Sulla qualifica di pertinenza urbanistica e se un’opera pertinenziale illecita in zona assoggettata a vincolo paesaggistico, assentibile con DIA, sia comunque soggetta alla sanzione demolitoria.
Se, ai fini dell’esatta individuazione del titolo edilizio utile alla realizzazione di una costruzione e della qualificazione dell’intervento edilizio quale nuova costruzione, possa essere fatto riferimento all’impatto effettivo che le opere generano sul territorio.
[A] La costruzione di una piscina interrata può essere attratta alla categoria delle pertinenze in senso urbanistico o integra gli estremi della nuova costruzione?
[B] Se la costruzione di una piscina interrata e di locali annessi in zona vincolata sia suscettibile di accertamento di compatibilità paesaggistica ai sensi dell’art. 167 del D.Lgs. 42/2004.
Sulla natura non pertinenziale del muro di cinta e/o di contenimento, rispetto alla recinzione, che ne comporta la qualifica in termini di nuova costruzione, con conseguente assoggettamento a permesso di costruire.
In ordine ai limiti entro i quali la realizzazione di area di sosta a raso, su aree esterne ricadenti su suolo privato possono essere qualificate come attività di edilizia libera ex art. 6, comma 1, lett. e ter), D.p.r. 380/2001.
Un barbecue in muratura è opera accessoria con vincolo pertinenziale all’edificio principale o deve essere inquadrato come un’opera autonoma, che crea un volume e la cui realizzazione richiede un titolo edilizio?
[A] Se le aree di servizio ove si svolga l’attività di distribuzione carburanti e le case cantoniere, costituiscano pertinenza di servizio del demanio stradale (e dunque siano demaniali).
[B] Sulla sdemanializzazione tacita di una strada e sul suo passaggio al patrimonio disponibile dello Stato.
Se possano essere considerati pertinenze, sotto il profilo urbanistico, i manufatti siti in un campeggio comunque denominati (casa mobile ad uso reception, cucina mobile containerizzata, gazebo, chiosco prefabbricato adibito a bar, container lavanderia) che abbiano caratteristiche di autonome costruzioni.
Se sia possibile affermare in assoluto che la realizzazione di una tettoia richieda, o non richieda, il titolo edilizio e assoggettarla, o non assoggettarla, alla relativa sanzione senza considerare come essa è realizzata.
[A] Se trovi applicazione il regime della pertinenza urbanistica nel caso in cui il manufatto del quale si invochi la natura pertinenziale sia posto a servizio di un’opera abusiva.
[B] Se le ulteriori opere eseguite su un immobile dopo la presentazione dell’istanza di condono, ancorché riconducibili alle categorie della manutenzione straordinaria, del restauro e/o del risanamento conservativo, della ristrutturazione edilizia o della realizzazione di opere costituenti pertinenze urbanistiche, debbano ritenersi abusive.
La natura di pertinenza urbanistica manca quando siano stati realizzati nuovi volumi su area diversa ed ulteriore rispetto a quella occupata dal fabbricato principale
[A] Se i vicini che non condividano le iniziative edilizie di chi abbia ottenuto un permesso di costruire o di chi abbia edificato senza titolo e sia stato, quindi, destinatario di un ordine di demolizione impugnato in sede giurisdizionale, possano intervenire “ad opponendum” nel relativo giudizio.
[B] Sul diverso concetto di pertinenza previsto dal diritto civile e in materia edilizia.
Sulla nozione di pertinenzialità, di cui all’art. 9 della Legge 122 del 1989 (Legge Tognoli), che deve sussistere tra i parcheggi e le singole unità immobiliari.
L’autorizzazione paesaggistica in sanatoria di cui all’art. 167, comma 4 del D.Lgs. 42/2004 deve essere chiesta anche per le opere qualificabili, in termini urbanistici, come pertinenze?
Sulla nozione di opera pertinenziale, con particolare riferimento ad un manufatto adibito a serra ed ad una doppia tettoia utilizzata per fornire riparo alle operazioni di carico-scarico degli automezzi.
Sulla definizione della “pergotenda” e sulla possibilità o meno di qualificare l'opera come precaria; tale manufatto può considerarsi "leggero" anche allorché occupi (da aperto) 80 mq.?
E' possibile sostenere che sul piano edilizio-urbanistico, la nozione di pertinenza sia confinata all’ipotesi di opera senz’altra funzione che quella di servire all’immobile principale?
E' possibile sostenere che la sanzione pecuniaria ex art. 37 D.P.R. n. 380/2001 si applichi anche ai cd. abusi sostanziali? Conseguentemente, può ritenersi condivisibile la statuizione del Tribunale Amministrativo regionale che pur riconoscendo natura pertinenziale ad una piscina, ne abbia poi escluso l’assoggettabilità alla sanzione pecuniaria in quanto non conforme agli strumenti urbanistici vigenti?
L'installazione di una "pergotenda" (costituita da alcune travi di legno, poste su dei pilastrini in ferro, situata su un prato circostante l’abitazione) può essere qualificata come una struttura temporanea non soggetta a titolo edilizio?
L'applicazione della sanzione demolitoria per gli abusi eseguiti in zona sottoposta a vincolo deve ritenersi doverosa anche se le opere realizzate risultino meramente pertinenziali o precarie (e quindi assentibili con semplice D.I.A.)?
Le opere edilizie abusive di natura pertinenziale realizzate in zona sottoposta a vincolo paesistico sono suscettibili di autorizzazione in luogo della concessione?
[A] Sulla nozione di pertinenza urbanistica. [B] La costruzione di una scala esterna ad un fabbricato deve considerarsi subordinata al previo ottenimento del permesso di costruire?
[A] Sul "manufatto edilizio" e sulla possibilità che questo possa essere qualificato come pertinenza. [B] In quali ipotesi una tettoia può configurare un intervento di ristrutturazione edilizia ai sensi dell'art. 3, comma 1, lettera d), del D.P.R. n. 380/01?
[A] L'ampliamento di un fabbricato preesistente può essere considerato pertinenza ai fini urbanistici? [B] Sulla qualificazione di un intervento come ristrutturazione edilizia.
Sui locali commerciali e sul relativo pagamento degli oneri concessori: si può parlare di pertinenza urbanistica con riferimento un immobile destinato ad usi commerciali? Che rilevanza assume in tal senso la distinzione tra locali di vendita aperti al pubblico ed il retrostante magazzino?
La circostanza che il manufatto abusivo sia stato realizzato su un basamento in calcestruzzo esclude, per ciò solo, che lo stesso possa essere configurato come costruzione precaria?
In quali ipotesi gli interventi di installazione di tettoie o di altre strutture analoghe possono ritenersi sottratti al regime della concessione edilizia (oggi permesso di costruire)?
Può affermarsi che una piscina, regolarmente assentita, costituisca una pertinenza dell’edificio principale, e che l’intervento di copertura sulla stessa insistente sia qualificabile come addizione funzionale della pertinenza?
Gli impianti di autolavaggio accessori ai distributori di carburante devono essere considerati come nuove costruzioni (ex art. 3, comma 1, lett. e.5, del DPR n. 380/2001) soggette a permesso di costruire?
A quale titolo edilizio è assoggettata l'installazione di una struttura in alluminio anodizzato destinata ad ospitare tende retrattili in materiale plastico?
L'istallazione di un "serramento ad impaccamento laterale" (struttura prefabbricata in pali metallici infissi al lastrico solare dell'albergo con tetto costituito da tenda amovibile) può considerarsi, ai fini urbanistici, una semplice tenda, o deve invece essere qualificata come nuova costruzione?
La tenda a scomparsa realizzata con montanti fissi e in parte ancorati su di una pedana, integra un’opera edilizia idonea ad alterare lo stato dei luoghi e pertanto necessitante di titolo abilitativo?
La chiusura di un portico antistante l’unità abitativa, con tompagnatura in parte con parete in muratura ed in parte con parete finestrata in alluminio anodizzato può essere considerata vano tecnico?
Sulla distinzione fra le serre temporanee ed amovibili, da un lato (funzionali al mero svolgimento dell’attività agricola) e le serre dotate di strutture murarie, dall'altro; con particolare riferimento ai relativi necessari titoli edilizi.
Sulla facoltà di utilizzo e sfruttamento della concessione demaniale marittima: la realizzazione di alcuni chioschi per lo svolgimento di un’attività produttiva commerciale di vendita al dettaglio nel settore non alimentare non ancorati né infissi al suolo può assumere il carattere di precarietà?
Un deposito agricolo di limitate dimensioni, costituito da un unico locale adibito a ricovero attrezzi in cui è ubicato un forno per ceramica, può assumere natura pertinenziale ai fini urbanistici?
Le opere edilizie realizzate in zona sottoposta a vincolo paesistico possono essere suscettibili di autorizzazione in luogo della concessione allorchè costituiscano pertinenze o volumi tecnici?
[A] Quali caratteristiche deve avere un'opera per poter essere qualificata come pertinenza urbanistica? [B] Può un gazebo essere qualificato come opera minore?
Sulla nozione edilizia di pertinenzialità: un'opera che assuma propria autonomia sotto il profilo strutturale e funzionale e che abbia un autonomo valore di mercato può essere sussunta entro tale nozione?
[A] Sull’onere della prova circa l’antecedenza della realizzazione edilizia rispetto all’obbligo del titolo abitativo? In quali casi il giudice amministrativo può disporre la verificazione? [B] Sul concetto di pertinenza ai fini urbanistico edilizi.
[A] Sulla nozione di ristrutturazione edilizia: la considerazione che gli interventi producano una rilevante alterazione della sagoma del manufatto ed una variazione planovolumetrica ed architettonica dell'immobile è dirimente ai fini della qualificazione edilizia? [B] In materia edilizia quali opere sono qualificabili come pertinenze?
[A] Il manufatto corrispondente appieno al comune significato del termine “porticato” ha per definizione una funzione decorativa o di riparo? [B] Sulle nozioni di “porticato”, “loggia aperta” e “loggia” (o “loggiato”)
Sull’autorizzazione ad avvalersi di vie di fumo diverse da quelle tradizionali. L’affermazione del principio secondo il quale la canna fumaria deve sovrastare di una certa distanza il colmo dell’edificio vicino, può portare a pretendere un’altezza superiore a quella anche del più alto grattacielo confinante?
Sul regime sanzionatorio di cui all’art. 200 della legge regionale Toscana n. 65 del 2014; una tettoia aperta su due lati e per il resto appoggiata a muri preesistenti può essere inquadrata nella nozione giuridico-edilizia di “pertinenza”?
Può il box auto essere considerato, ai fini edilizo-urbanistici, come mera pertinenza dell’edificio principale? La strumentalità dell’opera che si vuole qualificare come pertinenziale può desumersi dalla destinazione soggettivamente data dal proprietari dell’immobile?
Che rilevanza assume, ai fini autorizzativi e dell'esenzione dal permesso di costruire, il fatto che il gazebo non sia ancorato ma solo poggiato a terra?
L’ampliamento di un edificio finalizzato al completamento o miglioramento dei bisogni cui l'immobile principale può essere qualificato come pertinenza ai fini edilizi?
La realizzazione sui lastrici solari di una sopraelevazione di un corpo di fabbrica occupante una superficie di 80 mq e composto da una struttura metallica coperta da lamiere coibentate, con la presenza di tompagnatura e pareti divisorie in blocchi, può essere qualificata come pertinenza ai fini edilizi?
Può parlarsi di pertinenza — ai fini edilizi — quando sia realizzato un nuovo volume su un'area diversa ed ulteriore rispetto a quella già occupata da preesistenti manufatti?
Sulle “opere costituenti pertinenze od impianti tecnologici al servizio di edifici già esistenti”: requisiti (strutturale e funzionale/teleologico) per qualificare l’opera come pertinenza: laddove l’opera sia carente del requisito di carattere strutturale può comunque essere qualificata come pertinenza?
La trasformazione di un balcone o di un terrazzino circondato da muri perimetrali in veranda deve qualificarsi come pertinenza, intervento di manutenzione straordinaria e di restauro, ovvero come opera soggetta a permesso di costruire?
Un capanno di legno di rilevanti dimensioni, ma sprovvisto di allacci alle reti elettrica e idrica, può assumere natura pertinenziale? [B] Sull’art. 31 D.P.R. 380/2001: se è vero che l’ordinanza di demolizione è legittima anche in mancanza di individuazione dell’area da acquisire e che l’accertamento dell’inottemperanza ha carattere meramente ricognitivo, cosa accade allorché il destinatario della sanzione demolitoria -mancando l’individuazione dell’area da acquisire- non sia posto nelle condizioni di scegliere a ragion veduta fra l’ottemperanza e l’inottemperanza all’ingiunzione?
Sulla nozione civilistica ed edilizia di pertinenza e sulla realizzazione di un volume inferiore al 20% del volume dell’edificio principale cui fa riferimento l’art. 6 del d.p.r. n. 380 del 2001
Sulla nozione di "pertinenza urbanistica": può la descrizione del manufatto quale autonomo appartamento escludere di per sé il carattere della pertinenzialità dell’opera?
Ove gli interventi edilizi ricadano in zona assoggettata a vincolo paesaggistico, può il carattere pertinenziale dei manufatti oggetto della istanza di condono ostare alla irrogazione dell’ordine di rimessione in pristino?
La canna fumaria, che pur non consistendo in opere murarie vada a soddisfare esigenze non precarie del costruttore, configura comunque un elemento meramente accessorio dell'edificio?
[A] Può il forno costruito come corpo separato dal fabbricato essere qualificato come pertinenza ai fini urbanistici? [B] Sull’autorizzazione alla realizzazione di un opera in deroga alle distanze dalla linea ferroviaria
Sulla necessità o meno del previo rilascio del permesso di costruire per la realizzazione di canne fumarie: distinzione tra canne fumarie “di palese evidenza rispetto alla costruzione e alla sua sagoma” e canne fumarie di piccole dimensioni; tra interventi consistenti in opere murarie ovvero realizzati in metallo, in laminati di plastica, in legno od altro materiale
[A] Sull’installazione di climatizzatori o condizionatori. [B] Sull'attività edilizia cd. Libera; rapporto tra questa e le normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell'attività edilizia e, in particolare, le norme antisismiche, di sicurezza, antincendio, igienicosanitarie, quelle relative all'efficienza energetica nonché le disposizioni contenute nel codice dei beni culturali e del paesaggio
Sulla distinzione del concetto di pertinenza previsto dal diritto civile di cui all'art. 817 c.c., dal più ristretto concetto di pertinenza inteso in senso urbanistico: la realizzazione di una piscina necessita ontologicamente del permesso di costruire?
Sulla nozione di “pertinenza” in ambito edilizio: possono considerarsi tali un pollaio di 40 mc, una concimaia ed una struttura con cisterna per deposito di gasolio?
Sulla natura pertinenziale o non pertinenziale di un’opera: la pavimentazione dell'area esterna e dei gradini per l'accesso commerciale cui si affianca l’installazione di una recinzione in manufatti di cemento vibrocompresso e l’installazione di n° 2 colonnine di dimensioni 25x25, in manufatti di cemento vilbrocompresso, necessitano del permesso di costruire?
[A] Sul potere di sollecito e sull’azione esperibile dai terzi in contestazione della SCIA o della D.I.A. riconducibile all’iniziativa di un altro soggetto. [B] Sulla possibilità di qualificare come pertinenza, ai fini urbanistico-edilizi, una tettoia e una pensilina in legno, funzionali alla protezione e al riparo da agenti atmosferici di spazi liberi e/o delle parti di immobile cui accedono
[A] Sulla possibilità o meno di qualificare come pertinenza, ai fini urbanistici, una tettoia di metri 10,00x8,00 e altezza di circa 6,00 metri. [B] Sulle conseguenze della realizzazione di opere pertinenziali in area dichiarata di notevole interesse pubblico con d.m. 12.09.1957
[A] Sulla pertinenza fondiaria quale vincolo "genetico" che lega l'area pertinenziale al fabbricato cui la stessa è asservita. [B] Sulla soluzione del contrasto tra indicazioni grafiche del piano regolatore generale e prescrizioni normative
[A] Sulla possibilità o meno per l’Amministrazione di adottare, in pendenza del procedimento volto alla verifica della sanabilità dell’opera, provvedimenti demolitori. [B] Sulle regole generali del diritto urbanistico in tema di strutture pertinenziali quali ‘verande’, ‘terrazze’, ‘porticati’, ‘loggiati’, ‘pergolati’ (e/o, come nel caso di specie, “ducchene”).
Sulla necessità o meno di osservare le distanze ex. D.M. 1444 del 1968 per la realizzazione di una canna fumari delle dimensioni di circa 45 cm x 65 cm
La realizzazione sia della pensilina di metri 2,10 X 1,90, avente natura meramente pertinenziale, sia del camino in muratura ubicato al piano seminterrato
Su due gazebo avvitati al suolo rispettivamente di 3.00 mt. x 3.00 mt., 4.00 mt. x 3.00 mt. e 4.00 mt. x 4.00 mt. e con altezza variabile da 2.65 mt. a 2.05 mt.
Sul manufatto destinato al riparo di posti auto pertinenziali alle unità immobiliari consistente in una struttura portante con tubolari di ferro aperta su tre lati e coperta da pannelli coibentati del tipo ‘sandwich’
Persino un gazebo non precario, funzionale a soddisfare esigenze permanenti, andrebbe considerato "manufatto alterante lo stato dei luoghi con sicuro incremento del carico urbanistico"
[A] Sulla qualificazione urbanistica dei gazebo. [B] Sulla piscina realizzata mediante una struttura prefabbricata amovibile, “poggiata” al suolo senza la previa realizzazione di alcuno scavo o fossato
[A] Su vasi, siepi, terre cotte, otri, ecc., apposti sulla linea di confine di una proprietà immobiliare. [B] Su piccolo manufatto in legno reperibile nei negozi di bricolage e giardinaggio e, oltretutto, agevolmente realizzabile con le modalità del “fai da te”
Sul "gazebo" consistente in un manufatto in legno di mq. 6,35 x 4,50, sorretto da 4 travetti in legno per un’altezza di mt. 2,50, realizzato su platea in cemento, contornata da muretti
[A] Sul concetto urbanistico di “pertinenza” e sui presupposti fattuali che devono sussistere al riguardo. [B] Sulla possibilità di qualificare come pertinenza urbanistica la realizzazione di una terrazza
[A] Sulla collocazione di una canna fumaria sulla parete perimetrale dell’edificio condominiale. [B] Sulla repressione dell’abuso edilizio disposta a distanza di tempo ragguardevole
[A] Sulla costruzione di un soppalco di modeste dimensioni ad uso deposito all'interno di un appartamento. [B] Sul titolo edilizio necessario alla costruzione di una scala
[A] Sul lungo lasso di tempo trascorso dalla commissione dell'abuso edilizio, sul protrarsi dell'inerzia dell'Amministrazione preposta alla vigilanza, e sulla sussistenza di una posizione di affidamento nel privato cittadino. [B] Sul titolo edilizio necessario alla realizzazione di una canna fumaria
Le opere identificabili quali “muri di cinta” vengono difatti ricondotti alla categoria delle pertinenze, avendo lo scopo di delimitare la proprietà, per cui non sono subordinate nemmeno al rilascio del permesso di costruire
[A] La demolizione con successiva ricostruzione è incompatibile con le tipologie di intervento sul patrimonio edilizio esistente inferiori alla ristrutturazione. [B] Sulla disciplina delle pertinenze ai sensi della L.R. Toscana n. 1 del 2005
Sull’installazione di una canna fumaria sulla parete condominiale a servizio di una pizzeria e sulla necessità o meno del titolo edilizio e del consenso degli altri condomini
[A] Sui caratteri che deve possedere una pertinenza per essere considerata tale sotto il profilo urbanistico. [B] Sui fabbricati destinati al deposito e allo stoccaggio di materie prime e di prodotti finiti all’interno di uno stabilimento industriale esistente
[A] Le domande di condono non necessitano di comunicazione di avvio del procedimento. La doglianza in ogni caso, in base al principio di cui all’art. 21-octies della L. 241/1990, assume rilievo solo formale e non esplica effetti vizianti del provvedimento che possano determinare il suo annullamento. [B] Il parcheggio di cui all’art. 338, comma 5 del T.U.L.S., come modificato dall’art. 28 L. n. 166/2002, se non ricompreso tra le opere pubbliche, o non rientrante tra gli interventi urbanistici di P.R.G., è da intendersi quale parcheggio a raso, privo di rilevanza urbanistica. [C] Il vincolo a zona di rispetto cimiteriale previsto dall’art. 338 del T.U.L.S. comporta l’inedificabilità assoluta dell’area, indipendentemente dal tipo di fabbricato, anche non finalizzato all’abitazione ovvero di carattere pertinenziale, tale da prevalere anche su eventuali disposizioni contrarie del P.R.G.. [D] Un box auto, poiché dotato di propria autonomia funzionale e di autonomo valore di mercato, non può essere considerato pertinenza
[A] Sull’incidenza urbanistica di una canna fumaria. [B] Sulla corretta interpretazione dell’art. 167 del D.lgs 42 del 2004 che introduce eccezioni al principio secondo il quale non è ammissibile l’autorizzazione paesaggistica in sanatoria. [C] Sulla possibilità o meno di ottenere l’autorizzazione paesaggistica in sanatoria per i soppalchi, i volumi interrati ed i volumi tecnici
Sugli adempimenti a carico del Comune qualora alcuni condomini si oppongano all’installazione da parte di un altro condomino di una canna fumaria aderente alla parete di proprietà comune
Sugli interventi consistenti nella installazione di tettoie o di altre strutture che siano comunque apposte a parti di preesistenti edifici come strutture accessorie di protezione o di riparo di spazi liberi, cioè non compresi entro coperture volumetriche previste in un progetto assentito
[A] Sui casi in cui gli interventi consistenti nella installazione di tettoie possono ritenersi sottratti al regime del permesso di costruire. [B] Sulle disposizioni dettate dall'art. 9 della legge n. 122 del 1989 e dall’art. 6 della legge regionale n. 19 del 2001, in materia di parcheggi pertinenziali
[A] Sugli interventi consistenti nella installazione di tettoie o di altre strutture che siano comunque apposte a parti di preesistenti edifici e non compresi entro coperture volumetriche previste in un progetto assentito. [B] L’acquisizione gratuita al patrimonio comunale dell’opera abusiva non demolita richiede una autonoma determinazione del competente dirigente comunale
Non esiste alcuna ragione per la quale il piano di un edificio, utilizzabile o utilizzato come autorimessa, debba appartenere ai proprietari degli altri piani per un asserita qualificazione a pertinenza
Sugli interventi consistenti nella installazione di tettoie o di altre strutture che siano comunque apposte a parti di preesistenti edifici come strutture accessorie di protezione o di riparo di spazi liberi, cioè non compresi entro coperture volumetriche previste in un progetto assentito
Il requisito del volume inferiore al 20% dell’edificio principale è condizione necessaria ma non sufficiente per la presenza di un intervento definibile pertinenza
Sulla norma del piano regolatore che considera irrilevanti i balconi ai fini della misurazione delle distanze dai confini o dagli altri fabbricati solo ove detti balconi abbiano aggetti inferiori a metri 1,60, mentre nel caso in cui abbiano una profondità maggiore, la distanza va misurata dal limite esterno del balcone stesso
Sulla realizzazione senza titolo di un vano in muratura di ridottissime dimensioni, edificato in aderenza all’immobile principale per assicurare allo stesso i servizi igienici
Sulla veranda realizzata in alluminio anodizzato e muratura, avente una superficie di un metro per un tre e l’altezza di tre metri, realizzata su di un balcone del fabbricato
[A] Sulla realizzazione degli sporti nei balconi delle abitazioni al fine di ottenere un ripostiglio. [B] Sulla nozione di pertinenza. [C] Sulla nozione di volume tecnico
Sulla realizzazione di una struttura in legno delle dimensioni di mt. 6,00 x3,20x3,20, priva di copertura e destinata al sostegno di piante rampicanti, qualificabile come grillage
Sulle tettoie aperte su tre lati ed addossate ad un edificio principale che per dimensioni e caratteristiche costruttive non sono particolarmente impattanti
Sulla collocazione al di sopra di un muro di sostegno di n. 22 fioriere in cemento dell’altezza di cm. 60 fissate al suolo da elementi di cemento dell’altezza di cm. 15
In presenza di un vincolo di inedificabilità assoluta è legittima l’ordinanza di demolizione anche in presenza di un manufatto qualificabile come pertinenza
[A] Sulla necessità o meno del permesso di costruire per la realizzazione di una piscina. [B] Sui rapporti tra il divieto sancito dall'art. 146, comma 10, del decreto legislativo n. 42/2004 e l'istituto dell'accertamento della compatibilità paesaggistica introdotto dal successivo art. 181
Sulla realizzazione di un piccolo deposito al piano terra, di un piccolo vano al primo piano da adibire ad “alloggio” per la caldaia e di una copertura di un pozzo luce finalizzata ad evitare infiltrazioni d’acqua
Sulla natura pertinenziale o meno di pannelli fonoassorbenti installati al fine di attutire le emissioni acustiche provenienti da un impianto di condizionamento
Sulla realizzazione - su un terrazzo a livello di un appartamento - di una struttura lignea metallica in profilati leggeri insistenti sull’intera sua superficie di circa mq. 25, costituita da ritti equidistanti sovrapposti al muretto parapetto e da orditura orizzontale poggiante e saldata costituita da traversini, con funzione di sostegno di tenda amovibile e di piante rampicanti
[A] Sulla realizzazione di una struttura telescopica a copertura di una piscina in metallo e vetro, con due lati estremi fissi e con altezza utile media superiore a tre metri. [B] Sulla denuncia di inizio attività e sui poteri inibitori della PA
[A] Non ogni pertinenza è esente da permesso di costruire, ma esclusivamente quelle di scarsa rilevanza, non solo sotto il profilo quantitativo ma anche sotto quello qualitativo. [B] Sui caratteri che deve possedere la pertinenza edilizia anche in seguito all’entrata in vigore del D.P.R. n. 380 del 2001
Sulla differenza tra i balconi “incassati”, in tutto o in parte, nel corpo dell’edificio, assolvendo, quindi, una funzione sia di copertura, sia di sostegno, e gli “aggettanti”, in cui può riconoscersi alla soletta del balcone funzione di copertura rispetto al balcone sottostante
Sull’apposizione sul balcone di arredi in alluminio anodizzato accompagnati da piccoli lavori per l’installazione di lavello e/o lavatrice e sul semplice deposito utensili per la manutenzione e l’igiene dell’immobile
[A] Sulla realizzazione di un canna fumaria e sulla necessità o meno del consenso dell’assemblea condominiale. [B] Sulle modifiche che il condomino può apportare al muro perimetrale. [C] Sulla rilevanza esterna delle disposizioni contenute nel regolamento di condominio. [D] Sui poteri istruttori esercitabili dal Comune in sede di rilascio del titolo edilizio
Sul titolo edilizio necessario per l’istallazione di impianti che si pongano in rapporto di strumentalità necessaria rispetto a edifici preesistenti, quali caldaie, condizionatori, pannelli solari e simili
Sulla realizzazione di un piccolissimo prefabbricato di legno poggiato al suolo, da destinare a biglietteria nonché a riparo dei comandi di un impianto di giostre per bambini ivi installato
Sulla natura pertinenziale o meno di una struttura telescopica mobile - a servizio di un cortile interno al ristorante - con pannelli scorrevoli e di un pergolato in legno di collegamento tra detta struttura e l’edificio principale, privo di chiusura laterale e copertura del pergolato esterno
[A] Sulla differenza tra il “pergolato” ed il “portico”. [B] La realizzazione di un pergolato necessita di autorizzazione paesaggistica, in quanto rappresenta una modifica dell’aspetto esteriore dei luoghi
Sulla natura di pertinenza urbanistica e sull’impossibilità di ritenere tale un vano adibito a garage realizzato in area discosta dall’edificio principale
Sull’installazione di tettoie o di altre strutture che siano apposte su parti di preesistenti edifici come strutture accessorie di protezione o di riparo di spazi liberi
Il legislatore del testo unico sull'edilizia è intervenuto innovativamente sulla nozione di pertinenza, ponendo termine alle incertezze che la caratterizzavano
Nel regime anteriore all’introduzione del permesso di costruire, la concessione edilizia non era necessaria solo per le modeste recinzioni di fondi rustici senza opere murarie
Un chiosco in legno, con piattaforma in muratura, avente pianta di forma ottagonale stabilmente ancorato al suolo, concreta una significativa alterazione del territorio soggetta a permesso di costruire
La realizzazione di una tettoia, anche se di natura pertinenziale, rappresenta un manufatto stabilmente infisso al suolo e necessita di permesso di costruire poiché è il risultato di un’attività che comporta trasformazione edilizia e urbanistica