T.A.R. Toscana, Sezione III, 18 marzo 2024
In tema di accesso al Superbonus per interventi su immobile in condominio: il caso del condomino che ha espresso voto contrario alla decisione di depositare la CILAS senza attendere l'esito del procedimento di sanatoria per le difformità riscontrate sull'edificio.
Consiglio di Stato, Sezione II, 16 marzo 2020
[A] Sei ai fini della collocazione di canne fumarie sul muro perimetrale di un edificio sia necessario il consenso degli altri condomini. [B] Se l'apposizione di una canna fumaria sull'esterno delle mura condominiali sia esplicazione del potere del singolo proprietario di uso del bene comune ai sensi dell'art. 1102 c.c.
Tribunale Roma, Sezione V, 19 marzo 2020
[A] Se l'utilizzazione del muro perimetrale comune da parte del singolo condomino, mediante l'apposizione di cartelli, targhe, insegne, canne fumarie e simili costituisca normale esercizio del diritto di usare la cosa comune di cui all’art. 1102 c.c. [B] Sulla nullità della delibera condominiale che vieta alla pizzeria di installare la canna fumaria sulla facciata dell'edificio se il decoro architettonico del fabbricato risulta invariato.
TAR Liguria, Sezione II, 7 luglio 2023
Sull'accertamento del diritto del condomino di prendere visione ed estrarre copia della documentazione concernente i titoli edilizi del fabbricato condominiale.
Tribunale Bari, Sezione II, 1 giugno 2022
[A] Sulla libertà di ciascun condomino di servirsi del muro perimetrale anche per fine esclusivamente proprio. [B] Sui limiti del potere del singolo di servirsi della cosa comune.
Cassazione civile, Sezione II, 18 luglio 2022
Sulla portata dell’articolo 1102 c.c.: l’uso dei beni comuni, tra cui il muro perimetrale, da parte del singolo condomino per ritrarne una maggiore utilità è consentito se in relazione all'unità immobiliare inclusa nell'edificio di cui essa fa parte.
T.A.R. Campania, Napoli, Sezione II, 27 agosto 2020
[A]L’apertura di varchi eseguita in un muro ricadente fra le parti comuni dell'edificio condominiale da uno dei condomini integra abuso della cosa comune? [B] L'apertura di una porta in una parte comune per mettere in comunicazione con il vano scale un'unità immobiliare in proprietà esclusiva di un condomino necessita dell’approvazione unanime dei condomini?
Cassazione civile, Sezione II, 11 maggio 2023
[A]Sulla sopraelevazione lesiva dell’aspetto architettonico in materia di condominio. [B] Sulla tutela derivante dal regolamento di condominio contrattuale avente ad oggetto la conservazione dell’originaria “facies” architettonica dell’edificio condominiale.
T.A.R. Lazio, Latina, Sezione I, 8 novembre 2022
L’intervento edilizio comportante un mutamento sia della sagoma che dei prospetti di un condominio necessita del permesso di costruire, ai sensi dell’art. 10, comma 1, lett. b), del DPR 380/2001?
T.R.G.A. Trento, 8 giugno 2022
[A] Sulla riconduzione nell'ambito della giurisdizione amministrativa, in materia non esclusiva, delle questioni pregiudiziali concernenti la qualificazione del controinteressato come soggetto legittimato a richiedere il permesso di costruire. [B] Sulla diversa disciplina dettata dalla Legge Provinciale di Trento n. 15 del 2015 in merito ai presupposti per l'esercizio dei poteri di "autotutela" in materia di SCIA edilizia [C] In merito al carattere doveroso dei poteri di controllo tardivo sollecitati dal soggetto terzo e sul rimedio esperibile in ipotesi di inerzia della P.A. [D] In ordine alla intervenuta carenza di interesse del ricorso ex art. 31 e 117 c.p.a. in ipotesi di adozione tardiva di atto esplicito da parte della P.A. [E] Quali sono i presupposti per l'esericizo dell'azione di accertamento nell'ambito della giurisdizione di legittimità? [F] In ipotesi di esercizio tardivo dei poteri di autotutela su istanza del terzo, trova applicazione l'art. 21 octies, primo periodo, comma 2, Legge 241/1990?
T.A.R. Lazio, Roma, Sezione II quater, 11 maggio 2022
Ogni qual volta è nota la situazione di comproprietà dell’immobile oggetto di intervento edilizio (condominio nel caso di specie), l’Ente locale è tenuto ad accertare che vi sia l’assenso di tutti i soggetti coinvolti?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione II, 9 maggio 2022
L’Amministratore di condominio ha il potere, anche senza previa autorizzazione assembleare, di agire in giudizio e proporre impugnazioni nell’ambito delle attribuzioni conferitigli dall’art. 1130 c.c. a tutela dell’uso dei beni comuni?
T.A.R. Toscana, Firenze, Sez. III, 3 marzo 2022
Sulla possibilità da parte di un singolo condomino di apportare innovazioni su parti comuni dell’edificio che, a suo giudizio, non alterino l’originario decoro architettonico dell’immobile.
T.A.R. Piemonte, Sezione II, 2 luglio 2021
[A] Se il singolo condomino abbia titolo per ottenere a nome proprio l’autorizzazione relativa a opere che, ancorché incidano su parti comuni dell’edificio, siano strettamente pertinenti alla sua unità immobiliare.
[B] Se l’apertura di abbaini da parte del proprietario del piano sottostante al tetto comune costituisca modifica e non innovazione della cosa comune e pertanto non necessiti della previa approvazione dell’assemblea dell’edificio in condominio ex artt. 1120 e 1336 c.c.
Corte di Cassazione, Sezione II Civile, 21 agosto 2017
Sulla possibilità o meno di ritenere valida, negli atti di trasferimento di singole unità immobiliari facenti parte di un condominio, la clausola di esclusione dalla vendita di alcune parti comuni dell'edificio condominiale.
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione I, 27 aprile 2017
Sulle concessioni di beni demaniali e di beni appartenenti al patrimonio indisponibile, con particolare attenzione all'applicazione (o disapplicazione) delle previsioni di cui all’art. all’art. 1, c. 18, d.l. n. 194/2009 e all’art. 24, c. 3 septies, d.l. n. 113/2016.
Consiglio di Stato, Sezione IV, 3 aprile 2017
L’istituto del condono può essere applicato laddove l’abuso sia stato realizzato dal singolo condomino su aree comuni in assenza di adeguati elementi di prova circa la volontà degli altri comproprietari?
T.A.R. Campania, Napoli, Sezione VIII, 29 dicembre 2016
[A] Se normalmente l’Amministrazione non è tenuta a svolgere indagini particolari in presenza della richiesta edificatoria prodotta da un condomino, in quali casi è invece tenuta a farlo? [B] Le norme sulle distanze legali sono applicabili anche nei rapporti tra i condomini di un edificio?
Corte di Cassazione, Sezione II Civile, 18 ottobre 2016
La previsione contenuta in un regolamento condominiale convenzionale di limiti alla destinazione delle proprietà esclusive deve essere ricondotta alla categoria delle servitù atipiche o a quella delle obbligationes propter rem? Che rilevanza assume tale qualificazione ai fini dell'opponibilità di tali limiti ai terzi acquirenti?
T.A.R. Abruzzo, L’Aquila, Sezione I, 8 novembre 2016
[A] Cosa deve fare il comune adito per il rilascio di un titolo edilizio allorché sussista un dissidio fra proprietari perché le opere di cui si chiede il condono incidono sul diritto di alcuni di essi? [B] L’istituto del condono può ritenersi applicabile alle ipotesi in cui l'abuso sia realizzato dal singolo condomino su aree comuni in assenza di elementi di prova circa la volontà degli altri comproprietari?
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VIII, 26 febbraio 2016
Può l’Amministrazione, in presenza di dichiarazione sostitutiva di atto notorio presentata dall'interessato, respingere la domanda di condono edilizio ove non riscontri elementi dai quali desumere univocamente l'ultimazione dell'edificio entro la data prescritta dalla legge?
T.A.R. Emilia Romagna Bologna, Sezione III, 3 febbraio 2016
[A] Può l’inottemperanza alla richiesta dell’amministrazione di integrare la documentazione presentata a corredo di una domanda di condono edilizio, determinare la chiusura della pratica relativa alla richiesta concessione edilizia in sanatoria? [B] L’adozione dell’ordinanza di demolizione deve necessariamente essere preceduta dalla verifica della praticabilità tecnica di ripristino dello stato dei luoghi?
Corte di Cassazione, Sezione II Civile, 29 gennaio 2016
Nella nozione di alterazione del decoro del fabbricato - ai fini della tutela prevista dall'art. 1120 c.c.- può farsi rientrare pure la modificazione di una facciata interna? Le verande che non sono poste sulla facciata principale dell'edificio condominiale possono assumere una simile capacità di alterazione?
Consiglio di Stato, Sezione IV, 14 gennaio 2016
[A] Sul regime della c.d. “doppia tutela” riguardo alle controversie concernenti le distanze fra costruzioni o di queste dai confini. [B] Sulla legittimazione ad agire dell'amministratore di un condominio in assenza dell’autorizzazione dell'assemblea. [C] Sulla possibilità, o meno, di applicazione analogica dell’art. 889 cod. civ. alla distanza intercorrente tra un realizzando parcheggio e i plinti di fondazione di un fabbricato condominiale
T.A.R. Puglia Bari, Sezione III, 14 gennaio 2016
Sulla legittimazione del comproprietario a richiedere il permesso per demolire il muro perimetrale e ad ottenere l’autorizzazione a ricostruire in aderenza al muro divisorio del quale è comproprietario: può ritenersi giustificata la prassi secondo la quale la p.a. subordina il rilascio del permesso per costruire al consenso dei comproprietari del bene interessato dall’intervento edilizio?
T.A.R. Lazio Roma, Sezione II, 17 dicembre 2015
Sull’obbligo per il Comune di verificare, in sede di rilascio del titolo abilitativo edilizio, il rispetto da parte dell’istante dei limiti privatistici. In particolare sulla “posizione del compossessore nelle diverse forme di uso più intenso delle cose comuni” e sulla specifica ipotesi relativa all’apertura di un varco nel muro perimetrale per la “realizzazione di un passaggio carrabile per accedere alla corte di proprietà utilizzata come parcheggio”. In tale contesto che valore assume la denuncia da parte di uno o più comproprietari rispetto al rilascio del titolo edificatorio?
Consiglio di Stato, Sezione IV, 9 dicembre 2015
Può il G.A., nella valutazione incidenter tantum ai fini dell'accertamento della legittimazione all'intervento edilizio e al conseguimento dell'autorizzazione paesistica, disconoscere del tutto, senza darsene alcun carico, l'interpretazione di una disposizione negoziale, quale è un regolamento condominiale, fornita dal giudice civile investito principaliter della controversia relativa proprio al diritto soggettivo del comproprietario di introdurre modifiche che si riverberano sulla cosa comune?
T.A.R. Campania Napoli, Sezione IV, 11 agosto 2015
[A] Sulla legittimazione del proprietario confinante a sollecitare la definizione della domanda di condono relativa ad opere abusive realizzate nella vicinanza della sua proprietà. [B] L'obbligo della pubblica amministrazione di provvedere su un'istanza è configurabile anche a prescindere dall'esistenza di una specifica disposizione normativa che lo imponga? [C] Sull’affidamento nascente dall'omissione dei controlli o comunque dalla persistente inerzia dell'amministrazione nell'esercizio del potere di vigilanza
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VII, 24 aprile 2015
[A] Sulla legittimazione all’impugnazione del permesso di costruire ad opera dei vicini: orientamenti giurisprudenziali a confronto. [B] Sulla necessità o meno, ai fini del rilascio del titolo edilizio, che il condomino impugni la delibera assembleare che gli vieta la realizzazione dell’intervento
T.R.G.A. Trento, 4 dicembre 2013
[A] Sui limiti entro i quali il comproprietario di un bene, appartenente anche ad altri soggetti, può autonomamente e direttamente utilizzare, ed eventualmente modificare, detta realità, in forza delle disposizioni di cui agli artt. 1102 e seguenti del Codice civile. [B] Sulle istanze egoistiche poste sovente alla base degli ostacoli frapposti alle modifiche delle parti comuni e per contrastare le quali si è profondamente innovata la disciplina del condominio negli edifici, con le recente novella al codice civile di cui alla L. 11 dicembre 2012, n. 220. [C] Sulla soppressione di una piccola parte del tetto, nel caso in cui ne venga salvaguardata la funzione di copertura. [D] Sull’apertura di alcune finestre velux e l’arretramento di altre nel tetto in comproprietà
Consiglio di Stato, Sezione IV, 20 dicembre 2013
[A] La ripartizione delle spese condominiali non dimostra affatto la proprietà condominiale. [B] Le innovazioni sulle parti comuni dell'edificio condominiale, per essere rilevanti, devono essere infatti “significative”, cioè devono alterare la particolare struttura e la complessiva armonia che conferiscono al fabbricato una propria specifica identità
T.A.R. Campania Napoli, Sezione IV, 15 novembre 2013
Sui casi in cui la richiesta della concessione edilizia da parte del proprietario di un appartamento sul quale devono essere eseguiti i lavori, deve essere corredata dell’autorizzazione dell’assemblea del condominio
T.A.R. Piemonte, Sezione II, 15 novembre 2013
Il singolo condomino, per realizzare un’opera strettamente pertinenziale alla propria unità immobiliare, anche sulle parti comuni dell’edificio, non ha bisogno di richiedere il previo assenso degli altri condòmini
T.A.R. Lazio Roma, Sezione II Bis, 21 settembre 2013
Sulla necessità di distinguere, da un lato, il “decoro architettonico” dell’edificio che trova disciplina solo nell’art. 1120, 2° comma, c.c. ed è rimesso ai rapporti condominiali e, dall’altro, la disciplina edilizia ed urbanistica, rispetto alla quale il riferimento dell'art. 10, lettera c), del D.P.R. 380/2001 a sagoma e prospetti non può estendersi, alla stregua di un criterio di ragionevolezza, proporzionalità e sussidiarietà dell’intervento pubblico autoritativo, agli interventi minori esterni all’edificio
Consiglio di Stato, Sezione VI, 29 gennaio 2013
Sulla sussistenza o meno della legittimazione a ricorrere da parte dei condomini avverso l’atto di diniego emesso dalla Soprintendenza per l’installazione di un servoscala utile all’abbattimento delle barriere architettoniche in favore di altro condomino disabile
Consiglio di Stato, Sezione IV, 22 gennaio 2013
[A] Sulla possibilità o meno da parte del condominio, nella persona dell'amministratore nell'esercizio dei poteri conferitigli dall'assemblea ed al pari di ciascun condomino, di impugnare le previsioni urbanistiche lesive della proprietà comune. [B] L'acquisizione della relazione geologica non è soggetta a valutazioni discrezionali, in quanto è obbligatoriamente prevista in ciascuna fase della progettazione in zona sismica. [C] Solo l’offerta di strutture ricettive tradizionali (pensioni ed alberghi) ha un minimo di ritorno per la comunità sul piano sociale ed economico per l’aumento dell’occupazione, e su quello territoriale, e non i residence e le seconde case. [D] In sede di approvazione di progetti per la realizzazione di opere portuali ai sensi dell'art. 6 d.P.R. n. 509 del 1997, qualora il definitivo risulti redatto sulla scorta di linee-guida non coerenti con il preliminare, esso non può essere approvato. [E] Sulle conferenze di servizi finalizzate al rilascio di concessione di beni del demanio marittimo per la realizzazione di strutture dedicate alla nautica da diporto. [F] L’autorizzazione paesistica deve essere adottata solo sul progetto definitivo. [G] Il privato titolare di uno strumento urbanistico attuativo contemplante l'esecuzione di opere di urbanizzazione è sempre tenuto ad appaltare tali opere a terzi, nel rispetto del codice
T.A.R. Lazio Roma, Sezione II Bis, 26 novembre 2012
La posizione del proprietario della terrazza “a livello” è assimilabile a quella del proprietario esclusivo del lastrico solare, cui fa riferimento l’art. 1127, primo comma, secondo periodo, del codice civile
T.A.R. Puglia Bari, Sezione II, 28 ottobre 2011
In tema di condominio, le azioni reali da esperirsi contro i singoli condomini o contro terzi e dirette ad ottenere statuizioni relative alla titolarità, al contenuto o alla tutela dei diritti reali dei condomini su cose o parti dell’edificio condominiale che esulino dal novero degli atti meramente conservativi possono essere esperite dall’amministratore solo previa autorizzazione dell’assemblea
T.A.R. Basilicata, Sezione I, 27 giugno 2011
Il singolo condomino ha la facoltà di eseguire opere che, ancorchè incidano su parti comuni dell’edificio, siano strettamente pertinenti alla sua unità immobiliare, sotto i profili funzionale e spaziale
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 26 maggio 2011
[A] Sulla questione della necessità o meno di acquisire l’assenso del Condominio, nel caso in cui un condomino chieda un titolo edilizio per realizzare opere sulle parti comuni di un edificio, anche nelle ipotesi di autorizzazioni in sanatoria. [B] Quando un provvedimento si fonda su di una pluralità di motivi per la sua conservazione è sufficiente che uno solo di essi risulti immune da vizi
T.A.R. Valle D’Aosta, 17 novembre 2010
Sugli adempimenti a carico del Comune qualora alcuni condomini si oppongano all’installazione da parte di un altro condomino di una canna fumaria aderente alla parete di proprietà comune
T.A.R. Abruzzo L’Aquila, Sezione I , 19 luglio 2010
Il diritto di realizzare finestre sul tetto comune va riconosciuto a ciascuno dei comproprietari, a condizione che l’iniziativa non comporti una rilevante alterazione dell’estetica e della sagoma del tetto
T.A.R. Emilia Romagna Parma, 25 maggio 2010
[A] La necessaria distinzione tra gli aspetti civilistici e quelli pubblicistici dell’attività edificatoria non impedisce all’Amministrazione di verificare l’esistenza, in capo al richiedente, la sussistenza di un idoneo titolo di godimento sull’immobile. [B] Sull’accertata mancata approvazione dell’assemblea condominiale all’effettuazione dei lavori sulle parti comuni e sui provvedimenti che deve assumere l’amministrazione anche dopo aver rilasciato il titolo edilizio
T.A.R. Toscana, Sezione III, 14 maggio 2010
Sulla necessità o meno dell’assenso degli altri condomini per l’installazione di una canna fumaria o per l’installazione sul muro di elementi ad esso estranei posti al servizio esclusivo della singola unità immobiliare
Corte di Cassazione, Sezione II, 31 luglio 2009
Sulla norma del regolamento condominiale secondo al quale “le varie porzioni dovranno essere destinate in tutti i piani esclusivamente ad uso civile e di studi professionali e commerciali. I comproprietari pertanto non potranno destinare o lasciar destinare i locali di loro spettanza ad uso pensioni, camere di affitto, scuole anche di canto o di danza, asili di infanzia, […]”
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 22 giugno 2009
Sulla trasformazione in terrazzo di parte del tetto di copertura di un edificio condominiale ad opera del condomino proprietario del piano adiacente e non sottostante e con annessione del terrazzo alla sua proprietà esclusiva, mediante creazione di un accesso diretto per uso a lui solo riservato
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 9 luglio 2009
Va dichiarato inammissibile il ricorso al TAR proposto dall’amministratore di condominio senza preventiva autorizzazione dell’assemblea condominiale assunta in base all’art. 1136 C.C.
T.A.R. Marche, Sezione I, 6 giugno 2009
[A] Sull’apertura di finestre al servizio della proprietà esclusiva di uno dei condomini e sulla necessità o meno dell’assenso del condonimio. [B] Sulla realizzazione di una canna fumaria sul muro perimetrale dell'edificio comune
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 4 marzo 2009
Sul senso da attribuire all’art. 1134 c.c. laddove si stabilisce che “Il condomino che ha fatto spese per le cose comuni senza autorizzazione dell'amministratore o dell'assemblea non ha diritto al rimborso, salvo che si tratti di spesa urgente”
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 10 marzo 2009
Non possono essere accolte le domande volte ad inibire la sgocciolatura dei panni, la potatura delle piante, la condotta del cane ed ogni altra genericamente connessa, in quanto non riferite a specifici eventi lesivi, bensì a modalità di condotta supposte difformi dal modello legale
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 22 novembre 2008
Sull’ampliamento o l’apertura di una porta o finestra da parte di un condomino, o la trasformazione di una finestra che prospetta il cortile comune in porta di accesso al medesimo, mediante l'abbattimento del corrispondente tratto del muro perimetrale che delimita la proprietà del singolo appartamento
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 30 luglio 2008
Sulla necessità o meno del consenso di tutti i comproprietari, della maggioranza dei due terzi, o della maggioranza semplice, per la legittimazione a presentare un’istanza di permesso di costruire a sanatoria relativamente ad un abuso commesso su un bene comune
Corte di Cassazione, Sezione II, 27 luglio 2007
Sulla delibera condominiale che autorizza un illecito edilizio consentendo, attraverso l'autorizzazione a collegarsi ai servizi primari comuni, la trasformazione dei locali sottotetti in vani abitabili
Corte d’Appello di Firenze, Sezione II, 9 maggio 2007
Il condominio è tenuto ad adottate tutte le misure necessarie ad evitare che le cose comuni rechino pregiudizio a terzi o ad uno dei condomini anche se per i vizi di costruzione dell’immobile è responsabile il costruttore
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 11 aprile 2007
[A] Sull’uso particolare che il condomino faccia del cortile comune, interrando nel sottosuolo di esso un proprio serbatoio per gasolio. [B] Sul serbatoio del carburante dell’impianto di riscaldamento e sulla necessità o meno di osservare le distanze di cui all’art. 889 c.c. in tema di distanze per pozzi, cisterne, fosse e tubi
Corte di Cassazione, Sezione III Civile, 26 febbraio 2007
[A] L’apertura di una finestra di un immobile di proprietà esclusiva di uno dei comproprietari verso un’area di proprietà comune. [B] Sull’uso particolare che il comproprietario abbia fatto del cortile comune, interrando nel sottosuolo di esso una centrale termica del proprio impianto di riscaldamento
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 20 marzo 2007
[A] La presunzione di comunione del muro divisorio riguarda soltanto il muro che divide entità prediali omogenee. [B] Sull’apertura di una porta o di una finestra da parte di un condominio o la trasformazione di una finestra che prospetta il cortile comune
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 12 gennaio 2007
[A] Sulla trasformazione di un finestrone in balconcino, munito di ballatoio, e sull’aggravamento della servitù di veduta. [B] Sulla realizzazione di un garage, mediante lo scavo per una trentina di mc nel sottosuolo di proprietà condominiale, costituente la sede su cui poggia una palazzina a più piani
T.R.G.A. Bolzano, 8 giugno 2006
[A] Qualora mediante opere abusive venga realizzata una cubatura di pertinenza dell’intero stabile, ma utilizzata in via esclusiva da un solo condomino, per la sanatoria occorre comunque il consenso di tutti i condomini [B] I soggetti che hanno commesso l’abuso non possono chiedere la sanatoria dello stesso senza il consenso del titolare del bene
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 22 febbraio 2006
[A] Sull regolamento condominiale secondo cui “è espressamente vietata ogni trasformazione che comporti alterazioni architettoniche”. [B] L’edilizia moderna, per la penuria di spazi vitali, somiglia all’edilizia medievale. [C] Gli edifici moderni con molti appartamenti fanno pensare a vestiti di taglia divenuta insufficiente, nei quali si vede dove una sdrucitura, dove un bottone saltato, dove un rigonfiamento mal contenuto della camicia
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 10 novembre 2005, n. 1694
[A] Sul c.d. “vespaio” sottostante l’edificio [B] Sulla possibilità o meno del condomino di procedere all’escavazione in profondità del sottosuolo per ricavarne nuovi locali o per ingrandire quelli preesistenti di proprietà singola. [C] Sull’uso delle parti comuni
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, ottobre 2005, n. 1470
La delibera dell’assemblea di condomino con la quale si consente l’installazione di un'antenna per telefonia cellulare sul lastrico solare, costituisce un diritto reale di superficie su una parte comune dell’edificio e deve essere adottata all’unanimità
Corte di Appello di Firenze, Sezione I, 12 aprile 2005, n. 581
La deliberazione dell’assemblea condominiale che ripartisce lo spazio del parcheggio comune in settori di uso esclusivo, uno per ogni condomino, assegnandoli per estrazione a sorte, non ne altera la destinazione, piuttosto regolamentandola razionalmente evitando il parcheggio selvaggio di chi ci arriva prima
Corte di Appello di Firenze, Sezione I, 19 gennaio 2005, n. 106
Non è necessario che la concessione edilizia vi sia al momento della deliberazione dell’assemblea condominiale che autorizza lo svolgimento dei lavori ed il conferimento dell’appalto all’impresa, ma è sufficiente che la stessa vi sia al momento dell’inizio dei lavori
Corte di Appello di Firenze, Sezione I, 24 gennaio 2005, n. 154
In caso di condominio negli edifici, la modificazione di una parte comune e della sua destinazione, ad opera di taluno dei condomini, sottraendo la cosa alla sua specifica funzione e quindi al compossesso di tutti i condomini, legittima gli altri all'esperimento dell'azione di reintegrazione