T.A.R. Veneto, Sezione II, 4 aprile 2024
Controllo della Segnalazione di agibilità: sulla comunicazione circa l’impossibilità di riscontro positivo (per incompletezza della documentazione allegata) pervenuta al ricorrente a distanza di due anni.
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 3 giugno 2021
Sulla portata dell'art. 10, comma 2 del D.L. 76/2020 nella parte che esclude i locali di abitazione ante 1975 dall'applicazione dei requisiti di cui al D.M. 1975: può applicarsi ai sottotetti costruiti precedentemente ma legittimati come abitabili in forza di condono successivo al 1975?
T.A.R. Liguria, Sezione II, 10 novembre 2022
In sede di sanatoria di opere edilizie, al fine di poter dimostrare la realizzazione di un locale tecnico può avere rilevanza evidenziare che lo stesso non aveva l’altezza prevista per l’abitabilità.
Certificato di agibilità e attestazione di conformità ante 1977
In merito alla previsione contenuta in alcuni Regolamenti edilizi comunali di attestare la legittimità di interventi eseguiti in data antecedente alla Legge 10/1977 mediante il Certificato di agibilità/abitabilità rilasciato ai sensi del R.D. 27 luglio 1934, n. 1265.
T.A.R. Sardegna, Sezione I, 7 giugno 2022
[A] Sulla interpretazione dell'art. 35, comma 20 della Legge 47/1985 con riferimento alle ipotesi di rilascio del certificato di abitabilità o agibilità in deroga conseguente al rilascio del condono. [B] L'assenza dei presupposti per il rilascio del certificato di abitabilità o agibilità può legittimare il rigetto della domanda di condono edilizio?
T.A.R. Marche, Sezione I, 9 novembre 2021
[A] Se sia possibile ricavare la conformità edilizia delle opere eseguite dall’accertamento incidentalmente compiuto ai fini del rilascio del certificato di agibilità.
[B] Se la cosiddetta “fiscalizzazione” dell’illecito edilizio configuri una sanatoria dell’abuso.
[C] Se ai fini della quantificazione della sanzione pecuniaria di cui all’art. 34, comma 2, del DPR 380/2001 rilevi il momento della commissione dell’abuso o il momento di contestazione dello stesso.
T.A.R. Toscana, Firenze, Sez. III, 16 ottobre 2021
[A] Sul significato che oggi assume il termine “agibilità”. [B] Sulle differenze tra certificato di abitabilità, ai sensi dell’art. 220 del R.D. 1265 del1934 e certificato di agibilità, ai sensi dell’art. 24 del D.P.R. 380 del 2001.
T.A.R. Lombardia, Sezione II, 3 giugno 2021
[A] Se sussista una automaticità tra il rilascio del certificato di abitabilità/agibilità e la concessione in sanatoria.
[B] Se sia ammissibile che l’Amministrazione inviti il privato ad integrare la pratica di sanatoria attraverso una diversa soluzione tecnica per la realizzazione dell’opera.
Consiglio di Stato, Sez. VI, 26 marzo 2021
Sulla possibilità prevista dall’art. 35, comma 20 della Legge 47 del 1985 che il certificato di abitabilità o agibilità venga rilasciato anche in deroga ai requisiti fissati da norme regolamentari
T.A.R. Lombardia, Milano, Sez. II, 15 aprile 2020
[A] Il certificato di abitabilità può avere valenza sostitutiva dei titoli edilizi oppure far sorgere un affidamento meritevole di protezione giuridica in ordine alla legittimità degli interventi effettuati? [B] Qual è la valenza delle risultanze catastali?
T.A.R. Calabria, Reggio Calabria, Sezione Staccata, 8 ottobre 2019
L’Amministrazione può ammettere che la “sicurezza strutturale” venga attestata da un documento alternativo al certificato di collaudo e cioè attraverso una “dichiarazione di idoneità statica” per gli immobili sprovvisti di agibilità perché datati e perfino nelle procedure di accertamento di conformità in sanatoria?
T.A.R. Toscana, Firenze, Sez. III, 11 marzo 2019
Il certificato di agibilità, ove si esprima anche in merito alla conformità del titolo edilizio rilasciato, può essere utilizzato per certificare la legittimazione edilizia ed urbanistica di un fabbricato?
T.A.R. Lazio, Latina, Sezione I, 23 febbraio 2018
Può il Comune respingere la domanda di condono senza effettuare la verifica della possibilità - tramite verifica da parte della AUSL - di derogare ai limiti imposti dal D.M. 5.7.1975 circa l'altezza minima interna utile dei locali adibiti ad abitazione imposti dalla necessaria sussistenza delle condizioni di salubrità ed abitabilità dell'edificio?
T.A.R Sardegna, Cagliari, Sezione II, 22 febbraio 2018
Ai fini del rilascio del certificato di agibilità, a chi spetta la prova sul regolare allaccio alla rete fognaria? Dalla regolare realizzazione della rete fognaria della lottizzazione (rete pubblica principale), può legittimamente desumersi che anche gli allacci delle singole utenze siano stati eseguiti correttamente?
T.A.R. Campania, Napoli, Sezione III, 5 settembre 2017
Sulla c.d. licenza di abitabilità: la valutazione della mancanza di cause di insalubrità limitate alla costruzione edilizia in sé considerata è possibile anche senza tener conto del tipo di attività che in concreto vi venga svolta?
T.R.G.A. Bolzano, 22 giugno 2017
Il rilascio del certificato di agibilità può ritenersi finalizzato oltre che alla verifica della sicurezza della costruzione, anche al controllo dell’osservanza delle norme urbanistiche ed edilizie in genere e , in particolare, di quelle che presiedono al convenzionamento per finalità di edilizia agevolata?
T.A.R. Liguria, Genova, Sezione I, 14 giugno 2017
Il rilascio del certificato di abitabilità o agibilità di un fabbricato, conseguente all'accoglimento del condono edilizio, può avvenire in deroga alle sole norme regolamentari e ovvero anche alle condizioni di salubrità dell'immobile richieste da norme di livello primario?
Consiglio di Stato, Sezione VI, 10 maggio 2017
L'asserita carenza dei presupposti necessari per porre in essere azioni di trasformazione del territorio sottoposto a vincolo ambientale può essere smentita dal rilascio della licenza di abitabilità?
T.A.R. Campania, Napoli, Sezione III, 26 aprile 2017
Può l’amministrazione comunale, in merito alle ipotesi di assenza del certificato di agibilità, disporre la chiusura dei locali commerciali senza aver previamente provveduto a completare il procedimento preposto al rilascio del certificato medesimo?
T.A.R. Liguria, Genova, Sezione I, 8 febbraio 2017
[A] Sul certificato di agibilità (di un sottotetto): il vicino di casa è legittimato all'impugnazione? Orientamenti giurisprudenziali a confronto. [B] Qual'è la vera funzione del certificato di abitabilità?
T.A.R. Veneto, Venezia, Sezione II, 25 novembre 2016
Qual è la sanzione applicabile alle ipotesi di mancanza del certificato di agibilità? Tale situazione comporta sempre, quale necessaria ed inderogabile conseguenza, l’obbligo per il Comune di adottare l’ordine di sgombero dell’immobile?
T.A.R. Toscana, Firenze, Sezione III, 2 novembre 2016
L’art. 3 del DM del 5 luglio 1975 che prevede che l'alloggio monostanza, per una persona, deve avere una superficie minima, comprensiva dei servizi, non inferiore a mq. 28, e non inferiore a mq. 38, se per due persone, può essere considerata derogabile in considerazione di quanto previsto dall’art. 35 comma 20, della L. 47/85?
T.A.R. Campania Napoli, Sezione III, 22 giugno 2016
[A] Sul cambio di destinazione d’uso che incide sul carico urbanistico; in particolare sul carattere di omogeneità tra la destinazione commerciale e quella industriale produttiva. [B] Il certificato di destinazione urbanistica ha carattere meramente dichiarativo ovvero costitutivo degli effetti giuridici che dallo stesso risultano?
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VIII, 7 aprile 2016
[A] Sull’interpretazione della disposizione di cui all'art. 27, comma 3, del D.P.R. n. 380 del 2001. [B] Sul rapporto intercorrente tra la conformità dei manufatti alle norme urbanistico-edilizie ed il rilascio del certificato di agibilità; in particolare, sul rilievo che assume il carattere abusivo del fabbricato sul meccanismo del silenzio assenso
T.A.R. Piemonte, Sezione II, 12 febbraio 2015
[A] Per il rilascio dell’agibilità l’amministrazione non può opporre le difformità a norme edilizie ed urbanistiche che non si siano anche tradotte in una difformità dell’opera al progetto autorizzato, a meno che nel frattempo l’amministrazione non si sia indotta a sospendere e/o annullare il titolo edilizio già rilasciato. [B] Sul rifiuto del rilascio del certificato di agibilità, totale o parziale, quando risultino mancanti le opere di urbanizzazione primaria che un privato si sia assunto l’obbligo di realizzare direttamente a scomputo del contributo previsto dalla legge. [C] Sulla possibilità o meno di negare l’agibilità nel caso cui il privato abbia potuto accedere al pagamento rateizzato dei c.d oneri di urbanizzazione, omettendo poi di completare tale pagamento
T.A.R. Piemonte, Sezione II, 12 febbraio 2015
[A] Sui limiti che la verifica di conformità alle norme urbanistiche ed edilizie incontra in occasione del rilascio del certificato di agibilità. [B] Sulla natura propter rem degli oneri di urbanizzazione
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VI, 29 gennaio 2015
[A] Sull’ordinanza di sospensione dell’attività per mancanza dell’autorizzazione sanitaria: comunicazione di avvio del procedimento. [B] Sulla necessarietà della conformità urbanistico-edilizia ai fini dell’ottenimento del certificato di agibilità
T.A.R Puglia Bari, Sezione III, 15 gennaio 2015
[A] Sul valore endoprocedimentale dei verbali redatti dagli ufficiali del Comando della Polizia Municipale. [B] Il mutamento di destinazione d’uso impone il rilascio di un nuovo certificato di agibilità
T.A.R Lombardia Brescia, Sezione I, 18 dicembre 2014
[A] Sulle valutazioni effettuate ai fini del rilascio del certificato di agibilità. [B] Il silenzio-assenso sulla richiesta del certificato di agibilità può essere legittimamente impedito solo attraverso un diniego qualificato
T.A.R. Toscana, Sezione III, dicembre 2014
L’accertamento relativo alla utilizzazione degli alloggi non conforme al titolo edilizio non può costituire presupposto per la revoca della certificazione di agibilità
Consiglio di Stato, Sezione IV, 29 maggio 2014
Già nel regime dell'art. 221 del Testo unico delle leggi sanitarie e dell'art. 4 del d.P.R. n. 425 del 1994, ed ora nel regime degli art. 24 e 25 del d.P.R. n. 380 del 2001, è condizionato non soltanto alla salubrità degli ambienti, ma anche alla conformità edilizia dell'opera
T.A.R. Umbria, Sezione I, 5 maggio 2014
Per giurisprudenza consolidata, il rilascio del certificato di agibilità, lungi dall'essere subordinato all'accertamento dei soli requisiti igienico-sanitari, presuppone altresì la conformità urbanistica ed edilizia dell'opera
Consiglio di Stato, Sezione IV, 18 aprile 2014
Sul silenzio assensi riguardo al certificato di abitabilità, ai sensi dell’art. 4 D.P.R. 22-4-1994 n. 425, e sulla possibilità o meno da parte dell’Amministrazione di emettere un diniego tardivo
T.A.R. Toscana, Sezione III, 27 marzo 2014
[A] Sull’art. 86, comma terzo, 1.r. Toscana n. 1/2005, in cui si prevede che ‹‹Nei casi di cui al comma 2, una volta ultimati i lavori e certificata la conformità di cui al comma 1, ovvero applicate le sanzioni pecuniarie nei casi previsti al titolo VIII, capo I e certificata la conformità di cui al comma 1, l’abitabilità o agibilità dei locali è attestata da un professionista abilitato (…) L’abitabilità o agibilità decorrono dalla data in cui l’attestazione perviene al Comune››. [B] Sulla necessità o meno che la sanzione necessaria per conseguire l’agibilità sia non soltanto applicata ma anche pagata
T.A.R. Lazio Roma, Sezione II Ter, 13 marzo 2014
Sul certificato di agibilità e sull’art. 65 del d.lgs. n. 81 del 2008, in vigore dal 15 maggio 2008, che ribadisce il divieto di destinare al lavoro locali chiusi sotterranei o semisotterranei
T.A.R. Marche, Sezione I, 12 dicembre 2013
[A] Sulla sanzione amministrativa pecuniaria, di cui all’art. 24, terzo comma, del d.P.R. n. 380/2001, per la mancata richiesta del certificato di agibilità. [B] Il rilascio del certificato di agibilità non impedisce l’esercizio del potere di dichiarazione di inagibilità di un edificio o di parte di esso
T.A.R. Campania Salerno, Sezione II, 27 novembre 2013
Laddove le difformità riguardino aspetti marginali del manufatto (in particolare se prive di incidenza sulla volumetria e sulla superficie dell'immobile interessato) e/o, comunque, riconducibili all'ambito dell'attività edilizia cd. libera, esse non possono comportare il rifiuto della agibilità
T.A.R. Molise, Sezione I, 31 ottobre 2013
Sulla sorte dell’autorizzazione commerciale rilasciata dal Comune in caso di sopravvenuta rilevazione della mancanza di un requisito (il certificato di agibilità) o di un presupposto (l'igienicità o l'agibilità dei locali)
Consiglio di Stato, Sezione V, 3 giugno 2013
[A] È onere del richiedente il condono edilizio provare che l’opera sia stata completata entro la data utile fissata della legge, non essendo a tal fine sufficiente la sola dichiarazione sostitutiva dell’atto notorio, che deve essere supportata da ulteriori riscontri documentali, eventualmente indiziari, purché altamente probanti. [B] Il certificato di abitabilità non serve ad abilitare l’immobile ad un certo uso piuttosto che ad un altro, giacché dopo il D.P.R. 22 aprile 1994, n. 425, non è previsto un certificato di abitabilità specializzato
Consiglio di Stato, Sezione IV, 6 maggio 2013
[A] Sul Regolamento Edilizio del Comune, con cui si è introdotta la prescrizione per cui la superficie minima dei 45 mq deve essere limitata al 25 % del totale degli alloggi di ogni nuovo fabbricato, mentre per il 75 % la superficie minima deve essere di 60 mq. [B] In una località balneare, la creazione di alveari composti per la loro totalità da unità abitative di minimo taglio assolutamente inidonee al normale vivere civile, finisce comunque per creare dei quartieri fantasma di seconde case che restano praticamente deserte per nove mesi all’anno
T.A.R. Piemonte, Sezione I, 22 marzo 2013
Sui locali sottratti all’obbligo del rispetto della altezza minima interna e del rapporto aero-illuminante di cui all’art. 5 del D.M. 5/07/75, per l’evidente ragione che trattasi di spazi nei quali é praticamente impossibile svolgere una qualsiasi attività
T.A.R. Veneto, Sezione III, 8 marzo 2013
Sui punti 3.0.4. e 3.0.5. del DM 18 dicembre 1975 e sulla deroga alla disposizione secondo la quale l’attività didattica delle scuole materne deve necessariamente svolgersi al piano terra
T.A.R. Campania Napoli, Sezione II, 21 febbraio 2013
[A] Sulla sussistenza o meno dell’ambulatorietà nei confronti dell’avente causa riguardo agli oneri concessori del condono edilizio non soddisfatti dall’istante. [B] Il meccanismo del silenzio assenso non può essere invocato allorché manchi il presupposto stesso per il rilascio del certificato di agibilità, costituito dal carattere non abusivo del fabbricato
T.A.R. Campania Napoli, Sezione V, 8 novembre 2012
La Legge n.94/2009 (cosiddetto "Pacchetto Sicurezza") ha innovato l'art. 1 della L. 1228/1954 specificando che «l'iscrizione e la richiesta di variazione anagrafica possono dar luogo alla verifica, da parte dei competenti uffici comunali, delle condizioni igienico-sanitarie dell'immobile in cui il richiedente intende fissare la propria residenza, ai sensi delle vigenti norme sanitarie»
Consiglio di Stato, Sezione IV, 24 ottobre 2012
[A] Sulla sussistenza o meno di una legittimazione a ricorrere di una società promissaria acquirente di immobili per far valere le proprie ragioni circa l’eventuale inidoneità dell’edificazione per la non conformità della costruzione, ovvero per la mancanza del formale certificato di abitabilità. [B] Sul certificato di agibilità e sulla necessità o meno che questo attesti non solo le condizioni di sicurezza, igiene, salubrità, ma anche l’integrale conformità delle opere realizzate al progetto approvato. [C] Sulla possibilità o meno di rilasciare il certificato di agibilità laddove il privato non abbia ancora realizzato le opere di urbanizzazione previste in convenzione
T.A.R. Lazio Roma, Sezione II Ter, 24 settembre 2012
[A] Sulla configurabilità del silenzio assenso sull’istanza di rilascio del certificato di agibilità. [B] Sulla possibilità o meno che 22 appartamenti in categoria catastale A/2 possano ottenere il rilascio dell’agibilità per la destinazione turistico-ricettiva extra alberghiera a casa-vacanze. [C] Sulla possibilità o meno che l'utilizzo degli immobili a residenze turistiche e a case e appartamenti per vacanza comporti modifiche di destinazione d'uso ai fini urbanistici
T.A.R. Puglia Bari, Sezione III, 4 maggio 2012
L'assenza dell’abitabilità espone alla sanzione risolutiva ogni eventuale contratto di utilizzo del bene privo dell'attestazione della sussistenza delle condizioni di agibilità ed igienicità e fa venir meno, sul piano sostanziale, la potenziale produttività del reddito locativo
T.A.R. Liguria, Sezione I, 27 aprile 2012
Il rilascio del certificato di abitabilità di un fabbricato, conseguente al condono edilizio, può legittimamente avvenire in deroga solo a norme regolamentari e non anche quando siano carenti condizioni di salubrità richieste invece da fonti normative di livello primario
T.A.R. Lazio Roma, Sezione II, 10 gennaio 2012
[A] Sull’evoluzione normativa riguardo al certificato di agibilità. [B] Sull’art. 4 del D.P.R. 22 aprile 1994 n. 425 e sugli artt. da 24 a 26 del D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380. [C] Al concetto di agibilità si è andato sostituendo quello di “vivibilità” della costruzione. [D] Sul procedimento di rilascio del certificato di agibilità
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VIII, 10 novembre 2011
Il certificato di agibilità è funzionale ad accertare che l'immobile al quale si riferisce è stato realizzato nel rispetto delle norme tecniche vigenti in materia di sicurezza, salubrità ed igiene, attenendo viceversa al titolo edilizio la verifica del rispetto delle norme edilizie ed urbanistiche
Consiglio di Stato, Sezione V, 5 settembre 2011
Il certificato di agibilità non ha alcuna attinenza con fini di tutela urbanistico edilizia e si limita quindi ad attestare una situazione oggettiva e, in particolare, la corrispondenza dell'opera realizzata
Consiglio di Stato, Sezione IV, 29 agosto 2011
L’art. 6 della legge n. 46 del 1990 ritiene obbligatoria la redazione del progetto degli impianti elettrici ed il suo deposito contestualmente al progetto edificatorio e non al momento del rilascio del certificato di agibilità
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 5 luglio 2011
[A] Sulla decorrenza del termine di impugnazione del titolo edilizio. [B] Nel consentire modificazioni delle altezze di colmo e di gronda e delle linee di pendenza delle falde “unicamente al fine di assicurare i parametri di cui all'articolo 63, comma 6”, l’art. 64 primo comma, l.r. 12/2005 ammette evidentemente l’incremento delle altezze nei soli limiti strettamente funzionali ad assicurare le condizioni minime di salubrità agli spazi (resi) abitativi
Consiglio di Stato, Sezione IV, 3 maggio 2011
Laddove le condizioni concrete di un immobile rendano il medesimo tale da non essere ritenuto abitabile, poiché esse si pongono in contrasto con il rispetto della dignità umana (art. 2 Cost.) e del diritto alla salute (art. 32 Cost.), non rileva che la specifica condizione di inabitabilità trovi letterale richiamo in una norma di regolamento comunale
T.A.R. Campania Napoli, Sezione III, 31 marzo 2011
[A] La conformità dei manufatti alle norme urbanistico-edilizie costituisce il presupposto indispensabile per il legittimo rilascio del certificato di agibilità. [B] Sull'autorizzazione rilasciata relativamente ad un'attività di somministrazione di bevande da svolgersi in un locale non conforme alla disciplina edilizia e urbanistica
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 24 febbraio 2011
[A] In caso di difformità parziale dal permesso di costruire, quando il Comune sceglie, ai sensi dell’art. 34, comma 2, TU n. 380/2001, se irrogare la sanzione pecuniaria ovvero ingiungere la demolizione, deve svolgere una propria, puntuale e approfondita, istruttoria tecnica, ove venga valutata non tanto la prospettazione delle parti, quanto la concreta situazione di fatto. [B] Deve ritenersi illegittima l’ordinanza di demolizione di opera edilizia realizzata in parziale difformità dal permesso di costruire che non si faccia carico di valutare preventivamente tutti gli aspetti pregiudizievoli che potrebbero scaturire dalla demolizione. [C] Il procedimento volto alla dichiarazione di abitabilità, ancorché possa essere l’occasione per la rilevazione di violazioni del titolo, non è la sede idonea a sanzionarle
T.A.R. Lazio Roma, Sezione II Ter, 4 febbraio 2011
[A] Il rilascio del cosiddetto certificato di agibilità sanitaria è prescritto da tale disposizione con riguardo non soltanto agli immobili ad uso strettamente abitativo. [B] L’assegnazione della numerazione civica presuppone, al pari della abitabilità, l’esistenza di un titolo edilizio
T.A.R. Toscana, Sezione II, 12 luglio 2010
Sul potere di sgombero sancito dall’art. 222 del R.D. n. 1265/34 posto a presidio dell’igiene e sulla possibilità o meno di estenderlo a qualsiasi edificio o manufatto cui sia stata impressa quella destinazione, anche di fatto
T.A.R. Toscana, Sezione II, 3 giugno 2010
Sul passaggio non autorizzato da una destinazione d’uso non abitativa alla destinazione abitativa e sulla legittimità o meno dell’ordinanza di sgombero emessa per ragioni igienico sanitarie ai sensi del R.D. 1265 del 1934
T.A.R. Toscana, Sezione I, 19 maggio 2010
[A] Sul frazionamento e vendita delle R.T.A. e sulla responsabilità per colpa del notaio, ove abbia redatto atti non completamente comprensibili alle parti. [B] Il certificato di agibilità se viene rilasciato per fini alberghieri, non può poi essere ritenuto valido per fini abitativi
T.A.R. Sicilia Catania, Sezione III, 11 marzo 2010
[A] Sulla mancanza del certificato di abilità e sulla possibilità o meno da parte del Comune di ordinare lo sgombero dell’immobile. [B] Sui requisiti della certificazione di agibilità di un edificio ai sensi della legge regionale della Sicilia
T.A.R. Campania Napoli, Sezione III, 3 agosto 2009
[A] Sulle deficienze igienico sanitarie connesse al difetto dell’altezza minima prescritta dal D.M. 5.7.1975 e sul loro carattere ostativo o meno al rilascio del condono edilizio. [B] Sull’applicabilità o meno dell’altezza minima prescritta per ottenere il certificato di agibilità anche per i locali destinati a circolo sportivo ricreativo non è aperto al pubblico e destinato ad essere luogo di soggiorno dei soci
T.R.G.A. Trento, 7 luglio 2009
[A] Il certificato di agibilità non si limita dunque alla verifica delle prescrizioni igienico - sanitarie, ma è strutturalmente collegato a tutti i precedenti titoli abilitanti. [B] Sulla possibilità o meno da parte del proprietario di un fondo gravato da una servitù di passaggio da parte di un terzo di chiudere l’accesso a terzi estranei. [C] Sull’obbligo a carico dell’amministrazione di verificare l’esistenza, in capo al richiedente, del titolo di godimento sull’immobile interessato da un progetto di trasformazione edilizia
Corte di Cassazione, Sezione II, 7 ottobre 2008
In caso di contenzioso tra venditore e promissario acquirente circa la sussistenza del certificato di agibilità dell’immobile, ottenuto per il formarsi del silenzio assenso, spetta al giudice ordinario rivolgersi all'ente locale competente affinché si pronunci espressamente ed in difetto esperire un accertamento tecnico
T.A.R. Veneto, Sezione II, 16 giugno 2008
Il certificato di agibilità attiene esclusivamente a scopi igienico sanitari e il suo rilascio non è ricollegato alla verifica di esatta rispondenza delle volumetrie realizzate con quelle assentite
T.A.R. Veneto, Sezione II, 8 settembre 2006
[A] Sul decorso del termine di conclusione del procedimento relativo aella domanda di agibilità senza che l’Amministrazione si sia espressa al riguardo. [B] Sul rilascio del certificato di agibilità nel procedimento di condono edilizio
T.A.R. Sardegna, Sezione II, 16 giugno 2006
[A] Sulla mancanza del certificato di agibilità e sull’accertata mancanza dei requisiti igienico sanitari di uno studio medico. [B] Sulla differenza tra i poteri sanzionatori di cui all’art. 8 del D.P.R. n. 314 del 1990, concerne l’aspetto strettamente funzionale dello studio medico, e quelli di cui all’art. 221 del testo unico sulle leggi sanitarie
T.A.R. Sardegna, Sezione II, 10 maggio 2006
Sul parere di pubblica sicurezza ai sensi dell’art. 80 del TULPS e sulla conclusione dell’iter comunale che attesta l’esistenza di un manufatto legittimo realizzato in base ad un titolo edilizio
Consiglio di Stato, Sezione V, 5 aprile 2005, n. 1543
L’attività commerciale non può essere autorizzata in immobili difformi dalla disciplina urbanistica, parallelamente non può essere rilasciata quell’autorizzazione sanitaria che renderebbe i locali stessi agibili, sebbene non conformi alla disciplina urbanistico-edilizia