T.A.R. Lazio, Roma, Sezione V, 30 giugno 2023
La prosecuzione dell’attività di coltivazione di cava in esercizio al momento di apposizione di un vincolo paesaggistico-ambientale è subordinata al rilascio di una nuova autorizzazione paesaggistica?
T.A.R. Campania, Napoli, Sezione V, 9 giugno 2023
[A] La destinazione a zona agricola di un’area è compatibile con la realizzazione di un impianto destinato al recupero dei rifiuti? [B] Sulla funzione preliminare di “carotaggio” dello screening rispetto alla Valutazione di Impatto Ambientale.
T.A.R. Sicilia, Catania, Sezione II, 6 giugno 2022
La dichiarazione dell’esistenza di vincoli urbanistici in una zona interessata da una cava con attività estrattiva è assimilabile al certificato di destinazione urbanistica ed è impossibile la sua autonoma impugnazione?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 4 luglio 2018
[A] La lavorazione di inerti all’interno di un ambito estrattivo deve necessariamente essere considerata urbanisticamente conforme? [B] L'attività di lavorazione di inerti può operare come un veicolo per l’insediamento definitivo di destinazioni d’uso produttive che non abbiano avuto un espresso riconoscimento negli strumenti urbanistici?
T.A.R. Marche, Sezione I, 1 febbraio 2016
Sull’attività estrattiva dei materiali di cava: cosa accade all’operatore economico che violi il cronoprogramma con l’estrazione di un quantitativo di materiale diverso da quello stabilito e in tempi non rispondenti all’attività programmata?
T.A.R. Toscana, Sezione II, 18 dicembre 2015
Sull’art. 17 comma 3 della L.R. Toscana n. 1/2005 e sul Piano delle Attività Estrattive, Recupero delle aree Escavate e di Riutilizzo dei Residui Recuperabili (P.A.E.R.P.): cosa deve intendersi con la generica indicazione della "amministrazione competente"?
T.A.R. Puglia Bari, Sezione I, 9 aprile 2014
Una lettura comunitariamente orientata della normativa nazionale deve condurre ad escludere l’assoggettabilità delle attività di riempimento delle cave alla speciale autorizzazione di cui all’art. 208 TUA, prevista per le attività di discarica, quando risultino preordinate al mero ripristino ambientale e vengano condotte con i materiali previsti
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 18 aprile 2013
L’attività estrattiva di cava, coinvolgendo interessi super individuali e valori costituzionali (ambiente, paesaggio, territorio, salute, iniziativa economica) e incidendo sul governo del territorio, non è mai completamente libera ma deve inserirsi in un contesto di interventi pianificati
T.A.R. Campania Napoli, Sezione V, 14 marzo 2013
Non può essere inibita l’attività di un impianto di trasformazione del materiale di cava di cui è stato vietato l’ulteriore sfruttamento qualora lo stesso impianto attualmente trasformi materiale proveniente dall’esterno
Consiglio di Stato, Sezione V, 24 gennaio 2013
[A] Il piano cave provinciale va classificato come atto amministrativo a contenuto plurimo, in quanto scindibile in tanti atti quanti sono gli ambiti territoriali considerati, infatti esso detta per ciascun singolo ambito territoriale estrattivo. [B] Va esclusa l’autoesecutività della direttiva 2001/42/CE in materia di VAS
Consiglio di Stato, Sezione VI, 19 marzo 2012
L’art. 146 del D.lgs 42 del 2004, nei vari testi approvati con gli atti normativi succedutisi nel tempo, ha disciplinato “separatamente” le attività di coltivazione di cava, mostrando una progressiva accentuazione del ruolo della Soprintendenza. Invece, l’art. 159 nelle sue varie formulazioni ha costantemente attribuito al Ministero dei beni e delle attività culturali (e alla Soprintendenza) il potere di annullamento, dell’autorizzazione paesaggistica emessa dall’autorità locale
Attività di escavazione e difetto di autorizzazione alla coltivazione cava
L’attività di escavazione in difetto o senza l’osservanza dell’autorizzazione alla coltivazione dei giacimenti di cava, realizzata in aree soggette a vincolo paesaggistico, non costituisce un antecedente logico del reato di cui all’art. 181 D.lgs. 42/04 per le opere eseguite in assenza o in difformità dall’autorizzazione paesaggistica. Le sanzioni amministrative per l’illegittima attività di escavazione non sono di competenza del giudice penale
Consiglio di Stato, Sezione V, 14 giugno 2011
[A] Sui lavori di escavazione compiuti per la realizzazione di un’opera pubblica e sulla possibilità o meno di ricondurli all’attività di coltivazione di cave. [B] E' ius receptum nel diritto comunitario che la nozione di rifiuto ai sensi delle direttive 75/442 e 78/319 non deve intendersi nel senso che escluda le sostanze e gli oggetti suscettibili di riutilizzazione economica
T.A.R. Umbria, Sezione I, 10 dicembre 2010
Sul caso di una cava a cielo aperto e sulle acque da dilavamento del piazzale dove avviene la frantumazione, lo stoccaggio, il caricamento ed il trasporto del materiale estrattivo
T.A.R. Sicilia Catania, Sezione I, 29 novembre 2010
[A] L'attività di coltivazione di una cava non è soggetta ad autorizzazione o a concessione edilizia. [B] Sulle opere realizzate all'interno dell'area di coltivazione della cava che si pongano in un rapporto di destinazione strumentale allo svolgimento della stessa attività, ma che consistono nelle realizzazioni di manufatti dotati di propria volumetria
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 17 maggio 2010
[A] Il rilascio dell’autorizzazione per la coltivazione di cava avviene non soltanto con riferimento alla sua collocazione nel territorio e con la determinazione del tipo e della quantità del materiale estraibile, ma anche con la specifica indicazione delle delimitazioni spaziali della cava stessa. [B] E’ l’illegittimo il provvedimento sanzionatorio in quanto ha effettuato il cumulo dei quantitativi dei materiali estratti dall’area autorizzata con quelli estratti dall’area non autorizzata
T.A.R. Marche, Sezione I, 30 novembre 2009
Sulla problematica generale dei criteri di scelta delle zone da destinare ad attività estrattiva nel territorio della Regione Marche ai sensi della L.R. n. 71 del 1997
Regione Toscana. DPGR del 23 febbraio 2007 n. 10
Regolamento recante istruzioni tecniche per la redazione degli strumenti della pianificazione provinciale e comunale in materia di cave e torbiere, di recupero di cave dismesse o in abbandono e di riutilizzo dei materiali assimilabili, in attuazione dell’articolo 6 della legge regionale 3 novembre 1998, n. 78 - B.U.R.T. n. 4 del 2-3-2007
Regione Toscana. DPGR del 23 febbraio 2007 n. 10
Regolamento recante istruzioni tecniche per la
redazione degli strumenti della pianificazione provinciale e comunale in materia di cave e torbiere, di recupero di cave dismesse o in abbandono e di riutilizzo dei materiali assimilabili, in attuazione dell’articolo 6 della legge regionale 3 novembre 1998, n. 78
Consiglio di Stato, Sezione V, 30 agosto 2006
Il divieto di aprire cave nel raggio di 200 mt. dai punti di captazione delle acque risponde all’intento di non cagionare l’inquinamento delle acque con l’attività estrattiva, comune sia alle cave che alle miniere