Rivista giuridica di urbanistica ed edilizia. ISSN 2498-9916     Direttori:  Avv. Francesco Barchielli,  e  Dott.ssa Ilaria Mannelli
Valutazione di impatto ambientale e AIA
T.A.R. Puglia, Bari, Sezione II, 9 aprile 2024
Sulle rispettive posizioni del Ministero dell’Ambiente e del Ministero della Cultura nel procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale.
Consiglio di Stato, Sezione IV, 8 aprile 2024
Se, in materia di studio di impatto ambientale, l'esame delle alternative ragionevoli, inclusa la c.d. "opzione zero", comporti la necessità di valutare la localizzazione dell'impianto in ambiti territoriali diversi rispetto a quelli prescelti per la realizzazione del progetto da autorizzare. 
T.A.R. Lazio, Roma, Sezione V, 4 aprile 2024
Sull’istruttoria nell'ambito della conferenza di servizi in relazione al potere esercitato con la valutazione di impatto ambientale (VIA).  
Consiglio di Stato, Sezione IV, 1 marzo 2024
Sulla sindacabilità della valutazione di incidenza ambientale.
T.A.R. Piemonte, Sezione II, 8 febbraio 2024
Sui termini di conclusione del procedimento di VIA applicabili ai progetti attuativi del Piano nazionale integrato per l'energia e il clima.
T.A.R. Veneto, Sezione IV, 6 dicembre 2023
Non sussiste mai la giurisdizione del Tribunale superiore delle acque pubbliche in materia di Autorizzazione Integrata Ambientale?
T.A.R. Campania, Napoli, Sezione V, 29 novembre 2023
Sulla retroazione dell’Autorizzazione Integrata Ambientale sulla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale.
T.A.R. Sicilia, Palermo, Sezione II, 21 novembre 2023
Se il privato dimostra all’Amministrazione di possedere la certificazione UNI ISO 14001, la durata dell’A.I.A. è automaticamente estesa a dodici anni ai sensi dell’art. 29 octies del D.Lgs. 152/2006?
T.A.R. Emilia Romagna, Parma, Sezione I, 16 novembre 2023
Sull’evoluzione ordinamentale in merito al ruolo del Sindaco e ai suoi poteri inibitori in sede di Conferenza di servizi in materia ambientale.
T.A.R. Umbria, Sezione I, 13 novembre 2023
Sulle tre condizioni-presupposto ai fini della tutela del legittimo affidamento del privato in tema di modifiche alle prescrizioni di una Autorizzazione Unica Ambientale.
T.A.R. Abruzzo, L’Aquila, Sezione I, 8 novembre 2023
L’art. 29-quater comma 6 del D.Lgs. 152/2006, in tema di rilascio dell’Autorizzazione integrata ambientale, attribuisce al Sindaco un potere di veto rispetto alle altre Amministrazioni coinvolte nella tutela degli interessi ambientali?
Consiglio di Stato, Sezione IV, 27 ottobre 2023
Sulla discrezionalità dell’Amministrazione di inquadrare una modifica come sostanziale ai sensi dell’art. 29 nonies del D.Lgs. 152/2006 con riferimento ad un impianto di rifiuti.
T.A.R. Sicilia, Palermo, Sezione II, 13 ottobre 2023
In caso di progetti di modifica di un impianto di raccolta rifiuti che possano determinare ripercussioni negative sull’ambiente, è necessario sottoporre a Valutazione di impatto ambientale tutto l’impianto o solo le modifiche proposte?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 9 ottobre 2023
Sul rapporto tra i due procedimenti di verifica di assoggettabilità a VIA e quello finalizzato al rilascio dell’AIA.
T.A.R. Lazio, Roma, Sezione II, 5 ottobre 2023
Sulla procedura di caratterizzazione di cui all’art. 252 del D.Lgs. 152/2006 e sulle indagini   eseguite unilateralmente da un soggetto privato sul sito.
T.A.R. Puglia, Bari, Sezione II, 27 settembre 2023
Sul vincolo attinente al sistema dei tratturi nell’ambito della procedura di valutazione di impatto ambientale con riferimento alla realizzazione di un impianto agri-voltaico.
T.A.R. Lazio, Roma, Sezione III, 18 settembre 2023
Le prescrizioni introdotte con l’Autorizzazione integrata ambientale per l’esercizio di una centrale termoelettrica devono necessariamente ancorarsi in ogni caso alle BAT della Decisione della Commissione europea n. 2017/1442 (quali “migliori tecniche disponibili”)?
Consiglio di Stato, Sezione IV, 31 agosto 2023
Sulla procedura da seguire (art. 29 nonies del D.Lgs. 152/2006) in caso di modifiche sostanziale o non sostanziali ad un impianto industriale inquinante.
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 26 luglio 2023
Se la Valutazione di impatto ambientale c.d. “postuma” riguardi solo il progetto di modifica o di ampliamento di un impianto, senza estendersi all’intera opera.
T.A.R. Calabria, Catanzaro, Sezione I, 17 luglio 2023
Se la compatibilità urbanistica ed ambientale di un impianto di trattamento di rifiuti costituisca il presupposto per ottenere l’autorizzazione di cui all’art. 208 del D.Lgs. 152/2006?
T.A.R. Calabria, Sezione I, 17 luglio 2023
Sul giudizio di compatibilità ambientale alla luce della giurisprudenza nazionale e sovranazionale in materia di valutazione di impatto ambientale. 
Consiglio di Stato, Sezione IV, 27 giugno 2023
Se il provvedimento di V.I.A. richieda che l’Amministrazione ricerchi attivamente un complessivo bilanciamento fra gli interessi perseguiti con la realizzazione dell’opus, da un lato, e le contrapposte esigenze di preservazione del contesto ambientale lato sensu inteso, dall’altro.
T.A.R. Campania, Napoli, Sezione V, 9 giugno 2023
[A] La destinazione a zona agricola di un’area è compatibile con la realizzazione di un impianto destinato al recupero dei rifiuti? [B] Sulla funzione preliminare di “carotaggio” dello screening rispetto alla Valutazione di Impatto Ambientale.
T.A.R. Puglia, Bari, Sezione II, 16 giugno 2023
Sulle conseguenze del mancato rinnovo ai sensi dell’art. 29 octies del D.Lgs. 152/2006 dell’A.I.A.
T.A.R. Lazio, Roma, Sezione II ter, 6 giugno 2023
Sulla finalità della Valutazione di impatto ambientale di sensibilizzare nel concreto l’Autorità decidente in merito alle ricadute sull’ambiente derivanti dalla realizzazione di una determinata opera.
Corte di Giustizia dell’Unione Europea, Sezione II, 25 maggio 2023
Sulla recente sentenza della CGUE in materia ambientale: l’obbligo di realizzare una valutazione d’impatto ambientale di un progetto di riassetto urbano non può dipendere esclusivamente dalla sue dimensioni.
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione III, 25 maggio 2023
Alla luce dell’orientamento giurisprudenziale formatosi in materia di V.I.A. sono impugnabili immediatamente gli atti previsti dall’art. 185, comma 4, lett. a) e b), del D.Lgs. 163/2006?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 17 maggio 2023
Per i progetti autorizzati prima del 3 luglio 1988 sussisteva l’obbligo di Valutazione di Impatto Ambientale o era escluso?
Consiglio di Stato, Sezione IV, 19 maggio 2023
In caso di contrasto tra amministrazioni nell’ambito di un procedimento di VIA/VAS, esiste un rimedio che consenta di deferire la decisione sulla questione al Consiglio dei Ministri?
T.A.R. Molise, Sezione I, 15 maggio 2023
[A] Le procedure di valutazione di impatto ambientale e di c.d. screening costituiscono atti autonomi immediatamente impugnabili? [B] Gli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, in linea generale, sono compatibili con la destinazione agricola?
T.A.R. Lazio, Roma, Sezione I quater, 2 maggio 2023
Sulla deroga ex art. 20, comma 4, della L. 241/1990 all’istituto del silenzio assenso, nell’ambito di un procedimento ex art. 27-bis del D.Lgs. 152/2006 per atti riguardanti l’ambiente in tema di bonifica di un sito ex cava.
T.A.R. Sicilia, Palermo, Sezione I, 19 aprile 2023
Sui limiti al principio di derivazione comunitaria della massima diffusione degli impianti di energia da fonte rinnovabile.
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 11 aprile 2023
[A] Sulla valutazione di compatibilità ambientale in tema di procedimento di autorizzazione di una discarica di rifiuti. [B] Sul concetto di “modifica sostanziale” di una installazione o di un impianto alla luce della più recente giurisprudenza della Corte di Giustizia UE.
T.A.R. Puglia, Lecce, Sezione II, 16 febbraio 2023
Sul bilanciamento tra l’interesse pubblico alla tutela del patrimonio culturale e l’interesse ambientale della transizione ecologica in caso di realizzazione di pale eoliche o impianto fotovoltaico.
Consiglio di Stato, Sezione IV, 31 gennaio 2023
La pianificazione regionale e provinciale in materia di localizzazione degli impianti di gestione dei rifiuti è derogabile dal PAUR ?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 7 dicembre 2022
Sulla funzione del Provvedimento Unico Ambientale (PUA) di riunire, in un unico atto, il provvedimento di VIA e ogni altra autorizzazione, intesa, parere, concerto, nulla osta o atto di assenso in materia ambientale.
T.A.R. Calabria, Catanzaro, Sezione I, 28 novembre 2022
Sul rapporto a cerchi concentrici tra il procedimento di screening (verifica di assoggettabilità) e la valutazione di impatto ambientale.
T.A.R. Piemonte, Sezione II, 20 settembre 2022
In sede di valutazione di compatibilità ambientale, gli obiettivi di sviluppo e valorizzazione della risorsa energetica rinnovabile prevalgono generalmente sulla salvaguardia di altri interessi parimenti meritevoli di ampia protezione (quali la tutela ambientale)?
T.A.R. Emilia Romagna, Bologna, Sezione II, 20 luglio 2022
Il provvedimento di V.I.A. è impugnabile dai soggetti legittimati dalla prossimità ai luoghi interessati dall’intervento (c.d. “vicinitas”) anche senza la dimostrazione di una lesione puntuale?
T.A.R. Lazio, Roma, Sezione V, 12 luglio 2022
In tema di impianti di trattamento rifiuti, è esclusa la necessità di sottoporre a VAS le modifiche a provvedimenti di A.I.A. che determinino modifiche a piani e programmi di pianificazione territoriale e urbanistica, se esse non producono impatto ambientale significativo automatico dalla verifica di assoggettabilità a VAS?
T.A.R. Lazio, Roma, Sezione I quater, 7 luglio 2022
Sul rapporto tra Valutazione di Impatto Ambientale e Autorizzazione Integrata Ambientale in tema di impianti per la gestione dei rifiuti.
T.A.R. Piemonte, Sezione II, 18 maggio 2022
Sul procedimento autorizzativo in merito a impianti che trattano rifiuti speciali oppure rifiuti provenienti dalla raccolta urbana.
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 12 maggio 2022
Il percolato, che viene convogliato direttamente in un depuratore e dopo il trattamento scaricato in un corpo idrico ricettore, è un refluo industriale oppure un rifiuto liquido?
Corte Costituzionale, 28 aprile 2022
Sull’illegittimità costituzione dell’art. 5 della L.R. Abruzzo 18 maggio 2021, n. 10, dove è previsto che per gli impianti autorizzati con esclusione di assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale (VIA), la comunicazione di variazione non sostanziale non comporta alcuna nuova autorizzazione regionale e non può essere subordinata ad ulteriori pareri.
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione II, 1 aprile 2022
Ai fini della verifica delle condizioni dell'azione in ipotesi di impugnazione di provvedimento di VIA (o di esclusione di assoggettamento a VIA) è necessaria la prova del pregiudizio all'ambiente o alla salute o è sufficiente il mero criterio della vicinitas?
Consiglio di Stato, Sezione IV, 30 marzo 2022
In materia ambientale e in merito al rilascio di una A.I.A., la prova che la concessione della deroga ai limiti di emissioni fissati dalla legge  non rilevi in danno della salubrità dell’ambiente deve essere fornita dal titolare dell’interesse legittimo che ha interesse ad ottenere la deroga?
T.A.R. Campania, Sezione V, 29 marzo 2022
Sul rapporto “a cerchi concentrici” tra la procedura di verifica di assoggettabilità a V.I.A. e la Valutazione di Impatto ambientale in merito alla realizzazione di un impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti.
T.A.R. Veneto, Sezione II, 22 marzo 2022
L’eliminazione dall’assetto impiantistico di un capannone destinato allo stoccaggio di rifiuti costituisce una modifica ai sensi dell’ all’art. 5, comma 1, lett. l), del D.Lgs. 152/2006, che può incidere sulle condizioni dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, essendo, in astratto, suscettibile di produrre effetti ambientali?
T.A.R. Bolzano, 15 marzo 2022
In ordine alla possibilità per l’autorità competente al rilascio della A.I.A. di qualificare come modifica sostanziale ex art. 5, comma l-bis) del D.lgs 152/2006 anche quelle variazioni di un impianto che non determinano il superamento delle soglie di cui all’allegato VIII, previa adeguata motivazione.
T.A.R. Piemonte, Sezione II, 18 gennaio 2022
Se sia applicabile il principio di precauzione a fondamento del giudizio negativo di compatibilità ambientale di un progetto di realizzazione di un impianto di smaltimento di rifiuti anche pericolosi, in caso di rischi sottesi all’intervento non certi.
T.A.R. Marche, Sezione I, 23 giugno 2021
Se la valutazione della presenza di sostanze pericolose oltre i limiti di soglia previsti dal D.Lgs. 105/2015 (“Seveso”), ai fini dell’assoggettamento di uno stabilimento alla medesima, possa essere devoluta all’autodeterminazione del gestore attraverso una verifica svolta “momento per momento” sulla base di procedure operative, o debba essere ricavata dalla capacità degli impianti, così come ufficialmente accertata dal provvedimento autorizzatorio di riferimento, quale l’autorizzazione integrata ambientale (A.I.A.).
Consiglio di Stato, Sezione IV, 18 maggio 2021
Se il diniego di procedere in autotutela integri, di norma, un atto meramente confermativo non autonomamente impugnabile.
T.A.R. Lazio, Sezione I quater, 2 dicembre 2021
Se l’impugnazione degli atti relativi alla V.I.A. debba essere seguita dall’impugnazione del rilascio dell’A.I.A., posto che l’Autorizzazione integrata ambientale potrebbe essere negata anche in presenza di una Valutazione di impatto ambientale positiva.
T.A.R. Lazio, Sezione I quater, 9 novembre 2021
Sul fine della Valutazione di impatto ambientale e sulla discrezionalità amministrativa e istituzionale in relazione all’apprezzamento degli interessi pubblici e privati coinvolti e della loro ponderazione rispetto all’interesse all’esecuzione dell’opera o del progetto.
T.A.R. Sardegna, Sezione I, 15 ottobre 2021
Se ai sensi dell’art. 182, comma 3, del D.Lgs. 152/2006 il divieto di smaltimento dei rifiuti in Regioni diverse da quelle in cui gli stessi sono stati prodotti si applichi esclusivamente con riferimento alla tipologia dei cd. “rifiuti urbani non pericolosi”, e non con riferimento ai rifiuti speciali, non pericolosi e pericolosi. Se inoltre il criterio di prossimità valga anche per la gestione dei rifiuti speciali e non solo per quelli urbani.
T.A.R. Emilia Romagna, Sezione II, 6 ottobre 2021
Sulle differenze sostanziali tra la Valutazione ambientale strategica (VAS) e la Valutazione di impatto ambientale (VIA) e sul concetto di “area vasta”.
T.A.R. Lombardia, Sezione III, 30 giugno 2021
[A] Quali sono le particolari ipotesi in cui la procedura di VAS deve essere attivata anche con riguardo a procedimenti che hanno ad oggetto l’autorizzazione di un singolo intervento? [B] Se la Valutazione di Incidenza debba riguardare sia gli interventi che ricadono all’interno delle aree protette, sia quelli che, pur collocandosi all’esterno, possano comportare ripercussioni sullo stato di conservazione dei valori naturali tutelati nel sito.
T.A.R. Lombardia, Sezione III, 23 giugno 2021
[A] Se ai fini della sussistenza della legittimazione ad agire, in materia ambientale, sia sufficiente il parametro della vicinitas. [B] Sul rapporto tra il procedimento per la valutazione d’impatto ambientale (VIA) e quello per il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale (AIA), anche ai fini della loro impugnazione. [C] Sulla rilevanza del dissenso dell’Amministrazione locale espresso in sede di conferenza di servizi.
T.A.R. Puglia, Sezione II, 9 giugno 2021
[A] Sul bilanciamento tra i molteplici contrapposti interessi pubblici (urbanistici, naturalistici, paesistici, nonché di sviluppo economico - sociale) e privati da parte di tutti gli Enti coinvolti nella valutazione di impatto ambientale. [B] Sull’obbligo di rinnovare il giudizio di compatibilità ambientale nel caso di significative varianti progettuali, che determinino una sostanziale modifica dell’intervento già esaminato.
T.A.R. Marche, Sezione I, 14 giugno 2021
Sul rapporto tra la Verifica di assoggettabilità e la Valutazione di impatto ambientale, in caso di dubbi sulla sostenibilità e sull’impatto ambientale dell’intervento.
T.A.R. Basilicata, Sezione I, 14 maggio 2021
Se l’autorizzazione paesaggistica relativa ad impianti alimentati da fonti rinnovabili debba essere acquisita, in coerenza con l’art. 12 del D.lgs. n. 387/2003, nel contesto della conferenza di servizi ai fini del giudizio di compatibilità ambientale.
T.A.R. Veneto, Sezione II, 5 maggio 2021
[A] Sull’immediata impugnabilità degli atti conclusivi delle procedure di V.I.A. e di verifica di assoggettabilità a V.I.A. (“screening”). [B] Se un Comune possa opporre un veto alla realizzazione di un impianto di recupero di rifiuti nel suo territorio.
T.A.R. Toscana, Firenze, Sez. I, 27 maggio 2019
[A] Sulla funzione della valutazione di impatto ambientale [B] In quali casi è necessario compiere una nuova valutazione di impatto ambientale?
T.A.R. Puglia, Bari, Sezione I, 21 giugno 2018
In materia di AIA, è possibile sostenere che la diffida ex art.29-decies D.lgs. n. 152/2006 abbia carattere sanzionatorio?
Consiglio di Stato, Sezione V, 21 maggio 2018
L’eventuale carenza di accertamenti istruttori relativi al rilascio della VIA può essere sanata, attraverso un’integrazione postuma, nell’ambito del diverso procedimento preordinato al rilascio dell’AIA?
Consiglio di Stato, Sezione IV, 28 febbraio 2018
Sull'ampiezza della discrezionalità riconosciuta all'amministrazione con riferimento alla valutazione di impatto ambientale: quest'ultima concerne una mera e generica verifica di natura tecnica circa l'astratta compatibilità ambientale dell'opera?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sez. I, 1 marzo 2018
Sulla valutazione di impatto ambientale: finalità e tutele giurisdizionali.
Consiglio di Stato, Sezione IV, 25 gennaio 2018
In materia ambientale c'è sempre bisogno dell'adozione di un provvedimento espresso? Che rilevanza assume in tal senso l'esercizio del potere amministrativo mediante il modulo della conferenza di servizi?
T.A.R. Lazio, Latina, Sezione I, 30 ottobre 2017
E' corretto sostenere che i progetti da sottoporre a v.i.a. siano un “numero chiuso”?
T.A.R. Campania, Napoli, Sezione VII, 19 settembre 2017
Sull'estensione del sindacato del giudice amministrativo rispetto alla valutazione d'impatto paesaggistico di un intervento edilizio.
T.A.R. Marche, Ancona, Sezione I, 10 agosto 2017
Sulla compatibilità o meno dell’istituto del silenzio-assenso previsto dall’art. 13 della L. n. 394/1991 con la disciplina generale dell’art. 20 della L. n. 241/1990, come modificato dalla L. n. 80/2005. In quali casi l’art. 13, comma 4, della L. n. 394/1991, nella parte in cui prevede il silenzio-assenso, può essere disapplicato per contrasto con i principi di diritto affermati dalla CGUE in materia di VAS/VIA?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione IV, 17 maggio 2017
Sul criterio del cumulo dei progetti ai fini dell’assoggettabilità a VIA.
T.A.R. Puglia, Bari, Sezione I, 2 maggio 2017
Ove venga in rilievo una variante relativa alla localizzazione di una singola opera, l'Amministrazione deve procedere all'attivazione della procedura di V.A.S. o può invece limitarsi alla verifica dell'impatto della stessa all'interno del procedimento di V.I.A.?
T.A.R. Calabria, Catanzaro, Sezione I, 30 marzo 2017
Ai fini delle garanzie partecipative ed in particolare della comunicazione dei motivi ostativi, può sostenersi che la decisione riguardo all’assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale sia equiparabile ad una determinazione negativa in ordine a un’istanza?
Consiglio di Stato, Sezione IV, 22 febbraio 2017
Sull’art. 60, co. 3, l. reg. Toscana n. 10/2010 e sulla compatibilità ambientale di attività che presuppongano il rispetto di specifiche azioni e prescrizioni: il provvedimento adottato ai sensi della predetta norma può risolversi in una sostanziale interdizione sine die dell’attività?
T.A.R. Veneto, Venezia, Sezione II, 18 gennaio 2017
[A] Gli atti di pianificazione urbanistica funzionali a definire e contemperare tutti gli interessi presenti sul territorio possono ritenersi impugnabili dalle Associazioni ambientaliste riconosciute ai sensi degli artt. 13 e 18, comma 5, della legge 8 luglio 1986, n. 349? [B] Può ritenersi condivisibile l’assunto secondo il quale il problema della validità del Piano di assetto del territorio costituisce un argomento estraneo all’avvio dell’iter di formazione del Piano degli interventi? [C] Deve ritenersi illegittima quella procedura di valutazione ambientale strategica che sia svolta da un’articolazione interna della Regione (che è anche l’ente competente ad approvare il Piano di assetto del territorio al quale si riferisce la valutazione)? [D] Può ritenersi legittima la scelta del Consiglio Comunale, intervenuta dopo la pubblicazione del decreto di indizione dei comizi elettorali, di adottare atti di pianificazione urbanistica in quanto ritenuti urgenti e improrogabili?
T.A.R. Sicilia, Catania, Sezione I, 30 dicembre 2016
Sulla differenza tra valutazione di impatto ambientale e autorizzazione integrata ambientale.
T.A.R. Veneto, Venezia, Sezione III, 2 novembre 2016
Il giudizio di valutazione di impatto ambientale si esaurisce in un mero giudizio tecnico?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 12 ottobre 2016
Può la variante urbanistica prodotta dall’AIA consentire di superare la regola della doppia conformità prevista per il rilascio del permesso di costruire in sanatoria dall’art. 36 del DPR 6 giugno 2001 n. 380?
T.A.R. Marche, Sezione I, 2 luglio 2016
[A] Le considerazioni relative all'urbanistica e agli strumenti di programmazione devono essere considerate estranee al procedimento di VIA? [B] Sui dubbi di illegittimità costituzionale dell’art. 208 c.6 del d.lgs. n. 152 del 2006
Consiglio di Stato, Sezione V, 6 luglio 2016
La valutazione di impatto ambientale si limita ad una generica verifica di natura tecnica circa l’astratta compatibilità ambientale ovvero implica una complessiva ed approfondita analisi di tutti gli elementi incidenti sull’ambiente del progetto unitariamente considerato?
Consiglio di Stato, Sezione V, 22 aprile 2016
Sull’articolo 14 ter, comma 4, della legge n. 241 del 1990 nei casi in cui sia richiesta la v.i.a.
T.A.R. Veneto, Sezione III, 25 marzo 2016
Sull’autonoma lesività e impugnabilità del provvedimento conclusivo del procedimento di valutazione di impatto ambientale
Consiglio di Stato, Sezione IV, 29 febbraio 2016
Sulle valutazioni ambientali (VIA e VAS), sulla salvaguardia dell'habitat in cui l'uomo vive quale valore primario ed assoluto e sulla nozione di ambiente.
T.A.R. Abruzzo L’Aquila, Sezione I, 1 marzo 2016
[A] Sul termine per impugnare lo strumento urbanistico e, conseguentemente, le sue varianti, con particolare attenzione alle prescrizioni di dettaglio che disciplinino aspetti strettamente edilizi dell’attività edificatoria. [B] L’impugnazione immediata delle determinazioni della Commissione V.I.A. deve intendersi come facoltà ovvero come onere della parte?
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 11 marzo 2016
Sui titoli autorizzatori non sostituiti dall’AIA e sul connesso dovere del Comune di partecipare alla relativa conferenza dei servizi: la valutazione di compatibilità urbanistica può rimanere estranea al procedimento di AIA?
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 12 febbraio 2016
Deve ritenersi illegittima l'approvazione del progetto di un'opera pubblica inserita nella programmazione delle infrastrutture strategiche senza sottoposizione della stessa a VAS ma unicamente a VIA?
T.A.R. Lazio Roma, Sezione III, 17 febbraio 2016
[A] Può considerarsi illegittima la valutazione di impatto ambientale allorché l’esame non venga svolto sull’opera nella sua interezza? [B] Qual è lo scopo della valutazione di impatto ambientale? Può ritenersi che quest’ultima si sostanzi in una mera verifica di natura tecnica circa l’astratta compatibilità ambientale dell'opera?
T.A.R. Calabria Catanzaro, Sezione I, 23 febbraio 2016
La valutazione di impatto ambientale si risolve in un mero giudizio tecnico sindacabile dal giudice amministrativo?
Consiglio di Stato, Sezione IV, 22 febbraio 2016
Sulla “soluzione zero”: in presenza di una norma legislativa che dichiara un’opera di "preminente interesse nazionale", può essere contestato all'Amministrazione di avere omesso di ponderare l'utilità dell'opera stessa, e cioè la c.d. opzione zero?
T.A.R. Veneto, Sezione III, 20 gennaio 2016
Sulla fase di “screening VIA”: a che tipo di sindacato giurisdizionale è sottoposta l'attività mediante la quale l'amministrazione provvede alle valutazioni poste alla base della verifica di assoggettabilità della VIA?
T.A.R. Toscana, Sezione II, 25 novembre 2015
L’attività svolta mediante l’utilizzazione di una vasca di decapaggio e consistente sostanzialmente in una ripulitura dei materiali immersi, allo scopo di "eliminare tutte quelle malformazioni superficiali che si sono generate sullo stesso durante le operazioni di saldatura", è soggetta ad AIA?
T.A.R. Toscana, Sezione II, 25 novembre 2015
L’attività svolta mediante l’utilizzazione di una vasca di decapaggio e consistente sostanzialmente in una ripulitura dei materiali immersi, allo scopo di "eliminare tutte quelle malformazioni superficiali che si sono generate sullo stesso durante le operazioni di saldatura", è soggetta ad AIA?
T.A.R. Molise, Sezione I, 6 novembre 2015
[A] È legittima la norma che stabilisce che la competenza ad adottare il giudizio di compatibilità ambientale appartenga alla Giunta regionale? [B] Che rilevanza assume la VIA manifestata in modo irrituale nel procedimento di autorizzazione unica di cui all’art. 12 del d.lgs. n. 387/2003?
T.A.R. Puglia Bari, Sezione I, 24 settembre 2015
Sulla discrezionalità del potere amministrativo esercitato nel giudizio di valutazione ambientale
Consiglio di Stato, Sezione IV, 15 settembre 2015
Sulla natura istruttoria o vincolante del parere negativo emesso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali nel corso di un procedimento di VIA teso a valutare una istanza di installazione di un impianto eolico
T.A.R. Veneto, Sezione II, 24 luglio 2015
Sulla mancata stipula della convenzione urbanistica del Piano Particolareggiato: le prescrizioni suggerite dalla Commissione VIA incidono sulla fase di programmazione dell'intervento urbanistico o sulla progettazione esecutiva delle singole opere? Quale è la sede naturale per il recepimento delle prescrizioni di valenza e rilevanza urbanistica stabilite nella VIA?
T.A.R. Puglia, Lecce, Sezione I, 19 giugno 2015
[A] La valutazione d'impatto ambientale costituisce un mero giudizio tecnico, suscettibile in quanto tale di verificazione sulla base di oggettivi criteri di misurazione? [B] Sui principali impatti ambientali derivanti dagli impianti eolici che possono dare luogo a fenomeni cumulativi
T.A.R. Veneto, Sezione II, 24 luglio 2015
Sulla illegittimità dell’azione amministrativa per mezzo della quale si realizza il frazionamento di un progetto, sottoposto alla valutazione d’impatto ambientale limitatamente alla realizzazione del 50% della superficie coperta
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 29 luglio 2015
[A] Sul rapporto tra VIA e autorizzazione integrata ambientale (AIA). [B] Sulla doppia qualificazione dell’amianto, come rifiuto pericoloso in natura, e come rifiuto non pericoloso quanto viene impedita la dispersione delle fibre. [C]. In presenza di un’offerta di bonifica da parte del proprietario incolpevole, o da parte di terzi, è necessario che tale soluzione, comportando un risparmio di spesa pubblica, sia esaminata prioritariamente?
T.A.R. Abruzzo, Pescara, Sezione I, 28 maggio 2015
La Valutazione di Incidenza Ambientale ai sensi della Direttiva 92/43/CEE, recepita con D.P.R. n. 357/1997, per la costruzione di un nuovo stabilimento per l'attività di produzione di leganti idraulici (cemento sfuso e insaccato) con 20 punti di emissione, e in prossimità di un sito di interesse comunitario, deve precedere il provvedimento autorizzativo dell’insediamento?
T.A.R. Marche, Sezione I, 8 maggio 2015
Sulla differenza tra valutazione ambientale di piani e programmi (VAS) e la valutazione di progetti (VIA): risoluzione del problema di sovrapposizione delle due valutazioni
T.A.R. Puglia Bari, Sezione I, 22 aprile 2015
Sulla V.I.A. e sulla rilevanza nazionale o regionale dell’opera ai fini della individuazione della competenza alla verifica di impatto ambientale
Consiglio di Stato, Sezione IV, 16 aprile 2015
[A] Sulla necessità o meno, ai fini della valutazione di impatto ambientale, che la valutazione comparativa dei progetti nella stessa area territoriale, avvenga con riferimento non solo agli impianti già esistenti, ma anche ai progetti solamente autorizzati. [B] Sulla possibilità o meno di configurabile una VIA con validità a tempo indeterminato
Consiglio di Stato, Sezione V, 23 marzo 2015
[A] Sulla legittimazione attiva dei soggetti che si trovano nelle vicinanze di un impianto di recupero o trattamento di rifiuti. [B] Sui limiti del sindacato di legittimità sul giudizio di valutazione d'impatto ambientale
T.A.R. Veneto, Sezione III, 9 febbraio 2015
Sulla necessarietà dell’indicazione della c.d. opzione zero tra le alternative al progetto oggetto di valutazione di impatto ambientale
T.A.R. Campania Napoli, Sezione III, 13 gennaio 2015
[A] Sulla legittimazione attiva ai comitati spontanei costituiti allo scopo di contrastare un intervento industriale. [B] Sul sindacato del giudice amministrativo sul giudizio di compatibilità ambientale in cui si sostanzia la V.I.A.
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione III, 13 novembre 2014
Sugli effetti, ai fini della sottoposizione a V.A.S., della qualificazione dell’intervento come progetto e non come piano o programma
Consiglio di Stato, Sezione VI, 14 ottobre 2014
[A] Gli atti conclusivi delle procedure di VIA e di screening, già di per sé potenzialmente lesivi dei valori ambientali, sono ritenuti immediatamente impugnabili dai soggetti interessati alla protezione di quei valori. [B] Sull’obbligatorietà “legale” della VIA. [C] Sul riesercizio del potere dell’amministrazione a fronte dell’accoglimento del ricorso proposto da un terzo, titolare di un interesse legittimo oppositivo
Consiglio di Stato, Sezione V, 2 ottobre 2014
[A] Ai fini della legittimazione non è sufficiente il solo scopo associativo a rendere differenziato un interesse diffuso o adespota, né l’astratta titolarità del diritto all’informazione ambientale. [B] La valutazione di impatto ambientale non è un mero atto (tecnico) di gestione ovvero di amministrazione in senso stretto, trattandosi piuttosto di un provvedimento con cui viene esercitata una vera e propria funzione di indirizzo politico – amministrativo. [C] Lo stesso aspetto del territorio, per i contenuti ambientali e culturali che contiene, è di per sé un valore costituzionale. [D] Sulle differenze tra valutazione di impatto ambientale e autorizzazione integrata ambientale
T.A.R. Puglia Lecce, Sezione I, 9 maggio 2014
[A] La VIA è finalizzata alla tutela preventiva dell’ambiente inteso nella sua più ampia accezione, con riferimento alle sue varie componenti: il paesaggio, le risorse naturali, le condizioni di vivibilità degli abitanti e gli aspetti culturali. [B] La qualificazione della V.I.A. come attività ampiamente discrezionale non può valere ad escludere l’obbligo di rendere visibile – e, dunque, intellegibile- il percorso motivazionale logico-giuridico seguito
T.A.R. Toscana, Sezione II, 30 maggio 2014
Sulla necessità o meno che i pareri resi dagli enti competenti nel procedimento di screening ambientale siano resi in sede di conferenza di servizi piuttosto che singolarmente
T.A.R. Toscana, Sezione II, 30 maggio 2014
[A] L’art. 54, comma 3, c.p.a. che ha previsto come la sospensione feriale dei termini non si applichi al processo cautelare, va inteso nel senso che è possibile la trattazione delle domande cautelari anche nel periodo di sospensione feriale dei termini ai sensi dell’art. 5 L. 742/1969, non che il ricorrente debba obbligatoriamente presentare il ricorso nel termine dei sessanta che devono essere calcolati anche inserendo il periodo di sospensione dei termini. [B] La valutazione circa la necessità o meno della V.I.A. costituisce un autonomo sub procedimento il cui atto conclusivo è impugnabile, ma in ogni caso la lesività dell’atto discende dal fatto che non è senza conseguenze per il richiedente la decisione di sottoporre o meno il suo progetto a V.I.A.
T.A.R. Lazio Roma, Sezione 5 maggio 2014
La valutazione di impatto ambientale, in quanto implica una valutazione anticipata, finalizzata alla tutela preventiva dell'interesse pubblico, non si risolve in un mero giudizio tecnico, ma presenta comunque profili particolarmente elevati di discrezionalità amministrativa, che finiscono per sottrarre al sindacato giurisdizionale le scelte effettuate dalla amministrazione, qualora non si presentino manifestamente illogiche ed incongrue
T.A.R. Puglia Bari, Sezione I, 17 aprile 2014
Sulla natura ampiamente discrezionale delle scelte effettuate in materia di valutazione di impatto ambientale
Consiglio di Stato, Sezione V, 16 aprile 2014
La Valutazione di Impatto Ambientale, come noto, ha ad oggetto, oltre agli impianti nuovi, anche gli impianti esistenti, ma soltanto nel caso in cui essi subiscano modifiche sostanziali
T.A.R. Campania Salerno, Sezione II, 11 aprile 2014
L’Amministrazione preposta alla V.I.A. non può ritenersi assolutamente vincolata dal parere negativo dell’Ente Parco senza condurre un’autonoma istruttoria
T.A.R. Sardegna, Sezione I, 15 aprile 2014
La valutazione di impatto ambientale di un progetto deve essere effettuata tenendo conto dell’effetto di cumulo con altri progetti relativi alla medesima area territoriale
T.A.R. Sardegna, Sezione II, 24 aprile 2014
[A] Ai sensi dell’art. 146 del D.lgs 42 del 2004 il parere espresso dalla Soprintendenza in ambito paesaggistico ha carattere vincolante e autonomo, nel senso che il “nucleo fondamentale” della decisione è rimesso proprio al suddetto organo statale. [B] Sui rapporti tra l’intervento della Soprintendenza nella procedura di VIA con il parere espresso per l’autorizzazione paesaggistica. [C] Sul valore paesaggistico delle golene
T.A.R. Marche, Sezione I, 16 aprile 2014
[A] In sede di VIA non vanno esaminati profili di dettaglio afferenti le questioni di ordine urbanistico-edilizio. [B] E’ infondato l’assunto secondo il quale scopo della VIA sarebbe quello di evitare qualsiasi alterazione dello status quo ante e ciò alla luce del principio di precauzione
T.A.R. Sicilia Palermo, Sezione I, 26 marzo 2014
[A] Sull’ammissibilità di una proroga dell’attività di recupero dei rifiuti in attesa del perfezionamento dell’AUA. [B] Sia l’art. 20, sia l’art. 208 del D.lgs 152 del 2006, dettano una precisa e certa tempistica per la definizione delle relative procedure; tempistica non rispettata anche a causa di ritardi burocratici, i quali non possono ricadere interamente sulla sfera giuridica del privato. [C] Sull’ammissibilità della c.d. “Via Postuma” e sul contemperamento degli interessi ambientali con l’iniziativa economica privata
Consiglio di Stato, Sezione VI, 10 marzo 2014
[A] Nella procedura di VIA il paesaggio si manifesta in tali casi quale componente qualificata ed essenziale dell’ambiente e pertanto la Soprintendenza può esprimersi anche in merito ad aree non assoggettate a vincolo paesaggistico. [B] Sul c.d. “irradiamento” del vincolo paesaggistico
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VII, 6 marzo 2014
[A] La decisione dell’amministrazione regionale di adottare la determinazione sulla valutazione di impatto ambientale (VIA) fuori dalla conferenza di servizi rappresenta una violazione, innanzitutto, di quanto stabilito dall’art. 14-ter, comma 4, della legge n. 241 del 1990. [B] È stato sancito l’obbligo della partecipazione alla conferenza delle amministrazioni convocate nonchè l’impossibilità di esprimere al di fuori di tale sede il proprio consenso o dissenso, di talchè l’unica maggioranza utile ai fini della validità delle decisioni che si vanno ad assumere è quella che risulta fisicamente presente alla adunanza
T.A.R. Marche, Sezione I, 6 marzo 2014
[A] Il meccanismo della conferenza di servizi delineato dalla L. n. 241/1990 non prevede affatto che i pareri dei vari enti partecipanti siano resi noti in anticipo agli altri. [B] L’eventuale “ostruzionismo” (leggasi mancata partecipazione o partecipazione non costruttiva alla conferenza dei servizi) deve essere in qualche modo sanzionato. [C] Con riguardo alla provenienza della biomassa, la normativa vigente non ne impone la specificazione dettagliata, essendo un tale onere inesigibile alla luce del diritto di libertà di iniziativa economica. [D] L’art. 216 T.U.L.S. in materia di industrie insalubri (e con esso il conseguente D.M. 5/9/1994) non appare compatibile con l’attuale assetto normativo nella parte in cui la norma fa riferimento generico all’”abitato” e alle “campagne”. [E] Molto spesso i piani regolatori sono concepiti in maniera del tutto errata laddove consentono che le zone D siano collocate in adiacenza a zone residenziali oppure laddove consentono che all’interno delle zone D siano ubicati insediamenti residenziali, perché questo è alla base di molte controversie simili a quella che occupa il Tribunale. [F] Sulla differenza tra VAS e VIA
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 6 febbraio 2014
Sui casi in cui un intervento pubblico, già approvato con progetto preliminare, deve essere nuovamente sottoposto a valutazione ambientale
T.A.R. Lazio Roma, Sezione I, 28 febbraio 2014
Nell'ambito di una procedura di V.I.A. non vige un obbligo di analitico esame di ogni singola osservazione, essendo sufficiente che, come nel caso di specie, siano stati valutati anche complessivamente gli apporti procedimentali
T.A.R. Emilia Romagna Parma, 16 gennaio 2014
In caso di SCIA relativa a varianti non sostanziali, non si rende necessario riattivare l’articolato procedimento di VIA-AIA
T.A.R. Toscana, Sezione II, 20 gennaio 2014
[A] Di regola il ricorso va notificato a tutte le amministrazioni che, nell'ambito della conferenza dei servizi, hanno espresso pareri o determinazioni. [B] Il principio di precauzione presuppone la deduzione di validi elementi idonei a contrastare ragionevolmente l'insediamento energetico. [C] Il provvedimento di VIA può (o meglio deve) contenere anche le prescrizioni impartite al soggetto proponente per la fase di esercizio dell'impianto. [D] Sull’obbligo di esame delle memorie dei documenti difensivi presentati dagli interessati nella conferenza di servizi
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 18 dicembre 2013
[A] Sulla differenza tra la VIA di derivazione comunitaria ed la valutazione paesaggistica nazionale. [B] Sull’impugnazione dell’atto finale della procedura di screening con il quale l’Amministrazione conclude per la non assoggettabilità a VIA
T.A.R. Toscana, Sezione II, 11 novembre 2013
[A] Sull’ampliamento della discarica nel Comune di Peccioli. [B] Nella Regione Toscana è rimessa all'amministrazione procedente l’individuazione del soggetto competente al rilascio del provvedimento di VIA ovvero il provvedimento unico di VIA e AIA, in conformità con il rispettivo ordinamento. [C] Qualora sia stato conseguito, a livello di Ambito Territoriale Ottimale l'obiettivo di riduzione del conferimento dei rifiuti urbani biodegradabili previsto dall'articolo 5, comma 1 del d.lgs. 36/06, tale risultato può essere considerato condizione necessaria e sufficiente per consentire lo smaltimento in discarica dei rifiuti urbani non pretrattati
T.A.R. Lazio Roma, Sezione I Ter, 9 ottobre 2013
L’A.I.A. trova, poi, una specifica regolamentazione in norme di legge, le quali ben possono essere oggetto di modificazioni nel corso del tempo, con conseguente obbligo dell’Amministrazione di tener conto di quanto da quest’ultime prescritto, attesa la rilevanza – ai fini del provvedere - non della data in cui il procedimento ha avuto avvio – d’ufficio o per iniziativa di parte - bensì del momento in cui il procedimento viene concluso
T.A.R. Toscana, Sezione II, 16 settembre 2013
[A] Non è autonomamente impugnabile il verbale conclusivo della conferenza di servizi, sfornito di autonomia provvedimentale rispetto al provvedimento finale di competenza dell'amministrazione. [B] Il provvedimento conclusivo della VIA assume carattere lesivo e può essere autonomamente impugnato dagli interessati, ma non è idoneo ad esprimere un giudizio definitivo sul progetto la cui realizzabilità è resa possibile solo dal rilascio della successiva autorizzazione finale, la quale rappresenta il provvedimento lesivo di qualsivoglia posizione di interesse contraria all'intervento. [C] Ai sensi dell’art. 105 della L.R. 1 del 2005 l’Ufficio Tecnico del Genio Civile non deve eseguire ex novo accertamenti sui presupposti di fatto dai quali l’istanza è sorretta, ma limitarsi a verificare, cartolarmente, la correttezza della relazione di calcolo asseverata dal progettista con riferimento
Consiglio di Stato, Sezione IV, 22 agosto 2013
[A] Sulla possibilità o meno che il Comune, avendo riscontrato in via definitiva, palesandola all’esterno, la legittimità dell’intervento proposto alla stregua degli strumenti e delle norme urbanistiche vigenti, possa già avere espresso, indipendentemente dal ritiro del documento formale, una espressa volontà di rilascio del richiesto titolo abilitativo perfetto e definito. [B] L'effetto immediato dell'annullamento di uno strumento urbanistico consiste nel dovere dell'Amministrazione di riesercitare la propria potestà di pianificazione del territorio. [C] Non deve essere sottoposto alla procedura di valutazione ambientale strategica (VAS), né a quella di valutazione di incidenza, uno strumento pianificatorio le cui previsioni non si discostano in maniera sostanziale da quelle già fatte oggetto di tale indagine. [D] La valutazione ambientale strategica va distinta dalla valutazione di incidenza, prevista dal D.P.R. n. 357/1997 nel sistema previgente all'entrata in vigore del D.Lgs. n. 4/2008. [E] La mera adozione del piano regolatore, non ancora approvato, determina la facoltà, ma non anche l'onere di impugnazione. [F] Se è prevista un'autorizzazione alla realizzazione di un intervento in più fasi, è necessaria una seconda VIA se nel corso della seconda fase (e quindi per esempio in sede di definitivo o di variante) il progetto può avere mostrato un nuovo impatto ambientale importante
T.A.R. Puglia Bari, Sezione I, 6 agosto 2013
Il contemperamento tra gli obiettivi di sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili e le esigenze di tutela degli habitat naturali (che possono essere ragionevolmente estesi fino a ricomprendere le risorse ambientali in generale) è in linea di principio rimesso, secondo il Giudice europeo, alla discrezionalità degli Stati membri
T.A.R. Calabria Catanzaro, Sezione I, 25 luglio 2013
[A] Le procedure di V.I.A. si inseriscono all’interno del procedimento di realizzazione di un’opera o di un intervento, ma sono pur sempre dotate di autonomia. [B] Sulla diretta impugnabilità o meno del verbale conclusivo della conferenza di servizi ovvero sulla necessità di ricorrere avverso la determinazione finale dell’Amministrazione competente, anche alla luce delle modifiche introdotte alla l. 241 del 1990 da parte del D.L. 78 del 2010
T.A.R. Marche, Sezione I, 25 luglio 2013
È evidente che l’ampiezza delle valutazioni svolte in relazione all’AIA si riflette sulla procedura di VIA, nella quale assumono rilievo necessariamente anche gli studi effettuati in vista del rilascio dell’AIA
T.A.R. Basilicata, Sezione I, 21 giugno 2013
[A] Sull’art. 9 L. n. 241/1990 con il quale il legislatore ha ampliato la partecipazione al procedimento anche dei “portatori degli interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati”. [B] L’attività di preparazione dei conglomerati bituminosi non rientra tra quelle da sottoporre a verifica e/o screening
T.A.R. Marche, Sezione I, 6 giugno 2013
[A] L’ampiezza delle valutazioni svolte in relazione all’AIA si riflette sulla procedura di VIA. [B] La scelta di impiantare o meno una discarica e la sua localizzazione è tipicamente discrezionale
T.A.R. Sicilia Catania, Sezione III, 5 marzo 2013
La valutazione di impatto ambientale di un'opera deve sempre precedere il rilascio dell'autorizzazione alla sua realizzazione
T.A.R. Veneto, Sezione III, 4 marzo 2013
Stante lo stretto nesso procedimentale che si instaura tra la procedura di valutazione di impatto ambientale e l'atto finale, l’omessa impugnazione di quest’ultimo non determina alcuna preclusione all'ammissibilità, né rifluisce sulla procedibilità, del ricorso proposto contro il provvedimento che ha escluso la necessità di sottoporre il progetto alla procedura di valutazione di impatto ambientale
T.A.R. Veneto, Sezione III, 5 febbraio 2013
Sulla sussistenza o meno dell’onere di impugnazione del provvedimento di esclusione dalla sottoposizione alla procedura di valutazione di impatto ambientale
Consiglio di Stato, Sezione IV, 24 gennaio 2013
[A] Sull’assoggettabilità o meno a via del progetto di acquacoltura intensiva. [B] Sul principio secondo il quale la sopravvenienza normativa non si applica alla domanda di edificazione avanzata dall’interessato il cui diniego sia stato annullato in sede giurisdizionale solo se il decisum in questione risulta notificato all’Amministrazione antecedentemente dell’avvenuta adozione delle nuove regole
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 7 gennaio 2013
[A] La mera circostanza della prossimità all'opera da realizzare non è idonea a radicare un interesse all'impugnazione da parte del Comune confinante. [B] Sulla specialità della VAS in materia di infrastrutture strategiche (c.d. “VIAS”)
T.A.R. Marche, Sezione I, 9 gennaio 2013
[A] Nella semplice verifica delle indagini che vengono svolte, ad esempio, in sede di rilascio della c.d. A.I.A. oppure dell’autorizzazione ex art. 87 D.Lgs. n. 259/2003 o dell’autorizzazione unica ex art. 12 D.Lgs. n. 387/2003 nel caso di impianti a biomasse, le autorità che intervengono nel procedimento correttamente svolgono le proprie valutazioni esclusivamente sulla carta. [B] Sulla necessità o meno che nell’AIA la domanda debba far riferimento ad una specifica tipologia di impianti e apparecchiature, e le elaborazioni previsionali di impatto ambientale debbano essere fatte prendendo a riferimento le specifiche tecniche dei macchinari e degli impianti indicati
Consiglio di Stato, Sezione IV, 21 dicembre 2012
[A] Sul concetto di vicinitas dei singoli che insorgono avverso provvedimenti lesivi dal punto di vista ambientale. [B] Sul particolare procedimento di valutazione di impatto ambientale nelle opere di interesse strategico laddove interessa il progetto preliminare anziché il definitivo
T.R.G.A. Trento, 7 dicembre 2012
[A] Sui limiti del sindacato giurisdizionale di legittimità in materia di AIA. [B] Sulla natura dell’AIA ai sensi del D.lgs 152 del 2006. [C] Sull’utilizzo del limite di emissione degli inquinanti in termini di “flusso di massa”, oltre che in termini di “concentrazione”
T.A.R. Piemonte, Sezione I, 23 novembre 2012
[A] Sulla differenza tra la VIA e l’AIA. [B] Sugli aspetti della VIA che non possono essere rimessi in discussione in sede di rilascio dell’AIA. [C] Non è dato comprendere in che modo la raccolta differenziata “porta a porta” dei rifiuti possa costituire, nell’ottica dei ricorrenti, una valida alternativa all’incenerimento dei rifiuti. [D] La rinnovazione del giudizio di compatibilità ambientale si impone solo allorché siano introdotte delle modificazioni progettuali che determinino la costruzione di un manufatto significativamente diverso da quello già esaminato
T.A.R. Lazio Roma, Sezione II Bis, 30 ottobre 2012
[A] Sui rapporti tra la VIA e l’AIA. [B] Sulla natura degli elettrodotti e sul procedimento per la variazione degli strumenti urbanistici necessario al loro insediamento
Consiglio di Stato, Sezione V, 17 ottobre 2012
[A] Sulla differenza tra la valutazione di impatto ambientale e autorizzazione integrata ambientale. [B] Sulla gestione dei rifiuti solidi urbani e sulla competenza del Tribunale amministrativo regionale per il Lazio. [C] Sull’inchiesta pubblica ai sensi dell’art. 15, comma 1, della legge regionale n. 79 del 1998. [D] La qualificazione dell’impianto come inceneritore oppure come un coinceneritore rileva esclusivamente in fase di esercizio. [E] Sulla differenza tra impianto di incenerimento ed impianto di coincenerimento
T.A.R. Lazio Roma, Sezione II Bis, 1 ottobre 2012
[A] Sulla possibilità o meno che la Regione, nel procedimento di VIA, debba essere coinvolta solo nelle attività incluse nel territorio e nelle acque territoriali, ma non per la piattaforma continentale destinata allo sfruttamento economico delle risorse. [B] Sull’impatto della tecnica dell’air gun
T.A.R. Puglia Bari, Sezione I, 26 settembre 2012
[A] La valutazione di impatto ambientale, per giurisprudenza pacifica, si caratterizza quale giudizio espressione di ampia discrezionalità. [B] Sulla giurisprudenza amministrativa che ha da tempo elaborato e riconosciuto il pur controverso istituto dell’atto amministrativo implicito. [C] Le procedure di v.i.a. e di verifica di assoggettabilità a v.i.a. ("screening”), pur inserendosi sempre all'interno del più ampio procedimento di realizzazione di un'opera o di un intervento, sono dotate di autonomia
T.A.R. Sicilia Palermo, Sezione II, 11 settembre 2012
[A] Per gli atti regolamentari la possibilità dell'immediata impugnazione è un'eccezione, mentre la regola è quella dell'impugnazione congiunta. [B] Sulla differenza fra “criteri localizzativi" e "limiti alla localizzazione" ai fini della legittimità dei regolamenti comunali recanti la disciplina per l’installazione di antenne di telefonia mobile. [C] E’ esclusa la facoltà degli enti locali di estenderne autonomamente la sfera di operatività della VIA a settori non espressamente contemplati dalla legge regionale. [D] Il rapporto di presupposizione necessaria che avvince le norme regolamentari illegittime all'atto applicativo, determina l'invalidità derivata di quest’ultimo, imponendone la caducazione consequenziale
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 14 settembre 2012
Non è possibile decidere sulla VIA senza conoscere anticipatamente il materiale tecnico dell’AIA
T.A.R. Puglia Bari, Sezione I, 10 luglio 2012
Nel giudizio di valutazione d’impatto ambientale e nell’effettuare la verifica preliminare, l’Amministrazione esercita un’amplissima discrezionalità tecnica
T.A.R. Puglia Bari, Sezione I, 10 luglio 2012
[A] La partecipazione alla conferenza indetta ai sensi dell’art. 12 D.lgs. 387/2003 deve intendersi riservata alle sole Autorità amministrative “direttamente interessate al provvedimento da emanare”. [B] Sulla partecipazione dell’ARPA alla conferenza di servizi. [C] Il provvedimento di valutazione dell'impatto ambientale sostituisce o coordina tutte le autorizzazioni
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione III, 9 luglio 2012
[A] Lo scopo associativo non è di per sé sufficiente a rendere differenziato un interesse diffuso o adespota facente capo ad un parte più o meno ampia della popolazione. [B] La conferenza di servizi (istruttoria), prima delle modifiche introdotte con il d.l. 13 maggio 2011 n. 70 (convertito in legge 12 luglio 2011 n. 106), doveva svolgersi sul progetto definitivo. [C] La valutazione di impatto ambientale (ove prevista) deve essere formulata sulla base del progetto preliminare. [D] Il progetto preliminare delle opere strategiche costituisce dunque la “decisione principale sull’ottimale armonizzazione dell’opera pubblica con l’ambiente esterno”, non suscettibile di sensibili modifiche in sede di sviluppo degli altri livelli di progettazione. [E] Sulla fascia di rispetto ferroviaria è stabilita dall’art. 49, comma primo, del d.P.R. 11 luglio 1980 n. 753 e sull’opera strategica
Consiglio di Stato, Sezione V, 31 maggio 2012
[A] La valutazione di impatto ambientale non si sostanzia in una mera verifica di natura tecnica circa la astratta compatibilità ambientale dell’opera, ma implica una complessa e approfondita analisi comparativa tesa a valutare il sacrificio ambientale imposto rispetto all’utilità socio – economica. [B] La V.I.A. è un provvedimento con cui viene esercitata una vera e propria funzione di indirizzo politico – amministrativo
T.A.R. Puglia Bari, Sezione I, 22 maggio 2012
La formazione di un provvedimento implicito di esclusione della V.I.A., per decorso di un termine breve (sessanta giorni), secondo quanto previsto dalla L.R. Puglia, si pone in contrasto con i principi comunitari
Consiglio di Stato, Sezione V, 22 marzo 2012
Nel rendere il giudizio di valutazione di impatto ambientale, l’amministrazione esercita una amplissima discrezionalità che non si esaurisce in un mero giudizio tecnico
T.A.R. Toscana, Sezione III, 17 febbraio 2012
[A] Sull’art. 11, comma 2, della L.R. n. 1/2005 che sottopone a valutazione integrata degli effetti gli atti comunali di governo del territorio, compresi i piani attuativi, comprendenti i piani di recupero. [B] Sui casi in cui i piani attuativi riguardanti piccole aree possono prescindere dalla valutazione integrata degli effetti
T.A.R. Sicilia Palermo, Sezione I, 24 febbraio 2011
Se resa al di fuori della conferenza di servizi riguardo alla costruzione ed esercizio di impianti eolici la valutazione d’impatto ambientale é illegittima per incompetenza assoluta
T.A.R. Abruzzo Pescara, Sezione I, 13 dicembre 2011
[A] Il perfezionamento della concessione edilizia ovvero del permesso a costruire si ha quando il comune, conclusa favorevolmente l'istruttoria, comunica all’interessato l'esito positivo della domanda. [B] Sulla posizione assunta dal comune che non ravvisi le condizioni per l’espletamento della valutazione di impatto ambientale riguardo ad una modifica alle sole norme tecniche di attuazione e non già alla cartografia e zonizzazione, modifica tendente tra l’altro a ridurre gli indici e non ad aumentarli. [C] Sui casi in cui la verifica di impatto ambientale sulle variazioni allo strumento urbanistico non si rende sarebbe necessaria. [D] In una zona che risulti già urbanizzata non è corretto dal punto di vista giuridico e logico imporre un onere al privato che sostanzialmente si rivelerebbe inutile
T.A.R. Toscana, Sezione II, 18 novembre 2011
Sull'imposizione nel provvedimento di v.i.a. di svariate ed articolate clausole, con prescrizioni e condizioni, in base ai quali la p.a. è tenuta ad esercitare la vigilanza e il controllo successivo sull'impianto
T.A.R. Calabria Catanzaro, Sezione I, 25 luglio 2011
La valutazione di impatto ambientale non rappresenta un mero giudizio tecnico, suscettibile, in quanto tale, di verificazione sulla base di oggettivi criteri di misurazione, ma presenta, al contempo, profili particolarmente intensi di discrezionalità amministrativa
T.A.R. Puglia Lecce, Sezione I, 13 luglio 2011
La valutazione di impatto ambientale osta alla possibilità che, con meccanismo di stampo elusivo, l'opera venga artificiosamente suddivisa in frazioni eseguite in assenza della valutazione, perché, isolatamente prese, non configurano interventi sottoposti al regime protettivo
T.A.R. Puglia Lecce, Sezione I, 13 luglio 2011
[A] La procedura relativa alla valutazione di impatto ambientale non può essere elusa a mezzo di un riferimento a realizzazioni o interventi parziali, caratteristici nelle opere da realizzarsi per "tronchi" o "lotti". [B] Sulla necessità di uno studio relativo agli impatti cumulativi derivanti dall’impiego del metodo di prospezione geofisica denominato air gun
Consiglio di Stato, Sezione IV, 7 luglio 2011
L’opera pubblica approvata con progetto preliminare deve essere nuovamente sottoposta a valutazione ambientale, ove vi sia stata in sede di approvazione del progetto definitivo una sensibile variazione
T.A.R. Puglia Bari, Sezione I, 23 giugno 2011
La valutazione d’impatto ambientale non costituisce un mero giudizio tecnico, suscettibile in quanto tale di verificazione sulla base di oggettivi criteri di misurazione, ma presenta al contempo profili particolarmente intensi di discrezionalità amministrativa
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 22 giugno 2011
[A] Una motivazione che escluda la necessità di sottoporre il progetto a V.I.A. deve motivare in relazione a questi criteri che richiedono quindi una valutazione complessa che non può essere liquidate in due righe. [B] L'esclusione di un progetto dalla valutazione di impatto ambientale è legittima anche qualora implichi la tollerabilità di una qualche conseguenza del progetto sull'ambiente. [C] La progettazione di un porto non rientra tra le competenze dei geometri non solo per il contesto particolare in cui si pone, ma anche per i problemi di sicurezza che una struttura posta in ambiente marino comporta
T.A.R. Piemonte, Sezione I, 17 giugno 2011
I piani urbanistici che determinano l’interessamento di piccole aree a livello locale o modifiche minori ai piani stessi, sono assoggettate a valutazione ambientale strategica soltanto in conseguenza dei possibili effetti ancora “significativi sull’ambiente”
T.A.R. Veneto, Sezione II, 26 aprile 2011
Sul contenuto della valutazione d'incidenza ambientale di un piano di lottizzazione
T.A.R. Puglia Lecce, Sezione I, 13 aprile 2011
[A] La V.I.A. non può essere intesa come limitata alla verifica della astratta compatibilità ambientale dell'opera ma si sostanzia in una analisi comparata tesa a valutare il sacrificio ambientale imposto rispetto all'utilità socio economica, tenuto conto delle alternative praticabili e dei riflessi della stessa "opzione zero". [B] Nella conferenza di servizi di carattere istruttorio non si applicano i meccanismi di superamento del dissenso previsti dall’art. 14-quater l. 241/1990
T.A.R. Puglia Bari, Sezione I, 18 novembre 2010
La valutazione d’impatto ambientale non costituisce un mero giudizio tecnico, suscettibile in quanto tale di verificazione sulla base di oggettivi criteri di misurazione, ma presenta al contempo profili particolarmente intensi di discrezionalità amministrativa
Consiglio di Stato, Sezione V, 20 ottobre 2010
[A] Sulla nozione di “centro commerciale” ai sensi dell’art. 9, L.R. Veneto 13 agosto 2004 n. 15. [B] Il legislatore veneto ha inteso sottoporre a V.I.A. ogni modificazione relativa ai parchi commerciali esistenti, a condizione che i medesimi abbiano una superficie di vendita superiore a 8.000 mq
Consiglio di Stato, Sezione IV, 5 luglio 2010
La V.I.A. non può essere intesa come limitata alla verifica della astratta compatibilità ambientale dell’opera ma si sostanzia in una analisi comparata tesa a valutare il sacrificio ambientale imposto rispetto all’utilità socio economica, tenuto conto delle alternative praticabili e dei riflessi della stessa “opzione zero”
Corte Costituzionale, 28 maggio 2010
La Corte dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 7 della legge della Regione Liguria 6 agosto 2009 n. 30, nella parte in cui consente di assoggettare a VIA regionale i progetti di opere infrastrutturali relativi anche alle autostrade
Corte Costituzionale, 26 marzo 2010
E’ illegittimo l’art. 4, comma 4, della legge della Regione Puglia 9 ottobre 2008, n. 25 (Norme in materia di autorizzazione alla costruzione ed esercizio di linee e impianti elettrici con tensione non superiore a 150.000 volt), nella parte in cui, comprendendo tra gli interventi di manutenzione ordinaria le varianti di tracciato concordate con i proprietari dei fondi interessati e le amministrazioni interessate, le sottrae alla verifica di assoggettabilità dell’opera alla valutazione d’impatto ambientale
T.A.R. Piemonte, Sezione I, 21 maggio 2010
[A] Sul termine di impugnazione di una variante specifica allo strumento urbanistico che incide in modo diretto e immediato sui soggetti destinatari della previsione. [B] Solo per i progetti sottoposti a VIA vi è l’obbligo di allestire la documentazione di impatto acustico
T.A.R. Toscana, Sezione II, 20 aprile 2010
[A] La valutazione di impatto ambientale, giacché finalizzata alla tutela preventiva dell’interesse pubblico, non si risolve in un mero giudizio tecnico, ma presenta profili particolarmente elevati di discrezionalità. [B] Sul principio comunitario di “precauzione”
T.A.R. Sardegna, Sezione II, 30 marzo 2010
[A] Per valutare se occorra o meno la VIA è necessario avere riguardo non solo alle dimensioni del progettato ampliamento di opera già esistente, bensì alle dimensioni dell’opera finale, risultante dalla somma di quella esistente con quella nuova. [B] Devono ritenersi soggetti alla procedura di verifica di assoggettabilità alla v.i.a. i progetti di realizzazione di tracciati stradali di per sé autonomi ma da collocarsi in un contesto programmatorio sostanzialmente unitario
T.A.R. Toscana, Sezione II, 3 marzo 2010
[A] Sull’immediata impugnabilità della VIA. [B] Sull’omessa impugnazione dell’autorizzazione integrata ambientale e sul ricorso avverso la precedente valutazione positiva di impatto ambientale. [C] Sulla natura del termine di durata del procedimento di VIA imposto dalla L.R. Toscana n. 79 del 1998. [D] Deve escludersi che qualsiasi giudizio in merito alla correttezza ed efficienza della gestione dirigenziale possa essere orientato da considerazioni di tipo politico, anziché dalla obiettiva valutazione della responsabilità del dirigente. [E] Integra il delitto di abuso d’ufficio la condotta di un Sindaco che, mero spirito di ritorsione, abbia revocato l’incarico di un dirigente. [F] E’ alla legge n. 1/05 che si deve, peraltro, la nozione di “invariante strutturale”. [G] Lo studio degli impatti prodotti sulla componente paesaggistica deve trovare soluzione in seno al procedimento di VIA
Consiglio di Stato, Sezione V, 26 febbraio 2010
La rinnovazione del giudizio di compatibilità ambientale si impone allorché le varianti progettuali determinino la costruzione di un intervento significativamente diverso da quello già esaminato
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 3 febbraio 2010
Sulla procedura di screening che consiste nella sottoposizione di determinati interventi, astrattamente idonei a cagionare un rilevante impatto sull’ambiente, a una verifica preliminare al fine di accertare la sussistenza dei presupposti per l’esperimento della procedura di valutazione di impatto ambientale
T.A.R. Toscana, Sezione II, 14 ottobre 2009
Il progetto di un’opera da sottoporre a VIA deve essere valutato non per l’oggettiva conseguenza sull’ambiente che la sua realizzazione comporterebbe ma ponderando con attenzione gli interessi coinvolti
T.A.R. Toscana, Sezione II, 14 ottobre 2009
La astratta necessarietà degli impianti eolici non può mai condizionare e vincolare in maniera assoluta il giudizio di compatibilità ambientale
T.A.R. Marche, Sezione I, 30 settembre 2009
[A] È quasi inevitabile per i cittadini che risiedono in zone (formalmente) agricole – e che quindi godono dei relativi vantaggi, in termini di maggiore fruibilità della natura e di minore inquinamento acustico e ambientale – dover sopportare l’allocazione, in zone adiacenti le loro abitazioni, di insediamenti produttivi. [B] Non ogni piano o progetto teoricamente interferente con il bene ambiente è soggetto a valutazione di incidenza
T.A.R. Puglia Bari, Sezione I, 24 settembre 2009
L’obbligo di pronunciarsi entro termini perentori sulle istanze di compatibilità ambientale riguardo alla VIA costituisce principio fondamentale della materia non derogabile dalle Regioni
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 28 maggio 2009
Sulla V.I.A. obbligatoria per gli allevamenti di suini e sul criterio di derivazione comunitaria del divieto di frazionamento dei progetti
T.A.R. Umbria, Sezione I, 18 maggio 2009
Sulla corretta interpretazione dell’Allegato III alla Parte II del d.lgs. 152/2006, laddove dispone che sono sottoposti a V.I.A. gli “impianti per l’allevamento intensivo di (…) suini con più di (…) 3000 posti per suini da produzione (di oltre 30 Kg)
T.A.R. Sardegna, Sezione II, 26 gennaio 2009
Sulla necessità o meno della conformità urbanistica del progetto ai fini della valutazione di impatto ambientale
Consiglio di Stato, Sezione VI, 23 dicembre 2008
Sulla conferenza di servizi “preliminare”, sulla conferenza “decisoria” e sul procedimento di valutazione di impatto ambientale
T.A.R. Sardegna, Sezione II, 18 dicembre 2008
Sull’organo competente ad emettere il provvedimento conclusivo del procedimento di valutazione di impatto ambientale
T.A.R. Sicilia Catania, Sezione I, 24 novembre 2008
[A] Sui Comuni interessati a partecipare alla procedura di V.I.A. [B] Le disposizioni del D.lgs 152/06 confermano che la titolarità del servizio idrico resta ai Comuni che compongono territorialmente l’A.T.O.
Consiglio di Stato, Sezione VI, 23 luglio 2008
Il Consiglio di Stato conferma la sentenza di annullamento del T.A.R. Toscana riguardo alla determinazione con la quale la Regione Toscana ha ritenuto di escludere dalla procedura di VIA il progetto per la realizzazione del Parco Eolico di Scansano, ubicato in prossimità di tre siti d’importanza comunitaria
D.P.C.M. 7 Marzo 2007
Modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 3 settembre 1999, recante: "Atto di indirizzo e coordinamento per l'attuazione dell'articolo 40, comma 1, della legge 22 febbraio 1994, n. 146, concernente disposizioni in materia di valutazione dell'impatto ambientale" - GU n. 113 del 17-5-2007
Consiglio di Stato, Sezione VI, 22 novembre 2006
[A] Sulla valutazione di impatto ambientale postuma. [B] La rinnovazione del giudizio di compatibilità ambientale si impone solo allorché le varianti progettuali determinino la costruzione di un manufatto significativamente diverso da quello già esaminato
Consiglio di Stato, Sezione VI, 22 novembre 2006
Sulla V.I.A. effettuata nella fase preliminare e sulla necessità o meno di procedere ad una nuova valutazione di impatto ambientale qualora in sede di progettazione definitiva siano apportate modifiche
Convegno. Valutazione Ambientale Strategica - Firenze 15 marzo 2005
ARPAT e Associazioni Ambientaliste Toscane. VAS, piani e programmi in materia ambientale
Consiglio di Stato, Sezione IV, 31 agosto 2004, n. 5715 (Patroni Griffi)
Sulla necessità di sottoporre a V.I.A. il rinnovo di un’autorizzazione relativa ad un impianto di smaltimento rifiuti, qualora l’originaria autorizzazione sia stata rilasciata anteriormente al recepimento della normativa comunitaria in materia di V.I.A.
T.A.R. Veneto, Sezione I, 3 agosto 2004, n. 264
Sulla necessità di notificare ai proprietari l’approvazione del progetto di un’opera pubblica quando comporta dichiarazione di pubblica utilità e sugli effetti “self executing” della disciplina comunitaria in materia di V.I.A.