La posizione della giurisprudenza più recente in merito all’eventuale sospensione del giudizio amministrativo in pendenza di un procedimento penale (nel caso oggetto della sentenza, con riferimento ad un caso di annullamento in autotutela di un permesso di costruire).
[A] Sul potere-dovere del Giudice dell'esecuzione di verificare la legittimità del titolo abilitativo a fronte del deposito di istanza di revoca o sospensione dell'ordine di demolizione. [B] In merito alla necessità da parte del Giudice dell'esecuzione, investito della relativa istanza, di valutare i presupposti di applicazione della fiscalizzazione dell'abuso edilizio ai sensi degli art. 33 e 34, comma 2 del D.p.r. 380/2001.
Sulla rimozione delle conseguenze dannose o pericolose, quale presupposto della estinzione del reato per oblazione ex art. 162 bis, rispetto alla fattispecie di "Abusiva occupazione di spazio demaniale e inosservanza di limiti alla proprieta' privata" di cui all'art. 1161 cod. nav.
[A] L’Amministrazione può sospendere l’efficacia o gli effetti di un procedimento amministrativo, in attesa dell’esito di una parallela indagine del giudice penale? [B] Sull’obbligo del Comune di ricercare la sussistenza di un titolo che fondi una relazione giuridicamente qualificata tra soggetto e bene oggetto dell’intervento per cui è richiesto il titolo autorizzatorio edilizio.
Nell’ambito del rilascio di un permesso di costruire, l’aver omesso di indicare la presenza, a meno di dieci metri dalla tettoia, di un fabbricato prospicente costituisce una falsa rappresentazione rilevante ai fini dell’art. 21 nonies, comma 2 bis, L. 241/1990?
Se il giudicato penale determini un vincolo per l’Amministrazione per l’accertamento dei fatti rilevanti nell’attività di vigilanza edilizia e urbanistica.
Se l’ordine di demolizione delle opere abusive impartito dal giudice penale in sentenza di condanna per violazioni alla normativa urbanistico-edilizia debba essere eseguito dalla Pubblica amministrazione.
Quale è l’unica ipotesi in cui può residuare uno spazio di utilità per la sanatoria paesistica, pur in presenza del diniego di permesso di costruire o dell'accertamento di conformità urbanistico-edilizia?
Un dehor riparato con tende avvolgibili in pvc trasparenti (anziché in vetro) deve essere considerata una struttura sottoposta a tamponature laterali? O rimane una struttura aperta che non configura nuova costruzione e non necessita di permesso di costruire?
[A]L’Amministrazione, nel caso in cui l’ordine di demolizione sia impartito dal giudice penale, conserva il proprio potere sanzionatorio che le consente, a sua volta, di ordinare la demolizione di un bene? [B] L’ordine di demolizione impartito dal giudice penale, da parti di chi deve essere portato ad esecuzione?
E' possibile sostenere che il divieto di sanatoria introdotto dall’art. 146 del codice del 2004 sia applicabile solo a partire dalla data di entrata in vigore del d.lgs. n. 157 del 2006? Come si risolve il problema del trattamento intertemporale degli interventi realizzati prima dell’entrata in vigore del nuovo regime?
E' possibile sostenere che le sentenze penali di non doversi procedere perché il reato è estinto per prescrizione o per amnistia assumano efficacia nel giudizio amministrativo?
Può ritenersi legittimo l'ordine di demolizione d'ufficio delle opere abusive intervenuto a più di due anni di distanza dall’accertamento di inottemperanza e a circa tre dalla ingiunzione di ripristino dello stato dei luoghi nonchè, comunque, in presenza di una sentenza penale che dichiara di non doversi procedere?
Può il Comune adottare una sua ordinanza di demolizione avente ad oggetto lo stesso abuso edilizio e gli stessi profili di abusività, già fatto oggetto dell'ordine di demolizione inflitto con la sentenza penale di condanna?
[A] Che rilevanza assume ai fini del giudizio amministrativo la circostanza che in sede penale il giudice abbia definito le opere come “precarie”? [B] Ai fini della necessità del rilascio di una concessione edilizia, quando deve parlarsi di nuova costruzione?
E' possibile affermare che ove il manufatto abusivo sia sottoposto a sequestro penale è dovere del destinatario dell'ordine di demolizione adoperarsi per il dissequestro al mero scopo di eseguire l'ingiunta rimessione in pristino?
Sulle sanzioni amministrative della lottizzazione abusiva di terreni: il provvedimento di acquisizione del terreno in via amministrativa presuppone necessariamente la previa pronuncia di una sentenza di condanna penale?
Che rilevanza assume l’istituto dell’accertamento di compatibilità paesaggistica di cui all’art. 1, commi da 37 a 39 della l. n. 308 del 2004 ai fini della sanzionabilità amministrativa o penale del fatto?
“ne bis in idem” e sanzione demolitoria: c'è autonomia concettuale tra confisca ordinata dal giudice penale quale sanzione accessoria a una lottizzazione abusiva e ordine di demolizione ex articolo 31 D.P.R. n. 380/2001?
Può affermarsi che compete al pubblico ministero, quale organo promotore dell'esecuzione ex art. 655 c.p.p., determinare le modalità esecutive della demolizione disposta ex art. 7, L. n. 47 del 1985? Casa accade allorchè sorga una controversia concernente il titolo o le modalità esecutive della stessa?
Quali sono gli effetti estintivi della autorizzazione o concessione ottenuta successivamente alla occupazione di area demaniale marittima rispetto al reato di cui agli artt. 54 e 1161 c. nav. integrato con la precedente abusiva occupazione?
[A] Sulle misure amministrative ad effetti limitativi della sfera giuridica: sanzione “in senso stretto” e sanzione “in senso lato”; profili procedurali e sostanziali [B] Alla misura sanzionatoria prevista dall’art. 160, comma 5, del d.lgs. n. 42 del 2004, è applicabile la legge n. 689 del 1981?
La Pubblica Amministrazione può portare ad ottemperanza l’ordine di demolizione di opere abusivamente realizzate emesso dal Giudice penale senza preventivamente rimuovere in autotutela le proprie determinazioni che costituiscono il frutto delle condotte illecite accertate?
La sottoposizione di un manufatto abusivo a sequestro penale può costituire impedimento assoluto a ottemperare a un ordine di demolizione ovvero integrare causa di forza maggiore impeditiva della demolizione?
La particolare rilevanza di una prova versata in atti può consentire al giudice amministrativo di compiere una autonoma valutazione su fatti già accertati in sede penale?
La prosecuzione delle opere edilizie, attuata durante il periodo di vigenza dell'ordinanza comunale di sospensione dei lavori, integra la fattispecie di reato di cui all'art.44, comma 1 lett.b), d.P.R. n.380 del 2001, indipendentemente dalla successiva decorrenza del termine di efficacia dell'ordinanza medesima?
L'accertamento di compatibilità paesaggistica ex art. 181, commi 1-ter e 1- quater, D.Igs. n. 42 del 2004 può avere ad oggetto le sole opere già in origine assentibili perché compatibili con il paesaggio?
Sulla dibattuta questione delle conseguenze derivanti dall'esecuzione di interventi edilizi con permesso di costruire illegittimo e dei poteri del giudice penale in presenza di vizi di legittimità del titolo abilitativo: resoconto esaustivo dell'evoluzione giurisprudenziale. Sussiste un automatismo tra mera illegittimità del titolo abilitativo e reato urbanistico?
In tema di reati edilizi è possibile parlare di buona fede, idonea ad integrare la condizione soggettiva d'ignoranza inevitabile della legge penale, quando l'imputato abbia eseguito un intervento edilizio in assenza del necessario permesso di costruire in conseguenza di una erronea interpretazione di una pur chiara disposizione di legge ed omettendo di consultare il competente ufficio, formando il suo convincimento personale sull'insussistenza dell'obbligo di munirsi di apposito titolo abilitativo sulla base di un provvedimento della P.A. riguardante un diverso manufatto rispetto a quello realizzato?
La violazione dell'obbligo di esporre il cartello indicante gli estremi del titolo abilitativo può tuttora ritenersi penalmente punita dall'art. 44, lett. a) del d.P.R. 6 giugno 2011, n. 380?
Può ritenersi condivisibile l’indirizzo giurisprudenziale prevalente, sia amministrativo che penale che ritiene irrilevante la pendenza di un sequestro, ai fini della legittimità dell’ordine di demolizione, della sua eseguibilità e, quindi, della validità dei conseguenti provvedimenti sanzionatori? Insomma può esigersi che il cittadino impieghi tempo e risorse economiche per ottenere la restituzione di un bene di sua proprietà, ai soli fini della sua distruzione?
[A] In quali casi si ha cessazione della permanenza nella contravvenzione di costruzione abusiva? [B] Quand'è che un edificio può ritenersi "ultimato"?
L'inosservanza dell'art. 13 d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 (secondo il quale "il permesso di costruire è rilasciato dal dirigente o responsabile dello sportello unico nel rispetto delle leggi, dei regolamenti e degli strumenti urbanistici) può integrare il requisito della violazione di legge rilevante ai fini della configurabilità del reato di abuso di ufficio?
[A] In quali casi i residui da demolizione possono essere ricondotti alle categorie delle materie prime secondarie o dei sottoprodotti? Insomma, ai fini del reato previsto dall'art. 256, commi 1-3, del d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152, i materiali provenienti da demolizione possono essere qualificati come rifiuti? [B] Quand'è che può parlarsi di deposito temporaneo?
L'accertamento in sede penale della non responsabilità del privato per la commissione dell’abuso rende illegittima l’ordinanza di demolizione adottata nei suoi confronti in qualità di proprietario?
Può il giudice penale, nella sentenza di condanna, subordinare il beneficio della sospensione condizionale della pena alla demolizione dell'opera abusiva?
Il sequestro conservativo di un fabbricato determina l’impossibilità di adempiere alla ordinanza di demolizione? Quali obblighi gravano in questo caso sull'interessato?
Allorché sia pendente un procedimento penale su fatti rilevanti in un procedimento amministrativo, l’amministrazione deve (o può) sospendere le sue determinazioni in attesa dell’esito del giudizio penale o della conclusione delle indagini preliminari?
Sulla contravvenzione di lottizzazione abusiva: in presenza di titolo abilitativo illegittimo, è necessario che il giudice disapplichi tale atto perché sia configurabile il reato urbanistico? Possono ritenersi realizzate in "assenza" di permesso di costruire le opere eseguite sulla base di un provvedimento abilitativo meramente illegittimo? Quand’è che può considerarsi ammesso il sindacato sull'atto amministrativo da parte del giudice ordinario?
[A] Il direttore dei lavori che non abbia controllato il rispetto degli adempimenti prescritti dalla normativa antisismica incorre nel reato di omesso deposito del progetto per le costruzioni edificate in zona sismica? [B] Il deposito "in sanatoria" degli elaborati progettuali estingue la contravvenzione antisismica?
Ai fini dell'adozione del provvedimento di sequestro preventivo di un immobile già ultimato ed occupato, l'esigenza cautelare di evitare l'aggravamento del carico urbanistico può essere ritenuta compatibile con l'autorizzazione all'uso dell'immobile stesso?
Ai fini dell’esclusione del concorso nel reato previsto dall'art. 44 del d.P.R. n. 380 del 2001 può ritenersi sufficiente che il proprietario del terreno non abbia commissionato materialmente i lavori?
Sull’attuale formulazione dell'art. 181 del Codice dei beni culturali: qual è l’unica ipotesi di delitto residuata a fronte della sentenza n. 56 del 2016 della Corte Costituzionale?
[A] Sulla natura del reato di costruzione abusiva: in quale momento si può individuare la sua cessazione? [B] Sul nuovo vizio definibile come "travisamento della prova": la sentenza che non tenga conto del dato probatorio relativo all’ultimazione dei lavori, può ritenersene affetta?
[A] Per la realizzazione di una tettoia può ritenersi sufficiente una d.i.a.? [B] Sulla irragionevole differenziazione normativa delle due ipotesi rispettivamente ascrivibili al comma 1 e al comma 1 bis dell'art. 181, d.lgs. n. 42 del 2004. [C] Che rilevanza assume l’inammissibilità del motivo di ricorso in Cassazione circa un reato edilizio ai fini della prescrizione maturata successivamente all’introduzione di tale giudizio?
[A] L'ordine di demolizione del manufatto abusivo può ritenersi sottoposto alla disciplina della prescrizione stabilita dall'art. 173 cod. pen. per le sanzioni penali? [B] Può l'ordine di demolizione ritenersi riconducibile alla nozione convenzionale di "pena" elaborata dalla giurisprudenza della Corte EDU?
La "tutt'altro che trascurabile entità delle violazioni commesse" e "i rilevanti benefici economici procurati all'impresa edilizia" sono elementi che di per sé possono giustificare l’integrazione del reato di abuso d’ufficio?
L'autorizzazione paesistica è un provvedimento distinto ed autonomo rispetto ai provvedimenti autorizzatori in materia urbanistica? Che rilevanza assume la risposta al precedente quesito in tema di reati paesaggistici?
Nel procedimento speciale di applicazione della pena su richiesta delle parti può il Giudice, alterando i dati della concorde richiesta, subordinare l'operatività del beneficio sospensivo alla demolizione del manufatto abusivamente realizzato?
Può l'apertura di "pareti finestrate" sulla facciata di un edificio senza il preventivo rilascio del permesso di costruire integrare il reato previsto dall'art. 44 del d.P.R. n. 380 del 2001?
La circostanza che l’area su cui insistono gli illeciti edilizi sia sottoposta a sequestro preventivo costituisce motivo di illegittimità dell’ordine di demolizione?
È possibile affermare, con riferimento all’esecuzione di lavori senza il necessario titolo abilitativo, che i poteri dell'autorità amministrativa e del giudice chiamato a conoscere del loro esercizio siano condizionati dal giudicato penale assolutorio?
Sulle distanze che devono intercorrere tra le costruzioni realizzate in zona D: il comma 3 dell’art. 9 del decreto ministeriale n. 1444 del 1968 è applicabile anche a tale tipologia di zona?
Sull’operatività delle scriminanti in materia edilizia: lo stato di necessità per il reato di costruzione abusiva deve essere escluso già in linea di principio?
Sul carattere, impediente o meno, del sequestro penale all’acquisizione al patrimonio comunale conseguente all’inottemperanza all’ordine di demolizione
Deve considerarsi nulla, per violazione del principio di correlazione tra accusa e sentenza, la pronuncia con la quale l'imputato, tratto a giudizio per rispondere del reato di esecuzione di lavori in assenza del permesso di costruire e in assenza della concorrente autorizzazione paesaggistica, sia stato invece condannato per aver violato i titoli abilitativi ab origine validi ed esistenti?
La perpetrazione dell'illecito amministrativo sanzionato dall'art. 221 del T.U. delle leggi sanitarie (divieto di abitare gli edifici sforniti di certificato di agibilità) può integrare una situazione illecita valutabile ai fini dell'esecuzione del provvedimento di sequestro?
Sulla sospensione condizionale della pena: la cessione del bene immobile che il condannato era tenuto a rendere conforme alla normativa vigente può essere qualificata come impossibilità dell'adempimento e pertanto impedire la revoca automatica del beneficio?
Sui rapporti tra profilo amministrativo e profilo penalistico della realizzazione di opere o manufatti abusivi: sussiste una qualche preclusione legata all’accertamento della responsabilità penale ai fini dell’emanazione di ordine demolitorio?
[A] Sulla natura dell'acquisizione gratuita al patrimonio comunale dell'immobile abusivo e dell’area di sedime. [B] La sussistenza del sequestro penale sul manufatto abusivo determina l’impossibilità di osservare dell’ordine di demolizione?
Sui rapporti tra giudizio penale e giudizio amministrativo con particolare riferimento alla datazione della realizzazione delle opere difformi dal permesso di costruire: l’accertamento compiuto dal giudice penale relativo alla responsabilità penale degli imputati per i reati loro attribuiti può limitare l’accertamento dei fatti rimessa al giudice amministrativo?
Sul reato di lottizzazione abusiva: quand’è che può essere consentito lo sgombero dell'immobile quale modalità del sequestro strumentale alla futura confisca?
Sulla demolizione ordinata dal giudice penale ai sensi dell'art. 31, comma 9 d.P.R., 380/01 e, in particolare, sulla individuazione del relativo termine
Sulla rilevanza della sentenza penale di assoluzione in ambito di reati edilizi rispetto al giudizio amministrativo: il g.a. è condizionato dalla pronuncia penale in merito alla qualificazione dell'antigiuridicità?
Cosa accade allorché il giudice penale disponga la sospensione condizionale della pena subordinandola ex art 165 c.p. alla demolizione del manufatto abusivo, ma non provveda a fissare il termine entro cui adempiere? Nullità o mera necessità di integrazione? Volendo aderire a tale seconda impostazione a quale termine occorre fare riferimento?
Sull’applicabilità, o meno, alla disciplina della sanatoria di cui agli artt. 36 e 45 d.P.R. n. 380/2001 (già, artt. 13 e 22 legge n. 47/85), di effetti sulla prescrizione analoghi a quelli conseguenti dalla sospensione del processo che si determinano in caso di “condono edilizio”
La sentenza n. 56/2016, dichiarando la parziale incostituzionalità, per irragionevolezza sanzionatoria, del co. 1-bis dell’art. 181 d.lgs. n. 42/2004, ha delimitato il precetto del delitto paesaggistico ai soli interventi volumetrici di particolare consistenza. Ne deriva che gli abusi non autorizzati ricadenti su zone vincolate in via provvedimentale ricadono ormai sotto la leviore contravvenzione del co. 1, con conseguente riduzione dei termini di prescrizione ed applicabilità delle cause di non punibilità per accertamento postumo della compatibilità paesaggistica o per ravvedimento operoso, istituti finora preclusi.
Nella nota si analizzano – a prima lettura – i tipi criminosi ‚di risulta‛ conseguenti all’intervento demolitorio della Consulta, gli effetti sostanziali ‚riflessi‛ sulle cause di estinzione ed i complessi scenari processuali dello ius superveniens di favore, sia sui procedimenti pendenti che su quelli definiti, proponendosi infine – sulla scia di un percorso di tangibilità del giudicato ormai inarrestabile – soluzioni in executivis volte a rimuovere l’illegalità sopravvenuta (e la non proporzionalità) della pena (fonte: Rivista "Diritto Penale Contemporaneo")
Che rilevanza assume la momentanea inattività del cantiere ai fini della configurabilità del reato di cui all’art. 44 lett. a), D.P.R. n. 380 del 2001?
Sulla delibera comunale che dichiara l'esistenza di un interesse pubblico prevalente sul ripristino dell'assetto urbanistico violato da un’opera abusiva: quali sono le condizioni in presenza delle quali il giudice dell'esecuzione può ritenere il suddetto provvedimento legittimamente emanato?
Sull’illegittimità costituzionale della risposta sanzionatoria nei confronti dei reati incidenti su beni paesaggistici vincolati per provvedimento così come disciplinata dall’art. 181, comma 1-bis, del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42
Sulla natura (permanente o istantanea) del reato di cui all'art. 181 del d.lgs n. 42 del 2004; ricadute sul relativo regime di durata della prescrizione
È possibile aderire alla tesi della natura “sostanzialmente penale”, anziché amministrativa, dell'ordine di demolizione emesso al termine del relativo processo, con tutto quanto consegue in termini di prescrizione?
La realizzazione su aree vincolate di interventi precari o facilmente amovibili in difetto di autorizzazione paesaggistica, in caso di occupazione temporanea del suolo per un periodo inferiore a 120 giorni, può integrare il reato previsto dall'art. 181, comma primo bis, D.Lgs. n. 42 del 2004?
Sulla individuazione della quota a partire dalla quale misurare, ai fini della conformità al modello assentito, la altezza di un edificio: tale quota deve corrispondere al cosiddetto piano di campagna ovvero va individuata nel livello superiore del marciapiede circostante l'edificio?
In tema di reati edilizi, la responsabilità del proprietario o comproprietario non committente può essere oggettivamente dedotta dal diritto insistente sul bene?
Sulla natura dell’ordine di demolizione impartito dal giudice penale con la sentenza di condanna per il reato di cui all'art. 44 d.P.R. n. 380 del 2001
Sull’art. 31, comma 8, d.P.R. n. 380 del 2001: la demolizione ordinata con la sentenza di condanna per il reato di cui all'art. 44 è sanzione amministrativa di tipo ablatorio, pena accessoria, ovvero, misura di sicurezza patrimoniale?
[A] Può, in ragione della giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo, ritenersi che l'ordine di demolizione abbia natura di sanzione penale? [B] In materia di reati concernenti le violazioni edilizie, può l'ordine di demolizione del manufatto abusivo considerarsi soggetto alla prescrizione stabilita dall'art. 173 cod. pen. per le sanzioni penali?
Violazione di sigilli ed efficacia del decreto di sequestro preventivo: le coordinate del problema affrontate funditus dalla Corte di Cassazione in materia di reati edilizi
Sulla contravvenzione di distruzione o deturpamento di bellezze naturali, di cui all’art. 734 c.p., ed in particolare sulla sussistenza o meno dell'elemento obbiettivo del reato: l'eventuale rilascio di autorizzazione amministrativa esclude la sussistenza della violazione delle bellezze naturali?
Sulle fattispecie di sequestro preventivo per reati paesaggistici: la sola esistenza di una struttura abusiva integra il requisito dell'attualità del pericolo indipendentemente dall'essere l'edificazione ultimata o meno?
[A] Sull’esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto: si può considerare tenue -secondo i criteri di cui all'art. 133, comma 1, cod. pen.- un'offesa all'interesse penalmente tutelato che continua a protrarsi nel tempo? L'applicazione della causa di non punibilità per la particolare tenuità del fatto può essere applicata alle contravvenzioni relative agli abusi edilizi soltanto dopo l’eliminazione dell’opera abusiva? [B] Sul concorso tra particolare tenuità del fatto e prescrizione: nel giudizio di rinvio può essere dichiarato prescritto il reato quando la causa estintiva sia sopravvenuta alla sentenza di annullamento parziale che ha affermato l'applicabilità dell'art. 131-bis cod. pen.?
Sull’impiego del sequestro preventivo in zone paesaggisticamente vincolate: il rischio di offesa al territorio ed all'equilibrio ambientale perdura anche a prescindere dall’ultimazione dell'opera?
[A] La natura precaria di un manufatto può essere desunta dalla temporaneità della destinazione dell'opera come attribuitale dal costruttore? Il fatto che l'opera sia adibita abitualmente al ricovero degli animali (pollaio) esclude, di per sé, la natura precaria della stessa? [B] La causa di non punibilità per la particolare tenuità del fatto di cui all’art. 131-bis c.p. è applicabile alle contravvenzioni relative agli abusi edilizi aventi natura di reato permanente? [C] Può la declaratoria di estinzione del reato per prescrizione prevalere sull'esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto di cui all'art. 131-bis c.p.?
Sulla nozione di variazione essenziale dal permesso di costruire: che rilievo assume in tale contesto la novella ex art. 17, comma 1, lett. n) decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito in legge 11 novembre 2014, n. 164 che, tra l'altro, nell'affermare che il mutamento della destinazione d'uso all'interno della stessa categoria funzionale è sempre consentito, fa salve, in ogni caso, le diverse previsioni da parte delle leggi regionali e degli strumenti urbanistici comunali?
Sull’elemento soggettivo del reato di abuso d’ufficio: quest’ultimo può ritenersi integrato per il solo svolgimento di un iter procedimentale “definito come eccessivamente sollecito della pratica”?
Sull'ordine di demolizione adottato dal giudice ai sensi dell'art. 7 legge n. 47/1985: quest’ultimo è, al pari delle altre statuizioni contenute nella sentenza definitiva, soggetto all'esecuzione nelle forme previste dal codice di procedura penale? A quale giudice appartiene la giurisdizione nel caso in cui il Comune abbia ricevuto impulsi a provvedere da parte della Procura generale, e abbia conseguentemente provveduto, non già alla demolizione del manufatto abusivo, ma all’acquisizione del bene al patrimonio del Comune?
[A] Il reato di pericolo previsto dall'art. 181 del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, richiede ai fini della sua configurabilità un effettivo pregiudizio per l'ambiente? [B] Il positivo accertamento di compatibilità paesaggistica dell'abuso edilizio eseguito in zona vincolata esclude la punibilità del reato di pericolo di cui all'art. 181, comma 1-bis, D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42?
Sui rapporti tra ordine di remissione in pristino dello stato originario dei luoghi (mediante bonifica dalle sostanze contaminanti derivanti dal deposito di materiali non inerti) e dichiarazione di estinzione del reato per maturata prescrizione
Sul regime penalistico delle ristrutturazioni edilizie: la realizzazione in assenza di permesso di costruire di un fabbricato con blocchi di cemento prefabbricato e basamento in calcestruzzo integra un illecito penale o solo amministrativo?
Sugli indici sintomatici della particolare tenuità del fatto: può la valutazione in merito soffermarsi esclusivamente sulle caratteristiche costruttive e dimensionali delle opere e sulla loro destinazione?
[A] Sulla lottizzazione negoziale, ed in particolare sulla lottizzazione mista. [B] Sui giudizi di legittimità costituzionale dell'art. 44, comma 2, del d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380: la confisca urbanistica può essere disposta solo unitamente ad una sentenza di condanna da parte del giudice per il reato di lottizzazione abusiva?
[A] L'esecuzione dell'ordine di demolizione impartito dal giudice a seguito dell'accertata edificazione in violazione di norme urbanistiche, può essere escluso dall'alienazione del manufatto abusivo a terzi, eventualmente anche intervenuta anteriormente all'ordine medesimo? [B] L'ordine di demolizione può riguardare anche i beni costituenti il fondo patrimoniale familiare di cui all'art. 167 c.c.?
[A] In sede di riesame del provvedimento che dispone il sequestro conservativo è proponibile la questione relativa alla sussistenza del "fumus commissi delicti" qualora sia intervenuto il decreto che dispone il rinvio a giudizio del soggetto interessato? [B] Sull’art. 311 D.Lgs. 152/2006: è legittimo il provvedimento di risarcimento in forma generica per equivalente del danno ambientale che non motivi specificamente sulla impossibilità del ripristino in forma specifica? [C] Sull’applicabilità o meno del sequestro conservativo nelle ipotesi di danno ambientale
Sulla procedura di estinzione dei reati di cui alla Parte VI-bis, D.Lgs. 152/06 introdotta dalla legge 22 maggio 2015, n. 68; in particolare sui verbali di prescrizione di cui all’art. 318-ter del citato decreto legislativo: dubbi del T.A.R. Toscana in merito alla giurisdizione e alla legittimità costituzionale
Sui commi 1 e 1-bis, dell'art. 181 del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42: rispetto a tali norme, che rilevanza assume, ai fini della estinzione del reato, la rimessione in pristino delle aree o degli immobili assoggettati a vincolo paesaggistico spontaneamente eseguita dal trasgressore?
Che rilievo assumono ai fini del reato di cui all'art. 44 del dPR n. 380 del 2001, le modifiche apportate dall'art. 17 del decreto legge n. 133 del 2014, convertito in legge con modificazioni con legge n. 164 del 2014, all'art. 3 del citato dPR n. 380? Il mutamento di destinazione d'uso di un immobile previa esecuzione in esso di opere edilizie, senza il preventivo rilascio del permesso di costruire, integra il reato di cui all'art. 44 del d.P.R. n. 380 del 2001?
[A] Sulla questione relativa alla applicabilità del sequestro preventivo all'immobile ultimato: la parola definitiva delle Sezioni Unite. [B] Sulla corretta valutazione dei presupposti per l'applicazione del sequestro preventivo con riferimento all'aggravio del carico urbanistico
[A] Sull’art. 169 del d.lgs. 422004: individuazione dei destinatari del precetto e dell’oggetto di tutela. [B] Sull’incidenza del provvedimento amministrativo di “sanatoria” rispetto alla norma incriminatrice: il rilascio della valutazione paesaggistica all'esito della procedura di cui al comma 1-quater dell’articolo 181, d.lgs n. 42 del 2004 determina di per sé ed automaticamente la non punibilità del reato paesaggistico contestato?
[A] Sull’aggravio del carico urbanistico. [B] Incidenza sul carico urbanistico e sequestro preventivo: quest’ultimo è giustificato anche laddove il manufatto ultimato sia utilizzato in conformità alle destinazioni di zona?
Sulla rilevanza che il falso, ancorché innocuo, assume in materia edilizia: il riferimento dell'ultimazione delle opere a epoca (1975) diversa da quella accertata in sede penale (1978) può ex se risultare circostanza ostativa al rilascio della concessione in sanatoria?
Può l’ordinanza di archiviazione del GIP emessa in considerazione della probabile prescrizione del reato (in ragione dell’incertezza della datazione dell’opera abusiva) rilevare ai fini della legittimità dell’ordinanza di demolizione?
[A] Quand’è che risulta ammissibile il sequestro di un immobile costruito abusivamente e la cui edificazione sia già stata ultimata? [B] In materia di efficacia del piano di attuazione (o di strumenti urbanistici analoghi, quale un piano di lottizzazione o un piano di zona per l'edilizia economica e popolare) dopo la scadenza del termine previsto per la sua esecuzione: quale significato attribuire agli artt. 16, 17 e 28 della legge urbanistica n. 1150 del 1942?
Sui rapporti tra norma penale incriminatrice e titolo autorizzatorio edilizio (illegittimo): a fronte del rilascio dell'autorizzazione paesaggistica da parte dell’amministrazione competente, deve il giudice comunque accertare la sussistenza dei presupposti di fatto e di diritto legittimanti la "sanatoria"?
Sul sequestro preventivo per reati paesaggistici: la sola esistenza di una struttura abusiva integra il requisito dell'attualità e concretezza del pericolo indipendentemente dall'essere l'edificazione ultimata o meno? C’è differenza tra il periculum in mora relativo al sequestro operato in relazione a reati edilizi e quello relativo al sequestro operato per reati paesaggistici?
[A] L'ordine di demolizione impartito dal giudice con la sentenza di condanna è suscettibile di passare in giudicato? [B] Sulle ipotesi in cui il giudice dell'esecuzione ha l'obbligo di revocare l'ordine di demolizione del manufatto abusivo impartito con la sentenza di condanna o di patteggiamento. [C] L'ordine di demolizione del manufatto abusivo è soggetto a prescrizione?
[A] Nell'ipotesi di acquisto dell'immobile per successione a causa di morte, l'ordine di demolizione del manufatto abusivo conserva la sua efficacia nei confronti dell'erede del condannato? [B] L'esecuzione di un sequestro o di un ordine di demolizione di un immobile abusivamente realizzato è preclusa dall'intervenuta cessione a terzi del medesimo?
[A] Sulla distribuzione dell’onus probandi in ordine all’effettivo momento di realizzazione degli interventi abusivi. [B] Sull'efficacia vincolante del giudicato penale dinanzi al giudice amministrativo
Sulla interpretazione costituzionalmente convenzionalmente conforme della sentenza c.d. Varvara: la confisca urbanistica non esige una sentenza di condanna formale da parte del giudice penale risultando compatibile pure con la pronuncia di proscioglimento per estinzione del reato conseguente alla prescrizione
[A] Sull'incertezza assoluta sulla data di commissione del reato o, comunque, sull'inizio del termine di prescrizione, in tema di reati edilizi [B] Quando la realizzazione di un'opera senza autorizzazione su area demaniale integra il reato permanente di abusiva occupazione e quando, invece, quello istantaneo di illecita innovazione?
Sulla rilevanza o meno della sopravvenienza di strumenti di pianificazione urbanistica che modifichino il preesistente regime edificatorio dei suoli al fine di estinguere il reato di cui all'art. 44 del d.P.R. n. 380 del 2001
Sul provvedimento di sequestro preventivo: valutazioni relative alla incidenza dell’intervento edilizio sul carico urbanistico nel caso in cui la libera disponibilità di esso possa concretamente pregiudicare gli interessi attinenti alla gestione del territorio ed incidere, appunto, sul "carico urbanistico"
[A] Sulla idoneità o meno del positivo accertamento di compatibilità paesaggistica dell'abuso edilizio eseguito in zona vincolata ad escludere la punibilità del delitto paesaggistico previsto dall'art. 181, comma 1-bis, d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42. [B] Sulla valutazione della offensività in concreto del reato di cui all’art 181, comma 1 bis, d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42: concreto apprezzamento di un danno ambientale o attitudine della condotta a porre in pericolo il bene protetto?
[A] Sulla nozione di “ultimazione” in tema di reati edilizi. [B] Sulla questione relativa alla mancanza di attualità del periculum nel sequestro preventivo, con particolare riferimento al reato previsto dall'art. 44, comma primo, lett. c), d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 ed alla struttura abusiva, realizzata senza autorizzazione in area sottoposta a vincolo paesaggistico
Sulla necessità del preventivo permesso di costruire per la sistemazione di un'insegna o tabella pubblicitaria: osservazioni sull’asserito rapporto di specialità tra la disciplina sanzionatoria penale dettata in materia urbanistica e antisismica dal d.P.R. n. 380 del 2001 e quella, amministrativa pecuniaria, dettata dal decreto legislativo n. 507 del 1993
In tema di abuso d'ufficio in materia edilizia, la prova del dolo intenzionale, che qualifica la fattispecie criminosa, può essere desunta anche da elementi sintomatici come la macroscopica illegittimità dell'atto compiuto
Sulla inapplicabilità del meccanismo di estinzione conseguente al rilascio di concessione edilizia in sanatoria ai reati relativi a violazioni di disposizioni in materia di costruzioni in zona sismica
Sui presupposti necessari per attribuire efficacia estintiva dell'illecito penale al permesso in sanatoria, ai sensi dell'art. 36 del D.P.R. 380 del 2001
Sulla decorrenza del termine di prescrizione del reato nell’ipotesi in cui all’eventuale dissequestro delle opere abusivamente realizzate, non abbia fatto seguito alcuna prosecuzione dei lavori: concetto di disponibilità effettiva dell’avente diritto
Sulla natura permanente dei reati di omessa denuncia dei lavori e presentazione dei progetti e di inizio dei lavori senza preventiva autorizzazione scritta dell’ufficio competente
Sull’esistenza o meno, in capo al soggetto cui sono stati notificati i verbali conclusivi di un accertamento, del diritto di accesso relativamente all'esposto che ha dato origine alle verifiche ispettive
[A] Sulla possibilità per il giudice amministrativo di utilizzare prove raccolte in diverso giudizio fra le stesse o altre parti. [B] Sull’efficacia della sentenza di non luogo a procedere nel giudizio amministrativo ai sensi dell’art. 654 c.p.p.
[A] Sulla possibilità o meno del giudice penale di disapplicare la concessione edilizia illegittima, equiparando, così, i lavori eseguiti con titolo illegittimo a quelli eseguiti in assenza di concessione ed integranti, pertanto, il reato di cui all'art. 44, lett. b), d.P.R. n. 380 del 2001. [B] Sull'esistenza dell’elemento soggettivo della contravvenzione di cui all'art. 44 lettera a) d.P.R. n. 380 del 2001, in presenza di una violazione grossolana o macroscopica. [C] Sulla possibilità di disporre il sequestro preventivo di una costruzione abusiva in presenza di una concessione edilizia
Sulla possibilità di configurare la responsabilità del direttore dei lavori per le contravvenzioni in materia di edilizia ed urbanistica indipendentemente dalla sua concreta presenza in cantiere
Sulla nozione di "innovazione" rilevante ai fini della sussistenza del reato di cui all'art. 1161, comma 1, n. 1), cod. nav., con particolare attenzione ad alcune ipotesi applicative, quali ad es. la realizzazione di una recinzione, di una veranda in legno, di una struttura in legno e telo ombreggiante ed ancora di un gazebo in legno, un container frigo utilizzato come deposito e un palco in legno
[A] Le risultanze emerse nel corso di un procedimento penale ben possono indurre l’amministrazione a riconsiderare la legittimità dei propri precedenti atti e a valutare se attivare e concludere procedimenti in sede di autotutela. [B] L’esigenza di tutelare i valori riconducibili all’art. 9 della Costituzione ha una sicura preminenza rispetto all’interesse contrapposto di chi intenda continuare una attività economica sulla base di illegittimi atti
[A] L’ordine di demolizione delle opere abusive impartito dal giudice penale in sentenza di condanna per violazioni alla normativa urbanistico- edilizia non deve essere eseguito dalla pubblica amministrazione ma, al contrario, la caratterizzazione che tale provvedimento riceve dalla sede in cui viene adottato conferma la giurisdizione dell’A.G.O. [B] L’ordine di demolizione irrogato in sentenza penale, costituendo una sanzione amministrativa caratterizzata dalla natura giurisdizionale dell’organo istituzionale al quale ne è appunto attribuita l’applicazione, non passa in giudicato essendo sempre possibile la sua revoca
[A] Gli effetti che la pronuncia di assoluzione del Giudice penale produce sull’estensione dei poteri decisori del Giudice amministrativo sono disciplinati dall’articolo 654 C.P.P. [B] Il mutamento di destinazione urbanistica solamente funzionale, ovverosia realizzato senza opere, non necessita di titolo abilitativo, purché si tratti di una destinazione d’uso ammessa dal Piano Regolatore
[A] Sugli effetti della sentenza penale di assoluzione nel giudizio amministrativo. [B] Sul titolo edilizio necessario alla realizzazione di un soppalco
Sulle case mobili non infisse stabilmente al suolo e sulla temporaneità dell'ancoraggio ai sensi dell'art. 29, comma 2, della legge della Regione Toscana n. 42 del 2000
Sulla necessità o meno di sospendere il giudizio dinanzi al Tribunale Amministrativo in attesa della conclusione del procedimento penale per abusi edilizi
Il procedimento amministrativo e il procedimento penale di repressione dell’abusivismo edilizio rimangono tra loro completamente autonomi, avendo essi presupposti ed effetti diversi
Sul provvedimento amministrativo edilizio che sia stato rilasciato sulla base di un atto la cui emanazione abbia comportato alla commissione di un reato e sulla sua nullità oppure mera annullabilità
La giurisprudenza penale della Corte di Cassazione ammette la valutazione di compatibilità o meno dell’esecuzione dell’ordine di demolizione disposto con sentenza penale rispetto ai provvedimenti dell’Autorità amministrativa riguardanti il rilascio di titoli autorizzatori ad aedificandum rilasciati anche a sanatoria degli abusi
[A] Sull'art. 19 della legge n. 47/1985 che prevede la confisca dei terreni abusivamente lottizzati e delle opere abusivamente costruite ogni volta che sia stata accertata una lottizzazione abusiva ed anche nel caso in cui non sia stata irrogata una condanna. [B] Sull'applicabilità o meno della misura della confisca anche qualora l'autorità amministrativa, cui compete istituzionalmente il governo del territorio, nell'autonomo esercizio del potere ad essa devoluto dalla legge, abbia ritenuto di dovere successivamente autorizzare l'intervento lottizzatorio
In tema di reati edilizi, l'ordine di demolizione di cui all'art. 31, comma 9, d.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 è una sanzione amministrativa di tipo ablatorio, accessoria rispetto alla condanna principale
[A] Sul rilascio della concessione edilizia per la realizzazione di un manufatto ad uso agricolo che non avrebbe potuto essere qualificato come ristrutturazione edilizia stante la sagoma diversa e la cubatura maggiore a quella prevista per oltre il 5%, senza che ricorressero i presupposti previsti dalla L.R. Toscana n. 43 del 2001. [B] Sulla configurabilità del reato di abuso d’ufficio laddove venga rilasciata la concessione edilizia in sanatoria in assenza del requisito della conformità dell'opera agli strumenti urbanistici generali. [C] In tema di abuso di ufficio, il dolo non è escluso per il fatto che nello svolgimento della funzione amministrativa il pubblico ufficiale si prefigga di realizzare un interesse pubblico, quando all'autore del reato non è legittimamente affidata la cura dell'interesse in questione
L'autorità di cosa giudicata nel giudizio amministrativo si produce solo se la p.a. si sia costituita parte civile nel processo penale e in quella sede abbia potuto formulare le proprie difese
Non ogni denuncia di reato presentata dalla pubblica amministrazione all'autorità giudiziaria costituisce atto coperto da segreto istruttorio penale e come tale sottratta all'accesso
L’esistenza di un sequestro penale sul manufatto abusivo oggetto di ingiunzione comunale di demolizione e di ripristino dello stato dei luoghi non determina la sospensione del termine di novanta giorni
Può ravvisarsi la sussistenza del reato di abuso d’ufficio ex. art. 323 c.p. laddove sia il sindaco sia i funzionari comunali omettano del tutto, dopo la emissione della ordinanza di demolizione, di dare esecuzione alla stessa
Non si configurano funzioni dell'Amministrazione per l'esecuzione dell'ordine di demolizione impartito dal giudice penale, spettando tale competenza al pubblico ministero
[A] Le dichiarazioni rese agli organi di polizia giudiziaria costituiscono confessione stragiudiziale fatta ad un terzo che il giudice ha il potere - dovere di apprezzare liberamente. [B] Sull’art. 64 del decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59, recante Attuazione della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno, con cui è stata trasposta nell’ordinamento italiano la cd. “direttiva Bolkestein”, inerente la liberalizzazione dei servizi nel mercato interno con particolare riferimento all'apertura o il trasferimento di sede degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande al pubblico
[A] Sui presupposti che devono sussistere affinché una sentenza penale di assoluzione possa dispiegare piena efficacia nel processo amministrativo, ai sensi dell’art. 654 c.p.p. [B] Sul principio di “scindibilità” degli addebiti allorché si tratti di abusi commessi su diverse unità immobiliari. [C] Sulla questione della “scindibilità” degli addebiti in considerazione dell’apporto di ciascun soggetto alla realizzazione dell’opera abusiva e sull’istituto del concorso di persone nella commissione dell’illecito amministrativo
Il sequestro non esclude di per sé la possibilità di procedere alla demolizione delle opere abusive; così come, per contro, non giustifica l’inerzia del privato sulla base del semplice rispetto delle esigenze probatorie e difensive che possono averlo determinato
Sulla susssistenza di un procedimento penale in corso riguardo all'accordo corruttivo tra un soggetto privato, il Sindaco, l’Assessore ai lavori pubblici ed il Dirigente comunale competente, avente ad oggetto l’approvazione di un piano attuativo, e sulla possibilità o meno da parte dell’Amministrazione di sospendere cautelativamente il rilascio dei permessi di costruire
L'iniziativa dell'Amministrazione, in materia di adozione dei provvedimenti repressivi, è del tutto svincolata da quella dell'autorità giudiziaria penale
Il protrarsi del procedimento di condono oltre ogni limite ragionevole, in merito al quale le giustificazioni fornite dal Comune appaiono totalmente inadeguate, risolvendosi in una sanatoria di fatto, rende inevitabile, ad avviso del Collegio, la trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica, per ogni valutazione di competenza
Sull'abuso d'ufficio connesso al rilascio di un permesso edilizio ritenuto illegittimo e sulle indagini tese all’accertamento del dolo da parte del pubblico funzionario
Sulle misurazioni riportate in progetto, in quanto rese da un professionista nell’ambito di una progettazione privata ed assistite da una particolare garanzia di affidabilità, dacché eseguite nell’esercizio di un servizio di pubblica necessità
Sulla possibilità o meno da parte del giudice amministrativo di utilizzare come fonte del proprio convincimento le prove raccolte nel giudizio penale conclusosi con sentenza non esplicante autorità di giudicato nei confronti della pubblica amministrazione e di ricavare gli elementi di fatto dalla sentenza e dagli altri atti del processo penale
Il sequestro conservativo penale - a differenza del sequestro probatorio - non preclude il dissequestro finalizzato alla ottemperanza dell’ingiunzione amministrativa di demolizione del manufatto edilizio abusivo
Il potere di ordinare la demolizione (o, come nella fattispecie in esame, il ripristino dello stato dei luoghi) attribuito al giudice, pur essendo di natura amministrativa, è perciò rivolto al ripristino del bene protetto in virtù di un interesse (anche di prevenzione) correlato all'esercizio della potestà di giustizia e non gli è conferito, di conseguenza, per il soddisfacimento dei fini della pubblica amministrazione
[A] L’Amministrazione comunale per comminare il provvedimento sanzionatorio non è tenuta ad individuare l’effettivo proprietario dell’area sulla quale viene realizzato l’abuso edilizio. [B] Si deve escludere che la sentenza giudice penale possa avere rilevanza nel giudizio amministrativo
Il committente può essere chiamato a rispondere dell'infortunio qualora l'omessa adozione delle misure di prevenzione prescritte all’appaltatore sia immediatamente percepibile cosicché il committente medesimo sia in grado di accorgersi dell'inadeguatezza delle stesse senza particolari indagini
[A] Sull’accessibilità o meno delle denunce e degli esposti in materia edilizia. [B] Sulla legittimità del diniego di accesso nell’ipotesi di sussistenza di indagini penali
Sulla trasformazione di un balcone o di un terrazzino circondato da muri perimetrali in veranda, o di un terrapieno et similia mediante chiusura a mezzo di installazione di pannelli di vetro su intelaiatura metallica od altri elementi costruttivi
[A] Sugli interventi di ripristino di edifici diruti e sui caratteri che deve possedere il rudere affinché l’intervento non debba essere qualificato come nuova costruzione. [B] Sulla giurisprudenza penale riguardo alla ricostruzione di immobili diruti
L’attività di escavazione in difetto o senza l’osservanza dell’autorizzazione alla coltivazione dei giacimenti di cava, realizzata in aree soggette a vincolo paesaggistico, non costituisce un antecedente logico del reato di cui all’art. 181 D.lgs. 42/04 per le opere eseguite in assenza o in difformità dall’autorizzazione paesaggistica. Le sanzioni amministrative per l’illegittima attività di escavazione non sono di competenza del giudice penale
La intervenuta assoluzione in sede penale per il reato di costruzione abusiva non vincola il giudice amministrativo circa la necessità o meno di una concessione edilizia per detta costruzione
E’ responsabile il proprietario (committente) che affida lavori edili in economia a lavoratore autonomo di non verificata professionalità e in assenza di qualsiasi apprestamento di presidi anticaduta a fronte di lavorazioni in quota superiore ai metri due
[A] Sugli accertamenti che deve effettuare il giudice penale nel valutare la sussistenza o meno della liceità di un intervento edilizio. [B] Sugli interventi sul patrimonio edilizio esistente in zona agricola in assenza del piano strutturale comunale, ai sensi dell’art. 44 della L.R. Toscana n. 1 del 2005
La sottoposizione del manufatto a sequestro da parte della autorità giudiziaria penale non inficia la legittimità dell’ordine di acquisizione emanato dall’autorità amministrativa
Sul posizionamento stabile di roulotte e di case mobili prefabbricate, di verande e di pergolati, con migliorie degli impianti idrici ed elettrici, con pavimentazioni e piastrellamenti vari, sino ad arrivare alla attuale definitiva trasformazione urbanistica dell'intera area
La permanenza del reato di cui agli artt. 54 e 1161 del codice della navigazione si protrae anche dopo l'ultimazione delle opere nei confronti dei soggetti che continuano ad occupare ed utilizzare le opere abusive
[A] Sui casi in cui la responsabilità penale per la costruzione edilizia può essere attribuita al proprietario dell’area. [B] Sulla violazione dei sigilli e sulla responsabilità per il custode. [C] Il giudice, nella sentenza di condanna, può subordinare il beneficio della sospensione condizionale della pena alla demolizione dell'opera abusiva
Sulla responsabilità di colui che, in qualità di tecnico professionista assevera - nella dichiarazione inizio di attività (D.I.A.), in maniera difforme dal reale, lo stato dei luoghi in cui si sarebbero successivamente svolte le modifiche di un immobile
Il rilascio del permesso in sanatoria non determina automaticamente la revoca dell'ordine di demolizione o di riduzione in pristino emesso dal giudice penale
In materia edilizia può essere attribuita al proprietario, non formalmente committente dell'opera, la responsabilità per la violazione del D.P.R. 380 del 2001, art. 44), sulla base di valutazioni fattuali
L'ordine di demolizione ha come presupposto la pronuncia di una sentenza di condanna o ad essa equiparata e non il mero accertamento della commissione dell'abuso edilizio, come nel caso di sentenza di estinzione per prescrizione
[A] L'interesse al ripristino dell'assetto territoriale violato è derogabile dal Consiglio comunale soltanto in presenza di fondate ragioni di mantenimento dell'opera abusiva. [B] L'acquisizione gratuita dell'opera abusiva al patrimonio disponibile del Comune non è incompatibile con l'ordine di demolizione emesso dal giudice penale
Il regime dei titoli abilitativi edilizi non può essere eluso attraverso la suddivisione dell'attività edificatoria finale nelle singole opere che concorrono a realizzarla
La confisca di cui all’art. 240 del cod. pen. è un istituto ontologicamente diverso da quello disciplinato dell’art. 19 della legge 28 febbraio 1985 n. 47, ai sensi e per gli effetti del quale la confisca è obbligatoria ogni volta che il giudice penale accerti che vi è stata lottizzazione abusiva
[A] Sulla corretta interpretazione dell’art. 10, comma 1, lett. c) del T.U. sull'edilizia, secondo il quale sono subordinati a permesso di costruire "gli interventi di ristrutturazione edilizia che … limitatamente agli immobili compresi nelle zone omogenee A) comportino mutamento della destinazione d'uso". [B] Sulla rilevanza del mutamento di destinazione d’uso laddove si passi da una categoria funzionalmente autonoma ad una diversa dal punto di vista urbanistico. [C] Sulla potestà legislativa delle regioni in materia di mutamento di destinazione d’uso. [D] Il controllo sulla conformità dell'opera ai fini dell'applicazione delle sanzioni penali spetta al giudice ordinario senza necessità di disapplicare il titolo edilizio
A seguito di sentenza di condanna per abuso edilizio non può essere disposta la confisca, né obbligatoria né facoltativa, a norma dell’art. 240 cod. pen.
Sulla possibilità o meno di accertare la sussistenza del reato da parte del giudice penale in presenza della concessione edilizia rilasciata dall’Amministrazione
Sugli effetti della sentenza penale, con la quale vengono accertati i fatti materiali aventi ad oggetto l’abuso, nel giudizio amministrativo in cui è parte l’Amministrazione
In seguito alla entrata in vigore del nuovo codice di procedura penale è venuto meno il previgente principio della pregiudizialità obbligatoria del processo penale rispetto a quello civile e amministrativo