Consiglio di Stato, Sezione VI, 1 ottobre 2024
Se, in caso di notificazione del diniego di condono nei confronti di uno dei comproprietari, la presenza di un secondo comproprietario non destinatario possa avere un qualche effetto.
Consiglio di Stato, Sezione II, 9 agosto 2024
Se il condono edilizio di cui all'art. 32 del D.L. n. 269 del 2003, applicabile in presenza di nuove costruzioni che abbiano destinazione residenziale, possa essere oggetto di interpretazione analogica.
Corte costituzionale, 4 luglio 2024
Sul compito delle Regioni di approvare leggi finalizzate a incentivare la razionalizzazione del patrimonio edilizio esistente: sull'interpretazione del divieto (ed esclusioni) di interventi su edifici abusivi o siti nei centri storici o in aree ad inedificabilità assoluta.
T.A.R. Veneto, Sezione II, 12 giugno 2024
Pretesa creditoria: se la restituzione del contributo concessorio sia limitata alle sole ipotesi di rinuncia alla domanda di condono (prima del suo rilascio) e di rigetto dell'istanza.
Cassazione penale, Sezione III, 6 febbraio 2024
Se l'ordine di demolizione del manufatto abusivo, impartito con sentenza irrevocabile, possa essere revocato sulla base della pendenza di un ricorso in sede giurisdizionale avverso il rigetto della domanda di condono.
T.A.R. Liguria, Sezione II, 3 gennaio 2024
Se il lungo tempo trascorso dalla presentazione della domanda di condono edilizio possa generare un legittimo affidamento in ordine alla sanabilità delle opere abusive.
Consiglio di Stato, Sezione VI, 25 ottobre 2023
Sulla realizzazione di un solaio di copertura dell'area aperta presente ab origine tra due manufatti, ulteriormente ampliati in modo da ottenere un manufatto unico, tramite l'accorpamento dei due manufatti precedenti oggetto di istanza di sanatoria.
C.G.A.R.S., Sezione giurisdizionale, 16 ottobre 2023
[A] Se l'amministrazione possa emettere un provvedimento sanzionatorio anche se il procedimento di condono sia ancora non definito. [B] Sulla presentazione dell’istanza di condono edilizio se avvenuta dopo l'emanazione dell’ordinanza di demolizione e di eventuali atti repressivi consequenziali.
T.A.R. Sicilia, Palermo, Sezione I, 12 ottobre 2023
[A] Sulla non condonabilità del fabbricato realizzato in zona sottoposta al vincolo di inedificabilità. [B] Sui diritti di natura privatistica riconosciuti dal giudice ordinario: possono impedire la demolizione dell'immobile abusivo?
Consiglio di Stato, Sezione VI, 20 settembre 2023
[A] Sull’onere della prova in materia di condono. [B] Sul perfezionamento per silenzio accoglimento del condono edilizio richiesto qualora sia accertata l’inesistenza dell’appartamento da sanare e quindi nella non avvenuta ultimazione dell’opera.
Cassazione penale, Sezione III, 4 settembre 2023
[A] Sull’intenzione del privato di eliminare dall'opera alcuni interventi, successivi all'accertamento così da riportare il manufatto nell'alveo della condonabilità. [B] Sul procedimento per il rilascio del provvedimento in sanatoria previsto dalla legge sul condono edilizio: il decorso del termine vale quale silenzio-rifiuto.
Consiglio di Stato, Sezione VI, 23 agosto 2023
[A] Sulla condonabilità delle opere abusive all'interno della fascia di rispetto cimiteriale. [B] In materia di condono, è possibile scindere la costruzione tra i vari elementi che la compongono ai fini della sanatoria di singole porzioni di essa?
T.A.R. Sicilia, Catania, Sezione I, 24 luglio 2023
[A] In materia di condono: la disciplina regionale non può prevalere sulla normativa statale sopravvenuta. [B] Sul silenzio assenso in materia edilizia: è sufficiente il decorrere del tempo affinchè si perfezioni il titolo abilitativo?
T.A.R. Lazio, Roma, Sezione II, 30 giugno 2023
Sulla non sanabilità delle opere che hanno comportato la realizzazione di nuove superfici e nuova volumetria in zona assoggettata a vincolo paesaggistico come interpretato dalla Cassazione penale.
Consiglio di Stato, Sezione VI, 7 marzo 2023
[A] Sui presupposti in presenza dei quali opera il meccanismo del silenzio assenso sulle domande di condono edilizio. [B] La quantificazione egli oneri concessori va calcolata secondo le tabelle vigenti alla data di rilascio del condono o di presentazione della domanda?
C.G.A.R.S., 30 gennaio 2023
Il margine d’incertezza relativo all’interpretazione delle riprese fotografiche di un’area in cui ricade un immobile preclude l’adozione di provvedimenti autoritativi in materia di abusivismo edilizio?
T.A.R. Puglia, Lecce, Sezione I, 4 gennaio 2023
[A] In merito ai presupposti di operatività del silenzio assenso in materia di condono edilizio ai sensi dell'art. 35, Legge 47/1985 [B] In ordine alla disciplina applicabile per la determinazione degli importi dovuti a titolo di contributo concessorio in ipotesi di titolo edilizio postumo rilasciato a seguito di sanatoria
T.A.R. Sardegna, Sezione I, 3 settembre 2022
[A] Legittimo l'intervento di installazione di strutture prefabbricate e amovibili in sostituzione di altre oggetto di una istanza di condono ancora pendente? [B] Sul concetto di esigenza meramente temporanea atta ad escludere la sussistenza di un intervento di nuova costruzione. [C] Sulla possibilità di qualificare come opera precaria l'installazione stagionale di strutture prefabbricate ai sensi dell'art. 6, comma 1, lett. e-bis) del D.p.r. 380/2001 come modificato dal D.l. 16.7.2020, n. 76.
T.A.R. Lazio, Roma, Sezione II Stralcio, 21 giugno 2022
[A] In ordine ai presupposti di condabilità delle opere realizzate nelle aree sottoposte a vincoli ai sensi dell'art. 32 del D.L. 30 settembre 2003, n. 269 (cd. terzo condono). [B] Sulla non riconducibilità della piscina (nel caso di specie di tipo prefabbricato) alla nozione di pertinenza urbanistica.
T.A.R. Lazio, Latina, Sezione I, 4 luglio 2022
Sulle condizioni per la sanatoria delle opere abusive realizzate in aree sottoposte a specifici vincoli (tra cui quello idrogeologico, ambientale e paesistico) ai sensi dell’art. 32, comma 27, lett. d), del D.L. 269/2003.
T.A.R. Abruzzo, Pescara, Sezione I, 21 giugno 2022
[A] Sulla natura dell'abbaino quale intervento di "parziale" nuova costruzione subordinata al rilascio del permesso di costruire. [B] In merito ai diversi orientamenti emersi con riferimento alla facoltà per gli strumenti urbanistici di dettare una disciplina più restrittiva nei confronti degli immobili condonati.
T.A.R. Sardegna, Sezione I, 7 giugno 2022
[A] Sulla interpretazione dell'art. 35, comma 20 della Legge 47/1985 con riferimento alle ipotesi di rilascio del certificato di abitabilità o agibilità in deroga conseguente al rilascio del condono. [B] L'assenza dei presupposti per il rilascio del certificato di abitabilità o agibilità può legittimare il rigetto della domanda di condono edilizio?
C.G.A. Regione Siciliana, 02 luglio 2019
[A] In merito alla peculiare interpretazione (fatta propria dal C.G.A.R.S.) concernente la natura alternativa e non cumulativa dei limiti di ampliamento del 30% e di 750 mc prescritti dall'art. 32, comma 25, del D.L. 269/2003. [B] Sulla possibilità di condonare opere realizzate in difformità delle distanze prescritte ex art. 9 del D.M. 1444/1968.
T.A.R. Campania, Salerno, Sezione II, 10 marzo 2022
Se, in tema di abusi edilizi su beni ambientali, il certificato di compatibilità paesaggistica “condizionato” sia in contrasto con la ratio della legge che collega il condono alla già avvenuta esecuzione delle opere ed alla compatibilità paesaggistica delle opere già eseguite.
T.A.R. Campania, Sezione VI, 10 marzo 2022
Se l’interessato in pendenza del procedimento di condono sia legittimato ad eseguire, a determinate condizioni, le opere di completamento su di un manufatto abusivo. Sulla procedura prevista dall’art. 35 della L. 47/1985.
T.A.R. Lazio, Sezione II quater, 31 gennaio 2022
Se la valutazione di compatibilità paesaggistica postuma di cui all’art. 32 L. n. 47/85 debba considerare attentamente anche il lasso di tempo intercorso rispetto alla realizzazione dell’abuso al fine di apprezzare le eventuali modifiche del contesto paesaggistico-territoriale di riferimento, medio tempore intervenute.
T.A.R. Calabria, Reggio Calabria, 31 gennaio 2022
L’istituto del preavviso di rigetto di cui all’art. 10 bis della 241/1990 trova applicazione anche nei procedimenti di sanatoria o di condono edilizio? Quali sono le conseguenze del provvedimento di diniego e dell’ordine demolitorio che non siano stati preceduti dall’invio della comunicazione di preavviso di rigetto?
T.A.R. Lombardia, Sezione IV, 20 ottobre 2021
In ordine alla rilevanza della completezza della domanda ai fini della decorrenza del termine per la formazione del silenzio assenso ex art. 32, comma 36, del d.l 30 settembre 2003, n. 296 ed ex art. 38, comma 2, della legge 28 febbraio 1985, n. 47.
T.A.R. Puglia, Lecce, Sezione I, 18 ottobre 2021
Sulla necessità di ottenere, ai fini dell’istanza di condono ex art. 32 legge 47/1985, il parere dell’autorità preposta alla tutela del vincolo paesaggistico anche se concernente opere realizzate prima dell’imposizione del vincolo medesimo.
T.A.R. Sicilia, Sezione II, 9 Settembre 2021
Se la per l’acquisizione automatica, in favore del Comune, di un immobile abusivo realizzato negli anni ’30 si configuri come necessaria l’identità tra il contenuto dell’ordinanza di demolizione e quello dell’atto di acquisizione.
T.A.R. Lazio, Sezione II quater, 19 luglio 2021
Sul diverso rapporto dell’istituto dell'accertamento di conformità e della sanatoria prevista dalla legislazione condonistica “straordinaria” con l’ordinanza di demolizione o altri atti sanzionatori relativi all'intervento abusivo di cui si chiede la regolarizzazione.
T.A.R. Campania, Salerno, Sezione II, 24 giugno 2021
[A] Se trovi applicazione il regime della pertinenza urbanistica nel caso in cui il manufatto del quale si invochi la natura pertinenziale sia posto a servizio di un’opera abusiva.
[B] Se le ulteriori opere eseguite su un immobile dopo la presentazione dell’istanza di condono, ancorché riconducibili alle categorie della manutenzione straordinaria, del restauro e/o del risanamento conservativo, della ristrutturazione edilizia o della realizzazione di opere costituenti pertinenze urbanistiche, debbano ritenersi abusive.
T.A.R. Marche, Sezione I, 19 giugno 2021
Se ai fini del rilascio della concessione edilizia in sanatoria (ordinaria o straordinaria) per opere ricadenti in zone sottoposte a vincolo, il parere previsto dall’art. 32 della L. 28 febbraio 1985 n. 47 dell’Autorità preposta alla tutela del vincolo sia necessario anche per le opere eseguite prima che il vincolo sia stato apposto.
T.A.R. Campania, Sezione VIII, 24 maggio 2021
In ordine alle condizioni in presenza delle quali è ammissibile la sanatoria di opere abusive realizzate in aree sottoposte a specifici vincoli (tra cui quello idreologico, ambientale e paesistico).
T.A.R. Campania, Sezione VIII, 24 maggio 2021
Sulle specifiche condizioni necessarie ai fini del condono delle opere abusive realizzate in aree sottoposte a specifici vincoli (tra cui quello idrogeologico, ambientale e paesistico), ai sensi dell’art. 32, comma 27, lettera d), del D.L. n. 269 del 2003.
T.A.R. Campania, Sezione VI, 17 maggio 2021
L’esercizio del potere repressivo può ritenersi inibito dagli effetti interdittivi rinvenienti dalla legislazione condonistica anche ad opere successive rispetto a quelle per cui pende il procedimento di sanatoria?
T.A.R. Lazio, Sezione II, 7 maggio 2021
[A] Sul principio di vicinanza della prova sulla natura, entità e tempo di ultimazione di lavori per opere abusive.
[B] Sull’onere della prova dell’epoca di realizzazione dell’abuso ai fini della concessione del condono edilizio.
T.A.R. Lazio, Sezione II bis, 3 maggio 2021
Se il diritto all’abitazione possa rendere illegittimo un ordine di demolizione degli abusi per contrasto con il diritto al rispetto della vita privata e familiare e del domicilio di cui all’art. 8 CEDU
T.A.R. Campania, Sez. III, 7 aprile 2021
Se l’orientamento giurisprudenziale per il quale, in presenza di un abuso di data risalente sarebbe necessario ostendere una motivazione rafforzata sull’interesse pubblico attuale e concreto alla irrogazione della sanzione, sia da considerarsi oggi superato.
T.A.R. Piemonte, Sez. II, 12 aprile 2021
[A] Se l’accertamento di compatibilità paesaggistica ai sensi dell’art. 1, commi 37 e 39, della legge n. 308/2004, degli interventi edilizi abbia effetti ulteriori rispetto a quello di far venir meno i reati paesaggistici.
[B] Sulla possibilità di condono in merito agli abusi c.d. “maggiori”, cioè quelli ascrivibili alle Tipologie 1, 2 e 3, realizzati in zone assoggettate a vincoli comportanti inedificabilità assoluta o relativa.
T.A.R. Lazio, Roma, Sez. II bis, 3 novembre 2020
Al ricorrere di quali condizioni possono essere sanate quelle opere che hanno comportato la realizzazione di nuove superfici e nuova volumetria in zona assoggettata a vincolo paesaggistico, secondo la normativa che ha introdotto il c.d. terzo condono?
T.A.R. Lazio, Roma, Sez. stralcio, 4 agosto 2020
La copertura, ancorché precaria, di un edificio ad uso residenziale, consente di ritenere raggiunta la finalità propria della destinazione d’uso dell’immobile, ai fini della ammissibilità della domanda di condono?
T.A.R. Liguria, Genova, Sez. I, 20 giugno 2020
La non fedele rappresentazione dello stato di fatto all'atto della richiesta di rilascio della concessione edilizia vale a generare in capo al privato un affidamento meritevole di tutela?
TAR Lombardia, Milano, Sez. IV, 24 ottobre 2019
L’incremento volumetrico – limite massimo dell’ampliamento sanabile – non deve superare il 20% (ai sensi dell'articolo 2, comma 1, L.R. Lombardia n. 31/2004; il 30%, ai sensi dell’articolo 32, comma 25, D.L. 269/2003) delle dimensioni del fabbricato condominiale originario o dell’appartamento che è stato ampliato?
T.A.R. Toscana, Firenze, Sez. III, 8 luglio 2019
In materia di condono edilizio, la misurazione del volume deve essere effettuata avuto riguardo all’altezza utile interna dei locali, senza quindi tener conto delle controsoffittature interne?
T.A.R. Abruzzo, L’Aquila, Sez. I, 20 giugno 2019
[A]La sanzione ambientale di cui all’art. 167 del D.lgs 42 del 2004 è annoverabile fra gli adempimenti previsti ai fini della ammissibilità della domanda di condono?
[B] L’irrogazione della sanzione ambientale di cui all’art. 167 del D.lgs 42 del 2004 presuppone l’accertamento di un danno ambientale?
[C] La sanzione ambientale può concorrere con altre sanzioni previste dall’ordinamento?
Consiglio di Stato, Sez. VI, 3 giugno 2019
Sulla nozione di criterio strutturale e funzionale utilizzato nell’indagine istruttoria compiuta dall’Amministrazione per la verifica del requisito dell'ultimazione dei lavori, ai fini del rilascio del condono.
Consiglio di Stato, Sez. VI, 18 febbraio 2019
I requisiti di condonabilità (terzo condono) dell’ampliamento del manufatto non superiore al 30 per cento della volumetria della costruzione originaria o, in alternativa, superiore a 750 metri cubi, devono essere interpretati disgiuntamente oppure congiuntamente?
T.A.R. Toscana, Firenze, Sez. III, 7 febbraio 2019
Gli interventi eseguiti sugli immobili ricadenti in zone sottoposte a vincolo paesaggistico che comportino il mutamento della sagoma come devono essere classificati secondo la normativa nazionale succedutasi nel tempo fino ad oggi?
T.A.R. Campania, Napoli, Sez. III, 25 gennaio 2019
È legittimo il provvedimento di revoca delle agevolazioni concesse ai sensi della legge 488 del 1992 (agevolazioni in favore delle attività produttive nelle aree depresse del paese) perché l’immobile interessato è stato giudicato abusivo per via della pendenza di una domanda di condono?
T.A.R. Puglia, Lecce, Sez. III, 24 gennaio 2019
È legittima la motivazione del provvedimento di diniego della domanda di condono data, in un primo momento, con riferimento alla sottoposizione dell’area a vincolo paesaggistico ed idrogeologico ed alle norme violate e, successivamente, integrata?
Consiglio di Stato, Sez. III, 15 gennaio 2019
[A] Qual è il destino delle ingiunzioni di demolizioni precedenti alla domanda di condono? [B] Quali sono le situazioni incompatibili con la presentazione della domanda di condono?
T.A.R. Lazio, Roma, Sez. II bis, 30 ottobre 2018
Il rigetto automatico dell’istanza di condono motivato dalla sussistenza di un vincolo paesaggistico è legittimo anche se l’opera è stata realizzata nella zona di cui alla lettera B del D.M. n. 1444/1968?
Consiglio di Stato, Sez. VI, 18 settembre 2018
È possibile sostenere che il diritto di credito del Comune avente ad oggetto gli importi dovuti a titolo di oblazione e di contributo di costruzione si prescriva nell’ordinario termine decennale? L’eventuale prescrizione può incidere sulla formazione del silenzio assenso dell’istanza di condono?
Consiglio di Stato, Sezione VI, 6 settembre 2018
L’obbligo di acquisire il parere dell’autorità preposta al vincolo in sede di rilascio dell’autorizzazione in sanatoria, ai sensi dell’art. 32 della legge n. 47 del 1985, deve ritenersi sussistente anche per opere eseguite prima dell’apposizione del vincolo di cui trattasi?
Consiglio di Stato, Sezione VI, 6 settembre 2018
Al fine di verificare l’effettiva tutela del bene protetto, può sostenersi che la compatibilità dell’opera da condonare rispetto al regime di salvaguardia garantito dal vincolo, debba essere valutata con riferimento alla data dell’esame della domanda di sanatoria?
Consiglio di Stato, Sez. VI, 30 luglio 2018
E' corretto sostenere che l'Amministrazione, nell'espletamento dell'istruttoria relativa all'epoca della edificazione, debba fornire, quale condizione di legittimità per l'irrogazione della sanzione, (anche) prova certa dell'epoca di realizzazione dell'abuso?
T.A.R. Campania, Salerno, Sez. II, 21 maggio 2018
Può considerarsi legittima l’ordinanza di demolizione di opere interne (nel caso di specie, un angolo cottura con relativo rivestimento in piastrelle, completamento del bagno con posa in opera dei sanitari, posa di pavimentazione ed installazione di portoncino ed infissi esterni) al piano rialzato e seminterrato di un immobile oggetto di una precedente e non ancora esaminata domanda di condono?
Consiglio di Stato, Sezione IV, 24 maggio 2018
Il giudizio di compatibilità paesaggistica espresso dall'Amministrazione preposta alla tutela del vincolo può essere censurato per la semplice ragione che lo stesso abbia assunto segno opposto rispetto a quello espresso in relazione ad altro abuso insistente sul medesimo lotto?
Consiglio di Stato, Sezione VI, 22 maggio 2018
Se è vero che il soggetto diverso dal proprietario, comunque interessato alla rimozione degli abusi, è legittimato a richiedere la concessione in sanatoria, è possibile anche sostenere che il conseguente provvedimento possa essere rilasciato dall’amministrazione in mancanza di un assenso alle opere rilasciato dal proprietario dell’immobile?
Consiglio di Stato, Sezione VI, 26 aprile 2018
Il coinvolgimento della Soprintendenza è necessario anche in quelle ipotesi in cui l'immobile oggetto di istanza di sanatoria sia preesistente rispetto all’imposizione del vincolo paesaggistico?
Consiglio di Stato, Sezione VI, 20 marzo 2018
Sulle distanze dal confine stradale: la locuzione "fuori dei centri abitati" di cui all'articolo 26 del d.P.R. n. 495 del 1992, si riferisce alla collocazione delle «proprietà stradali» ovvero alla collocazione delle costruzioni?
T.A.R. Puglia, Bari, Sezione III, 23 febbraio 2018
[A] Il condono edilizio di opere abusivamente realizzate in aree sottoposte a specifici vincoli è applicabile esclusivamente agli interventi di minore rilevanza indicati ai numeri 4, 5 e 6 dell'allegato 1 della legge n. 326 del 2003? [B] Clare loqui e illegittimità dell'ordinanza di demolizione.
T.A.R. Calabria, Catanzaro, Sezione I, 5 gennaio 2018
[A] Il provvedimento di diniego di sanatoria deve essere preceduto dai motivi ostativi all’accoglimento dell’istanza, ai sensi dell’art. 10 bis l. n. 241 del 1990? [B] E' possibile procedere al condono senza il consenso (o addirittura contro) la volontà del proprietario del bene oggetto del procedimento di sanatoria?
T.A.R. Campania, Napoli, Sezione III, 5 dicembre 2017
[A] La previsione dei vincoli di inedificabilità assoluta di cui all'art. 33 della legge n. 47/1985 comprende anche quelli posti dallo strumento urbanistico in funzione della tutela di interessi storici, artistici, architettonici, archeologici, paesaggistici, ambientali e idrogeologici, ricognitivi di qualità intrinseche dell'area? [B] Che rilevanza assume ai fini della sanabilità dell'opera che l'area ricada nella fascia di rispetto relativa ad un cimitero già esistente ovvero alla localizzazione di un nuovo cimitero o al previsto ampliamento di uno preesistente?
T.A.R. Liguria, Genova, Sezione I, 30 novembre 2017
Sulla possibilità o meno di una sostanziale modifica della domanda di condono: è possibile presentare una domanda classificando la violazione nella categoria finanziariamente più favorevole, per poi modificare l’allegazione una volta che il comune abbia eccepito qualcosa al riguardo?
Consiglio di Stato, Sezione IV, 11 ottobre 2017
Per la formazione del silenzio assenso sull’istanza di condono edilizio è necessario che ricorrano i requisiti dell'avvenuto pagamento dell'oblazione dovuta e degli oneri di concessione e dell'avvenuto deposito di tutta la documentazione prevista per l'istanza?
Consiglio di Stato, Sezione IV, 24 agosto 2017
Sull'onere della prova circa l'ultimazione dei lavori entro la data utile per ottenere il condono: il privato può limitarsi a fornire un principio di prova ed una ricostruzione verosimile dei fatti?
Consiglio di Stato, Sezione VI, 28 giugno 2017
Sull'onere della prova circa l'ultimazione delle opere abusive entro la data prescritta per il condono: quale rilevanza possono assumere le dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà?
T.A.R. Campania, Napoli, Sezione II, 31 maggio 2017
Ai fini della formazione del titolo abilitativo tacito per effetto del silenzio assenso è necessario che la domanda sia in grado di comprovare che ricorrano tutte le condizioni previste per il suo accoglimento, inclusa la tempestiva ultimazione dell’opera abusiva o è, al contrario, sufficiente la completezza della documentazione prevista a corredo dell’istanza e l’avvenuto pagamento dell’oblazione e degli oneri concessori?
T.A.R. Sardegna, Cagliari, Sezione II, 23 maggio 2017
Il momento della decorrenza del vincolo paesaggistico deve essere individuato nella data di pubblicazione in G.U del decreto di vincolo ovvero in quella di pubblicazione della proposta formulata dalla competente Commissione provinciale?
T.A.R. Campania, Napoli, Sezione VII, 11 maggio 2017
[A] Possono ritenersi legittimi i provvedimenti sanzionatori/monitori/ripristinatori adottati dalla P.A. in epoca successiva all'avvenuta presentazione della domanda di condono? [B] Quali effetti produce la presentazione di un'istanza di condono edilizio successivamente alla notifica dell'ordinanza di demolizione?
Consiglio di Stato, Sezione IV, 3 aprile 2017
L’istituto del condono può essere applicato laddove l’abuso sia stato realizzato dal singolo condomino su aree comuni in assenza di adeguati elementi di prova circa la volontà degli altri comproprietari?
Consiglio di Stato, Sezione IV, 22 febbraio 2017
Sull'art. 32, comma 27, lett. d), D.L. n. 269 del 2003: quali sono le condizioni che la giurisprudenza (amminstrativa e penale) ritiene necessarie ai fini dell'applicabilità del condono edilizio?
T.A.R. Toscana, Firenze, Sezione III, 14 febbraio 2017
Da quando inizia a decorrere il termine prescrizionale relativo al pagamento degli oneri concessori correlati alla pratica di condono edilizio? che rilevanza assume in tal senso la predisposizione del computo metrico estimativo relativo alle opere condonate?
T.A.R. Toscana, Firenze, Sezione III, 18 gennaio 2017
In materia di condono, sui reciproci limiti della potestà legislativa statale e regionale, con particolare attenzione all’art. 5, comma 5, della L.R. n. 53/2004: quello del silenzio assenso è principio fondamentale dell’ordinamento?
T.A.R. Puglia, Lecce, Sezione III, 30 dicembre 2016
Sulla rilevanza probatoria da annettersi alle dichiarazioni rese dal privato in ordine alla realizzazione del manufatto in epoca antecedente al 1967. Che rilevanza può assumere la dichiarazione sostitutiva di notorietà dell'intervenuta ultimazione delle opere in una determinata data?
T.A.R. Toscana, Firenze, Sezione III, 20 dicembre 2016
Nei procedimenti di condono di manufatti abusivi devono applicarsi i termini di cui ai commi 8 e 9 dell’art. 146 del D.Lgs. 42/2004 ovvero quelli di cui all’art. 32 della L. n. 47/1985? Il procedimento di condono di opere edilizie deve essere qualificato come istanza diretta al rilascio di un’autorizzazione paesaggistica o deve invece essere sussunto nel procedimento di condono di cui alla L. n. 47/1985? Che rilevanza assume la risposta al precedente quesito rispetto all’Amministrazione preposta a tutela del vincolo paesaggistico e al parere di compatibilità?
T.A.R. Puglia, Lecce, Sezione III, 22 dicembre 2016
[A] Ai fini della condonabilità delle opere che rilevanza assume la dichiarazione sostitutiva di notorietà dell'intervenuta ultimazione delle stesse entro la data di scadenza? [B] Ancora con riguardo al condono edilizio, la data di acquisto dei materiali edili, comprovata dalle fatture, può costituire elemento decisivo per dimostrare che l'opera sia stata ultimata entro una certa data?
Consiglio di Stato, Sezione VI, 16 novembre 2016
Sulla procedimentalizzazione della dinamica amministrativa del condono introdotto dall’art. 32 del d.l. n. 269/2003: trascorsi circa otto anni dalla data nella quale il privato ha introdotto le domande di condono ai sensi della l.n. 326/2003, senza che nel frattempo il Comune abbia formulato rilievi critici formali ed espressi in ordine alle innovazioni apportate dallo stesso, è possibile ritenere corretto il comportamento dell’ente locale che, in fine, si esprima nel senso della non sanabilità dell’immutazione edilizia (i.e., mero cambio di destinazione d’uso dei locali, da non abitativo ad abitativo)? Il fatto che il Comune abbia chiesto al privato integrazioni documentali a fini istruttori è sufficiente a far ritenere che l’ente locale abbia validamente tenuta “aperta” la pratica di condono nel corso degli anni?
T.A.R. Abruzzo, L’Aquila, Sezione I, 8 novembre 2016
[A] Cosa deve fare il comune adito per il rilascio di un titolo edilizio allorché sussista un dissidio fra proprietari perché le opere di cui si chiede il condono incidono sul diritto di alcuni di essi? [B] L’istituto del condono può ritenersi applicabile alle ipotesi in cui l'abuso sia realizzato dal singolo condomino su aree comuni in assenza di elementi di prova circa la volontà degli altri comproprietari?
Consiglio di Stato, Sezione IV, 7 novembre 2016
Ai fini del rilascio del condono, che rilevanza assume la circostanza che sul fabbricato sia stato apposto un vincolo dopo l’originaria richiesta di sanatoria presentata dal precedente proprietario dell’immobile? A quale momento deve essere riferita la pronuncia da parte dell’Autorità preposta alla tutela di tale vincolo?
T.A.R. Toscana, Firenze, Sezione III, 2 novembre 2016
L’art. 3 del DM del 5 luglio 1975 che prevede che l'alloggio monostanza, per una persona, deve avere una superficie minima, comprensiva dei servizi, non inferiore a mq. 28, e non inferiore a mq. 38, se per due persone, può essere considerata derogabile in considerazione di quanto previsto dall’art. 35 comma 20, della L. 47/85?
Consiglio di Stato, Sezione IV, 11 ottobre 2016
Per accedere ai benefici del condono straordinario di cui alla legge n. 47/85 è necessario che il manufatto abusivo abbia raggiunto la funzionalità propria della destinazione d’uso per la quale è stato chiesto il condono?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 13 ottobre 2016
[A] A chi spetta la giurisdizione sulla controversia attinente alla spettanza e liquidazione del contributo per gli oneri di urbanizzazione? [B] Il mancato tempestivo deposito presso gli Uffici comunali delle denunce I.C.I. e T.A.R.S.U. impedisce che sulla domanda di condono possa maturare il silenzio-assenso?
T.A.R. Sicilia Palermo, Sez. II, 26 settembre 2016
Il contratto preliminare avente ad oggetto un immobile realizzato in assenza di concessione edilizia, può generare la legittimazione del promissario acquirente alla presentazione dell’istanza di condono ai sensi dell’art. 39, comma 1, della legge 724/94?
T.A.R. Campania Napoli, Sezione IV, 5 settembre 2016
Sull'annullamento delle acquisizioni al patrimonio comunale delle opere abusive e della relativa area di sedime: il condono è precluso dal provvedimento di acquisizione dell'immobile abusivo al patrimonio del Comune?
T.A.R. Puglia, Lecce, Sezione III, 27 luglio 2016
[A] Il condono dell’abuso edilizio fa venir meno la potestà sanzionatoria per la diversa violazione paesaggistica? [B] Sul “dies a quo” del termine di prescrizione quinquennale (ex art. 28 primo comma della Legge 24 Novembre 1981 n° 689) per l’irrogazione della sanzione pecuniaria prevista dall’art. 167 del Decreto Legislativo 22 Gennaio 2004 n° 42 e ss.mm. per le opere abusivamente realizzate in zona sottoposta a vincolo paesaggistico.
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 14 aprile 2016
[A] Sulla natura del vincolo d'inedificabilità gravante sulla fascia di rispetto stradale e sulla possibilità o meno di sanare gli abusi successivi alla sua imposizione. [B] Quand’è che una domanda di condono può essere qualificata come dolosamente infedele?
T.A.R. Toscana, Sezione I, 27 giugno 2016
Sulla discrezionalità di cui l'Amministrazione dispone per le scelte sulle destinazioni dei suoli: che rilevanza piò assumere in proposito la circostanza che l’immobile interessato abbia formato oggetto di sanatoria edilizia straordinaria ex lege n. 724/1994?
T.A.R. Lazio, Latina, Sezione I, 20 giungo 2016
[A] Su chi grava l’onere della prova dell’ultimazione dei lavori entro la data utile per ottenere il condono? [B] Con la cd. "sanatoria" si sana (e si riconduce a legalità) la mera attività di trasformazione ovvero il risultato finale di essa (costituito da un manufatto edilizio con specifiche caratteristiche di destinazione e di uso)?
T.A.R. Lazio Roma, Sezione II-Quater, 24 giugno 2016
È possibile sostenere che, a fronte dell’abusività delle opere realizzate, l’imposizione degli oneri concessori - operata nei confronti del ricorrente a fronte di una domanda di condono divenuta improcedibile - sia comunque legittima ancorché non correlata al condono?
T.A.R. Lazio Latina, Sezione I, 20 giugno 2016
Ai fini della prova dell’ultimazione dei lavori entro la data utile per ottenere il condono, quale documentazione si può fornire? Può ritenersi sufficiente la sola allegazione della dichiarazione sostitutiva di atto notorio?
T.A.R. Campania Napoli, Sezione III, 22 giugno 2016
In presenza del sopravvenuto provvedimento di rigetto della domanda di condono, il trasgressore ha comunque diritto all’assegnazione di un nuovo termine entro il quale poter spontaneamente ottemperare all’ordine di demolizione?
T.A.R. Toscana, Sezione III, 21 giugno 2016
La presentazione della domanda di condono edilizio comporta sempre il venir meno dell'interesse alla decisione sul ricorso avverso l'ordinanza di demolizione dell'abuso edilizio?
T.A.R. Toscana, Sezione III, 5 aprile 2016
Le questioni relative alla natura assoluta o relativa, ai fini del condono edilizio, del divieto di cui all’art. 96 r.d. n. 523 del 1904 rientrano nella giurisdizione del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche di cui all’art. 143 del r.d. n. 1775 del 1933?
T.A.R. Campania Napoli, Sezione III, 6 aprile 2016
[A] In quali casi può ritenersi che la destinazione a zona agricola consenta l’edificazione a fini residenziali? [B] Sulle condizioni in presenza delle quali è ammesso il condono nelle zone vincolate
T.A.R. Lazio Roma, Sezione II-Quater, 1 aprile 2016
[A] Sul superamento del limite all’operatività del condono di 750 mc previsto dall’art. 39 della legge n. 724 del 1994. [B] Sulle fattispecie in cui non sussistono oggettivamente ragionevoli motivi che possano legittimare l'interessato ad una impugnazione differita dei titoli edilizi alla fine dei relativi lavori: qual è il punto di equilibrio tra la tutela garantita in sede giurisdizionale agli interessi del vicino e l'interesse del titolare del permesso di costruire a che l'esercizio di detta tutela venga attivato senza indugio e non irragionevolmente o colposamente differito nel tempo?
Consiglio di Stato, Sezione VI, 8 febbraio 2016
[A] Sull’ambito di applicazione dell’art. 32, comma 27, lett. d) del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito con modificazioni dalla legge 24 novembre 2003, n. 326. [B] Può considerarsi legittimo il diniego di condono edilizio straordinario, ex art. 32 del d.l. n. 269 del 2003, non preceduto dalla comunicazione all'interessato dei motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza?
T.A.R. Calabria Catanzaro, Sezione II, 2 febbraio 2016
Può la dichiarazione di disconoscimento della propria sottoscrizione, accompagnata da denuncia penale, essere considerata un fatto sufficiente ad escludere il nesso di imputabilità soggettiva dell'istanza di condono?
T.A.R. Marche, Sezione I, 30 dicembre 2015
Precisazioni sul principio giurisprudenziale secondo il quale il condono non può essere concesso se nelle more della conclusione del procedimento l’immobile oggetto di sanatoria viene trasformato in modo tale da renderlo totalmente diverso da quello a suo tempo realizzato. Che rilevanza assume il suddetto principio ai fini del rilascio del parere paesaggistico?
T.A.R. Lazio Roma, Sezione II-Bis, 8 gennaio 2016
[A] Sulla possibilità o meno di configurare il “silenzio assenso in caso di abusi edilizi commessi su aree soggette a vincolo”. [B] Sulla ammissibilità o meno di ipotesi di condono privi di “limiti quantitativi” di carattere assoluto.
T.A.R. Campania Napoli, Sezione III, 27 novembre 2015
La preesistente condizione di abusività (integrale) del manufatto all’interno del quale è stato compiuto l’ulteriore abuso e per il quale è pendente domanda di condono rende impraticabile la strada della SCIA o della DIA per opere di ristrutturazione edilizia successive?
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VII, 24 novembre 2015
[A] Sugli atti tipici di gestione; in particolare sulla competenza relativa all’adozione dei provvedimenti di demolizione e di diniego di condono edilizio. [B] Sulle opere abusive che insistono su zona paesaggisticamente vincolata: in tali ipotesi la prevalenza dell’interesse pubblico sull’interesse privato deve considerarsi in re ipsa, così escludendo qualsiasi spazio applicativo dei peculiari principi in base ai quali la giurisprudenza amministrativa ha individuato alcune posizioni di affidamento tutelabile?
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VI, 19 novembre 2015
Come si atteggia l’effetto interdittivo conseguente alla presentazione dell’istanza di condono rispetto all’esercizio del potere repressivo sugli abusi ulteriori e diversi da quelli per cui risulta chiesta la sanatoria, ma ad essi comunque connessi?
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VI, 19 novembre 2015
[A] Sull’art. 32 comma 27, lett. d), d.l. n. 269 del 2003 e sui vincoli imposti a tutela degli interessi idrogeologici e delle falde acquifere, dei beni ambientali e paesistici. [B] Sui Piani territoriali paesistici. [C] Sulla necessità di acquisizione del parere della Commissione edilizia comunale o della Commissione edilizia integrata. [D] Ancora sull’ambito operativo della disposizione di cui all’art. 32 comma 27, lett. d), d.l. n. 269 del 2003
T.A.R. Sicilia, Catania, Sezione I, 4 novembre 2015
La richiesta di riduzione dell'oblazione per disponibilità alla stipula della convenzione o dell’atto unilaterale d’obbligo ex artt. 7 e 8 della Legge n° 10/77 integra una inammissibile modifica sostanziale della domanda di condono?
T.A.R. Campania Napoli, Sezione III, 22 ottobre 2015
[A] Ai fini dell’adozione del provvedimento conclusivo di un’istanza di sanatoria occorre acquisire il parere della Commissione edilizia comunale? [B] Sul deficit motivazionale del diniego dell’istanza di condono: il richiamo ad un generico contrasto dell'opera con leggi o regolamenti in materia edilizia basta ad assolvere l’onere motivazionale?
Consiglio di Stato, Sezione VI, 15 settembre 2015
Sulla nozione di edifici “ultimati” ai fini del condono edilizio: che rilevanza può assumere la circostanza secondo cui la copertura del manufatto recherebbe “una piccola apertura, da munire di botola, per consentire l’accesso alla superficie soprastante”?
T.A.R. Campania Napoli, Sezione III, 6 ottobre 2015
Sulla rilevanza che, ai fini del condono, assume la differenza tra vincoli preesistenti alla realizzazione dell’opera e vincoli sopravvenuti: il nulla osta ex art. 32 l. n. 47/1985 deve tener conto sia dei vincoli originari che di quelli sopravvenuti rispetto all'epoca dell'abuso?
T.A.R. Veneto, Sezione II, 23 settembre 2015
Sulla disciplina del condono edilizio di tipo straordinario: in tale materia, può risultare illogico (e dunque costituzionalmente illegittimo) che, a salvaguardia dei primari valori della tutela dei beni ambientali e paesaggistici di cui all'art. 9 della Costituzione, siano assoggetti ad un diverso regime gli immobili ricompresi o meno in aree assoggettate a vincolo paesaggistico?
T.A.R. Campania Napoli, Sezione IV, 11 agosto 2015
[A] Sulla legittimazione del condominio confinante a sollecitare la definizione della domanda di condono relativa ad opere sul fondo limitrofo entro i termini previsti dalla legge. [B] Sull'obbligo della pubblica amministrazione di provvedere su un'istanza, con particolare riferimento alle attività urbanistico - edilizie
T.A.R. Campania Napoli, Sezione IV, 11 agosto 2015
[A] Sulla legittimazione del condominio confinante a sollecitare la definizione della domanda di condono relativa ad opere sul fondo limitrofo entro i termini previsti dalla legge. [B] Sull'obbligo della pubblica amministrazione di provvedere su un'istanza, con particolare riferimento alle attività urbanistico - edilizie
Consiglio di Stato, Sezione VI, 8 luglio 2015
[A] Sui rapporti intercorrenti tra condono edilizio e procedimento di autorizzazione in deroga alla fascia di rispetto ferroviaria. [B] Può il fatto compiuto dell’avvenuta realizzazione abusiva costituire idonea ragione per una valutazione positiva della istanza di autorizzazione in deroga?
T.A.R. Toscana, Sezione III, 30 giugno 2015
In generale sulla convalida del provvedimento amministrativo; in particolare sulla possibilità o meno di procedere alla convalida del provvedimento di diniego di condono affetto da un difetto di motivazione
T.A.R. Piemonte, Sezione II, 12 giugno 2015
Abusi “maggiori” ed abusi “minori” nel D.L. 269/03: superamento dell’orientamento elaborato dalla Cassazione sulla sanatoria ex art. 32 D.L. 269/03 delle opere realizzate in zona vincolata
Consiglio di Stato, Sezione VI, 9 aprile 2015
Sul rilievo che l’omessa valutazione dell’estrema vicinanza dell’immobile alla costa assume ai fini dell’annullamento da parte della Soprintendenza del parere favorevole comunale su condono edilizio in area vincolata
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VI, 29 gennaio 2015
Sugli interventi ulteriori (sia pure riconducibili, nella loro oggettività, alle categorie della manutenzione straordinaria, del restauro e/o risanamento conservativo, della ristrutturazione, della realizzazione di opere costituenti pertinenze urbanistiche) realizzati su manufatti abusivi non sanati né condonati
T.A.R Campania Napoli, Sezione VII, 22 gennaio 2015
[A] La c.d. vicinitas costituisce elemento sufficiente a radicare la legittimazione del confinante. [B] La piena conoscenza dell'atto amministrativo e della sua lesività non può essere affermata in via meramente presuntiva dovendo peraltro trattarsi di conoscenza personale. [C] L'istanza di condono va esaminata solo qualora alla data di emanazione del provvedimento esista ancora l'immobile che ne è risultato oggetto
T.A.R. Lazio Latina, Sezione I, 10 dicembre 2014
Una cospicua produzione giurisprudenziale che è pacifica nel ritenere che per completamento al rustico occorre che il manufatto sia completo di copertura e di tamponatura esterna, non richiedendosi una struttura portante in muratura ovvero in cemento armato
T.A.R. Lazio Roma, Sezione II-Bis, 30 ottobre 2014
[A] Sugli effetti della mancata integrazione documentale relativa alla domanda di condono. [B] L'onere della prova dell'ultimazione dei lavori edilizi entro la data utile per ottenere il condono grava sul richiedente la sanatoria
T.A.R. Toscana, Sezione III, 23 ottobre 2014
[A] Qualora la domanda di regolarizzazione dell'abuso segua temporalmente il provvedimento repressivo impugnato, il ricorso giurisdizionale è improcedibile. [B] La presentazione della domanda di condono non autorizza nuovi lavori di manutenzione straordinaria o la prosecuzione dei lavori abusivi
T.A.R. Campania, Sezione VII, 10 ottobre 2014
[A] Sull’utilizzabilità dei documenti prodotti dalle parti, oltre i termini di rito di cui all’art. 73 comma 1 c.p.a. [B] Sulla autonoma impugnazione della diffida a demolire. [C] La fattispecie di cui al combinato disposto degli artt. 31 comma 1 lett. b) ed art. 35 comma 2 l. 47/85 si riferisce alle ipotesi in cui, in pendenza dei termini per la presentazione dell’istanza di condono, la parte disponesse di titolo edilizio, solo successivamente annullato. [D] In relazione all’edificazione contra legem su suolo di proprietà pubblica la sanzione demolitoria è l’unica applicabile, stante il regime pubblicistico del suolo
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VII, 28 aprile 2014
Sulla mancata definizione del procedimento di condono edilizio e sulla denuncia da parte dell’interessata della violazione dell’art. 41 della Carta europea dei diritti di Nizza del 7/12/2000 recepita dall’art. 6 del Trattato dell’Unione europea di Lisbona, degli artt. 24 e 113 Cost., degli artt. 1, 2, 2-bis e 3 della legge n. 241 del 1990, degli artt. 41, 42 e 97 Cost., dell’art. 31, 32 e 35 della legge n. 47 del 1985
T.A.R. Liguria, Sezione I, 26 febbraio 2014
Non è ammissibile il rilascio di una concessione in sanatoria, ex art. 13 L. n. 47 del 1985, relativa soltanto a parte degli interventi abusivi realizzati, ovvero parziale, o subordinata alla esecuzione di opere
T.A.R. Campania Napoli, Sezione III, 19 febbraio 2014
I poteri di cui dispone l’amministrazione preposta alla tutela del vincolo paesaggistico, ai fini del rilascio del condono edilizio, vanno esercitati seguendo una linea tollerante in vista di consentire, se possibile, il salvataggio del bene
T.A.R. Lazio Roma, Sezione II Bis, 18 febbraio 2014
Gli oneri di urbanizzazione sono quelli vigenti al momento del rilascio del titolo edilizio in sanatoria, anche nel caso in cui nel lasso di tempo tra la presentazione della domanda di sanatoria e il rilascio del suddetto titolo l'Amministrazione abbia aggiornato le tariffe
T.A.R. Toscana, Sezione III, 26 febbraio 2014
La l.r. toscana n. 53 del 2004, diversamente da quanto previsto a livello statale, non ha qualificato l’inerzia dell’Amministrazione sulla domanda di sanatoria come silenzio-assenso
T.A.R. Umbria, Sezione I, 16 gennaio 2014
Il ricorso proposto avverso il diniego di titolo edilizio in sanatoria da parte di soggetto che non sia munito della necessaria autorizzazione paesaggistica, è inammissibile per carenza di interesse
T.A.R. Toscana, Sezione III, 27 gennaio 2014
L’amministrazione non ha, del resto, alcun obbligo di proporre misure idonee ad assicurare un corretto inserimento dell'abuso edilizio nel contesto paesaggistico di riferimento ai fini del condono
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VII, 27 gennaio 2014
[A] La mera presentazione dell'istanza di condono non autorizza la prosecuzione dei lavori abusivi a completamento delle opere oggetto della richiesta di sanatoria. [B] Sul termine di impugnazione del silenzio diniego formatosi sull’accertamento di conformità
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VII, 27 gennaio 2014
[A] La mera presentazione dell'istanza di condono non autorizza la prosecuzione dei lavori abusivi a completamento delle opere oggetto della richiesta di sanatoria. [B] Sul termine di impugnazione del silenzio diniego formatosi sull’accertamento di conformità
T.A.R. Liguria, Sezione I, 9 gennaio 2014
Ai sensi della L.R. Liguria n. 5 del 2004, la domanda di accatastamento costituisce documentazione essenziale ai fini dell’istruttoria della pratica e del rilascio del titolo edilizio in sanatoria
T.A.R. Sardegna, Sezione II, 20 dicembre 2013
La normativa sul condono postula la permanenza dell’immobile da regolarizzare e non ammette la realizzazione di un manufatto realizzato con demolizione e impiego di materiali di costruzione diversi da quelli originari, ancorché uguale per sagoma, superficie e volumetria
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VI, 18 dicembre 2013
L’effetto interdittivo resta predicabile esclusivamente rispetto alle sole opere abusive dichiarate nella domanda di condono, non potendo evidentemente la suddetta istanza interferire con l’ordinario esercizio del potere repressivo di abusi ulteriori e diversi da quelli per cui risulta chiesta la sanatoria
T.A.R. Toscana, Sezione III, 26 novembre 2013
Sulla necessità o meno di una motivazione a supporto del diniego di condono per contrasto con le esigenze di tutela del vincolo ambientale o paesaggistico esistente sull’area ove insistono le opere edilizie abusive oggetto dell’istanza di sanatoria
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 13 novembre 2013
L'onere della prova di fatti assai risalenti, invero, può ritenersi soddisfatto solo quando le prove addotte risultano inconfutabili sulla base degli atti e documenti che, da soli od unitamente ad altri elementi di valutazione, offrono la ragionevole certezza (nella specie) dell'epoca di realizzazione del manufatto
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 22 ottobre 2013
La volumetria abusiva, prima del condono, non è commerciabile, e dunque in via generale non è neppure trasferibile o ripartibile tra edifici diversi mediante la costituzione di vincoli giuridici di pertinenzialità che facilitino poi la sanatoria
Consiglio di Stato, Sezione V, 17 ottobre 2013 n. 5042
[A] Nel procedimento di condono edilizio va esclusa la possibilità per il Comune di determinare gli oneri sulla base della oscillazione dei tempi di risposta all’istanza presentata dal privato. [B] L’indennità prevista dall’art. 15 della l. n. 1497/1939 ha natura di sanzione amministrativa
T.A.R. Toscana, Sezione III, 18 ottobre 2013
In sede di rilascio della concessione edilizia in sanatoria per opere ricadenti in zone sottoposte a vincolo, ai sensi dell'art. 32 della citata legge n. 47 del 1985, l'esistenza del vincolo stesso va valutata al momento in cui deve essere presa in considerazione la domanda di condono
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VII, 14 ottobre 2013
[A] Anche i manufatti, come i pergolati, completamente aperti, possono configurarsi quale “nuova costruzione”. [B] Per costante giurisprudenza inoltre, in pendenza della procedura di condono, non possono essere eseguiti neppure interventi di completamento, senza la previa autorizzazione ex art. 35 l. 47/85
T.A.R. Marche, Sezione I, 15 ottobre 2013
Sulla corretta interpretazione, riguardo alla conformità urbanistica, del comma 27 lett. d) dell’art. 32 del D.L. 269 del 2003, che esclude la condonabilità qualora le opere “siano state realizzate su immobili soggetti a vincoli imposti sulla base di leggi statali e regionali a tutela degli interessi idrogeologici e delle falde acquifere, dei beni ambientali e paesistici, nonché dei parchi e delle aree protette nazionali, regionali e provinciali qualora istituiti prima della esecuzione di dette opere, in assenza o in difformità del titolo abilitativo edilizio e non conformi alle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici”
T.A.R. Campania Napoli, Sezione II, 11 ottobre 2013
L'annullamento d’ufficio del condono edilizio ha natura discrezionale perché postula l'accertamento della sussistenza di un interesse pubblico attuale e concreto e la comparazione tra questo interesse e l’entità del sacrificio imposto al privato
T.A.R. Veneto, Sezione II, 21 agosto 2013
[A] La proposizione di ogni istanza di sanatoria o di condono successivamente all'adozione dei provvedimenti negativi già impugnati con uno o più ricorsi giurisdizionali ancora pendenti, determina l'improcedibilità dei gravami stessi per carenza di interesse, in quanto il riesame dell'abusività dell'opera provocato da tali istanze comporta la necessaria formazione di un nuovo provvedimento. [B] Nel rilasciare il titolo edilizio l'amministrazione deve completamente disinteressarsi dei rapporti privatisti che non la riguardano e che non sono oggetto di interesse pubblico di cui la medesima amministrazione è attributaria
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VII, 28 agosto 2013
[A] In assenza di rilascio di titolo edilizio in sanatoria per quanto realizzato in precedenza, le ulteriori opere, eseguite dopo la presentazione delle istanze di condono e costituenti prosecuzione dell’illecita pregressa attività edilizia, devono, indipendentemente dalla loro tipologia e consistenza, dirsi insuscettibili di sanatoria. [B] L’ordine di demolizione di opere abusive va comunque emesso anche nei confronti del proprietario, ancorché autore dell’abuso sia stato non lui ma l’affittuario o il locatario
Consiglio di Stato, Sezione V, 15 luglio 2013
Il vincolo a parcheggio impresso sul suolo ex art. 41 "sexies" della legge urbanistica n. 1150/1942, per il suo sicuro rilievo pubblicistico e per la natura reale e permanente che lo caratterizza, rende il mutamento di destinazione d'uso dell'area in questione non suscettibile di sanatoria ex art. 33, della l. n. 47/1985
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VII, 29 luglio 2013
[A] Sui limiti alla collocazione dei pergolati. [B] In pendenza della procedura di condono, non possono essere eseguiti neppure interventi di completamento, senza la previa autorizzazione ex art. 35 l. 47/85, con la conseguenza, che gli interventi, sia pure qualificabili come di manutenzione e di ristrutturazione, ripetono la medesima caratteristica di illegittimità dell’opera principale
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VIII, 24 luglio 2013
Sul caso in cui l’amministrazione, a fronte di una domanda di condono edilizio incompleta, abbia richiesto all'interessato l'integrazione della documentazione a supporto, assegnandogli un termine per provvedere
T.A.R. Calabria Reggio Calabria, 17 luglio 2013
[A] In materia di condono edilizio la giurisprudenza non è univoca nell'individuazione dei presupposti che, nel regime della L. 47/1985, consentono la formazione del silenzio assenso. [B] Il proprietario di un immobile che si ritenga leso da un’iniziativa edilizia attuata in un fondo limitrofo può richiedere in ogni tempo l’intervento ripristinatorio dell’Autorità comunale, attivando direttamente il procedimento di controllo, in seno al quale l’Ente, ove necessario, verificherà l’esito della domanda di condono eventualmente ancora pendente
T.A.R. Puglia Lecce, Sezione I, 11 luglio 2013
L’art.1 comma 37 della legge n. 308 del 2004 ricollega al condono “l'estinzione del reato di cui all'articolo 181 del decreto legislativo n. 42 del 2004, e di ogni altro reato in materia paesaggistica” non dei reati edilizi
T.A.R. Toscana, Sezione III, 1 luglio 2013
[A] Sull’orientamento giurisprudenziale secondo il quale a seguito della presentazione di domanda di condono o sanatoria l’Amministrazione deve comunque ripronunciarsi, con provvedimento favorevole alla domanda o, in caso di diniego, con un nuovo provvedimento sanzionatorio. [B] Sull'onere della prova in ordine alla data di ultimazione delle opere per ottenere il condono
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VIII, 21 giugno 2013
[A] In ipotesi di diniego di condono, l'obbligo di motivazione ex art. 3 della l. 241/1990 può reputarsi legittimamente assolto in forma sintetica, laddove le ragioni della determinazione declinatoria risultino dal contesto evidenti. [B] Il decorso di un rilevante arco temporale dalla presentazione dell’istanza al diniego di condono non implicava alcuna particolare necessità di motivare ulteriormente quest’ultimo
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VII, 7 giugno 2013
[A] Il sistema consente di ottenere il condono edilizio delle opere abusivamente realizzate su aree vincolate solo in due ipotesi. [B] Nella motivazione dell’ordine di demolizione è necessaria e sufficiente l’analitica descrizione delle opere abusivamente realizzate, in modo da consentire al destinatario della sanzione di rimuoverle spontaneamente, mentre non è necessaria la descrizione precisa della superficie occupata e dell’area di sedime
Consiglio di Stato, Sezione V, 3 giugno 2013
[A] È onere del richiedente il condono edilizio provare che l’opera sia stata completata entro la data utile fissata della legge, non essendo a tal fine sufficiente la sola dichiarazione sostitutiva dell’atto notorio, che deve essere supportata da ulteriori riscontri documentali, eventualmente indiziari, purché altamente probanti. [B] Il certificato di abitabilità non serve ad abilitare l’immobile ad un certo uso piuttosto che ad un altro, giacché dopo il D.P.R. 22 aprile 1994, n. 425, non è previsto un certificato di abitabilità specializzato
T.A.R. Toscana, Sezione III, 15 maggio 2013
Sulla natura del silenzio sull’istanza di sanatoria ai sensi della legge regionale Toscana n. 53 del 20 ottobre 2004, che ha regolato la materia del condono (c.d. "terzo condono")
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 13 maggio 2013
Qualora l'Amministrazione, a fronte di una domanda di condono edilizio incompleta, richieda all'interessato l'integrazione della predetta documentazione, assegnandogli un termine per provvedere, quest'ultimo deve ritenersi tassativo
Consiglio di Stato, Sezione VI, 10 maggio 2013
[A] L’opera edilizia abusiva va identificata, ai fini della concessione in sanatoria, con riferimento all’unitarietà dell’edificio realizzato. [B] In materia di tutela delle bellezze panoramiche, l’esistenza di una anteriore lesione arrecata alla zona non rappresenta, da sola, un motivo sufficiente a dispensare dalla verifica riguardante la realizzabilità o la sanabilità di un’opera. [C] Sul momento dal quale rileva il vincolo in caso di immobile soggetto ad istanza di condono
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 13 maggio 2013
[A] In tema di condono edilizio l’inottemperanza alla richiesta comunale di integrazioni documentali determina la chiusura della pratica e costituisce legittimo motivo di diniego della domanda di condono. [B] Sulle illegittimità di carattere procedimentale/formale non invalidanti ai sensi dell’art. 21-octies della legge 7 agosto 1990, n. 241
T.A.R. Campania Salerno, Sezione II, 17 aprile 2013
Sui limiti alla regola secondo la quale la omessa presentazione della documentazione prescritta per la domanda di condono impedisce il decorso sia del termine di 24 mesi per la formazione del silenzio assenso
Consiglio di Stato, Sezione V, 19 aprile 2013
Sulla richiesta di una concessione in sanatoria e sulla sussistenza o meno di una sopravvenuta carenza d’interesse all’annullamento dell’atto sanzionatorio in relazione al quale tale domanda è stata presentata
T.A.R. Campania Salerno, Sezione I, 15 aprile 2013
Sul termine decadenziale riguardo all’art. 35, l. n. 47 del 1985, nella parte in cui prevede che qualora dall’esame della documentazione risulti un credito a favore del presentatore della domanda di concessione in sanatoria, certificato con l’attestazione rilasciata dal Sindaco, l’interessato può presentare istanza di rimborso all’Intendenza territorialmente competente
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 6 marzo 2013
In sede di condono di opere insistenti su fascia di rispetto cimiteriale l'Amministrazione è tenuta a valutare se ed in quale misura l'opera in questione venga effettivamente a concretizzare una lesione per il vincolo cimiteriale di inedificabilità
T.A.R. Toscana, Sezione III, 27 febbraio 2013
E’ sufficiente, per respingere la domanda di condono, pur in presenza di dichiarazione sostitutiva di atto notorio di cui all’art. 39, comma 4, della legge n. 724/1994, che l’Amministrazione non riscontri elementi dai quali risulti univocamente l’ultimazione dell’edificio entro la data prescritta dalla legge
T.A.R. Campania Napoli, Sezione II, 21 febbraio 2013
[A] Sulla sussistenza o meno dell’ambulatorietà nei confronti dell’avente causa riguardo agli oneri concessori del condono edilizio non soddisfatti dall’istante. [B] Il meccanismo del silenzio assenso non può essere invocato allorché manchi il presupposto stesso per il rilascio del certificato di agibilità, costituito dal carattere non abusivo del fabbricato
T.A.R. Campania Napoli, Sezione II, 20 febbraio 2013
In pendenza di procedimento di condono, gli unici interventi edilizi consentiti sul manufatto sono quelli diretti a garantirne l'integrità e la conservazione, tanto che, quando non possa farsi a meno di spingersi fino alla stessa demolizione e ricostruzione, allora diverrebbe necessario interloquire preventivamente con l'amministrazione
T.A.R. Campania Salerno, Sezione I, 31 gennaio 2013
[A] In sede di rilascio del permesso di costruire l’amministrazione non è tenuta affatto a condurre ad approfondite e dispendiose verifiche circa i rapporti tra le parti contendenti. [B] Sulla decorrenza del termine per richiedere il condono ai sensi dell’art. 40 L. 47 del 1985. [C] Sulla nozione di volume tecnico in campo edilizio
T.A.R. Campania Napoli, Sezione II, 30 gennaio 2013
[A] Sui termini del ricorso in materia di titoli edilizi rilasciati a terzi, la giurisprudenza distingue l’ipotesi del titolo edilizio “ordinario” da quella del titolo edilizio “in sanatoria”. [B] Sul tema della impugnazione di atti “al buio” (di cui, cioè, ancora non si conosca l’effettiva motivazione). [C] Sul manufatto oggetto di istanza di condono che ricade su un'area soggetta a vincolo di rispetto stradale
Consiglio di Stato, Sezione IV, 8 gennaio 2013
[A] Sul reato in cui incorre il privato qualora in una dichiarazione allegata alla domanda di sanatoria di un abuso edilizio, riferisca falsamente di avere completato l’abuso in una epoca antecedente a quella reale. [B] Sull'onere della prova dell'ultimazione dei lavori edilizi
T.A.R. Molise, Sezione I, 27 dicembre 2012
La presentazione della domanda di condono non comporta, in linea di principio, un potere-obbligo del Comune di provvedervi, quando la domanda sia mancante delle produzioni e degli allegati necessari
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VII, 6 dicembre 2012
[A] Spetta al proprietario di un immobile, che assuma la preesistenza del fabbricato, provare rigorosamente detta circostanza. [B] Sulla radicale trasformazione del manufatto oggetto di condono realizzata in assenza di alcun titolo abilitativo
T.A.R. Lazio Roma, Sezione II, 5 dicembre 2012
In sede di rilascio della concessione edilizia in sanatoria, ai sensi dell’art. 32 della legge 28.2.2985 n. 47, l’obbligo di acquisire il parere da parte dell’autorità preposta alla tutela del vincolo sussiste anche per le opere realizzate anteriormente all’imposizione del vincolo stesso
T.A.R. Campania Napoli, Sezione III, 4 dicembre 2012
[A] L’’onere di fornire la prova dell'epoca di realizzazione di un abuso edilizio incombe sull'interessato. [B] La validità ovvero l’efficacia dell’ordine di demolizione non risultano pregiudicate dalla successiva presentazione di un’istanza
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VI, 29 novembre 2012
Su manufatti abusivi non sanati né condonati e sugli interventi ulteriori, riconducibili, nella loro oggettività, alle categorie della manutenzione straordinaria, del restauro e/o risanamento conservativo, della ristrutturazione, della realizzazione di opere costituenti pertinenze urbanistiche
T.A.R. Campania Salerno, Sezione II, 26 novembre 2012
[A] Sull’illegittimo condono di un ampliamento dell’originario fabbricato rurale e sulla possibilità o meno, a distanza di 7 anni, di annullare il titolo edilizio. [B] Sui vincoli di ”verde pubblico-verde urbano” o ”verde attrezzato”
T.A.R. Campania Salerno, Sezione I, 26 novembre 2012
L’omessa presentazione della documentazione prescritta per la domanda di condono impedisce il decorso sia del termine di ventiquattro mesi per la formazione del silenzio assenso sia di quello di trentasei mesi per la prescrizione di eventuali crediti a rimborso o a conguaglio dell’oblazione versata
T.A.R. Campania Napoli, Sezione IV, 26 ottobre 2012
[A] Solo la sanatoria prevista dalla normativa sul condono edilizio di cui alla Legge n. 326 del 2003, articolo 32, è inapplicabile all'immobile ubicato in zona sottoposta a vincolo paesaggistico. [B] Sulla differenza tra il “muro di contenimento” ed il “muro di cinta”
Consiglio di Stato, Sezione V, 31 ottobre 2012
[A] Nel processo di impugnazione del diniego di concessione edilizia in sanatoria sono inammissibili le censure che contestino il carattere abusivo del manufatto. [B] Sul diniego di sanatoria delle opere abusive per incompatibilità ambientale
T.A.R. Campania Napoli, Sezione IV, 26 ottobre 2012
A differenza del ricorso proposto avverso l'ordinanza di demolizione, quello proposto avverso l'ordinanza di acquisizione al patrimonio comunale dell'immobile abusivo e dell'area di sedìme, non diviene improcedibile a seguito della presentazione della domanda di sanatoria
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VII, 25 ottobre 2012
L’onere della prova circa la data di realizzazione dell’immobile abusivo spetta a colui che ha commesso l’abuso e solo la deduzione, da parte di quest’ultimo, di concreti elementi, che non possono limitarsi a mere allegazioni documentali a sostegno delle proprie affermazioni, trasferisce il suddetto onere in capo all’Amministrazione
Consiglio di Stato, Sezione IV, 17 ottobre 2012
Il proprietario confinante con l’immobile, nel quale si assuma essere stato realizzato un abuso edilizio, ha comunque un interesse alla definizione dei procedimenti relativi all’immobile medesimo entro il termine previsto dalla legge
Consiglio di Stato, Sezione VI, 24 settembre 2012
[A] Sulla derogabilità o meno per accordo tra privati delle norme degli strumenti urbanistici locali che impongono di mantenere le distanze fra fabbricati o di questi dai confini. [B] Nel condono edilizio l’onere della prova dell’ultimazione dei lavori grava sul richiedente la sanatoria
T.A.R. Campania Napoli, Sezione III, 7 settembre 2012
[A] Sull’applicabilità della normativa in materia di condono edilizio, in caso di mutamento della destinazione d’uso. [B] In Campania, l'istituto del silenzio-assenso non può trovare applicazione con riferimento al D.L. 30 settembre 2003 n. 269, convertito nella L. 24 novembre 2003 n. 326
Consiglio di Stato, Sezione VI, 5 settembre 2012
L'opera abusiva va identificata con riferimento alla unitarietà dell'immobile o del complesso immobiliare, ove sia stato realizzato in esecuzione di un disegno unitario, essendo irrilevante la suddivisione in più unità abitative
Consiglio di Stato, Sezione IV, 23 luglio 2012
[A] Sul vincolo paesaggistico nel condono edilizio. [B] Sullo spianamento e la deruralizzazione del piazzale antistante un container da adibire ad ufficio. [C] Sulla realizzazione di un piazzale attraverso il disboscamento e lo spianamento di un'area agricola. [D] Sulla realizzazione di un parcheggio scoperto di autovetture
T.A.R. Lazio Latina, Sezione I, 17 luglio 2012
[A] Sulle dichiarazioni sostitutive rese da soggetti terzi in sede di condono edilizio circa l’epoca di realizzazione del manufatto. [B] Sulla necessità o meno dell’avviso di avvio del procedimento per l’emissione dell’ordinanza di demolizione. [C] La domanda di compatibilità ex art. 1 della l. n. 308 del 2004. rileva ai soli fini del conseguimento di un condono penale. [D] Sui presupposti che devono sussistere ai sensi dell’art. 32, comma 27, primo alinea, della l. n. 326/2003 per il condono delle opere abusive realizzate in zona sottoposta a vincolo di inedificabilità relativa
T.A.R. Lazio Latina, Sezione I, 3 luglio 2012
Il protrarsi del procedimento di condono oltre ogni limite ragionevole, in merito al quale le giustificazioni fornite dal Comune appaiono totalmente inadeguate, risolvendosi in una sanatoria di fatto, rende inevitabile, ad avviso del Collegio, la trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica, per ogni valutazione di competenza
T.A.R. Campania Napoli, Sezione IV, 26 giugno 2012
Il termine per la formazione del silenzio - assenso sulla domanda di rilascio della concessione in sanatoria non decorre quando manchino i presupposti di fatto e di diritto previsti dalla norma e/o le opere non siano suscettibili di sanatoria
T.A.R. Campania Napoli, Sezione II, 26 giugno 2012
Ai fini della verifica del limite massimo di cubatura condonabile, va fatto riferimento all’unitarietà dell'immobile o del complesso immobiliare, ove sia stato realizzato l’abuso edilizio in esecuzione di un disegno unitario
T.A.R. Toscana, Sezione III, 2 maggio 2012
La normativa sul condono postula la permanenza dell’immobile da regolarizzare e non ammette la realizzazione di un manufatto realizzato con demolizione e impiego di materiali di costruzione diversi da quelli originari
T.A.R. Liguria, Sezione I, 27 aprile 2012
Il rilascio del certificato di abitabilità di un fabbricato, conseguente al condono edilizio, può legittimamente avvenire in deroga solo a norme regolamentari e non anche quando siano carenti condizioni di salubrità richieste invece da fonti normative di livello primario
T.A.R. Piemonte, Sezione II, 11 aprile 2012
Nelle aree sottoposte a vincolo idrogeologico, ambientale e paesistico, possono ottenere la sanatoria solo gli interventi edilizi di minore rilevanza - di restauro, risanamento conservativo e manutenzione straordinaria - e sempre previo parere favorevole dell'autorità preposta alla tutela
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VII, 6 aprile 2012
Sulla possibilità o meno di accedere alla normativa condonistica pur in presenza di un provvedimento di gratuita acquisizione delle opere abusive trascritto nei registri immobiliari o anche di avvenuta immissione in loro possesso
T.A.R. Toscana, Sezione 8 marzo 2012
Sulla legge regionale Toscana n. 53 del 20 ottobre 2004, che ha regolato la materia del condono (c.d. "terzo condono") e sulla circolare interpretativa
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 7 marzo 2012
[A] Le norme sul condono edilizio, in quanto norme di carattere eccezionale rispetto a quelle generali che attengono al governo del territorio, vanno interpretate in maniera ristretta. [B] La sanatoria di opere non realizzate (ovvero di opere regolari non demolite) non rientra nelle previsioni della legge di condono
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VI, 22 febbraio 2012
Deve ritenersi viziata da eccesso di potere, sotto il profilo della carenza di motivazione, l'autorizzazione paesaggistica che si limiti a dare atto che l'opera oggetto di condono è compatibile con l'ambiente circostante, senza spiegare in concreto le ragioni di tale valutazione
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 10 febbraio 2012
Sulla legittimità o meno del provvedimento con il quale l’Amministrazione determina gli oneri di urbanizzazione relativi al titolo in sanatoria tenendo conto delle tariffe vigenti all’atto del rilascio del permesso
T.A.R. Lazio Latina, Sezione I, 23 gennaio 2012
Con riguardo al condono edilizio, la data di acquisto dei materiali edili, comprovata dalle fatture, non può costituire elemento decisivo per dimostrare che l’opera sia stata ultimata entro una certa data
T.A.R. Veneto, Sezione II, 25 gennaio 2012
[A] La dichiarazione sostitutiva di notorietà dell'intervenuta ultimazione delle opere entro la data di scadenza del termine di condono, circa la consistenza dell’immobile, rilasciata dal legale rappresentante della società ricorrente non ha alcuna valenza privilegiata. [B] Sull’ammissibilità o meno del condono edilizio in caso di mutamento abusivo senza opere edilizie
T.A.R. Emilia Romagna Bologna, Sezione I, 19 gennaio 2012
Per accedere al condono edilizio è indispensabile che venga identificato l'oggetto, ossia la costruzione abusiva, che il richiedente si propone di legittimare; individuazione che il mero pagamento di una somma di denaro con bollettino postale non è idonea a fornire
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 17 gennaio 2012
Sulla pretesa dell’Amministrazione di determinare gli oneri di urbanizzazione relativi al titolo in sanatoria (condono edilizio) tenendo conto delle tariffe vigenti all’atto del rilascio del permesso e non di quelle in vigore al momento dell’istanza
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VII, 11 novembre 2011
Sulla giurisdizione competente riguardo alla domanda di restituzione dell’oblazione corrisposta per la sanatoria di un immobile abusivo ai sensi della L. 47/1985, nel caso in cui l’istanza di sanatoria sia stata respinta
T.A.R. Sicilia Palermo, Sezione III, 6 ottobre 2011
La richiesta di condono-sanatoria edilizio, sia in base alla legge n. 47 del 1985, sia alla successiva legge n. 724 del 1994, può rinvenire la propria giustificazione anche in un semplice interesse alla regolarizzazione o alla certezza dei rapporti da parte di chiunque sia interessato al conseguimento della sanatoria, indipendentemente dalla presenza o dalla possibilità di avere un diverso titolo abilitativo dell'opera
Consiglio di Stato, Sezione IV, 10 ottobre 2011
[A] Il privato, per far valere il suo interesse pretensivo al provvedimento di condono, aveva dunque l’obbligo di corredare l’istanza ab origine con gli elementi documentali che la norma stessa riteneva necessari ad substantiam per la valutazione della domanda. [B] La nozione di “bosco” deve essere riferita non soltanto ai terreni completamente coperti da boschi o foreste di alto fusto, ma anche (per identità di ratio) a tutte le aree parzialmente boscate, a condizione che siano concretamente inserite in un contesto con la preponderanza di vegetazione, anche di tipo arbustivo
T.A.R. Puglia Bari, Sezione II, 29 settembre 2011
[A] Non appare fuori di logica o manifestamente ingiusto che un’opera precaria non possa essere condonata. [B] Laddove un’opera contraria alle norme urbanistiche venga realizzata in base ad un titolo precario, condonare la stessa significherebbe premiare un comportamento del privato che in certo senso é anche più “truffaldino” di quello del “normale abusivista edilizio”
T.A.R. Campania Napoli, Sezione III, 14 luglio 2011
Una domanda di mutamento di destinazione d’uso non può essere vagliata esclusivamente in relazione alla disciplina urbanisticamente vigente nella zona, ma va valutata anche in rapporto alla destinazione “acquisita” a seguito dell’accoglimento della domanda di condono
T.A.R. Toscana, Sezione III, 15 luglio 2011
[A] Sulla ristrutturazione degli edifici mediante demolizione e successiva ricostruzione e sulla possibilità o meno di recuperare parti strutturali che, originariamente esistenti, sono venute meno per qualsiasi evenienza. [B] Sulla manutenzione straordinaria dell’opera abusiva in pendenza della definizione del procedimento di condono
T.A.R. Puglia Bari, Sezione III, 9 luglio 2011
[A] Il novero dei soggetti legittimati al rilascio del titolo in sanatoria risulta più ampio rispetto a quanto concerne il rilascio dell’ordinario titolo abilitativo edilizio. [B] L’art. 9 del D.M. 1444/1968 non costituisce un vincolo di inedificabilità assoluto ai fini della condonabilità
T.A.R. Lazio Roma, Sezione II Bis, 13 giugno 2011
[A] Sull'art. 1, comma 36, della legge n. 308/2004 che modificando l'art. 181 del D.Lgs. n. 42/2004 ha introdotto la cosiddetta depenalizzazione degli abusi paesaggistici minori. [B] Sui presupposti per l'ammissibilità a condono paesaggistico ai sensi della legge n. 308/2004. [C] Sul problema di coordinamento riguardo la compatibilità del divieto di autorizzazione postuma con le disposizioni in tema di mini condono paesaggistico
T.A.R. Lazio Latina, Sezione I, 10 giugno 2011
Il ricorso giurisdizionale avvero un provvedimento sanzionatorio, proposto anteriormente all'istanza di condono edilizio, deve ritenersi improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, spostandosi l'interesse del responsabile dell'abuso edilizio dall'annullamento del provvedimento già adottato
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VII, 10 giugno 2011
[A] Sulla possibilità o meno di rilasciare un titolo in sanatoria subordinatamente alla realizzazione di ulteriori lavori, al fine di rendere l'opera conforme alla previsione di cui all'art. 167 del D.lgs n. 42 del 2004. [B] Sul Protocollo d'Intesa per il coordinamento delle funzioni in materia di sanatoria degli interventi edilizi realizzati in aree soggette al vincolo paesaggistico ambientale nella Provincia di Napoli, sottoscritto dalla Soprintendenza e dalla Regione Campania in data 25 luglio 2001. [C] Sugli ulteriori interventi in presenza di manufatti abusivi non condonati né sanati
T.A.R. Molise, Sezione I, 1 giugno 2011
Sul rilascio della concessione in sanatoria per opere eseguite in aree sottoposte a vincolo e sulla possibilità o meno che in fase di autorizzazione paesaggistica vengano impartite prescrizioni
T.R.G.A. Trento, 21 aprile 2011
Sul diniego di sanatoria motivato sulla scorta del fatto che le dimensioni non contenute delle tettoie e la copertura realizzata in eternit e comunque da eliminare, ledono gli interessi paesaggistico - ambientali, concretando quel “disordine edilizio, sottolineato dalla casualità dell'intervento” operato su un'area che “dovrebbe rimanere libera da costruzioni”
T.A.R. Campania Napoli, VIII, 8 aprile 2011
[A] Sugli interventi ulteriori eseguiti in presenza di manufatti abusivi non condonati né sanati. [B] sull’installazione di tettoie o di altre strutture che siano comunque apposte a parti di preesistenti edifici come strutture accessorie di protezione o di riparo di spazi liberi
T.A.R. Toscana, Sezione III, 11 febbraio 2011
[A] Elementi come la qualità dei materiali utilizzati, la conformazione del manufatto e le sue caratteristiche esteriori ben possono costituire motivi di diniego del condono edilizio. [B] Sulla motivazione addotta dall’Autorità preposta alla tutela del vincolo si presenti pressoché identica per un gran numero di casi. [C] L’amministrazione non è tenuta a dettare o suggerire prescrizioni idonee a rendere l’intervento coerente con i valori paesaggistici
T.A.R. Umbria, Sezione I, 14 febbraio 2011
Anche nelle ipotesi di autorizzazioni in sanatoria il Comune è tenuto a pretendere la produzione della dichiarazione di assenso del terzo pregiudicato in ragione del suo interesse contrario alla sanatoria delle opere
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 24 febbraio 2011
[A] Le domande di condono non necessitano di comunicazione di avvio del procedimento. La doglianza in ogni caso, in base al principio di cui all’art. 21-octies della L. 241/1990, assume rilievo solo formale e non esplica effetti vizianti del provvedimento che possano determinare il suo annullamento. [B] Il parcheggio di cui all’art. 338, comma 5 del T.U.L.S., come modificato dall’art. 28 L. n. 166/2002, se non ricompreso tra le opere pubbliche, o non rientrante tra gli interventi urbanistici di P.R.G., è da intendersi quale parcheggio a raso, privo di rilevanza urbanistica. [C] Il vincolo a zona di rispetto cimiteriale previsto dall’art. 338 del T.U.L.S. comporta l’inedificabilità assoluta dell’area, indipendentemente dal tipo di fabbricato, anche non finalizzato all’abitazione ovvero di carattere pertinenziale, tale da prevalere anche su eventuali disposizioni contrarie del P.R.G.. [D] Un box auto, poiché dotato di propria autonomia funzionale e di autonomo valore di mercato, non può essere considerato pertinenza
T.A.R. Campania Napoli, Sezione II, 7 gennaio 2011
[A] Ai fini della configurazione di una lottizzazione cd. negoziale non è sufficiente che il terreno sia frazionato e venduto o comunque attribuito ad una pluralità di soggetti, in quanto la norma richiede un terzo requisito ossia la non equivocità della destinazione a scopo edificatorio abusivo sia del frazionamento che della vendita. [B] Sulla condonabilità o meno dei manufatti abusivamente eseguiti nell’ambito dell’attività lottizzatoria
Consiglio di Stato, Sezione I, 29 novembre 2010
Sul caso in cui l'amministrazione, a fronte di una domanda di condono edilizio incompleta, richieda all'interessato l'integrazione della documentazione e quest'ultimo non la produca nel termine assegnatogli
T.A.R. Toscana, Sezione III, 26 novembre 2010
Una trasformazione edilizia, con cui viene attuato, con o senza opere, un mutamento di destinazione d’uso, non può in nessun caso essere ricompresa nella tipologia 7 della tabella allegata alla legge 47/1985
T.A.R. Puglia Lecce, Sezione III, 15 ottobre 2010
In una zona interessata da vincolo paesaggistico la formazione del provvedimento tacito di assenso alla concessione in sanatoria postula indefettibilmente la previa acquisizione del parere favorevole dell'autorità preposta alla tutela del vincolo
T.A.R. Abruzzo Pescara, 12 giugno 2007
Sull’art. 40, comma 6, della l. 47 del 1985, secondo il quale “la domanda di sanatoria può essere presentata entro centoventi giorni dall'atto di trasferimento dell'immobile purché le ragioni di credito per cui si interviene o procede siano di data anteriore all'entrata in vigore della presente legge” e sul regime applicabile laddove l’atto di trasferimento intervenga successivamente all’entrata in vigore del d.l. 269 del 2003 recante il c.d. “terzo condono edilizio”
T.A.R. Umbria, Sezione I, 24 agosto 2010
Sull’impossibilità di condonare le opere abusive realizzate, dopo l’imposizione del vincolo, su aree caratterizzate da vincoli di c.d. inedificabilità assoluta, e sulla riferibilità o meno di tale principio anche a vincoli di inedificabilità assoluta di natura urbanistica
T.A.R. Lazio Roma, Sezione II Bis, 31 luglio 2010
Nel numero 4 della tabella allegata alla legge 28 febbraio 1985, n. 47 sono ricompresi sia i mutamenti di destinazione d’uso con opere, sia - ai sensi dell'art. 2 comma 53 l. 23 dicembre 1996 n. 662 - gli abusi consistenti in mutamenti di destinazione d'uso eseguiti senza opere edilizie
Consiglio di Stato, Sezione I, 5 luglio 2010
[A] Ai fini del vincolo idrogeologico è irrilevante sia la mancata iscrizione del corso d’acqua negli appositi elenchi delle acque pubbliche. [B] Sul vincolo idrogeologico e sul condono edilizio
T.A.R. Puglia Bari, Sezione II, 1 luglio 2010
Anche gli abusi riconducibili alle tipologie di cui ai nn. 1, 2 e 3 - e non solo quelli di cui alle tipologie 4, 5 e 6 - della tabella 1 allegata al d.l. 269/03 sono suscettibili di sanatoria se posti in essere in zona vincolata anteriormente alla realizzazione delle opere ed a determinate condizioni
T.A.R. Toscana, Sezione III, 28 maggio 2010
Sulla pratica di condono edilizio e sulla sussistenza o meno di una norma o principio dell’ordinamento che obblighi l’amministrazione ad indicare gli eventuali rimedi possibili tesi ad assicurare la compatibilità paesaggistica
T.A.R. Sardegna, Sezione II, 19 maggio 2010
Il termine biennale per la formazione del silenzio assenso sulla domanda di condono edilizio non decorre qualora la domanda sia carente dei documenti necessari ad identificare compiutamente le opere oggetto dell'istanza
T.A.R. Basilicata, Sezione I, 17 maggio 2010
Il termine per la maturazione della prescrizione, al pari di quello per la formazione del silenzio assenso, decorre dalla data in cui la domanda di condono può considerarsi presentata a tutti gli effetti di legge
T.A.R. Liguria, Sezione I, 6 maggio 2010
[A] Sul termine di impugnazione della concessione in sanatoria di opere preesistenti e ultimate. [B] Sul titolo edilizio necessario per il posizionamento di celle frigo
T.A.R. Puglia Bari, Sezione II, 5 maggio 2010
Sulla determinazione degli oneri concessori in sede di condono edilizio e sulla necessità di tener conto della destinazione d’uso impressa al bene a prescindere dalla zonizzazione dell’area
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 22 aprile 2010
[A] Sulla concessione relativa a costruzioni o impianti destinati ad attività industriali o artigianali dirette alla trasformazione di beni ed alla prestazione di servizi e sul pagamento del c.d. “onere ecologico”. [B] Sulla determinazione degli oneri concessori per gli uffici dell'impresa. [C] L’interessato non può modificare la domanda di condono
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 31 marzo 2010
[A] Nessun affidamento può essere invocato da chi abbia conseguito un provvedimento favorevole in base ad una rappresentazione errata della realtà e si veda annullare la concessione edilizia. [B] I requisiti di abitabilità dei sottotetti sono stabiliti da una fonte primaria - legge regionale 11 marzo 2005 n. 11 per il governo del territorio - non derogabile neppure in sede di condono
T.A.R. Puglia Lecce, Sezione III, 25 marzo 2010
L’art. 1, comma 37, della legge n. 308 del 2004 ricollega, invece, al condono “l'estinzione del reato di cui all'articolo 181 del decreto legislativo n. 42 del 2004, e di ogni altro reato in materia paesaggistica” non dei reati edilizi
T.A.R. Lazio Roma, Sezione II Quater, 19 marzo 2010
In sede di rilascio della concessione edilizia in sanatoria, l’obbligo di acquisire il parere da parte dell’autorità preposta alla tutela del vincolo previsto dall’art. 32 della legge 28.2.1985 n. 47, sussiste anche per le opere realizzate anteriormente all’imposizione del vincolo stesso
T.A.R. Toscana, Sezione III, 4 marzo 2010
Sulla valutazione della domanda di condono edilizio e sulla necessità o meno da parte dell’amministrazione di indicare eventuali tecniche o accorgimenti eventualmente atti a rendere il manufatto compatibile con l’ambiente tutelato
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VII, 10 dicembre 2009
[A] In presenza di un vincolo paesaggistico il condono edilizio, in virtù dell’articolo 32, comma 27, lett. d), del decreto legge n. 269/2003, assume i caratteri dell’accertamento di conformità. [B] Sul titolo necessario per la realizzazione di modeste opere di pavimentazione, laddove non siano state realizzate opere murarie o eliminato verde preesistente
T.A.R. Puglia Bari, Sezione II, 4 dicembre 2009
[A] Sul termine per l’impugnazione dei provvedimenti di sanatoria edilizia da parte dei terzi. [B] Sull'onere della prova dell'ultimazione dei lavori entro la data utile per ottenere il condono
T.A.R. Abruzzo Pescara, 22 ottobre 2009
L’art. 256 della L.R. Abruzzo n. 6 del 2005 espressamente consente di chiedere l’abitabilità o il recupero abitativo del sottotetto anche in presenza di un condono solo “in itinere” del fabbricato
T.A.R. Marche, Sezione I, 30 settembre 2009
[A] In materia di sanatoria edilizia non è illegittima una motivazione anche succinta di un diniego che si fondi sul parere contrario ai fini paesaggistici. [B] Sulla richiesta di sanatoria per una struttura in metallo, pannelli in legno ed onduline plastificate
T.A.R. Puglia Bari, Sezione II, 25 settembre 2009
Anche nel caso di condono di edifici non residenziali si deve tenere conto delle indicazioni contenute nell’art. 2 del D.M. 10/05/1977, dalle quali discende che ogni tipo di superficie non residenziale destinata ad accessori o servizi debba conteggiarsi, ai fini del calcolo della sola oblazione, al 60%
T.A.R. Puglia Lecce, Sezione III, 23 settembre 2009
[A] Il parere della commissione edilizia non è richiesto nella procedura di condono edilizio. [B] Il condono “paesistico” di cui all’art.1 comma 37 della legge n. 308 del 2004 comporta la sottrazione del fatto alla sola disciplina penale ed a quella amministrativa attinenti alla tutela paesistica
T.A.R. Campania Napoli, Sezione II, 11 settembre 2009
[A] In mancanza di certificato di idoneità statica, non può formarsi il silenzio assenso sulla domanda di condono. [B] La certificazione di idoneità statica rilasciata dal professionista nelle pratiche di condono edilizio sostituisce a tutti gli effetti, gli accertamenti, in ordine all'idoneità statica, delle opere per quanto riguarda il rispetto delle norme sismiche, altrimenti attribuiti agli uffici statali e regionali
T.R.G.A. Bolzano, 25 agosto 2009
[A] Sull’ammissibilità o meno di una sanatoria parziale di un progetto costituito da più interventi edilizi. [B] Sulla necessità o meno di comunicare l’avviso di rigetto dell’istanza di condono edilizio
T.R.G.A. Trento, 24 luglio 2009
[A] Sulla competenza del giudice amministrativo a decidere in merito all’istanza di restituzione dell’oblazione derivante dall’indebito oggettivo intercorrente tra colui che abbia pagato l’oblazione in fidente attesa di conseguire la sanatoria di un illecito edilizio e l’Agenzia delle Entrate, ma che non l’abbia poi conseguita. [B] Il pagamento dell'oblazione è strettamente funzionale al rilascio della sanatoria
T.A.R. Puglia Lecce, Sezione III, 11 luglio 2009
Il condono “paesistico” di cui all’art. 1 comma 37 della legge n. 308 del 2004 comporta la sottrazione del fatto alla sola disciplina penale ed a quella amministrativa attinenti alla tutela paesistica
Consiglio di Stato, Sezione IV, 18 giugno 2009
Sull’art. 43, comma 5, della legge 28 febbraio 1985, n. 47 laddove prevede che “possono ottenere la sanatoria le opere non ultimate per effetto di provvedimenti amministrativi o giurisdizionali limitatamente alle strutture realizzate e ai lavori che siano strettamente necessari alla loro funzionalità”
T.A.R. Campania Napoli, Sezione III, 14 maggio 2009
Sulle riscontrate deficienze igienico sanitarie connesse al difetto della prescritta altezza minima e sulla possibilità o meno di rilasciare l’agibilità in deroga secondo quanto previsto dalla normativa sul condono edilizio
T.A.R. Veneto, Sezione II, 4 maggio 2009
L’Amministrazione è tenuta a controllare la rilevanza giuridica del condono esclusivamente nell’ambito del rapporto pubblicistico, senza estendersi ai rapporti tra privati
Consiglio di Stato, Adunanza Plenaria, 23 aprile 2009
La questione rimessa all’Adunanza Plenaria consiste nello stabilire se il diniego di condono, possa considerarsi legittimo nell’ipotesi in cui il complesso edilizio non sia stato realizzato in assenza di concessione edilizia, ma costruito invece sulla base di regolari concessioni edilizie, anche se successivamente annullate in sede giurisdizionale a costruzione già ultimata
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 8 aprile 2009
Sui limiti delle opere ammissibili a condono edilizio a fronte di un’istanza di sanatoria che classifica l’abuso nella tipologia 6 della tabella C allegata al D.L. 269 del 2003 ovverosia “Opere di manutenzione straordinaria come definite dall'articolo 3, comma 1, lettera b) del Dpr 6 giugno 2001, n. 380, e dalla normativa regionale, realizzate in assenza o in difformità del titolo abilitativo edilizio; opere e modalità di esecuzione non valutabili in termini di superficie o di volume”
T.A.R. Liguria, Sezione I, 9 marzo 2009
Sull’istanza di condono edilizio per la quale non è prodotta alcuna documentata allegazione che consenta di risalire alla data di consumazione dell'illecito edilizio oggetto della domanda
T.A.R. Puglia Bari, Sezione III, 6 febbraio 2009
Sulla categoria “7” della tabella allegata alla legge n. 47/85, laddove per l'ammissiblità del condono edilizio fa testuale riferimento a “opere o modalità di esecuzione non valutabili in termini di superficie o di volume”
T.A.R. Puglia Bari, Sezione III, 6 febbraio 2009
I vincoli di cui all’art. 32, comma 27, lett. d), del d.l. 269/03, apparentemente ostativi al rilascio del condono edilizio, sono comunque riconducibili a quelli che escludono la sanabilità solo ove comportino l’inedificabilità assoluta
T.A.R. Liguria, Sezione I, 22 gennaio 2009
È costituzionalmente illegittima una legge regionale che escluda i fabbricati oggetto di condono edilizio dalla ammissibilità di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria o di ristrutturazione che non comportino aumento di volumetria o di superficie o di modifiche di sagoma o delle destinazioni d'uso
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VI, 16 gennaio 2009
[A] Il condono ambientale introdotto dalla legge n. 308 del 2004 estingue esclusivamente il reato di cui all'art. 181 D.Lgs. n. 42 del 2004 e gli altri reati paesaggistici. [B] Sul diniego di concessione edilizia in sanatoria opposto dal funzionario senza la previa acquisizione del parere della Commissione edilizia
Consiglio di Stato, Sezione IV, 26 gennaio 2009
[A] Sull’ammissibilità o meno dell’istanza di condono edilizio, in mancanza dell’assenso dei condomini, laddove l’abuso sia realizzato dal singolo condomino su aree comuni. [B] Sulla corretta interpretazione delle circolari ministeriali n. 2241 del 1005 e 2699 del 7 dicembre 2005, che abilitano alla proposizione dell’istanza in ipotesi di “inerzia” del comproprietario
Consiglio di Stato, Sezione IV, 26 gennaio 2009
Sul concetto di “ultimazione” delle opere abusive ai fini dell’applicabilità della normativa in materia di condono edilizio, con specifico riguardo alla fattispecie del mutamento di destinazione d’uso
T.R.G.A. Trento, 15 gennaio 2009
Non è ammissibile il “condono edilizio” - introdotto dal comma 32 del D.L. 30.9.2004, n 269, per un intervento che ha comportato la trasformazione urbanistica di un’area da agricola a parcheggio
T.A.R. Puglia Bari, Sezione III, 2 ottobre 2008
Sulla condonabilità o meno degli abusi riconducibili alle tipologie 1, 2 e 3 della tabella 1 allegata al d.l. 269/2003 commessi in zona sottoposta a vincolo in epoca anteriore alla consumazione degli illeciti
Corte di Cassazione, Sezione III Penale, 11 luglio 2008
[A] Sulla normativa nazionale e regionale toscana riguardo al c.d. “terzo condono edilizio”. [B] Sui limiti alla sanabilità penale ed amministrativa tramite il “terzo condono edilizio” per gli abusi commessi su immobili soggetti a vincolo paesaggistico
T.A.R. Toscana, Sezione I, 11 settembre 2008
[A] Sulla necessità o meno del parere della Commissione Edilizia in materia di condono edilizio. [B] La verbalizzazione costituisce la forma necessaria di tutti gli atti collegiali
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 1 settembre 2008
Sulla legittimità o meno del provvedimento di archiviazione dell’istanza di condono edilizio nel caso in cui le opere oggetto dell’istanza siano state, medio tempore, distrutte da un incendio
T.A.R. Umbria, Sezione I, 29 luglio 2008
Nel valutare la domanda di condono l’Amministrazione preposta alla tutela del vincolo non ha nessun obbligo di porre in essere prescrizioni per rendere l’abuso esteticamente compatibile con la zona
T.A.R. Lazio Roma, Sezione II Quater, 18 luglio 2008
Sul condono edilizio delle opere realizzate in difetto del prescritto titolo abilitativo in zone sottoposte a vincolo, laddove disciplina di salvaguardia della zona sia intervenuta in data successiva al completamento dei lavori
T.A.R. Puglia Bari, Sezione III, 8 luglio 2008
Sulla richiesta di prova testimoniale, relativa ad una domanda di condono, finalizzata a dimostrare che le opere abusive sarebbero state realizzate nei primi giorni del marzo 2003 e non dopo
Corte di Cassazione, Sezione III Penale, 21 maggio 2008
Sull’ammissibilità o meno a sanatoria, ai sensi del D.L. n. 269 dee 2003, art. 32, per le nuove costruzioni realizzate, in assenza del titolo abilitativo edilizio, in area assoggettata a vincolo imposto a tutela degli interessi paesistici
Consiglio di Stato, Sezione V, 9 giugno 2008
Sulla richiesta di condono edilizio relativa ad un manufatto realizzato a titolo precario in base ad apposita convenzione in tal senso conclusa tra il Comune sulla base di un’apposita norma di piano regolatore
Consiglio di Stato, Sezione IV, 29 maggio 2008
[A] Sulle differenze tra il condono degli anni 1984, 1994 e 2003. [B] Il comma 26 dell’art. 32 del d.l. n. 269 del 2003 non comprende tra le tipologie di opere condonabili, le fattispecie di opere realizzate con concessione edilizia annullata. [C] La tutela giurisdizionale in materia di concessioni edilizie non può ritenersi limitata ai soli proprietari - frontisti o confinanti - ma deve essere estesa anche ai non proprietari e a tutti i titolari di “interessi di zona”
T.A.R. Puglia Bari, Sezione III, 21 maggio 2008
[A] Il Collegio ritiene di doversi discostare dall’orientamento consolidato della Cassazione Penale che esclude sempre la condonabilità, ex d.l. 269/03, dei c.d. abusi “maggiori” realizzati in zona sottoposta a vincolo. [B] Sulle condizioni che devono sussistere affinché anche gli abusi riconducibili alle tipologie di cui ai nn. 1, 2 e 3 – e non solo quelli di cui alle tipologie 4, 5 e 6 – della tabella 1 allegata al d.l. 269/03 siano suscettibili di sanatoria se posti in essere in zona vincolata anteriormente alla realizzazione delle opere
Consiglio di Stato, Sezione IV, 12 maggio 2008
L'eventuale sanatoria per condono della costruzione precedente non esclude la necessità di verificare la compatibilità di qualsiasi volume successivamente progettato con l'indice di edificabilità
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 31 marzo 2008
Sull’onere di provare la data di ultimazione dei lavori per ottenere il “condono edilizio” e sulla possibilità o meno di produrre una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà in merito alla data di ultimazione delle opere
T.A.R. Sardegna, Sezione II, 28 marzo 2008
La sussistenza di vincoli di inedificabilità assoluta imposti prima della esecuzione delle opere, non implica che le stesse debbano necessariamente conseguire il condono
Corte Costituzionale, 28 marzo 2008
L'art. 32, comma 36, del decreto-legge n. 269 del 2003, in materia di “condono edilizio” è illegittimo nella parte in cui non prevede che il reato si estingua anche allorché, anteriormente al decorso di 36 mesi dal pagamento dell'oblazione, sia intervenuta l'attestazione di congruità da parte dell'Amministrazione
Consiglio di Stato, Sezione VI, 13 marzo 2008
I vincoli di inedificabilità sopravvenuti alla realizzazione dell’intervento edilizio non operano quali i fattori di preclusione assoluta al condono ma si atteggiano a vincoli relativi ex art 32 della legge n. 47/1985
Consiglio di Stato, Sezione V, 6 febbraio 2008
L’esercizio della potestà provinciale di regolare le fattispecie sanabili in modo diverso da quello statale è stato riconosciuto conforme allo Statuto di autonomia che ha dotato la provincia autonoma di Bolzano di competenza legislativa primaria nelle materie attinenti all’urbanistica e ai piani regolatori nonché alla tutela del paesaggio
Corte Costituzionale, 25 gennaio 2008
La disciplina del tutto analitica della sanatoria straordinaria dell'art. 1, comma 88, della legge 23 dicembre 2005 n. 266, relativamente agli immobili appartenenti alle Ferrovie dello Stato S.p.A, contrasta con la natura della potestà legislativa delle Regioni in tema di “governo del territorio”
T.A.R. Toscana, Sezione III, 6 novembre 2007
Sulle condizioni necessarie affinché gli abusi commessi in area soggetta a vincolo paesaggistico possano essere condonati, prescindendo dall’acquisizione del parere dell’autorità preposta alla tutela del vincolo, qualora realizzati in spazi interni gli edifici, ad esempio nelle corti interne
T.A.R. Sicilia Catania, Sezione I, 9 ottobre 2007
Sulla distinzione tra le ipotesi di condono edilizio regolato dall’articolo 35 della legge n. 47 del 1985 e quello previsto dall’art. 39 l. 23.12.1994, n. 724 riguardo al formarsi del silenzio assenso
T.A.R. Toscana, Sezione I, 26 luglio 2007
Sul provvedimento di diniego della concessione in sanatoria che non espliciti le ragioni per le quali le caratteristiche costruttive ed i materiali utilizzati compromettono la bellezza naturale
Corte di Cassazione, Sezione III Penale, 22 maggio 2007
[A] Sulle tipologie di abuso c.d. “minori” che possono essere condonate ai sensi della legge n. 326 del 2003 in area assoggettata a vincolo ambientale. [B] Sulla legittimità della subordinazione della sospensione condizionale della pena all’esecuzione della demolizione da parte del condannato
T.A.R. Toscana, Sezione III, 19 giugno 2007
L’Amministrazione è tenuta a pronunciarsi in modo esplicito sulle istanze di condono, non potendosi ammettere che posizioni soggettive di rilevante interesse possano restare a tempo indeterminato prive di una puntuale definizione
T.A.R. Campania Napoli, Sezione II, 7 maggio 2007
Sull’art. 39, comma 1, della legge 23 dicembre 1994, n. 724, secondo il quale il beneficio del condono poteva essere richiesto per le costruzioni che avevano avuto un ampliamento superiore a 750 mc.
T.A.R. Piemonte, Sezione I, 23 aprile 2007
Sulla possibilità o meno di considerare completate funzionalmente le opere oggetto di istanza di condono, nel caso in cui gli impianti idraulico ed elettrico non siano completi dei relativi accessori – sanitari, punti luce, prese di corrente, etc.
Corte di Cassazione, Sezione III Penale, 1 marzo 2007
[A] Sulla sospensione del processo penale ai sensi della legge n. 47 del 1985 e sul controllo positivo del giudice in ordine alla sussistenza dei requisiti richiesti. [B] Sulla sospensione o meno del processo penale a fronte di un’istanza per "condono ambientale"
Mutamento di destinazione d’uso e condono edilizio
Dott. Barchielli - [A] Sulla differenza tra mutamento di destinazione d’uso “funzionale” e “con opere”. [B] Sulla condonabilità del mutamento di destinazione d’uso c.d. “funzionale”. [C] Sulla sanatoria del mutamento di destinazione d’uso “con opere”. [D] Sul certificato di abitabilità in deroga ai requisiti igienico-sanitari. [E] Condono regionale e mutamento di destinazione d’uso. [F] Sanatoria del mutamento di destinazione d’uso con opere in area vincolata
T.A.R. Toscana, Sezione II, 13 marzo 2007
Sull'impugnabilità o meno l’atto con il quale il Comune indicare la documentazione integrativa da depositare e l’entità dell'oblazione per da seguito alla pratica di condono
T.A.R. Valle d’Aosta, 14 febbraio 2007
L’art. 32, comma 27, lett. d, del decreto-legge n. 269 del 2003 consente la sanatoria di abusi realizzati su immobili soggetti a vincolo paesaggistico per i quali sia intervenuto il parere favorevole della competente Autorità di tutela, a prescindere dalla conformità o meno con la normativa urbanistica
T.A.R. Emilia Romagna Bologna, Sezione II, 14 febbraio 2007
[A] Sull’autorità preposta alla tutela del vincolo per la sanatoria di opere abusive realizzate ad una distanza inferiore a 30 metri dalla linea ferroviaria. [B] Sulla natura giuridica delle Ferrovie dello Stato S.p.A., Poste Italiane S.p.A. ed Enel S.p.A. [C] Sull’assoggettabilità o meno degli organismi di diritto pubblico alla legge n. 241/1990
T.A.R. Lazio Latina, 7 dicembre 2006
Sulla sospensione dei provvedimenti sanzionatori in seguito alla presentazione dell’istanza di sanatoria e sulla loro efficacia o meno una volta accolta o respinta tale istanza
Consiglio di Stato, Sezione VI, 14 novembre 2006
[A] Sull’istanza di concessione edilizia in sanatoria e sulla sussistenza o meno di un obbligo del richiedente di allegare il parere dell’autorità preposta alla tutela del vincolo. [B] Sulla decorrenza del termine per il formarsi del silenzio assenso nel caso in cui per il rilascio della concessione in sanatoria occorra il parere paesaggistico
T.A.R. Piemonte, Sezione I, 25 ottobre 2006
Sul decorso di due anni dalla presentazione della domanda di condono, sulla sussistenza di un vincolo di inedificabilità assoluta e sul formarsi o meno del silenzio-assenso
T.A.R. Toscana, Sezione I, 5 ottobre 2006
Sulla qualità e la natura dei materiali utilizzati, sul disordine costruttivo e sulla carenza di qualsiasi progettazione organica al paesaggio, in sede di rilascio dell’autorizzazione paesaggistica in sanatoria nel condono edilizio
T.A.R. Lazio Latina, 7 luglio 2006
Sul potere che l’Amministrazione preposta alla tutela del vincolo è chiamata ad esercitare nel procedimento di condono e sull’inammissibilità di valutazioni di carattere urbanistico
T.A.R. Toscana, Sezione III, 10 luglio 2006
Sulla motivazione che deve accompagnare il provvedimento di diniego del condono edilizio laddove la tipologia e le caratteristiche costruttive delle opere vengano ritenute in contrasto col vincolo paesaggio
T.A.R. Toscana, Sezione II, 8 marzo 2006
Sull’ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive e sulla necessità di sospenderla o meno a fronte di una domanda di sanatoria per opere che rientrano in tipologia non sanabile
T.A.R. Toscana, Sezione III, 6 marzo 2006
Sulla sussistenza o meno di un obbligo per l’Amministrazione di dettare, nel procedimento di condono, prescrizioni tali da rendere compatibile quanto abusivamente realizzato
Corte Costituzionale, 10 febbraio 2006, n. 49
Condono edilizio. Non sono fondate le questioni di legittimità costituzionale dell'art. 2, comma 1, e dell'art. 2, commi 2, 5, lettera c), e 6, della legge della Regione Toscana 20 ottobre 2004, n. 53, recante “Norme in materia di sanatoria edilizia straordinaria”
Corte Costituzionale, 10 febbraio 2006, n. 49
Riguardo al condono edilizio, non sono fondate le questioni di legittimità costituzionale dell'art. 2, comma 1, e dell'art. 2, commi 2, 5, lettera c), e 6, della legge della Regione Toscana 20 ottobre 2004, n. 53, recante “Norme in materia di sanatoria edilizia straordinaria”
Corte Costituzionale, 10 febbraio 2006, n. 49
Condono edilizio. Non sono fondate le questioni di legittimità costituzionale dell'art. 2, comma 1, e dell'art. 2, commi 2, 5, lettera c), e 6, della legge della Regione Toscana 20 ottobre 2004, n. 53, recante “Norme in materia di sanatoria edilizia straordinaria”
Condono. D.lgs 30 dicembre 2005 n. 273
Slittano i tempi del condono edilizio. Nuovo termine per presentare la documentazione integrativa necessaria ai fini della definizione delle pratiche di condono edilizio
T.A.R. Campania Salerno, Sezione II, aprile 2005, n. 665
Il condono non è precluso dalla violazione delle norme sulle distanze, essendo l’atto volto a regolare i rapporti tra privato costruttore e pubblica amministrazione e restando naturalmente illesi i diritti dei terzi, che potranno essere fatti valere in sede di giurisdizione civile
T.A.R. Lombardia, Sezione Brescia, 10 marzo 2005, n. 144
L’inapplicabilità, a seguito del condono edilizio, delle sanzioni amministrative non si estende alle sanzioni in materia paesaggistica, anche se l'abuso edilizio sia stato ritenuto condonabile dall'autorità preposta alla tutela del vincolo
Prime note sul nuovo condono edilizio
L. Ramacci "Prime note sul nuovo condono edilizio e "recupero" degli indirizzi giurisprudenziali". In appendice massime giurisprudenziali ordinate per materia e sentenze della Cassazione citate nel testo per esteso
Corte di Cassazione, Sezione III Penale, 21 dicembre 2004, n. 48956
Condono. Tra le ipotesi di opere abusive non suscettibili di sanatoria, ai sensi dell'art. 32 del D.L. n. 269/2003, rientra la nuova costruzione realizzata, in assenza del titolo abilitativo edilizio, in area assoggettata a vincolo imposto a tutela degli interessi paesistici
T.A.R. Toscana, Sezione III, 21 dicembre 2004, n. 6520
Sull’illegittimità del provvedimento con il quale l’Amministrazione Comunale ritiene impossibile la rinuncia totale o parziale alla domanda di condono e contestualmente richiede gli importi a titolo di oblazione e di oneri concessori
T.A.R. Toscana, Sezione III, 12 ottobre 2004, n. 4476 (Romano)
Il vincolo introdotto con la legge n. 662 del 1996, che si applica alle costruzioni abusive realizzate sopra e sotto il soprassuolo boschivo distrutto o danneggiato per cause naturali o atti volontari, impedisce che tali opere possano formare oggetto di condono
T.A.R. Campania, Sezione II Salerno, 1 settembre 2004, n. 1805
Condono ex. art. 39 l. 724/94. [A] Per immobile completato a rustico deve intendersi quello comprensivo delle tamponature esterne. [B] Per la concessione edilizia in sanatoria nell’ambito delle leggi di condono, il parere della commissione edilizia non è obbligatorio