura non espropriativa dei vincoli di inedificabilità derivanti dalla destinazione a verde e in generale imposti per finalità "lato sensu ambientali".
Consiglio di Stato, Sezione IV, 4 marzo 2021
Sulle finalità dei Piani per gli Insediamenti Produttivi (PIP) e, in particolare, sulla responsabilità sociale del privato assegnatario di un lotto di cui è composto il PIP in merito all’esercizio di una attività produttiva.
Consiglio di Stato, Sezione VI, 13 febbraio 2023
Sulla interpretazione dell'art. 9, comma 2 del D.p.r. 380/2001 e sulla natura indefettibile del piano attuativo laddove previsto dallo strumento urbanistico generale anche in ipotesi di edificazione dell'area.
C.G.A.R.S., 30 gennaio 2023
Può la Regione di introdurre, in sede di approvazione di un Piano regolatore generale, le modifiche e prescrizioni di cui alle lettere b), c) e d) dell’art. 10 della L. 1150/1942 senza facoltà di controdeduzioni per il Comune?
T.A.R. Toscana, Sezione III, 23 dicembre 2022
In merito ai distinti presupposti, previsti dalla L.R. Toscana 65/2014, che legittimano il ricorso, a livello di previsioni di P.O., alla pianificazione attuativa o al Piano Unitario Convenzionato.
C.G.A.R.S., 2 dicembre 2022
Le modifiche al Piano regolatore di un Comune introdotte d’ufficio dall’Amministrazione regionale, ai fini specifici della tutela del paesaggio e dell’ambiente, comporta l’obbligo dell’ente locale di ripubblicare il Piano modificato in conformità alle indicazioni regionali?
T.A.R. Toscana, Sezione I, 18 novembre 2022
[A] In ordine alla natura e differenziazione tra vincolo diretto ed indiretto in materia di tutela dei beni culturali. [B] Sui limiti alla valutazione discrezionale della P.A. nella imposizione del vincolo.
Consiglio di Stato, Sezione II, 8 settembre 2021
[A] Sulla durata dei piani attuativi assistiti da convenzione urbanistica. [B] Sulla possibilità di configurare una posizione di legittimo affidamento con riferimento alle scelte pianificatorie successive alla scadenza del piano attuativo.
Consiglio di Stato, Sezione VI, 6 ottobre 2022
[A] Sulla estensione del concetto di vicinitas commerciale in rapporto ad un centro commerciale di rilievo provinciale ai fini della individuazione dei soggetti muniti del diritto di azione. [B] In ordine alla necessità di far precedere il procedimento diretto alla individuazione di un sito commerciale a rilevanza provinciale da un procedimento a evidenza pubblica al fine di individuare e selezionare l’area più appropriata in quanto fattispecie non riconducibile ad una semplice procedura di variante urbanistica poiché implicante anche l'attribuzione di vantaggi economici, che rendono necessaria, ai sensi dell'art. 12 della Legge 241/1990, la predeterminazione dei criteri e delle modalità di scelta ed assicurare l'equa competizione tra concorrenti.
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 23 agosto 2022
L’approvazione di un nuovo strumento pianificatorio, che ha introdotto con riferimento ad una determinata area una disciplina nei contenuti sostanzialmente riproduttiva della precedente, determina comunque l’improcedibilità del ricorso impugnatorio avverso il precedente strumento?
T.R.G.A. Trento, 8 agosto 2022
[A] Sulla natura tipica dei casi di nullità del provvedimento amministrativo ex art. 21 septies Legge 241/1990 e in merito ai casi di configurazione del difetto di attribuzione. [B] Legittima l’adozione di ordinanze contingibili e urgenti di sospensione dei termini relativi ai procedimenti di formazione degli strumenti urbanistici in conseguenza della emergenza Covid-19? [C] Quando il giudicato amministrativo può avere efficacia ultra partes? [D] L’annullamento giurisdizionale di una strumento urbanistico quando ha efficacia erga omnes?
T.R.G.A. Trento, 5 agosto 2022
[A] Sulla definizione di pianificazione perequativa generale e parziale. [B] In ordine alla disciplina della compensazione urbanistica di cui all'art. 27, comma 1 e 2 della legge provinciale di Trento n. 15/2015. [C] In merito alla ratio e quantificazione dei diritti edificatori di cui alla compensazione urbanistica. [D] Sulla natura derogabile dei modelli di compensazione e perequazione urbanistica elaborati dal legislatore regionale ad opera dei singoli enti comunali. [E] In merito alla natura non puntuale della motivazione richiesta in sede di adozione di uno strumento urbanistico. [F] Quando invece le scelte di pianificazione richiedono obblighi motivazionali più rigidi? [G] Quali gli obblighi motivazionali richiesti per le norme di piano che prevendono un meccanismo di compensazione urbanistica? [H] Sul divieto di integrazione postuma della motivazione in sede processuale con riferimento alla attività discrezionale. [I] Quali gli effetti dell’annullamento in sede giurisdizionale di una variante urbanistica?
T.A.R. Abruzzo, Pescara, Sezione I, 21 giugno 2022
[A] Sulla natura dell'abbaino quale intervento di "parziale" nuova costruzione subordinata al rilascio del permesso di costruire. [B] In merito ai diversi orientamenti emersi con riferimento alla facoltà per gli strumenti urbanistici di dettare una disciplina più restrittiva nei confronti degli immobili condonati.
Consiglio di Stato, Sezione II, 21 aprile 2021
[A] In ordine ai due diversi orientamenti giurisprudenziali contrapposti concernenti l'operatività della vicinitas quale elemento sufficiente o meno a radicare la legittimazione e l'interesse ad agire nel giudizio di impugnazione di un titolo edilizio. [B] In merito alla efficacia conformativa del Piano strutturale approvato e come tale operante quale limite di carattere negativo da valutare ai fini del rilascio di un titolo edilizio.
T.A.R. Molise, Sezione I, 31 maggio 2022
In presenza di quali presupposti la destinazione di zona per realizzazione di infrastrutture per l'istruzione scolastica ha natura di vincolo conformativo o espropriativo?
T.A.R. Puglia, Bari, Sezioni Unite, 14 maggio 2022
Sulla valutazione dell’Amministrazione in merito all’esistenza delle opere di urbanizzazione in un’area, rilevante ai fini della necessità o meno della previa redazione di un piano di lottizzazione o di altro strumento urbanistico attuativo, prima del rilascio della concessione edilizia.
T.A.R. Campania, Napoli, Sezione V, 9 maggio 2022
Se nelle more del giudizio di impugnazione di una prescrizione urbanistica (in merito ad un’area PEEP) intervenga altra disciplina sostitutiva della precedente, il ricorso avente ad oggetto il precedente strumento urbanistico deve essere dichiarato improcedibile?
T.A.R. Puglia, Lecce, Sezione III, 5 maggio 2022
[A] È ammissibile il rifiuto della concessione edilizia da parte del Comune, nonostante la stipula di una convenzione urbanistica, nel caso in cui tale rifiuto derivi dall’esercizio del potere autoritativo di revoca dell’approvazione del piano, o di modifica dello strumento urbanistico primario? [B] Se la natura “artificiale” del bosco escluda la tutela accordata dal D.Lgs. 42/2004. [C] Se, ai fini paesaggistici, la nozione di bosco o territorio boschivo debba intendersi in senso normativo e non naturalistico.
T.A.R. Puglia, Lecce, Sezione I, 19 aprile 2022
Sulla competenza in merito al rilascio del permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici previsto dall’art. 14 del DPR 380/2001 e sulla necessaria comparazione tra due interessi pubblici ai fini del rilascio dello stesso.
T.A.R. Sicilia, Palermo, Sezione III, 29 marzo 2022
In merito alla corretta interpretazione dell'art. 2, comma 1-bis, del D.lgs 11 febbraio 1998, n. 32 e del rapporto tra liberalizzazione regolatoria circa la localizzazione degli impianti di distribuzione carburanti da esso operata e la potestà pianificatoria dell'ente.
T.A.R. Emilia-Romagna, Sezione II, 09 febbraio 2021
Sulla natura di termine essenziale della clausola contenuta nel POC con le quali l’amministrazione comunale si riserva di esercitare i poteri pianificatori in ipotesi di mancato adempimento del termine prescritto per la stipula di convenzione urbanistica.
T.A.R. Sardegna, Sezione I, 13 gennaio 2022
[A] Nel procedimento relativo al rilascio di un titolo edilizio la domanda deve essere valutata alla luce della normativa vigente al momento in cui l’Amministrazione comunale provvede o all’epoca della presentazione?
[B] Il Piano Paesaggistico Regionale può ampliare il novero dei beni paesaggisticamente tutelati, oltre i casi di vincolo puntuale (art. 136 del D.Lgs. 42/2004) e di area protetta ex lege (art. 142 del D.Lgs. 42/2004)?
T.A.R. Umbria, Sezione I, 29 novembre 2021
Sufficiente l’approvazione del progetto dell’opera pubblica per la reiterazione del vincolo espropriativo una volta intervenuta la decadenza per decorso del termine quinquennale?
T.A.R. Puglia, Sezione III, 28 ottobre 2021
[A] Sulla natura discrezionale-valutativa del potere del Comune di non approvare un piano attuativo anche se conforme al piano regolatore.
[B] In ordine alla natura endoprocedimentale della delibera di adozione del piano che esclude l’equiparazione della mancata approvazione di piano attuativo ad atto di autotutela amministrativa.
T.A.R. Lazio, Sezione II quater, 27 ottobre 2021
Sulla natura del permesso di costruire “convenzionato” di cui all’art. 28 bis del D.P.R. 380/2001 e sulla competenza propedeutica in ordine alle valutazioni circa l’esistenza di un interesse pubblico al rilascio del permesso di costruire.
T.A.R. Lombardia, Sezione II, 22 ottobre 2021
[A] Quale è la funzione delle misure di salvaguardia in ambito urbanistico?
[B] La concessione di costruzione deve necessariamente essere contenuta in un atto tipico, o è sufficiente anche un atto scritto dal quale risulti l’inequivocabile volontà dell’amministrazione di autorizzare la costruzione?
[C] Sulla teoria del “provvedimento implicito” dell’Amministrazione.
T.A.R. Liguria, Sezione I, 12 ottobre 2021
Se il piano regolatore generale, nell’indicare i limiti da osservare per l’edificazione nelle zone a carattere storico, ambientale e paesistico, possa disporre che determinate aree siano sottoposte a vincoli conservativi, indipendentemente da quelli imposti dalle autorità istituzionalmente preposte alla salvaguardia delle cose di interesse storico, artistico o ambientale.
T.A.R. Lombardia, Sezione IV, 6 ottobre 2021
Se il mutamento di destinazione d’uso di un immobile da industriale a residenziale avvenuto nella vigenza di uno strumento pianificatorio sia idoneo a determinare un ulteriore carico urbanistico.
T.R.G.A. Trento, Sezione Unica, 4 ottobre 2021
Sul rapporto tra la legittimazione a partecipare al procedimento di formazione dello strumento urbanistico mediante osservazioni e la legittimazione a proporre ricorso giurisdizionale.
T.A.R. Lombardia, Sezione IV, 15 settembre 2021
[A] Sulla individuazione degli esatti confini tra meccanismo perequativo ed espropriazione per pubblica utilità.
[B] Sul lasso di tempo necessario tra la formale approvazione e le effettive modifiche apportate al P.G.T.
T.A.R. Sicilia, Catania, Sezione III, 16 settembre 2021
Sulla qualificazione da parte dell’Amministrazione di aree “sature”, cioè aree in cui il costruito esistente ha sfruttato per intero le possibilità di edificazione consentite, in termini di volumetria o di area coperta.
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 30 agosto 2021
Sulla necessità di dare spazio all’interno della pianificazione urbanistica anche alle esigenze di tutela ambientale ed ecologica, tra le quali quella di evitare l’ulteriore edificazione e di mantenere un equilibrato rapporto tra aree edificate e spazi liberi.
T.A.R. Lombardia, Sezione IV, 9 settembre 2021
[A] Se il termine per l’approvazione del P.G.T. stabilito dall’articolo 13, comma 7, della L.R. Lombardia 12/2005 abbia carattere ordinatorio o perentorio.
[B] Se la classificazione di un’area come destinata ad uso agricolo debba rispondere necessariamente alla esigenza di promuovere l’insediamento di specifiche attività agricole.
T.A.R. Campania, Sezione V, 9 settembre 2021
Se sia legittimo il provvedimento con cui viene autorizzata l’apertura di una nuova farmacia, qualora esso sia motivato con riferimento all’obiettiva difficoltà per le popolazioni residenti in piccoli comuni di raggiungere in breve tempo il presidio farmaceutico più vicino.
T.A.R. Sicilia, Sezione I, 10 settembre 2021
Se l’Amministrazione, ai fini dell’inserimento delle specifiche aree tra le zone ZPS e SIC, e delle conseguenziali misure di conservazione, debba necessariamente instaurare un preventivo contradditorio con i proprietari delle aree incise.
T.A.R. Campania, Sezione III, 1 settembre 2021
[A] Se il farmacista titolare di una sede farmaceutica ricompresa in una pianta organica comunale sia portatore di un interesse qualificato alla legittimità dell’azione amministrativa finalizzata alla revisione della pianta organica delle sedi farmaceutiche.
[B] Sulla motivazione dell'Amministrazione in merito alla scelta di rivedere la perimetrazione delle sedi farmaceutiche.
[C] Se l’incremento demografico o lo spostamento di popolazione costituiscano l’unico presupposto sulla base del quale può essere disposta la modifica della pianta organica delle farmacie.
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 5 agosto 2021
Se in sede pianificatoria, le uniche “evenienze generatrici di affidamento qualificato” si configurino in caso di convenzioni di lottizzazione, di accordi di diritto privato intercorsi tra Comune e proprietari, di giudicati di annullamento di dinieghi di concessioni edilizie o di silenzio-rifiuto su domanda di concessione.
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 5 agosto 2021
[A] Sul rapporto tra tutela urbanistica e tutela paesaggistica e se in un’area paesaggisticamente vincolata l’assegnazione di una certa volumetria nello strumento di piano dia la garanzia in ordine alla futura edificazione.
[B] Se “l’”opzione zero” (inibizione alla realizzazione di interventi edilizi, per la tutela del valore paesistico) sia configurabile attraverso l’ostensione di un congruo apparato motivazionale.
T.A.R. Veneto, Sezione II, 9 agosto 2021
Se, in tema di disposizioni dirette a regolamentare l’uso del territorio negli aspetti urbanistici ed edilizi, contenute nel piano regolatore, nei piani attuativi o in altro strumento generale individuato dalla normativa regionale, le regole di dettaglio che disciplinano l’esercizio dell’attività edificatoria siano lesive solo nel momento in cui è adottato l’atto applicativo e possano essere oggetto di censura solo in occasione della impugnazione di quest’ultimo.
T.A.R. Calabria, Sezione II, 20 luglio 2021
Se l’autorizzazione alla posa di sdraio e ombrelloni precedentemente rilasciata possa costituire un vincolo per l’Ente, in sede di pianificazione, di prevedere in detta zona una destinazione a stabilimento balneare.
T.A.R. Lombardia, Sezione IV, 28 giugno 2021
[A] Se la nozione di naturale vocazione edificatoria di un’area possa essere appropriatamente impiegata nel contesto della disciplina d’uso dei suoli.
[B] Sui limiti del sindacato del giudice sulle scelte di pianificazione territoriale.
T.A.R. Calabria, Sezione I, 22 giugno 2021
Se per gli aspetti diversi dai profili di natura concorrenziale, quale la potestà pianificatoria di Regioni ed enti locali, resti ancora attuale per gli impianti di distribuzione dei carburanti la disciplina dettata dal D.Lgs. 11 febbraio 1998, n. 32.
T.A.R. Puglia, Sezione III, 18 giugno 2021
Sulla legittimità di limiti alla localizzazione degli impianti di telefonia mobile di carattere generale e riguardanti intere ed estese porzioni del territorio comunale.
T.A.R. Veneto, Sezione I, 08 giugno 2021
Lo strumento urbanistico, anche laddove riproduca i vincoli previsti dai precedenti atti di pianificazione, non può mai essere considerato un "atto meramente confermativo" poiché viene sempre assunto all'esito di una nuova e articolata istruttoria.
T.A.R. Umbria, Sezione I, 9 giugno 2021
Se il termine per la impugnazione di un piano regolatore generale o di una variante dello strumento urbanistico decorra sempre dalla data della pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione (o sulla Gazzetta Ufficiale) del decreto di approvazione di essa.
T.A.R. Lombardia, Sezione I, 25 maggio 2020
[A] Sul concetto di rielaborazione dello strumento di pianificazione e sul conseguente obbligo di ripubblicazione.
[B] In ordine ai presupposti in presenza dei quali si può parlare di un affidamento qualificato del privato ad evitare una reformatio in peius delle scelte già adottate negli strumenti urbanistici.
T.A.R. Lombardia, Sezione II, 24 maggio 2021
[A] Sull’onere di allegazione del ricorrente di prove in ordine ai concreti pregiudizi subiti derivanti da prescrizioni degli strumenti urbanistici.
[B] Se le scelte urbanistiche di pianificazione dell’Amministrazione siano condizionate dalla pregressa indicazione di destinazioni d’uso edificatorie diverse e più favorevoli rispetto a quelle impresse con il nuovo strumento urbanistico o una sua variante.
T.A.R. Puglia, Sezione I, 14 maggio 2021
[A] In ordine alla natura discrezionale delle scelte di pianificazione effettuate dall’Amministrazione che ne determinano la sottrazione al sindacato di legittimità.
[B] Sulla natura conformativa e non espropriativa del vincolo derivante dalla previsione di PRG che dispone la destinazione di terreni a “parco territoriale”.
T.A.R. Lazio, Sezione II, 7 maggio 2021
[A] Se sia possibile che un Comune preveda un divieto generalizzato di installazione di impianti relativi ad infrastrutture per le reti di comunicazione in aree urbanistiche predefinite?
[B] Sulla esemplificazione di criteri localizzativi degli impianti di telefonia mobile ammissibili e non ammissibili.
T.A.R. Sardegna, Sezione II, 30 aprile 2021
[A] Quali sono le evenienze generatrici di affidamento “qualificato” in materia urbanistica ad una destinazione edificatoria non peggiorativa di quella pregressa?
[B] Sulla motivazione del rigetto delle osservazioni formulate dai proprietari interessati alla formazione degli strumenti urbanistici.
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 22 aprile 2021
[A] Natura e limiti applicativi dell’art. 8 del DPR n. 160/2010 in tema di variante semplificata al P.G.T.
[B] Sui presupposti della variazione dello strumento urbanistico nell’ipotesi di ampliamento di un insediamento produttivo.
T.A.R. Puglia, Sez. III, 7 aprile 2021
Se il principio per il quale la scadenza del termine decennale di efficacia di un piano di lottizzazione non determini la decadenza di ogni disciplina urbanistica dell’area fino a nuovo intervento pianificatorio, sia applicabile anche con riferimento agli strumenti urbanistici.
T.A.R. Emilia Romagna, Parma, Sez. I, 7 aprile 2021
[A] Se sia necessaria la ripubblicazione dello strumento urbanistico generale in caso di variazioni di dettaglio che incidano in modo intenso sulla destinazione di singole aree o gruppi di aree.
[B] Sul potere pianificatorio nell’ambito del disegno urbanistico espresso da uno strumento di pianificazione generale.
T.A.R. Umbria, Perugia, Sez. I, 8 ottobre 2020
Sull’interpretazione data dalla giurisprudenza alla circolare n. DAC/CRV/4126/2013 del 27.3.2013 nella parte in cui si occupa del percorso pedonale più breve per verificare il rispetto delle distanze minime tra rivendite di tabacchi.
Consiglio di Stato, Sez. II, 31 agosto 2020
La parziale destinazione a collegamento pedonale di parte del fondo imposta dopo la decadenza di precedente e analogo vincolo richiede la partecipazione dell’interessato al procedimento?
T.A.R. Lazio, Roma, Sez. II-quater, 23 ottobre 2019
La destinazione quale “zona a verde pubblico attrezzato per il gioco e lo sport” così come quella “a servizi pubblici” impressa dal piano regolatore comporta l’imposizione di un vincolo espropriativo ovvero conformativo e quali sono le conseguenze?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sez. I, 27 settembre 2019
Quali sono le conseguenze processuali nel caso in cui venga impugnata la prescrizione contenuta in un piano regolatore e nelle more del giudizio tale piano sia interamente sostituito da altro strumento urbanistico riproduttivo di quello anteriore?
T.A.R. Marche, Ancona, Sez. I, 23 settembre 2019
Il Comune, relativamente alla realizzazione di reti e servizi di comunicazione elettronica ad uso pubblico, ha il potere di introdurre regole a tutela di particolari zone e beni di pregio paesaggistico o ambientale o storico-artistico o anche per la protezione dall'esposizione ai campi elettromagnetici di zone sensibili?
T.A.R. Veneto, Venezia, Sez. I, 11 settembre 2019
È legittima la decisione dell’amministrazione comunale di escludere nuove edificazioni per contrastare la terziarizzazione del proprio territorio ovvero la sua utilizzazione per le c.d. seconde case e, quindi, per frenare uno sviluppo edilizio non funzionale alle finalità abitative dei residenti?
T.A.R. Sardegna, Cagliari, Sez. II, 22 luglio 2019
Sulla questione della possibilità giuridica di condizionare l’esercizio dei poteri urbanistici di pianificazione generale con lo strumento degli accordi amministrativi di cui all’art. 11 della legge n. 241 del 1990, alla luce della consolidata giurisprudenza che preclude all’amministrazione di utilizzare moduli consensuali nell’esercizio della funzione pianificatoria di natura generale, ai sensi dell’art. 13 della legge n. 241 del 1990.
T.A.R. Lombardia, Milano, Sez. II, 6 maggio 2019
Lo strumento di pianificazione territoriale modificato in sede di approvazione definitiva, qualora la modifica abbia riguardato singole aree o a singoli gruppi di aree, deve essere nuovamente pubblicato?
Consiglio di Stato, Sez. IV, 8 aprile 2019
Nel procedimento di approvazione delle varianti allo strumento urbanistico, in mancanza di una autonoma determinazione conclusiva avverso cui appuntare le doglianze relative ai vizi da cui sarebbero affetti gli atti istruttori della conferenza di servizi è possibile, per i privati che siano stati inviatati dal Comune a presentare richiesta di variante, agire in giudizio?
T.A.R. Umbria, Perugia, Sez. I, 28 febbraio 2019
[A] Come si calcola la distanza che, secondo la normativa vigente, deve sussistere tra gli esercizi di rivendita di tabacchi. [B] In qual modo, tale disciplina, si contempera con le regole del Codice della Strada in tema di comportamento dei pedoni?
T.A.R. Toscana, Firenze, Sez. I, 9 novembre 2018
È legittima la disposizioni contenuta nel piano del governo del territorio che prevede la delocalizzazione degli impianti per la telefonia mobile già realizzati e funzionanti perché non conformi ad essa?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sez. II, 18 ottobre 2018
Sulla conformità del piano per le attrezzature religiose previsto dall’art. 72 della Legge Regionale della Lombardia n. 12 del 2005 (Legge per il governo del territorio) rispetto ai principi costituzionali.
T.A.R. Campania, Salerno, Sez. II, 24 settembre 2018
L’amministrazione comunale può sospendere, senza prefissare alcun termine, il procedimento relativo alla richiesta di permesso di costruire subordinandone l’esito a futuri ed eventuali interventi di pianificazione urbanistica?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sez. II, 18 settembre 2018
Qual è il rapporto che intercorre tra la Regione e gli Enti locali nella gestione degli interessi di carattere urbanistico? In particolare, che ruolo svolgono i Comuni nell'individuazione degli ambiti destinati alla attività agricola di interesse strategico (A.A.S.)?
Consiglio di Stato, Sezione IV, 31 agosto 2018
Qual'è il criterio per discernere le ipotesi in cui l’amministrazione esercita sui beni di proprietà privata un potere conformativo (come tale, non indennizzabile), da quelle in cui - viceversa - esercita un potere sostanzialmente ablatorio?
T.A.R. Lazio, Roma, Sezione II Quater, 30 agosto 2018
E' possibile sostenere che- nella perdurante esistenza del primo edificio - un’area edificabile, già interamente considerata in occasione del rilascio di una concessione edilizia non possa essere più tenuta in considerazione, neppure parzialmente, come area libera ai fini del rilascio di una seconda concessione?
T.A.R. Lazio, Latina, Sezione I, 24 agosto 2018
Sul limite temporale introdotto con la modifica di cui alla L. n. 124/2015 (diciotto mesi dall’adozione dell’atto per agire su di esso in autotutela) con riferimento alle fattispecie perfezionatesi prima della novella, con particolare attenzione al caso in cui il piano particolareggiato sia stato annullato trascorsi diciannove mesi dalla sua adozione.
T.A.R. Piemonte, Torino, Sezione II, 26 luglio 2018
Quali vincoli possono essere qualificati come preordinati all'espropriazione o di carattere sostanzialmente espropriativo? Come si atteggiano in questo contesto le destinazioni a parco urbano, a verde urbano, a verde pubblico, a verde pubblico attrezzato, a parco giochi e simili?
Consiglio di Stato, Sez. V, 11 luglio 2018
Il regolamento volto a disciplinare l’attività delle sale di gioco (apertura e chiusura) e a fissare norme sulla loro localizzazione deve considerarsi assoggettato alla specifica disciplina di adozione e approvazione dei piani urbanistici?
Consiglio di Stato, Sez. IV, 17 luglio 2018
E'possibile sostenere che l'occupazione usurpativa, dia luogo, oltre al diritto di risarcimento per l’illecita trasformazione del suolo, anche al diritto a vedersi ritipizzato, con una destinazione urbanistica economicamente più vantaggiosa, un suolo confinante?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 4 luglio 2018
[A] La lavorazione di inerti all’interno di un ambito estrattivo deve necessariamente essere considerata urbanisticamente conforme? [B] L'attività di lavorazione di inerti può operare come un veicolo per l’insediamento definitivo di destinazioni d’uso produttive che non abbiano avuto un espresso riconoscimento negli strumenti urbanistici?
Consiglio di Stato, Sezione V, 6 luglio 2018
La modifica della disciplina della circolazione con una serie di cambiamenti di sensi di marcia ed il posizionamento di un nuovo doppio senso in una certa area di circolazione in luogo del precedendo senso unico può integrare una violazione alla destinazione urbanistica di un’area?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 18 giugno 2018
[A] L'area destinata a verde agricolo deve necessariamente soddisfare in modo diretto e immediato interessi agricoli? [B] Ove ci si trovi al cospetto di aree ampiamente urbanizzate, deve per ciò solo dedursi che le stesse non abbiano rilevanza dal punto di vista ambientale?
T.A.R. Puglia, Lecce, Sezione III, 11 giugno 2018
Si può legittimamente sostenere che un’area compresa in una zona destinata dal PRG a verde sia sottoposta ad un vincolo di destinazione che preclude ai privati tutte quelle trasformazioni del suolo riconducibili alla nozione tecnica di edificazione?
Consiglio di Stato, Sezione IV, 18 maggio 2018
Sul termine di attuazione del piano particolareggiato e del piano di lottizzazione; può ritenersi che quest'ultimo abbia un'efficacia indeterminata al pari degli strumenti urbanistici generali?
T.A.R. Lazio, Roma, Sezione II-Bis, 18 aprile 2018
Sul rilascio del permesso di costruire sul lotto intercluso: in queste ipotesi, l'Amministrazione deve comunque valutare l’adeguatezza degli standard urbanistici con riferimento all’ambito territoriale entro il quale dovrebbe essere realizzata la costruzione progettata?
T.A.R. Lazio, Latina, Sezione I, 18 aprile 2018
Presentata una istanza di variante urbanistica ex articolo 8 D.P.R. n. 160 del 2010 la pubblica amministrazione ha l'obbligo di indire la conferenza di servizi per esaminare in tal sede la proposta (con conseguente esclusione della possibilità di un suo respingimento “in limine”)?
T.A.R. Calabria, Catanzaro, Sezione II, 19 aprile 2018
Il progetto di struttura turistico-ricettiva da realizzare da parte di un privato in variante allo strumento urbanistico su area di sua proprietà può essere approvato mediante la procedura semplificata di cui all’art. 19 del D.P.R. 327/2001?
Consiglio di Stato, Sezione IV, 8 febbraio 2018
In quali casi casi in cui il P.R.G. (o lo strumento urbanistico equivalente) può consentire il rilascio del permesso di costruire diretto, senza previa approvazione dello strumento attuativo?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 9 marzo 2018
Sul principio di laicità, sull'edilizia del culto e sulla possibilità o meno per l'Amministrazione, in assenza di una rimeditazione sull’interesse urbanistico originariamente individuato, di "sanzionare" il ritardo nell’avvio dei lavori con la decadenza dal titolo abilitante.
T.A.R. Toscana, Firenze, Sezione I, 2 marzo 2018
Quali sono le tassative ipotesi in cui è possibile ravvisare, in capo al proprietario interessato dalla diversa destinazione urbanistica conferita a una determinata zona, una posizione di aspettativa qualificata?
T.A.R. Lombardia, milano, Sezione I, 23 febbraio 2018
Le amministrazioni comunali possono imporre ai privati che intendano dare esecuzione alle previsioni di piano l’obbligo di corrispondere somme aggiuntive rispetto a quanto da essi dovuto a titolo di contributo di costruzione ai sensi dell'art. 16 del D.P.R. n. 380/2001?
T.R.G.A. Bolzano, 22 febbraio 2018
Può ritenersi logica e razionale (e dunque legittima) la scelta pianificatoria di trasformare diverse particelle fondiarie urbanisticamente destinate a “verde agricolo” in “isola stradale”?
T.A.R. Lombardia, Brescia, SezioneI, 14 febbraio 2018
Quando è in discussione un intervento d'ampliamento di un insediamento produttivo già esistente, la presenza nel territorio comunale di aree con destinazione industriale esclude la possibilità per il Consiglio comunale di operare, con procedura semplificata, una variante allo strumento urbanistico con riferimento a lotti confinanti con quello sede dello stabilimento?
T.R.G.A. Bolzano, 9 febbraio 2018
In quali ipotesi e quanto approfonditamente le scelte pianificatorie di collocazione delle varie zone di utilizzo urbanistico possono essere scrutinate dal giudice amministrativo?
T.A.R. Molise, Campobasso, Sezione II, 30 dicembre 2017
Le aspettative nascenti da giudicati di annullamento di concessioni edilizie o di silenzio rifiuto su una domanda di concessione possono essere individuate quali ipotesi che richiedono una più incisiva e singolare motivazione degli strumenti urbanistici generali?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 29 novembre 2017
L'esistenza, nella pianificazione previgente, di una destinazione urbanistica più favorevole al proprietario è circostanza sufficiente a fondare in capo a quest’ultimo quell’aspettativa qualificata la cui sussistenza impone all’Amministrazione un obbligo di più puntuale e specifica motivazione rispetto a quella, di regola sufficiente, basata sul richiamo alle linee generali di impostazione del Piano?
T.A.R. Puglia,Bari, Sezione III, 20 novembre 2017
In quali ipotesi, con riferimento all'esercizio del proprio potere discrezionale in merito alla programmazione dell’assetto del territorio, l’Amministrazione è chiamata ad una puntuale e specifica motivazione?
Consiglio di Stato, Sezione VI, 21 novembre 2017
Può il Comune, in sede di formazione del P.R.G e del regolamento edilizio, imporre il rispetto di un distacco di edifici che si fronteggiano maggiore rispetto a quello imposto dal decreto ministeriale n. 1444/1968?
Consiglio di Stato, Sezione IV, 22 novembre 2017
Sulla distinzione tra “densità edilizia territoriale” e “densità edilizia fondiaria”: a quale dei due indici occorre fare rifeirmento ai fini della individuazione della volumetria effettivamente assentibile con il permesso di costruire?
T.A.R. Toscana, Firenze, Sezione I, 15 novembre 2017
E' possibile affermare la prevalenza, in astratto, delle norme in materia commerciale rispetto al piano urbanistico? Le prescrizioni contenute nei piani urbanistici possono porre liberamente limiti agli insediamenti degli esercizi commerciali?
T.A.R. Sicilia, Catania, Sezione I, 30 ottobre 2017
Nel procedimento di formazione dei piani regolatori generali, la pubblicazione prevista dall' art. 9 l. 17 agosto 1942 n. 1150 è richiesta anche per le fasi successive alla presentazione delle osservazioni da parte dei soggetti interessati (ad es. se il piano originario risulti modificato a seguito dell’accoglimento di alcune osservazioni o in sede di approvazione regionale)?
Consiglio di Stato, Sezione IV, 26 ottobre 2017
La presentazione di un’istanza di autorizzazione unica intesa all’installazione di un impianto di distribuzione di carburanti può considerarsi capace di radicare un’aspettativa qualificata alla conservazione da parte del nuovo disegno pianificatorio urbanistico della precedente destinazione?
T.A.R. Puglia, Lecce, Sezione III, 19 ottobre 2017
Può ritenersi legittimo il diniego di concessione edilizia quando l’Amministrazione, sia pur in carenza del prescritto piano attuativo, non tenga adeguatamente conto dello stato di urbanizzazione già esistente nella zona interessata dalla futura edificazione e non evidenzi congruamente le concrete, ulteriori esigenze di urbanizzazione indotte dalla nuova costruzione?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 17 ottobre 2017
Quando la scelta in termini urbanistici (e, con essa, l’esercizio del potere di imprimere ad un’area una destinazione, piuttosto che un’altra) trova diretta contemplazione nella vigente disciplina dell’uso (rectius: delle possibilità di uso) del territorio, deve essere puntualmente motivata?
Consiglio di Stato, Sezione IV, 11 ottobre 2017
[A] L’interesse pubblico all’ordinato sviluppo edilizio del territorio deve considerarsi funzionale al solo interesse pubblico all’ordinato sviluppo edilizio del territorio in considerazione delle diverse tipologie di edificazione distinte per finalità (civile abitazione, uffici pubblici, opifici industriali e artigianali, etc.), o risponde invece a più ampie e diverse finalità? [B] In base a quali criteri e documenti è possibile valutare la legittimità delle delle scelte urbanistiche?
Consiglio di Stato, Sezione IV, 18 settembre 2017
Può il potere di pianificazione urbanistica essere inteso come funzionale al solo interesse pubblico all’ordinato sviluppo edilizio del territorio in considerazione delle diverse tipologie di edificazione distinte per finalità (civile abitazione, uffici pubblici, opifici industriali e artigianali, etc.)?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 6 settembre 2017
La circostanza che un’area abbia avuto una destinazione edificabile in base al precedente strumento urbanistico può determinare un particolare affidamento in merito al mantenimento di tale destinazione in sede di nuova pianificazione?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 6 settembre 2017
Sui limiti alla configurabilità dell'interesse c.d. strumentale all'impugnazione di uno strumento urbanistico, ossia dell’interesse attinente al vantaggio astrattamente conseguibile, per effetto della riedizione dell'attività pianificatoria, da chi alleghi un vizio di tipo procedimentale.
Consiglio di Stato, Sezione IV, 7 agosto 2017
La rinnovazione del piano regolatore può interessare quelle aree già utilizzate a scopo edificatorio laddove le stesse si presentino fisicamente libere da immobili? Quando un'area edificabile viene frazionata in più parti tra vari proprietari, la volumetria disponibile nell'intera area permane invariata o varia anch'essa?
T.R.G.A. Bolzano, 22 giugno 2017
Sulla legittimità o meno delle restrizioni alla libertà di stabilimento e alla libera prestazione dei servizi con particolare riferimento alla prestazione di servizi e offerta di gioco d’azzardo lecito e sua pubblicizzazione.
T.A.R. Campania, Napoli, Sezione VIII, 20 giugno 2017
[A] La destinazione agricola di un suolo deve rispondere necessariamente all’esigenza di promuovere specifiche attività di coltivazione? [B] Sull’ammissibilità della realizzazione di un impianto industriale per il riciclaggio di inerti in zona agricola.
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione I, 20 giugno 2017
[A] All’interno della pianificazione urbanistica possano trovare spazio anche esigenze di tutela ambientale ed ecologica? [B] La destinazione di un’area a verde agricolo implica necessariamente che la stessa soddisfi in modo diretto e immediato interessi agricoli? [C] Al cospetto di aree ampiamente urbanizzate può, sol per questo, escludersi la rilevanza dal punto di vista ambientale?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 20 giugno 2017
L’approvazione di un nuovo strumento urbanistico può mai comportare una mera conferma delle statuizioni contenute nel precedente atto di pianificazione? L'annullamento del piano previgente comporta la caducazione automatica delle scelte contenute nel nuovo piano ripetitive di quelle pregresse?
T.A.R. Toscana, Firenze, Sezione I, 12 giugno 2017
In tema di pianificazione, l'esistenza di una precedente diversa previsione urbanistica comporta la necessità per l'Amministrazione di fornire particolari spiegazioni sulle ragioni delle differenti scelte operate?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 25 maggio 2017
Sull'ampiezza della discrezionalità di cui dispone l'Amministrazione in sede di pianificazione generale del territorio e sulla aspettativa del privato ad una migliore collocazione o destinazione della propria area.
Consiglio di Stato, Sezione IV, 8 maggio 2017
Le scelte effettuate dall'Amministrazione nell'adozione degli strumenti urbanistici relativamente alla modificazione in zona agricola della destinazione di un'area limitata necessitano di una più incisiva e specifica motivazione?
Consiglio di Stato, Sezione IV, 5 maggio 2017
E' corretto affermare che il potere di pianificazione urbanistica del territorio si limiti all'individuazione delle destinazioni delle zone del territorio comunale, ed in particolare alla possibilità e limiti edificatori delle stesse?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 26 aprile 2017
Nell’esercizio dei propri poteri pianificatori, le amministrazioni comunali possono imporre ai privati che intendano dare esecuzione alle previsioni di piano l’obbligo di corrispondere somme aggiuntive rispetto a quanto da essi dovuto a titolo di contributo di costruzione ai sensi dell’art. 16 del d.P.R. n. 380 del 2001?
T.A.R. Sicilia, Catania, Sezione II, 28 aprile 2017
Rispetto alle scelte effettuate dall'Amministrazione in sede di approvazione degli strumenti urbanistici, può ritenersi qualificato l'interesse del privato proprietario correlato ad una precedente previsione urbanistica che consenta un utilizzo dell'area in modo più proficuo?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione IV, 13 aprile 2017
[A] Sui poteri della Regione con riguardo all’approvazione del piano adottato dall’Ente Parco. [B] L'omessa impugnazione del provvedimento di approvazione del piano territoriale di coordinamento determina una preclusione all'ammissibilità del ricorso proposto contro la delibera di adozione dello stesso strumento urbanistico?
T.A.R. Calabria, Catanzaro, Sezione I, 12 aprile 2017
Può legittimamente sostenersi, con riferimento alle scelte effettuate con gli strumenti urbanistici, che anche la destinazione di singole aree non necessiti di apposita motivazione oltre quella evincibile dai criteri generali?
T.A.R. Abruzzo, Pescara, Sezione I, 9 marzo 2017
Quando gli strumenti urbanistici stabiliscono determinate distanze dal confine ma prevedono anche la possibilità di costruire "in aderenza" od "in appoggio", deve applicarsi il criterio della prevenzione analogicamente a quanto accade nelle ipotesi disciplinate dagli artt. 873 e ss. cod. civ.?
Consiglio di Stato, Sezione IV, 22 febbraio 2017
Il potere di pianificazione urbanistica del territorio deve limitarsi all'individuazione delle destinazioni delle zone del territorio comunale, ed in particolare alla possibilità e limiti edificatori delle stesse o deve, invece, tendere a realizzare anche le finalità economico – sociali della comunità locale?
T.A.R. Abruzzo, L'Aquila, Sezione I, 13 febbraio 2017
[A] Sulla pianificazione integrata ed in particolare sui programmi di riqualificazione urbana, i programmi complessi e la contrattazione tra i privati e la pubblica amministrazione. [B] Ancora sui programmi di recupero urbano e su “i Contratti di quartiere”.
T.R.G.A. Bolzano, 10 febbraio 2017
Può legittimamente affermarsi che il potere di pianificazione urbanistica sia caratterizzato dalla “tendenziale assolutezza ed inesauribilità"?
Consiglio di Stato, Sezione VI, 13 febbraio 2017
L’avvenuto deposito della “documentazione di variante”, presso la Segreteria / Ufficio Urbanistica dell’Ente, coevo alla pubblicazione della delibera all’albo pretorio, è sufficiente a integrare la pubblicità prevista per questo tipo di provvedimento?
T.A.R. Toscana, Firenze, Sezione I, 7 febbraio 2017
Il piano strutturale ha portata soltanto direttiva e precettiva per i successivi e sottoordinati livelli di pianificazione e gestione territoriale ovvero può assumere un'incidenza anche diretta, con effetti puntualmente precettivi e conformativi dei diritti reali?
T.A.R. Umbria, Perugia, Sezione I, 23 gennaio 2017
Qualora l'efficacia del piano che si vuole impugnare sia condizionata alla pubblicazione sul BUR (e questa avvenga avvenuta dopo la pubblicazione della delibera di approvazione del piano attuativo all'albo pretorio) il dies a quo per l'impugnazione va individuato nella pubblicazione sul BUR ovvero in quello, antecedente, della scadenza del termine di pubblicazione all'albo pretorio?
T.R.G.A. Bolzano, 20 gennaio 2017
Sintesi dei principi espressi dalla giurisprudenza in tema di interesse a ricorrere avverso un atto di pianificazione territoriale, generale o particolare: la mera prossimità è elemento autonomamente sufficiente a fondare l'interesse a impugnare strumenti urbanistici generali?
T.A.R. Toscana, Firenze, Sezione I, 19 gennaio 2017
[A] Sul concetto di vicinitas e sulla legittimazione a impugnare in giudizio gli atti e provvedimenti amministrativi in virtù dei quali si pretende di operare la trasformazione di una porzione di territorio: allo stabile e significativo collegamento deve accompagnarsi anche l’allegazione dello specifico pregiudizio arrecato dagli atti impugnati? [B] Può ritenersi legittima la prassi dell’approvazione per stralci degli atti di pianificazione territoriale/governo del territorio?
T.A.R. Veneto, Venezia, Sezione II, 18 gennaio 2017
[A] Gli atti di pianificazione urbanistica funzionali a definire e contemperare tutti gli interessi presenti sul territorio possono ritenersi impugnabili dalle Associazioni ambientaliste riconosciute ai sensi degli artt. 13 e 18, comma 5, della legge 8 luglio 1986, n. 349? [B] Può ritenersi condivisibile l’assunto secondo il quale il problema della validità del Piano di assetto del territorio costituisce un argomento estraneo all’avvio dell’iter di formazione del Piano degli interventi? [C] Deve ritenersi illegittima quella procedura di valutazione ambientale strategica che sia svolta da un’articolazione interna della Regione (che è anche l’ente competente ad approvare il Piano di assetto del territorio al quale si riferisce la valutazione)? [D] Può ritenersi legittima la scelta del Consiglio Comunale, intervenuta dopo la pubblicazione del decreto di indizione dei comizi elettorali, di adottare atti di pianificazione urbanistica in quanto ritenuti urgenti e improrogabili?
T.A.R. Umbria, Perugia, Sezione I, 2 gennaio 2017
[A] Sul dies a quo per l’impugnazione delle disposizioni contenute in strumenti urbanistici generali con particolare riferimento alla specifica ipotesi in cui contengano vincoli preordinati all’esproprio. [B] Quali conseguenze comporta, in seno al procedimento espropriativo, la mancata impugnazione dell'atto impositivo del vincolo?
T.A.R. Campania, Napoli, Sezione IIX, 3 gennaio 2017
[A] L’edificazione esistente all’atto dell’approvazione di una nuova disciplina urbanistica di zona può essere legittimamente incisa nella sua destinazione tipica come risultante dal titolo edilizio originariamente rilasciato? Le edificazioni già realizzate possono essere toccate dalla nuova pianificazione? [B] Il vincolo cimiteriale di inedificabilità può imporsi ex se, con efficacia diretta ed immediata, indipendentemente da qualsiasi recepimento in strumenti urbanistici?
T.A.R. Campania, Napoli, Sezione V, 30 dicembre 2016
Se il piano di zonizzazione non contempla una fascia intermedia di decadimento acustico (una zona-cuscinetto, in grado di attutire i suoni nel passaggio ad un'area all’altra) il sindaco può adottare un'ordinanza contingibile ed urgente emessa alla stregua dell'art. 50, co. 5, del d.lgs. 267/2000 e dell'art. 9, co. 1, della legge 447/1995?
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Trieste Sezione I, 30 dicembre 2016
Sull’argomento sviluppato dal soggetto attuatore del Piano Attuativo Comunale secondo cui il diritto/obbligo di pagare gli oneri concessori nella misura legale non sarebbe disponibile, e le eventuali clausole convenzionali difformi sarebbero sostituite di diritto da quelle legali.
T.A.R. Toscana, Firenze, Sezione I, 12 dicembre 2016
[A] A chi spetta la competenza per l’adozione del provvedimento che risponde (ed eventualmente rigetta) l’istanza con cui il privato, in ragione della mancata approvazione del piano attuativo, chieda alla Regione di nominare un commissario ad acta per l’approvazione di detto piano? [B] L'approvazione del piano attuativo è atto dovuto?
T.A.R. Toscana, Firenze, Sezione I, 22 dicembre 2016
Sull’interpretazione dell'art. 10, l. n. 1150 del 1942 (nel testo modificato dall'art. 3 della legge n. 765 del 1967) e sullo sforzo di delineare il “giusto procedimento” di perfezionamento di un piano urbanistico: quand’è che sussiste l’obbligo di riadozione e ripubblicazione della variante urbanistica?
T.A.R. Toscana, Firenze, Sezione I, 11 novembre 2016
L’entrata in vigore di disposizioni urbanistiche può avere effetto retroattivo? Le misure di salvaguardia possono essere applicate prima della delibera di adozione del Consiglio comunale dello strumento urbanistico?
T.A.R. Puglia, Lecce, Sezione III, 22 dicembre 2016
Sul “lotto intercluso” e sulla la possibilità di prescindere dal piano particolareggiato: può considerarsi legittimo il diniego di concessione edilizia che, sia pur in carenza del prescritto piano attuativo, non tenga adeguatamente conto dello stato di urbanizzazione già esistente nella zona interessata dalla futura edificazione e non evidenzi congruamente le concrete, ulteriori esigenze di urbanizzazione indotte dalla nuova costruzione?
C.G.A.R. Sicilia, 23 dicembre 2016
Sulla variante semplificata ex art. 5 del d.P.R. nr. 447/1998: che significato può assumere rispetto ad un progetto di ampliamento di un insediamento produttivo già operante l’esistenza di una previsione dello strumento urbanistico di aree destinate a impianti produttivi site, però, altrove?
Consiglio di Stato, Sezione IV, 18 febbraio 2016
La destinazione “agricola” impedisce “tout court” la realizzazione di una struttura edilizia a carattere industriale? È possibile ipotizzare un’area a destinazione esclusivamente industriale all’interno di un’“enclave” agricola?
T.A.R. Lombardia, Milano Sezione II, 29 novembre 2016
La previsione di piano contenente un riferimento generico ad una eventuale futura possibilità di esproprio di alcune aree può considerarsi impositiva di un vincolo, o di un “pre-vincolo”, di esproprio, o comunque idonea a incidere sul regime giuridico dei suoli?
T.A.R. Umbria, Perugia, Sezione I, 28 novembre 2016
Il limite temporale, specificatamente stabilito dagli artt. 16, comma 5, e 17 della legge n. 1150 del 1942 per i piani particolareggiati, può essere derogato per accordo delle parti? Scaduto il termine di efficacia stabilito per l’esecuzione del piano particolareggiato è comunque possibile portare ad esecuzione gli espropri preordinati alla realizzazione delle opere pubbliche e delle opere di urbanizzazione primaria?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 30 novembre 2016
Il riferimento alla finalità di evitare discriminazioni tra i vari proprietari è sufficiente a giustificare la scelta del P.G.T. di attribuire un unico indice di edificabilità ad un determinato ambito di trasformazione?
T.A.R. Umbria, Perugia, Sezione I, 28 novembre 2016
Sui limiti temporali di piani di lottizzazione e/o particolareggiati nel sistema normativo attualmente vigente: scaduto il termine di efficacia stabilito per l’esecuzione del piano particolareggiato è comunque possibile portare ad esecuzione gli espropri preordinati alla realizzazione delle opere pubbliche e delle opere di urbanizzazione primaria?
Consiglio di Stato, Sezione VI, 30 novembre 2016
Tra le disposizioni dirette a regolamentare l'uso del territorio, quali stabiliscono in via immediata le potenzialità edificatorie delle porzioni di territorio interessate e quali, invece, si limitano a disciplinare l'esercizio dell'attività edificatoria? Le varianti urbanistiche che riguardano beni specifici devono essere notificate direttamente ai soggetti interessati dal provvedimento?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 15 novembre 2016
[A] L’interesse del privato ad impugnare lo strumento pianificatorio può esaurirsi nella generica aspettativa a una migliore pianificazione dei suoli di propria spettanza? [B] Sull’articolo 5, comma 1, lettera p) del decreto legislativo n. 152 del 2006 e sulle nozioni di “autorità competente” e “autorità procedente”: che rapporti intercorrono tra i due enti? Cosa accade nell’ipotesi in cui possa riscontrarsi la compresenza delle due funzioni di autorità procedente e di autorità competente nell’ambito della stessa amministrazione?
Consiglio di Stato, Sezione IV, 11 novembre 2016
Sulla portata e i limiti del potere di pianificazione urbanistica: le scelte discrezionali dell’Amministrazione riguardo alla destinazione di singole aree necessitano di apposita motivazione? È configurabile un’aspettativa qualificata del privato ad una destinazione edificatoria così come individuata in precedenza?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 4 ottobre 2016
La previsione di piano provinciale relativa all’obbligo di reperimento di standard comunali risulta lesiva del principio di legalità dell’azione amministrativa, non esistendo alcuna norma di legge che attribuisca alla Provincia una simile prerogativa
Consiglio di Stato, Sezione IV, 28 settembre 2016
Precisazioni sugli atti di pianificazione generali: oneri motivazionali e casi limite in cui gli stessi devono essere maggiormente approfonditi; tra questi ultimi può rientrare la “storica vocazione edificatoria” di un’area?
T.A.R. Marche, Ancona, Sezione I, 10 ottobre 2016
La regola generale secondo cui gli atti di pianificazione urbanistica rivestono natura di atti generali rispetto ai quali non vi sono controinteressati dal punto di vista formale subisce un'eccezione nei casi in cui sia impugnato un piano o una variante urbanistica avente un oggetto circoscritto, nonché nei casi in cui sia evidente l'esistenza di posizioni specifiche in capo a soggetti interessati al mantenimento dell'atto
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 23 settembre 2016
Quand’è che può parlarsi di rielaborazione complessiva di uno strumento di pianificazione territoriale? Quand’è che di rielaborazione complessiva può parlarsi con riferimento ad un piano urbanistico comunale e quando invece con riferimento ad un P.T.C.P. della Provincia?
T.A.R. Veneto, Sezione II, 27 giugno 2016
Sulla natura e i caratteri della normazione contenuta nei piani urbanistici, con particolare riferimento alle prescrizioni del piano regionale dirette a limitare o vietare del tutto di realizzare ampliamenti di strutture di smaltimento di rifiuti
Consiglio di Stato, Sezione IV, 5 settembre 2016
[A] Sul potere di pianificazione territoriale: il concetto di urbanistica è strumentale solo all’interesse pubblico all’ordinato sviluppo edilizio del territorio in relazione alle diverse tipologie di edificazione? [B] Sul sindacato di legittimità circa le scelte effettuate dall’Amministrazione in sede di pianificazione urbanistica di carattere generale: dall’interlocuzione infra procedimentale e dall’esistente destinazione produttiva può discendere una aspettativa giuridicamente qualificata in favore della Società richiedente la variazione urbanistica?
T.A.R. Veneto, Sezione III, 27 giugno 2016
Sulla distinzione, all’interno delle disposizioni dei piani regolatori o dei piani attuativi, tra le prescrizioni che in via immediata, stabiliscono le potenzialità edificatorie della porzione di territorio interessata e le altre regole che, più in dettaglio, disciplinano l'esercizio dell'attività edificatoria, con particolare riferimento alle prescrizioni del piano regionale dirette a limitare o vietare del tutto di realizzare ampliamenti di strutture di smaltimento di rifiuti
T.A.R. Toscana, Sezione I, 30 marzo 2016
Ai fini della legittimità di nuove scelte di pianificazione e di governo del territorio è richiesta un’indagine individuale su ogni singola area al fine di giustificarne la sua specifica idoneità a soddisfare esigenze pubbliche? Può in tali casi essere invocata la cd. polverizzazione della motivazione?
Consiglio di Stato, Sezione IV, 22 febbraio 2016
Sugli orientamenti di politica gestionale del patrimonio immobiliare pubblico tesi a valorizzare, anche in termini economici, le risorse proprie degli enti locali in armonia con gli obiettivi generali di finanza pubblica; in particolare sulla scelta urbanistica che riconfigura “vuoti urbani” altrimenti lasciati alla meno qualificante funzione di “contenitori di autovetture”
T.A.R. Umbria, Sezione I, 19 gennaio 2016
[A] Il ricorso diretto all’annullamento di strumenti di pianificazione urbanistica o sue varianti deve essere notificato anche nei confronti della Regione, ovvero dell’ente delegato? Precisazioni sullo speciale procedimento delineato da prima con l’abrogato art. 5 del d. P.R. 447/1998 e poi con l’art. 10 del d. P.R. 160 del 2010. [B] Sul concetto di “attività produttive” e sul suo ambito applicativo
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 14 gennaio 2016
Che tipo di effetti esplica, in caso di accoglimento, l’impugnazione dello strumento urbanistico adottato rispetto al successivo provvedimento di approvazione? Effetti automaticamente caducanti o meramente vizianti? [B] Sull’ampia discrezionalità dell’Amministrazione nel modificare le precedenti previsioni pianificatorie: tipizzazione delle evenienze comportanti un onere di motivazione più incisivo. [C] Può l’interesse a impugnare lo strumento pianificatorio esaurirsi nella generica aspettativa a una migliore pianificazione dei suoli di propria spettanza?
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 28 agosto 2015
Quand’è che può parlarsi (ai fini dell’obbligo di ripubblicazione) di rielaborazione complessiva di uno strumento di pianificazione territoriale? Osservazioni relative al caso in cui oggetto di sindacato giurisdizionale non sia lo strumento urbanistico del comune ma un PTCP della provincia
T.A.R. Campania Napoli, Sezione III, 10 agosto 2015
Sulla rilevanza che gli atti di programmazione economica e gli atti di programmazione aventi natura non economica assumono in relazione all’introduzione di limitazioni all’insediamento di nuove attività nella programmazione territoriale
T.A.R. Puglia Bari, Sezione III, 30 luglio 2015
[A] Sulla qualificazione di un intervento come “rigenerazione/ riqualificazione urbana” ovvero come sostituzione edilizia: ipotesi applicative. [B] Sulla legittimità dell’esercizio del potere regionale in sede di approvazione del piano o di una sua variante.
Consiglio di Stato, Sezione IV, 5 marzo 2015
Sui rapporti tra il “diritto di piantar legalmente o sostanzialmente le radici in un luogo determinato” (come è stato definito in dottrina), riconosciuto dall’art. 16 Cost. e il governo del territorio: sulla possibilità che, facendo uso degli strumenti urbanistici, intesi in senso ampio, i Comuni escludano nel proprio territorio la costruzione di case destinate all’uso solo saltuario ovvero, al contrario, di case destinate abitazione residenziale
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VIII, 12 gennaio 2015
[A] Sulla legittimazione ad agire avverso atti di pianificazione. [B] Sul sindacato devoluto al giudice amministrativo rispetto alle valutazioni effettuate dalla Soprintendenza in ordine alla tutela dei valori culturali e paesaggistici
Consiglio di Stato, Sezione IV, 13 marzo 2014
Il potere di pianificazione urbanistica, a maggior ragione in considerazione della sua ampia portata in relazione agli interessi pubblici e privati coinvolti, così come ogni potere discrezionale, non è sottratto al sindacato giurisdizionale
T.A.R. Liguria, Sezione I, 23 dicembre 2013
[A] Gli strumenti urbanistici, determinando la destinazione di porzioni del territorio comunale in considerazione della loro omogeneità funzionale, pianificano l’attività “futura” di trasformazione del territorio. [B] Sulla tesi con la quale la Regione Liguria, che si spinge ad affermare che l’approvazione della variante urbanistica con lo svincolo della struttura alberghiera e l’introduzione della destinazione residenziale comporterebbero – nientedimeno – il venir meno dell’autorizzazione all’esercizio della relativa attività per sopravvenuta mancanza di un requisito oggettivo
Consiglio di Stato, Sezione IV, 9 gennaio 2014
[A] Sulla non secondaria differenza tra interessi collettivi ed interessi diffusi. [B] L’urbanistica, ed il correlativo esercizio del potere di pianificazione, non possono essere intesi, sul piano giuridico, solo come un coordinamento delle potenzialità edificatorie connesse al diritto di proprietà, così offrendone una visione affatto minimale. [C] Il potere di pianificazione urbanistica non è funzionale solo all’interesse pubblico all’ordinato sviluppo edilizio del territorio in considerazione delle diverse tipologie di edificazione distinte per finalità (civile abitazione, uffici pubblici, opifici industriali e artigianali, etc.). [D] Gli atti che costituiscono esercizio di pianificazione urbanistica, la localizzazione di opere pubbliche, gli atti autorizzatori di interventi edilizi, nella misura in cui possano comportare danno per l’ambiente ben possono essere oggetto di impugnazione da parte delle associazioni ambientaliste. [E] Sui casi in cui è ammesso il c.d. ricorso “cumulativo”
T.A.R. Liguria, Sezione I, 18 novembre 2013
La legge urbanistica fondamentale, pur non assumendo la qualificazione di legge quadro in senso proprio, contiene prescrizioni cui si deve riconoscere il carattere di principi fondamentali (in tema di governo del territorio) nei limiti dei quali il legislatore regionale si può muovere
T.A.R. Puglia Bari, Sezione I, 6 novembre 2013
In materia urbanistica vige il principio di tipicità e nominatività degli strumenti urbanistici, corollario del più generale principio di legalità e di tipicità degli atti amministrativi
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione I, 10 ottobre 2013
[A] Sulla direttiva Bolkestein, recepita nell’ordinamento interno dal D.lgs. n. 59 del 2010, ed alla quale si sono ispirati tutti i numerosi provvedimenti di liberalizzazione varati nella scorsa legislatura, i quali ne hanno precisato la portata e gli effetti. [B] I poteri di programmazione territoriale, riguardo all’insediamento di medie e grandi strutture di vendita, non vanno esenti dalle verifiche prescritte dalla direttiva servizi per il solo fatto di essere adottati nell’esercizio del potere di pianificazione urbanistica. [C] L'inutile decorso del termine assegnato dal legislatore statale per l’adeguamento degli ordinamenti regionali e locali ai principi in materia di concorrenza determina la perdita di efficacia di ogni disposizione regionale e locale, legislativa e regolamentare, con essi incompatibili. [D] Sull’illegittimità di un’istruttoria compiuta dall’ente non avuto riguardo ai problemi relativi all’assetto del territorio urbano, ma concentrata esclusivamente su un’analisi socio - economica relativa alla sufficienza e adeguatezza della rete distributiva nelle sue varie articolazioni a soddisfare la domanda. [E] Non appare esservi alcuna incompatibilità urbanistica fra le medie strutture di vendita e le zone residenziali
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VII, 27 maggio 2013
[A] L’obbligo di procedere alla nuova pianificazione non sorge, neppure dietro diffida del privato, ove le norme tecniche di attuazione disciplinino espressamente le conseguenze dell’inefficacia dei vincoli, assegnando alle aree interessate una specifica destinazione urbanistica. [B] Sul recente riguardo alla evoluzione della scienza urbanistica, di cui si coglie l’eco nella giurisprudenza che riconosce, nel presupposto della necessità di non consentire la totale consumazione del suolo nazionale, la possibilità che gli strumenti urbanistici non siano sostenuti dalle tradizionali linee guida di espansione demografica o edilizia ma, al contrario, da linee guida esclusivamente rivolte al recupero ed alla razionalizzazione del patrimonio edilizio esistente
Consiglio di Stato, Sezione IV, 30 maggio 2013
I piani che disciplinano, sul piano urbanistico, l‘jus aedificandi dei proprietari dei suoli interessati devono essere immediatamente impugnati nel termine decadenziale che decorre dalla pubblicazione
T.A.R. Lazio Roma, Sezione II Bis, 7 maggio 2013
Le uniche evenienze che richiedono una più incisiva e singolare motivazione degli strumenti urbanistici generali sono rappresentate, pacificamente dal superamento degli standard minimi di cui al D.M. 2 aprile 1968
T.A.R. Puglia Lecce, Sezione III, 30 gennaio 2013
La P.A. non può legittimamente rinviare il soddisfacimento dell’interesse alla riqualificazione urbanistica di un suolo di proprietà del privato al momento della adozione del nuovo strumento urbanistico generale
Corte dei Conti, Sezione Controllo Toscana, 12 dicembre 2012
[A] Sui limiti al riconoscimento dell’incentivo ex. art. 90 del D.lgs 163 del 2006 per attività di redazione di strumenti urbanistici e loro varianti. [B] Sulla possibilità o meno di escludere dalla normativa sul conferimento degli incarichi di studio, ricerca e consulenza gli affidamenti relativi ai servizi di architettura e ingegneria, quali incarichi di progettazione, direzione lavori, collaudi
C.G.A.R.S., 14 dicembre 2012
[A] Sull’assoggettabilità o meno alla VAS del Piano Paesistico. [B] Sulla differenza tra i piani paesistici “meri” ed i piani urbanistico-territoriali
T.A.R. Liguria, Sezione I, 26 novembre 2012
La legge 17.8.1942, n. 1150 è tuttora vigente, benché dopo la riforma del titolo V della Costituzione si ritenga correttamente che essa sia derogata in gran parte dalle norme locali, attesa la previsione dell’art. 117 comma 3
C.G.A.R.S, 16 ottobre 2012
[A] La legittimazione a ricorrere spetta non soltanto alle associazioni di protezione ambientale a carattere nazionale individuate con decreto ministeriale ai sensi dell’art. 13 L 8 luglio 1986, n. 349, ma anche alle articolazioni regionali di tali associazioni, purchè rappresentative dell’interesse pregiudicato dall’atto impugnato. [B] Sulla tutela degli interessi ambientali e sull'impugnazione di atti amministrativi generali, di valenza urbanistica e di natura pianificatoria o programmatoria. [C] Sulle perplessità in ordine alle scelte di governo del territorio stante la sostanziale “delega” di ogni decisione in merito alla edificazione di ampie aree comunali, inclusa la tempistica delle relative realizzazioni, alle esclusive volontà di un privato e del Governo statunitense
T.R.G.A. Trento, 11 luglio 2012
Sulle singole scelte urbanistiche che valorizzano alcune aree mortificando le prospettive di utilizzazione e il valore di scambio di altre
C.G.A.R.S., 9 luglio 2012
Anche la pianificazione urbanistica, al pari di ogni altra attività amministrativa pur se di carattere generale, deve sempre e inderogabilmente muovere da una precisa, chiara e completa cognizione delle situazioni, fattuali e giuridiche
T.A.R. Veneto, Sezione I, 6 giugno 2012
Le scelte di pianificazione urbanistica devono essere verificabili quanto meno sul piano della attendibilità e della proporzione del bilanciamento fra gli opposti interessi realizzato, in quanto non arbitrarie e non fondate su travisamento dei fatti o su di un'istruttoria incompleta
Consiglio di Stato, Sezione IV, 10 maggio 2012
Il potere di pianificazione deve essere rettamente inteso in relazione ad un concetto di urbanistica che non è limitato solo alla disciplina coordinata della edificazione dei suoli, ma che, per mezzo della disciplina dell’utilizzo delle aree, realizzi anche finalità economico – sociali della comunità locale
Consiglio di Stato, Sezione IV, 26 gennaio 2012
La localizzazione di opera pubblica costituisce oggetto di una scelta ampiamente discrezionale che può soggiacere soltanto ad un tipo di sindacato giurisdizionale cd. "debole", e cioè ad una verifica che concerna esclusivamente gli eventuali profili di irragionevolezza palese della scelta ovvero di scelta fondata su un presupposto di fatto erroneo
C.G.A.R.S., 30 gennaio 2012
[A] Non sussiste uno specifico onere di motivazione se le definizioni di zone con ridotto indice trovino coerente giustificazione nelle linee portanti della pianificazione. [B] Sulla destinazione delle aree sulle quali possono essere realizzati impianti sportivi
T.A.R. Lazio Roma, Sezione II, 7 luglio 2011
[A] Sulla necessità di conciliare l’affermazione di principio secondo cui la zonizzazione non costituisce, almeno di regola, un’azione realmente ablatoria (come tale indennizzabile), con le ulteriori - ed apparentemente contrastanti - affermazioni, secondo le quali il diritto di proprietà non può essere svuotato di ogni contenuto economico né comunque espropriato “di fatto”. [B] Sull’uso distorto del potere di “zonizzazione”. [C] La “zonizzazione a verde pubblico” non può essere utilizzata per “costringere” il privato proprietario, senza alcun indennizzo, ad asservire il suo terreno ad un regime totalmente pubblicistico (o a comportarsi come se fosse una Pubblica Amministrazione). [D] I “giardini pubblici attrezzati” in assenza di un’azione volta alla effettiva realizzazione dei necessari lavori pubblici sono destinati all’abbandono
T.A.R. Puglia Bari, Sezione II, 22 dicembre 2010
[A] Sulla conferenza di servizi in materia di copianificazione ai sensi dell’art. 11 comma 9, ultimo alinea, della L.R. Puglia 20 del 2011. [B] Il dimensionamento di una città ed il suo sviluppo, non possono ritenersi a priori materia di interesse strettamente locale, sulla quale la Regione Puglia non possa più sollevare alcun rilievo. [C] Su quanto la L.R. Puglia n. 20/01 consente oggi di fare per attuare i principi della perequazione urbanistica. [D] Sulla possibilità che in sede di pianificazione generale possano essere individuati beni architettonici da assoggettare a tutela
T.A.R. Campania Napoli, Sezione II, 20 dicembre 2010
La destinazione a verde agricolo di un'area può legittimamente anche essere preordinata ad un uso non strettamente agricolo, ma alla finalità di conservazione dei valori naturalistici ed ambientali e di contenimento del fenomeno di espansione dell'aggregato urbano
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VIII, 9 dicembre 2010
Sulle circolari della Presidenza del Consiglio dei Ministri n. 3763 del 20 aprile 1982 e del 24 giugno 1982 (c.d. circolari Spadolini) secondo le quali ”tutti i progetti di opere pubbliche, nella stessa fase preliminare della localizzazione, dovranno essere preventivamente sottoposti all'esame di competenza dell'amministrazione dei beni culturali e ambientali"
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 9 dicembre 2010
Sulla tecnica di vietare - per le zone che hanno una destinazione speciale - tutte le destinazioni diverse e sulla differenza rispetto alla tecnica che comporta la definizione in dettaglio delle destinazioni ammesse in aree specifiche
Consiglio di Stato, Sezione V, 29 marzo 2010
[A] Sull'art. 8 d.lg. n. 114 del 1998, che ha demandato ai comuni la facoltà di stabilire, ai fini dell'assenso all'apertura delle medie strutture di vendita, un termine comunque non superiore a novanta giorni per la maturazione del silenzio accoglimento. [B] L'inerzia del Comune nell'adeguamento della pianificazione territoriale commerciale ed urbanistica comporta la necessità di autorizzare l’insediamento di medie strutture di vendita ovvero il formarsi del silenzio assenso
Corte dei Conti, Sezione I Centrale Appello, 5 febbraio 2010
La Corte dei Conti stabilisce il principio della responsabilità per danno erariale - a carico degli organi politici, del segretario comunale e del responsabile dell’ufficio tecnico - nel caso sia stata approvata una variante urbanistica, per trasformazione da zona agricola ad area turistico recettiva, in violazione del principio di sostenibilità stabilito dalla legge regionale toscana n. 5 del 1995, dal P.T.C. e dal P.I.T., che pongono in primo luogo l’obiettivo del recupero del patrimonio edilizio esistente
T.A.R. Toscana, Sezione I, 1 marzo 2010
[A] Il procedimento volto all'approvazione di un piano urbanistico non può sorgere alcun legittimo affidamento in capo all'interessato. [B] L'atto unilaterale d’obbligo, affinché acquisti effetto di prescrizione urbanistica deve essere registrato da notaio e trascritto nei registri immobiliari
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 22 febbraio 2010
[A] Sulla sussistenza o meno di una residua competenza dei geometri riguardo alla materia della pianificazione urbanistica. [B] Sulla facoltà o meno da parte dei comuni di dotarsi delle necessarie professionalità tecniche per internalizzare anche la progettazione urbanistica
Corte Costituzionale, 30 dicembre 2009
L’art. 58 del d.l. 25 giugno 2008, n. 112, stabilendo l’effetto di variante urbanistica del piano delle alienazioni, si risolve in una normativa dettagliata che non lascia spazi d’intervento al legislatore regionale, ponendosi così in contrasto con il parametro costituzionale
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 14 dicembre 2009
Il legislatore regionale, con la L.R. Lombardia 11.3.2005 n. 12- recante il titolo “legge per il governo del territorio”, ha completamente rinnovato l’architettura del sistema normativo regionale in materia, attribuendo alla Provincia un ruolo del tutto diverso rispetto alla disciplina precedente
T.A.R. Toscana, Sezione II, 18 novembre 2009
[A] Sulla differenza ai sensi della legislazione statale tra la “multisala” e la “sala cinematografica”. [B] Il richiamo a dati “quantitativi” rapportati alla “popolazione” è tenuto ben presente dalla Regione Toscana, anche dopo l’entrata in vigore delle “liberalizzazioni” di cui al c.d. “Decreto Bersani”. [C] Nel governo del territorio ben rientra la valorizzazione di dati quantitativi legati al rapporto posti/popolazione in relazione alla effettiva programmazione annuale delle sale già esistenti
T.A.R. Puglia Lecce, Sezione I, 29 luglio 2009
Sull’accordo di programma previsto dalla l.r. della Puglia n. 34 del 1994 e sulla normativa specifica costituita dalle Direttive per l’applicazione della l. 34/1994 approvate con delibera G.R. 10 ottobre 2000 n. 1284
T.A.R. Sicilia Catania, Sezione I, 17 luglio 2009
[A] Sulla natura del patto territoriale quale accordo procedimentale ex artt. 11 della legge 241 del 1990 e 2, comma 203, e ss. della legge 662 del 1996. [B] La programmazione negoziata, nel momento in cui rende comuni, nella causa dell’accordo, le esigenze private della produzione e del commercio e le esigenze di pubblico interesse di sviluppo e di tutela del territorio, rende concreto l’obbligo della Repubblica di intervenire per la promozione del contesto sociale laddove quest’ultimo ha necessità di essere sostenuto. [C] La modifica di un piano territoriale paesistico può rientrare nel contenuto di un accordo di programma. [D] La partecipazione del Sindaco all’accordo di programma comporta l'impegno da parte di questi a sottoporre la questione all'organo competente, la cui decisione dovrà essere istruita e motivata anche con specifico riferimento all'accordo di programma
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 6 luglio 2009
Sul parere reso dalla Provincia riguardo alla compatibilità della variante con il P.T.C.P., sulle modifiche apportate al piano già adottato e sulla necessità di procedere o meno alla ripubblicazione dello stesso
Consiglio di Stato, Sezione V, 12 giugno 2009
Sull’obbligo degli amministratori di astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado, con riferimento ai provvedimenti normativi o di carattere generale, quali i piani urbanistici
T.A.R. Sardegna, Sezione II, 12 novembre 2008
[A] Sull’organo competente ad approvare i regolamenti, tra Consiglio e Giunta, in seguito alla riforma della Costituzione. [B] Sulla tutela paesaggistica dei piani di nuova generazione. [C] Nessuna norma vieta all’amministrazione, nell’elaborazione di un provvedimento, di farsi coadiuvare da organismi esterni
T.A.R. Basilicata, Sezione I, 30 ottobre 2008
[A] Sulla possibilità di impugnare l’atto di adozione di uno strumento urbanistico e sugli effetti riguardo alla successiva impugnazione dell’atto di approvazione. [B] Sui rapporti tra la pianificazione urbanistica ed i piani di sviluppo economico redatti dalle comunità montane
T.A.R. Piemonte, Sezione I, 25 settembre 2008
[A] Sull’obbligo o meno di trasmettere l'avviso dell'avvio del procedimento anche in fase di approvazione della variante oltre che in sede di adozione della stessa laddove sia apposto un vincolo espropriativo. [B] I termini per l’impugnazione della delibera di approvazione di una variante al P.R.G. che individua specifiche aree del territorio decorrono, per i diretti interessati, dal momento in cui costoro ne abbiano acquisito piena conoscenza
T.A.R. Veneto, Sezione I, 26 giugno 2008
Sulla delibera consiliare di adozione dello strumento urbanistico approvata con il voto di un consigliere comunale in presunto conflitto di interesse per essere proprietario di immobili considerati dal piano
Consiglio di Stato, Sezione IV, 6 maggio 2008
Sugli effetti e sui presupposti dell’accordo di programma che comporta varianti agli strumenti urbanistici ai sensi dell’art. 34 del D.P.R. 267 del 2000, già art. 27 comma 1 della legge 142 del 1990
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 16 aprile 2008
Se l’attività di pianificazione urbanistica è ad alto contenuto di discrezionalità non vi è alcuna ragione per escludere che l’amministrazione possa concludere intese per il miglior equilibrio tra gli interessi pubblici, tramite il modello dell’urbanistica “contratta”
Consiglio di Stato, Adunanza Plenaria, 7 aprile 2008
[A] Le norme contenute nel D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 recante carattere di principio fondamentale prevalgono rispetto alle previgenti disposizioni regionali in contrasto con esse. [B] Sulla prevalenza delle norme del T.U. dell’Edilizia, riguado alle misure di salvaguardia degli strumenti urbanistici, rispetto alle disposizioni regionali contrastanti con esse
Incarichi di redazione dei piani urbanistici e relative varianti
Dott. Francesco Barchielli. È ancora molto accreditata presso le amministrazioni la tesi secondo la quale gli incarichi professionali inerenti la pianificazione urbanistica e paesaggistica, possano essere affidati non attraverso le procedure del Codice dei Contratti Pubblici, bensì in via meramente diretta e fiduciaria. Vale pertanto la pena esaminare l'evoluzione normativa e giurisprudenziale in materia
Corte dei Conti, Sezione Toscana, 11 settembre 2007
[A] Sulla legittimità o meno dell’assegnazione a trattativa privata diretta di un incarico per la redazione dello strumento urbanistico, motivando sul fatto che trattasi di un'opera di natura eminentemente tecnica ed artistica affidabile “intuitus personae” (fattispecie relativa alla redazione del Piano Particolareggiato dei Viali a Mare di Viareggio da parte dell’Arch. Richard Rogers). [B] Sulla sussistenza o meno della colpa grave della Giunta Comunale che ha affidato un incarico a trattativa privata in presenza di ambiguità normative e giurisprudenziali riguardo all’affidamento di incarichi di redazione degli strumenti urbanitici
T.A.R. Lazio Roma, Sezione II, 3 gennaio 2008
Sull’istituto della compensazione urbanistica preordinato a salvaguardare il jus aedificandi già esistente in aree edificabili e conformate eventualmente in senso diverso da nuove prescrizioni pianificatorie
Corte Costituzionale, 26 giugno 2001
E’ illegittimo l'art. 25, comma 2, lettera g), del d.lgs. n. 112 del 1998, laddove stabilisce che, nel caso in cui il progetto sia in contrasto con uno strumento urbanistico, la determinazione della conferenza di servizi costituisce proposta di variante sulla quale si pronuncia definitivamente il consiglio comunale
Corte Costituzionale, 9 dicembre 2002
E’ illegittimo l’art. 1-bis, comma 5, del decreto-legge 12 ottobre 2000, n. 279, laddove attribuisce alle determinazioni assunte in sede di Comitato istituzionale delle Autorità di Bacino il valore di “variante agli strumenti urbanistici”, ponendosi in netto contrasto con le competenze regionali in materia di pianificazione urbanistica
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VIII, 24 ottobre 2007
Sul procedimento unico di variante urbanistica introdotto dalla legge regionale Campania n. 16 del 22 dicembre 2004 e sulla prevalenza o meno dello stesso rispetto alle varianti implicite previste dalla normativa statale
T.A.R. Emilia Romagna Parma, 29 novembre 2007
Sull’accordo di programma ai sensi dell’art. 34 del D.lgs n. 267 del 2000, sulla variante urbanistica semplificata che ne deriva e sulle condizioni che devono sussistere per farne ricorso
T.A.R. Calabria Reggio Calabria, 19 aprile 2007
Sull’obbligo delle Amministrazioni comunali di costruire gli strumenti urbanistici intorno a linee guida che esaltino il momento del recupero e della razionalizzazione del patrimonio edilizio esistente
T.A.R. Toscana, Sezione I, 5 aprile 2007
Sui casi in cui l’obbligo di esternazione delle ragioni che hanno condotto l’Amministrazione a determinare la destinazione delle singole aree assume carattere più penetrante
T.A.R. Toscana, Sezione I, 5 aprile 2007
[A] Sull’ampia potestà discrezionale di cui dispone l’Amministrazione nella formazione del regolamento urbanistico. [B] Sulla localizzazione di un’opera pubblica
T.A.R. Puglia Lecce, Sezione I, 6 marzo 2007
[A] Sulla discrezionalità amministrativa riconosciuta all’Ente Locale nell’individuazione delle aree da inserire nel Programma Pluriennale di Attuazione. [B] Sulla mancata inclusione di un’area nel Programma Pluriennale di Attuazione e sull’insorgenza o meno di un vincolo espropriativo
T.A.R. Toscana, Sezione I, 12 febbraio 2007
Sulla necessità o meno di osservare gli artt. 15 e seg. della legge regionale n. 1 del 2005, qualora le Amministrazioni facciano ricorso allo specifico modulo procedimentale dell’accordo di programma, qual è quello previsto e descritto dall’art. 34 del D.lgs. n. 267 del 2000
T.A.R. Puglia Lecce, Sezione I, 22 febbraio 2007
[A] Sulle conferenze di servizi relative agli accordi di programma. [B] Sull’atto che radica l’interesse all’impugnativa nel caso di accordo di programma in variante alla strumentazione urbanistica. [C] Sulle analogie tra la disciplina in tema di Accordi di programma ex art. 34, d.lgs. 267 del 2000 ed il procedimento di cui al d.P.R. 447 del 1998 in tema di insediamenti produttivi
T.A.R. Puglia Lecce, Sezione I, 25 gennaio 2007
Sulla destinazione di un’area ad attrezzature destinate al “tempo libero” tra le quali chioschi, bar, ristoranti, teatri all’aperto, impianti sportivi per allenamento e spettacolo e simili
T.A.R. Campania Napoli, Sezione I, 12 dicembre 2006
La regione ben può intervenire per circoscriverne la portata dell’istituto ex art. 5, d.P.R. 20 ottobre 1998 n. 447, evitando che quest’ultimo finisca per eludere la logica unitaria della pianificazione territoriale
Consiglio di Stato, Sezione V, 14 dicembre 2006
Sulla compatibilità o meno con la destinazione a zona agricola di boxes in muratura scoperti e capannoni in lamiera prefabbricata destinati a sosta e ricovero degli animali vivi di cui viene fatto commercio
T.A.R. Lazio Roma, Sezione II, 8 novembre 2006
Sull'introduzione della destinazione di un'area a verde agricolo e sulla necessità o meno di accertare che la suddetta destinazione consenta una reale e proficua utilizzazione agraria
Regione Toscana. D.P.G.R. del 2 novembre 2006 n. 51/R
Regolamento di disciplina dei processi di valutazione integrata e di valutazione ambientale degli strumenti di programmazione di competenza della Regione in attuazione dell'articolo 16 della legge regionale 11 agosto 1999, n. 49, recante "Norme in materia di programmazione regionale", e dell'articolo 11 della legge regionale 3 gennaio 2005, n. 1, recante "Norme per il governo del territorio"
T.A.R. Puglia Lecce, Sezione I, 16 maggio 2006
Sul procedimento relativo alla realizzazione di strutture dedicate alla nautica da diporto – ex art. 5 del D.P.R. 2 Dicembre 1997 n. 509 – e sul particolare modello di conferenza dei servizi
Consiglio di Stato, Sezione V, 3 marzo 2006
Sulle condizioni imprescindibili per l’avvio del procedimento ex D.P.R. n. 447/1998, sulla conformità del progetto alle norme vigenti in materia ambientale, sanitaria e della sicurezza del lavoro e sull’impossibilità di reperire nello strumento esistente aree idonee all’iniziativa produttiva
T.A.R. Puglia Lecce, Sezione I, 28 ottobre 2005, n. 4657
E’ illegittimo il ricorso alla variante di cui all’art 5 del DPR 447/98 al fine di conseguire l’approvazione di un progetto per la realizzazione di un impianto produttivo che esula dalle competenze proprie dell’ente comunale
T.A.R. Puglia Lecce, Sezione I, 26 maggio 2005, n. 2946
Lo strumento previsto dall’art 5 del DPR 447/98 è apprezzabile solo nella fase istruttoria del procedimento, resta invece impregiudicata la valenza di atto ampiamente discrezionale della delibera del Consiglio comunale di adozione o meno della variante urbanistica