Sulla natura di norma di stretta interpretazione dell'art. 9 della Legge n. 122/1989 che impone che il parcheggio pertinenziale sia interrato per l'intera altezza.
[A] Se rilevi la posizione psicologica soggettiva dell’avente causa sull’abusività di un fabbricato. [B] Se gli interventi di trasformazione del suolo, quali, ad esempio, la sua cementificazione o lo spianamento di un terreno al fine di ottenerne un piazzale, creino un nuovo assetto urbanistico e comportino un mutamento di destinazione.
Quali sono gli stringenti limiti entro i quali gli interventi di pavimentazione di spazi esterni possano essere assoggettati al regime di edilizia libera di cui all’art. 6, comma 1, lett e-ter, del DPR 380/2001?
I parcheggi pertinenziali realizzati nel sottosuolo degli immobili e costruiti anche in deroga agli strumenti urbanistici vigenti ai sensi dell’art. 9 Legge 122/1989, possono essere artificialmente interrati per effetto del riporto di terra?
In ordine ai limiti entro i quali la realizzazione di area di sosta a raso, su aree esterne ricadenti su suolo privato possono essere qualificate come attività di edilizia libera ex art. 6, comma 1, lett. e ter), D.p.r. 380/2001.
Se la realizzazione dei parcheggi obbligatori in caso di costruzione di nuovo edificio, nella misura richiesta dalla legge, sia esonerata dall’onere di pagamento degli oneri di urbanizzazione e del costo di costruzione.
[A] Sui criteri per stabilire la natura conformativa o espropriativa di un vincolo, a prescindere dalla qualificazione e dalla formale indicazione datane dall’ente locale.
[B] Sulla natura del vincolo apposto per la zona destinata a “area di parcheggio” e a “verde attrezzato”.
[C] Sullo speciale onere di motivazione dell’Amministrazione in caso di reiterazione del vincolo preordinato all’esproprio.
[A] Quali sono le caratteristiche che consentono di qualificare un intervento di demolizione e successiva ricostruzione come ristrutturazione edilizia?
[B] Se la possibilità di realizzare parcheggi da destinare a pertinenza delle singole unità immobiliari in deroga agli strumenti urbanistici sia riferito soltanto agli edifici già esistenti.
[C] Sulla motivazione che deve essere espressa dall’Amministrazione per l’annullamento d'ufficio di un permesso di costruire.
La sistemazione di un’area a parcheggio mediante la realizzazione di opere di pavimentazione e spargimento di ghiaia necessita del permesso di costruire?
Sulla nozione di pertinenzialità, di cui all’art. 9 della Legge 122 del 1989 (Legge Tognoli), che deve sussistere tra i parcheggi e le singole unità immobiliari.
I parcheggi realizzati dai proprietari degli immobili nel sottosuolo degli stessi ovvero nei locali siti al piano terreno, in base alla Legge 122 del 1989 (c.d. Legge Tognoli), riguarda soltanto i fabbricati già esistenti?
Il permesso di costruire può ritenersi necessario per i parcheggi realizzati nelle aree urbane fuori dal perimetro dell’edificio (o nel perimetro dell’edificio ma in un momento diverso a quelli, sotterranei e non) costruiti fuori del centro urbano?
La disciplina di cui al d.m. n. 1444 del 1968 in tema di parcheggi pubblici può ritenersi applicabile anche agli insediamenti di natura turistico-ricettiva?
La destinazione di un’area alla sosta degli autoveicoli (parcheggio) può costituire una destinazione d’uso suscettibile di trasformare l’uso del territorio (da agricolo ad opera di urbanizzazione)?
La semplice pavimentazione di un’area allo stato naturale per destinarla a parcheggio autoveicoli deve essere qualificata come opera edilizia nuova, intervento di restauro, manutenzione ovvero di cambio di destinazione?
Sulla nozione di mercato-luogo e su quella di mercato-servizio, con particolare riferimento alla gestione dei posteggi destinati agli esercenti autorizzati alla vendita al dettaglio.
La destinazione a parcheggio pubblico impressa in base a previsioni di tipo urbanistico costituisce vincolo conformativo ovvero espropriativo della proprietà privata?
Ai fini della valutazione di compatibilità paesaggistica può affermarsi che realizzare un parcheggio interrato comporta alterazione dell’aspetto visibile dei luoghi?
E' possibile affermare che il "riporto e costipamento di materiale inerte" determini una trasformazione potenzialmente irreversibile del terreno e, quindi, un consumo di suolo urbanisticamente rilevante?
Sulla c.d. legge Tognoli e sulla necessità di conteggiare gli spazi a parcheggio nella dotazione degli standard con esclusione di tali spazi dal calcolo degli oneri di costruzione.
Sulla nozione di pertinenzialità di cui all'art. 9, c. 1, della L. 122/1989, il quale stabilisce che i proprietari di immobili possono realizzare, nel sottosuolo o al pian terreno degli stessi immobili, parcheggi da destinare a pertinenza delle singole unità immobiliari anche in deroga agli strumenti urbanistici ed ai regolamenti edilizi vigenti.
La facoltà di costruire autorimesse pertinenziali anche in deroga agli strumenti urbanistici prevista dalla Legge Tognoli è riferibile alle sole aree urbane, ovvero anche a quelle agricole ed extraurbane in genere?
La legge n. 122 del 1989 consente la realizzazione di parcheggi pertinenziali in deroga ai soli strumenti urbanistici ovvero anche ai vincoli paesaggistici ed ambientali?
Sugli artt. 2, comma 2 e 9 della l. 24 marzo 1989 n. 122: la realizzazione di parcheggi pertinenziali alla unità abitativa principale può essere qualificata come opera di urbanizzazione?
La realizzazione di parcheggi in costruzioni di nuova realizzazione esula dalle previsioni di cui alla legge n. 122/1989? L’art. 9 della legge n. 122/1989 riguarda anche gli edifici di nuova costruzione? Nel realizzare un parcheggio qual'è la condizione necessaria per beneficiare dell'esonero dal contributo concessorio?
Sulla compatibilità o meno di un parcheggio scoperto con una zona agricola. Che rilevanza assume il deposito di materiale ferroso in area a destinazione agricola? La destinazione di un’area a zona agricola preclude l'uso della stessa per finalità diverse dall’edilizia residenziale?
Lo stazionamento quotidiano su di un’area di mezzi e attrezzi per svolgere l’attività di imprenditore edile può ritenersi precario o contingente? Una simile circostanza può ritenersi compatibile con la destinazione ad area agricola della zona? Insomma, l’utilizzazione di un fondo come parcheggio può ritenersi compatibile con la destinazione agricola dello stesso?
[A] È ammissibile che la pianificazione urbanistica escluda l’ammissibilità di un progetto sotto profili che le amministrazioni dotate di competenza primaria abbiano invece assentito? [B] L’art. 9 l. 1221989, secondo il quale “I proprietari di immobili possono realizzare …parcheggi da destinare a pertinenza delle singole unità immobiliari, anche in deroga agli strumenti urbanistici ed ai regolamenti edilizi vigenti” può considerarsi principio generale della disciplina del governo del territorio?
Qual è la condizione essenziale per l'applicazione della normativa di cui all’art. 9, c. 1 della L. 122/1989 (che stabilisce la possibilità di realizzare, nel sottosuolo o al pian terreno degli immobili, parcheggi da destinare a pertinenza delle singole unità immobiliari anche in deroga agli strumenti urbanistici ed ai regolamenti edilizi vigenti)?
Sull’atto unilaterale d’obbligo del costruttore di destinazione perpetua a parcheggio dell’autorimessa: tale vincolo ha natura pubblica o privata? Che rilevanza assume in proposito la successiva presentazione di un progetto di variante sostanziale?
Sull’art. 9, c. 1, della l. 122/1989, il quale stabilisce che «… i proprietari di immobili possono realizzare… nei locali siti al piano terreno dei fabbricati parcheggi da destinare a pertinenza delle singole unità immobiliari, anche in deroga agli strumenti urbanistici ed ai regolamenti edilizi vigenti…»: qual è la condizione essenziale per l’applicazione di tale normativa?
È legittima l’ordinanza contingibile e urgente con cui il sindaco abbia ingiunto al condominio di lasciare libera da cose e persone l’autorimessa di proprietà poichè priva delle necessarie autorizzazioni contro gli incendi?
[A] Che rilevanza assume ai fini della legittimità dell’ordinanza di demolizione la mancata notifica dell’ordinanza di sospensione dei lavori al responsabile dei lavori strutturali? [B] Sull’art. 9 della legge del 24 marzo 1989 n. 122, nella parte in cui assoggetta la realizzazione di parcheggi ad autorizzazione gratuita e non a concessione
La trasformazione in parcheggio di aree occupate da aiuole o giardini è sempre possibile? Rispetto a tale quesito che rilevanza assume il fatto che l’area in questione sia occupata da un muro perimetrale, di cinta o da una scala esterna?
[A] Sul regime della c.d. “doppia tutela” riguardo alle controversie concernenti le distanze fra costruzioni o di queste dai confini. [B] Sulla legittimazione ad agire dell'amministratore di un condominio in assenza dell’autorizzazione dell'assemblea. [C] Sulla possibilità, o meno, di applicazione analogica dell’art. 889 cod. civ. alla distanza intercorrente tra un realizzando parcheggio e i plinti di fondazione di un fabbricato condominiale
Sull’art. 9 della legge Tognoli: detta norma si applica solo all'ipotesi di fabbricati già esistenti ovvero anche alle concessioni edilizie rilasciate per realizzare edifici nuovi?
[A] Sull’art. 9 della legge n. 122/1989 ed in particolare sulla valutazione relativa alla legittimità della previsione di una quota di posti auto realizzati senza vincolo di pertinenzialità con gli immobili ricompresi nell'area di interesse. [B] La norma emergenziale che abilita il Comune a realizzare un'opera destinata a essere funzionalizzata a un immobile privato, anziché a una collettività, contraddice il richiamato art. 9 della legge n. 122/1989? [C] Sulla concessione di beni pubblici aventi rilevanza economica ed, in particolare, sull’individuazione del concessionario del diritto di superficie su aree e relativo sottosuolo per la realizzazione di un parcheggio: interesse ad agire.
Sul cambio di destinazione d’uso urbanisticamente rilevante: posta l’ascrivibilità di un’autorimessa alla destinazione d’uso commerciale, può predicarsi l’omogeneità della stessa con la destinazione ad attività di ristorazione e di accoglienza riconducibile alla diversa categoria funzionale ricettiva come ora disciplinata dalla lett.a) dell’art. 23 bis del t.u.ed. inserito dall’art. 17 del d.l. c.d. sblocca Italia n.133 del 12.09.2014?
Sulla possibilità, o meno, di far coesistere la destinazione a verde pubblico di un’area con quella di realizzarvi nel sottosuolo parcheggi pertinenziali
Sulla logicità del permesso di costruire relativo alla realizzazione di medie strutture di vendita contenente accorgimenti atti ad evitare che il parcheggio interrato, comune ai due edifici, possa permettere l’accesso ad entrambe le strutture
[A] Sulla applicabilità o meno ai parcheggi interrati della disciplina relativa alle fasce di rispetto cimiteriale. [B] Sulle condizioni necessarie ai fini della qualificazione di una strada come vicinale pubblica e sulla natura dell’efficacia (costitutiva ovvero dichiarativa) dell'iscrizione della stessa nell'elenco delle vie gravate da uso pubblico
[A] Sulla legittimazione a ricorrere per l'annullamento giurisdizionale di titoli edilizi. [B] Sui ai parcheggi interrati di cui all’ art. 9, l. 24 marzo 1989 n. 122
Sulla legittimità o meno della realizzazione di un parcheggio adiacente un cimitero (e del relativo tracciato viario di collegamento) ricadente sito nell’area ricadente in fascia di rispetto cimiteriale
[A] Sulla pretesa alla riduzione degli oneri concessori relativa alla diversa destinazione d’uso finale di taluni spazi dell’immobile edificato, in difetto della presentazione d’idoneo progetto in variante. [B] Sulla gratuità dell’edificazione di parcheggi pertinenziali
[A] Sulla realizzazione di parcheggi da destinare a pertinenza, anche in deroga agli strumenti urbanistici e ai regolamenti edilizi vigenti ex art. 9, legge 24.3.1989, n. 122. [B] Il vigente ordinamento urbanistico-edilizio esclude l’esistenza di un potere di deroga in sanatoria
La costruzione di un parcheggio, benché interrato, determina inevitabilmente una rilevante alterazione dello stato dei luoghi, anche a considerare tutte le opere di mitigazione dell’impatto ambientale studiate e ipoteticamente realizzabili
[A] Sull’applicabilità del novellato art. 9 comma 5 della legge n. 122/1989 – nella parte in cui consente che il vincolo di pertinenzialità del parcheggio si costituisca rispetto ad una qualsiasi unità immobiliare, purché “sita nello stesso comune” – anche ai nuovi progetti di parcheggi pertinenziali, oltre che ai trasferimenti di quelli già esistenti. [B] Secondo la giurisprudenza di legittimità penale – espressamente richiamata da Cons. di St., n. 1842/2010 cit. - il rapporto di pertinenzialità è riconoscibile nel caso in cui i boxes si trovino entro “un ragionevole raggio di accessibilità pedonale”
La legge n. 122/89 consente la realizzazione di parcheggi pertinenziali in deroga agli strumenti urbanistici ma non ai vincoli paesaggistici ed ambientali
Sugli oneri concessori riguardo ai parcheggi di nuova costruzione e sull’applicabilità o meno dell’art. 9 della legge n. 122 del 1989 relativo alle autorimesse realizzate in edifici già esistenti
[A] Sull’insufficienza di un parcheggio collocato in area non fruibile, dove la fruibilità era collegata non a valutazioni normative, ma fattuali, poiché il “terreno pertinenziale destinato a parcheggio deve ragionevolmente intendersi come condizione necessaria per la migliore fruizione del parcheggio medesimo da parte di tutti coloro che intendono comodamente accedervi con i propri mezzi di locomozione per poi uscire con i relativi acquisti più o meno ingombranti e/o pesanti da collocare su tali mezzi”. [B] Sulla necessaria valenza funzionale e non solo quantitativa degli standards urbanistici
La possibilità di costruire parcheggi da destinare a pertinenza delle singole unità immobiliari è ammessa solo se questi vengono realizzati nel sottosuolo per la loro intera altezza
[A] Sul vincolo di destinazione pubblicistica sui parcheggi previsto dalla concessione edilizia. [B] La giurisprudenza ha escluso che la sussistenza, su un’area edificabile, di un vincolo urbanistico che la destini all’espropriazione
Sulla possibilità o meno di prevedere la sovrapposizione di standards urbanistici diversi mediante l’interramento dei parcheggi e la destinazione a verde pubblico dello spazio superficiale sovrastante
Ai fini dell'applicazione dell'art. 9, l. 24 marzo 1989 n. 122 (cd. legge Tognoli), relativamente alla realizzazione di parcheggi nel sottosuolo di area pertinenziale esterna al fabbricato in deroga alle disposizioni degli strumenti urbanistici, è irrilevante che detta area esterna non si trovi in rapporto di immediata contiguità materiale con il fabbricato e sia di proprietà di soggetto diverso dal proprietario dell'immobile nei cui confronti i parcheggi sono destinati a divenire pertinenziali
Il vincolo a parcheggio impresso sul suolo ex art. 41 "sexies" della legge urbanistica n. 1150/1942, per il suo sicuro rilievo pubblicistico e per la natura reale e permanente che lo caratterizza, rende il mutamento di destinazione d'uso dell'area in questione non suscettibile di sanatoria ex art. 33, della l. n. 47/1985
Sul potere di sospensione o divieto di esercizio dell’attività di rimessa dei veicoli attribuito al Prefetto a norma dell’art. 3 del D.P.R. n. 480/2001
[A] Sulla differenza tra vincoli conformativi e vincoli espropriativi. [B] Sulla destinazione urbanistica a verde pubblico. [C] Sulla destinazione a “bosco”. [D] Sulla natura espropriativa del vincolo urbanistico a “parco pubblico”. [E] Sussiste un vincolo preordinato all’espropriazione tutte le volte in cui la destinazione dell’area permetta la realizzazione di opere destinate esclusivamente alla fruizione soggettivamente pubblica. [F] Sulla possibilità o meno che la possibilità di realizzare parcheggi sotterranei da parte dei privati possa mutare la natura espropriativa del vincolo
I parcheggi ad suo pubblico realizzati a scomputo in esecuzione di un piano particolareggiato sono destinati non solo ai visitatori degli insediamenti residenziali e ai clienti o utenti degli insediamenti non residenziali
[A] Se l’edificio o le attrezzature sono stati consegnati o completati successivamente all`entrata in vigore del DM 236 del 1989 e sono dotati di area parcheggio o di posti auto essi dovranno rispettarne le prescrizioni al punto 8.2.3, che richiede un posto auto riservato gratuitamente ai veicoli al servizio di persone disabili nella misura di 1 ogni 50 o frazione di 50. [B] Sull’irrilevanza del fatto che sia stato riservato un posto auto all’aperto, dal momento che va data preferenza ad un posto auto dotato di copertura. [C] Il D.M. 263/89 non parla di parcheggi privati ma richiede di prevedere posti riservati ai veicoli al servizio di persone disabili, che potranno essere residenti o visitatori e quindi potranno variare
[A] Dall’art. 9 n. 2 del D.M. n. 1444/68 è desumibile la inesistenza di un obbligo di rispettare in ogni caso una distanza minima dal confine, ove non prevista negli strumenti urbanistici locali. [B] Gli spazi per parcheggio di natura pertinenziale e obbligatoria non vanno considerati ai fini del calcolo della volumetria complessiva consentita
Sull’applicabilità o meno dell’art. 41 sexies della legge 17 agosto 1942 n. 1150 e delle disposizioni che riguardano le dotazioni standard di parcheggi, anche agli interventi di ristrutturazione edilizia
[A] La valutazione di impatto ambientale su di un progetto preliminare in project financing. [B] Sulla compatibilità o meno del vincolo cimiteriale con la realizzazione di strade e parcheggi
[A] Sulla necessità o meno che ai fini della legittimità della procedura di realizzazione di un parcheggio pertinenziale, da realizzarsi ai sensi dell'articolo 9 della l. 122 del 1989, il numero dei proprietari di immobili siti nelle vicinanze del realizzando parcheggio sia individuato prima della costruzione di questo. [B] La più recente evoluzione normativa ha attenuato il vincolo della inalienabilità delle autorimesse realizzate avvalendosi delle previsioni derogatorie di cui all’articolo 9 della l. 122 del 1989. [C] La realizzazione del parcheggio pertinenziale non risulta in contrasto con la destinazione a giardino della superficie soprastante
Sulla realizzazione dei parcheggi obbligatori, nella misura richiesta dalla legge, e sull’esonero o meno dal pagamento degli oneri di urbanizzazione e del costo di costruzione
[A] Sull’interpretazione del disposto di cui all’art. 2 del Decreto ministeriale 10 maggio 1977 in merito alla superficie complessiva da calcolare ai fini della determinazione del costo di costruzione dell'edificio. [B] La gratuità non va estesa anche ai parcheggi pertinenziali che eccedono la misura minima di legge. [C] La qualificazione dei parcheggi pertinenziali come opere di urbanizzazione ex art. 11 comma 1 della legge 122/1989 deve rimanere circoscritta entro i confini tracciati dall’art. 41-sexies comma 1 della legge 1150/1942. [D] Sulla tesi secondo la quale i parcheggi “equiparati” alle opere di urbanizzazione e conseguentemente esenti dal contributo di costruzione siano soltanto quelli destinati ad uso collettivo. [E] Il diritto di scomputo dalla somma dovuta a titolo di oneri concessori non può configurarsi in assenza quantomeno di una anche informale accettazione dell'opera di urbanizzazione
Sull’obbligo o meno di corrispondere gli oneri di urbanizzazione ed il costo di costruzione per la realizzazione dei parcheggi obbligatori, nella misura richiesta dalla legge
[A] Sul vincolo paesaggistico nel condono edilizio. [B] Sullo spianamento e la deruralizzazione del piazzale antistante un container da adibire ad ufficio. [C] Sulla realizzazione di un piazzale attraverso il disboscamento e lo spianamento di un'area agricola. [D] Sulla realizzazione di un parcheggio scoperto di autovetture
[A] Sulla nozione di pertinenzialità dei parcheggi ai sensi dell’art. 9 della legge n. 122/1989. [B] Sulla derogabilità degli strumenti urbanistici ai sensi dell’art. 9 della legge n. 122/1989 e sul rapporto con il vincolo paesaggistico. [C] Sulla compatibilità o meno di un parcheggio interrato con il vincolo di rispetto cimiteriale
[A] Sull’art. 8, comma 7, del D.L. n. 310/95 secondo cui per i parcheggi realizzati nel sottosuolo dei fabbricati non sarebbe necessaria la concessione edilizia. [B] Sui lavori di scavo e sbancamento. [C] Sulla realizzazione di una recinzione in tufo. [D] Sul provvedimento di acquisizione dell’ulteriore area “necessaria, secondo le vigenti prescrizioni urbanistiche, alla realizzazione di opere analoghe a quelle abusive”
Il Tribunale ha più volte affrontato la questione se, ai fini della realizzazione di parcheggi totalmente interrati, giusta la disciplina di favore di cui alla legge regionale n. 19/2001, fosse operante il limite del divieto assoluto di edificare nelle fasce di rispetto stradali
L’ascrizione dell’uso (ancorché non estesa all’area di sedime su cui essi insistono) dei parcheggi ad opera di urbanizzazione primaria esemplifica una categoria di bene pubblici di nuovo conio: i beni pubblici a fruizione collettiva
[A] Sull’applicabilità dell'art. 9 l. 24 marzo 1989 n. 122, che consente la costruzione di parcheggi, da destinare a pertinenza delle singole unità immobiliari, nel sottosuolo degli immobili o nei locali siti al piano terreno anche in deroga alla vigente disciplina urbanistica, ai soli edifici esistenti oppure anche ai edifici nuovi. [B] Sull’art. 137 del T.U. n. 380/2001
Sulla necessità o meno di applicare la previsione minima di parcheggi privati, di cui all'art. 9 della legge n. 122 del 1989, agli interventi di ristrutturazione edilizia
[A] Sull’art. 7 del codice della strada, il quale nel consentire di individuare aree destinate al parcheggio sulle quali la sosta dei veicoli è subordinata al pagamento di una somma da riscuotere mediante dispositivi di controllo e di durata di sosta, subordina tale possibilità all’individuazione di adeguate aree limitrofe, o poste nelle vicinanze, riservate al parcheggio senza dispositivi di controllo di durata della sosta. [B] La gestione di un autoparcheggio su area pubblica, avendo ad oggetto l’utilizzazione di un bene pubblico, anche quando non comporta il trasferimento di poteri autoritativi, costituisca pur sempre pubblico servizio assunto dalla pubblica amministrazione in favore della collettività indistinta, sia se svolto direttamente dalla stessa o da altro soggetto ad essa collegato. [C] E’ viziato il provvedimento con il quale il comune giustifica l’omessa previsione di parcheggi liberi facendo invece estrinseco ed astratto riferimento a generiche esigenze del traffico
Sull'art. 6, d.p.r. n. 380 del 2001, come modificato dalla l. n. 73 del 2010 il quale espressamente statuisce che "(...) possono essere eseguiti senza alcun titolo abilitativo i seguenti interventi: (...) le opere di pavimentazione e di finitura di spazi esterni, anche per aree di sosta"
Sulla possibilità o meno che la realizzazione di parcheggi interrati, con le relative opere di scavo, possa determinare effetti nocivi sull’ambiente superficiario soggetto a vincolo paesaggistico tutelato dalla Soprintendenza
[A] La realizzazione di autorimesse e parcheggi, se non effettuata in locali preesistenti o totalmente al di sotto del piano di campagna naturale, è soggetta alla disciplina urbanistica che regola le nuove costruzioni. [B] Nonostante l’ampliamento dei casi previsti, nella normativa della Regione Campania devono ritenersi confermati i principi fondamentali delle disposizioni contenute nella legge Tognoli
[A] Sull’art. 23, comma 3, del d.P.R. n. 380/2001 secondo cui, in materia di DIA, “qualora l'immobile oggetto dell'intervento sia sottoposto ad un vincolo la cui tutela compete, anche in via di delega, alla stessa amministrazione comunale, il termine di trenta giorni di cui al comma 1 decorre dal rilascio del relativo atto di assenso”. [B] Nella Regione Campania la realizzazione di parcheggi interrati in aree libere di pertinenza degli edifici cui accedono è soggetta a denunzia di inizio attività solo ove l’intervento sia conforme agli strumenti urbanistici vigenti, altrimenti occorrendo il permesso di costruire
[A] La legittimazione a impugnare una concessione edilizia deve essere riconosciuta al proprietario di un immobile sito nella zona interessata alla costruzione, o comunque a chi si trovi in una situazione di stabile collegamento con la zona stessa, la quale non postula necessariamente l'adiacenza fra gli immobili. [B] Le autorimesse realizzate anche parzialmente all’esterno del fabbricato non rientrando nell'ambito di operatività dell'art. 9 della legge n. 122 del 1989. [C] L’art. 9 della L. 24 marzo 1989, n. 122, non è applicabile nel caso di realizzazione di un garage che non è interrato e che al fine del suo interramento comunque richiede una operazione di "sistemazione del soprassuolo". [D] Sui casi in cui può prescindersi dell’approvazione del piano attuativo prescritto dallo strumento urbanistico. [E] Il piano attuativo e la convenzione urbanistica sono atti che “simul stabent, simul cadunt”. [F] In considerazione della insussistenza nella L.R. 11/1998 di una norma analoga a quella di cui all’art. 9 D.P.R. 380/01, ben può trovare applicazione quella giurisprudenza risalente circa la doverosità del rilascio della concessione edilizia in presenza di adeguate opere di urbanizzazione
[A] Sulla tesi secondo la quale il vincolo di pertinenzialità del parcheggio, ai sensi dell’art. 9 l. n. 122 del 1989, dovrebbe preesistere rispetto all’intervento da farsi. [B] Sulla possibilità o meno di realizzare parcheggi anche in relazione ad immobili non destinati ad uso abitativo
Sulla realizzazione sul cortile condominiale di veri e propri posti auto per parcheggio, aventi natura stabile nel tempo e caratterizzati dalla continuità nell’utilizzo
Sulla necessità o meno di considerare nuovo volume ai fini paesaggistici la realizzazione di un parcheggio interrato, con relativi accessi, e la copertura con un tetto giardino
Una volta che siano stati riservati per parcheggi spazi nella misura di legge, ogni spazio ulteriore è completamente svincolato dalla richiamata disciplina vincolistica e, quindi, può essere liberamente venduto, locato o formare oggetto di altri negozi giuridici
[A] Le domande di condono non necessitano di comunicazione di avvio del procedimento. La doglianza in ogni caso, in base al principio di cui all’art. 21-octies della L. 241/1990, assume rilievo solo formale e non esplica effetti vizianti del provvedimento che possano determinare il suo annullamento. [B] Il parcheggio di cui all’art. 338, comma 5 del T.U.L.S., come modificato dall’art. 28 L. n. 166/2002, se non ricompreso tra le opere pubbliche, o non rientrante tra gli interventi urbanistici di P.R.G., è da intendersi quale parcheggio a raso, privo di rilevanza urbanistica. [C] Il vincolo a zona di rispetto cimiteriale previsto dall’art. 338 del T.U.L.S. comporta l’inedificabilità assoluta dell’area, indipendentemente dal tipo di fabbricato, anche non finalizzato all’abitazione ovvero di carattere pertinenziale, tale da prevalere anche su eventuali disposizioni contrarie del P.R.G.. [D] Un box auto, poiché dotato di propria autonomia funzionale e di autonomo valore di mercato, non può essere considerato pertinenza
Sull'art. 41 sexies l. 17 agosto 1942 n. 1150, introdotto dall'art. 18 l. 6 agosto 1967 n. 765, che stabilisce la riserva nelle nuove costruzioni di appositi spazi per parcheggi
Non può ritenersi a priori inconfigurabile, nell’applicazione dell’art. 9 della legge Tognoli, l’ipotesi in cui l’area esterna non si trovi in rapporto di immediata contiguità materiale con il fabbricato cui i realizzandi parcheggi sono destinati ad accedere
[A] Sulla possibilità o meno di realizzare parcheggi nei sagrati delle chiese. [B] Il concetto urbanistico di attrezzatura religiosa è molto più ampio del concetto civilistico di luogo di culto
[A] Sui casi in cui gli interventi consistenti nella installazione di tettoie possono ritenersi sottratti al regime del permesso di costruire. [B] Sulle disposizioni dettate dall'art. 9 della legge n. 122 del 1989 e dall’art. 6 della legge regionale n. 19 del 2001, in materia di parcheggi pertinenziali
[A] Il divieto di costruire ad una certa distanza dalla sede stradale non deve essere inteso restrittivamente. [B] L’art. 9 della legge 24.3.1989, n. 122, nella parte in cui consente di derogare agli strumenti urbanistici ed ai regolamenti edilizi vigenti, costituisce norma eccezionale, non applicabile – ex art. 14 disp. prel. c.c. – oltre i casi in essa specificamente considerati
[A] Sull'art. 17 del D.P.R. 380/01, il cui III comma, alla lett. c), prevede l'esenzione dal contributo per le opere di urbanizzazione, eseguite anche da privati, in attuazione di strumenti urbanistici. [B] Sull’esenzione o meno degli oneri concessori per la realizzazione di un parcheggio interrato con tariffa stabilita dal Comune
Sull’art. 41-sexies L. 1150/1942, il quale prescrive che gli spazi a parcheggio siano reperiti “nelle aree di pertinenza” delle nuove costruzioni, e sulla distanza minima che deve comunque sussistere verso l’abitazione per non vanificare il nesso di funzionalità rispetto all’edificio principale
Sui presupposti che devono sussistere affinché ai sensi dell’art. 9 della lette Tognoli possano essere realizzati parcheggi pertinenziali a titolo gratuito in deroga agli strumenti urbanistici
Non esiste alcuna ragione per la quale il piano di un edificio, utilizzabile o utilizzato come autorimessa, debba appartenere ai proprietari degli altri piani per un asserita qualificazione a pertinenza
[A] Sulla qualificazione di agente contabile, per l'attività svolta da una società per azioni nella gestione dei proventi della sosta a pagamento. [B] Sulla clausola del bando di gara indetta per l'affidamento del servizio di parcheggio pubblico, che richiede come requisito di ammissione alla procedura selettiva l'iscrizione all'albo dei soggetti abilitati all'attività liquidatoria e di accertamento dei tributi e delle entrate dei comuni e delle province
[A] Sulla derogabilità o meno dell’art. 3 del D.M. 2.4.1968, n. 1444, il quale prevede la dotazione minima inderogabile di 18 mq/ab. per spazi pubblici o riservati alle attività collettive, a verde pubblico o a parcheggio, con esclusione degli spazi destinati alle sedi viarie. [B] La comunicazione di avvio del procedimento, di cui all'art. 7, l. 7 agosto 1990 n. 241 e all’art. 8 della l.r. 10/2001, non è necessaria nel caso di approvazione del progetto preliminare di un'opera pubblica
[A] Sull’art. 9, comma 1, della l. n. 122/1989 e sulla possibilità o meno di realizzare parcheggi anche in deroga agli strumenti urbanistici nelle aree extra urbane. [B] Sulla normativa della Regione Campania in materia di realizzazione parcheggi
Sui casi in cui negli interventi di ristrutturazione edilizia si deve applicare l’art. 41 sexies della legge n. 1950 del 1942 sulla necessità degli spazi da destinare a parcheggio
[A] Mentre ai fini edilizi un volume può anche non essere considerato rilevante e non essere oggetto di computo fra le volumetrie assentibili, viceversa ai fini paesaggistici un volume può assumere comunque una sua rilevanza. [B] Sulla possibilità o meno di ritenere aumento di volume la realizzazione di un garage interrato
Con l’articolo 6 della legge regionale n. 19/2001 la Regione Campania ha in parte modificato - con un ampliamento del numero dei possibili destinatari e con una semplificazione delle procedure di assenso - le previsioni contenute nell’art. 9, comma 1, della legge n. 122/1989 (c.d. legge Tognoli)
[A] Sulla decorrenza del termine per impugnare il permesso di costruire da parte del terzo. [B] Sulla necessità o meno di applicare disciplina in materia di parcheggi di cui all'art. 41 sexies, l. n. 1150 del 1942 riguardo agli interventi di ristrutturazione edilizia con mutamento di destinazione d’uso o con recupero abitativo del sottotetto
[A] Ai sensi della L.R. Lombardia l’attività di rimessaggio di autoveicoli presuppone la distinazione d’uso commerciale. [B] Il Comune in presenza di mutamento di destinazione d'uso da industriale a commerciale del complesso immobiliare, intervenuto nel decennio dal rilascio delle concessioni originarie, correttamente ridetermina gli oneri di urbanizzazione
Sull’art. 6, comma 1, della L.R. Campania 19/2001, secondo cui la realizzazione di parcheggi, da destinare a pertinenze di unità immobiliari e da realizzare nel sottosuolo del lotto su cui insistono gli edifici, se conformi agli strumenti urbanistici vigenti, è soggetta a semplice denuncia di inizio attività
Ai fini della qualificazione del parcheggio come opera pubblica, pur antecedentemente alla l. n. 122/1989, non osta la circostanza che il medesimo sia stato realizzato e sia temporaneamente gestito da un soggetto privato, né il fatto che esso insista sul suolo comunale concesso in diritto di superficie con facoltà di cessione
L’art. 69 della L.R. Lombardia 12/2005 segna il superamento delle incertezze del regime anteriore, nell’ambito del quale la giurisprudenza aveva assunto per gradi posizioni sempre più favorevoli alla gratuità dei parcheggi
[A] Il Prefetto può sospendere o vietare l’esercizio dell’attività di “rimessa di veicoli”, nei casi previsti dall’articolo 11, comma 2, del regio decreto 18 giugno 1931. [B] La delibera comunale di modifica del piano parcheggi e delle aree destinate a parcheggio pubblico a pagamento è da qualificarsi come atto di natura generale
[A] Come base di calcolo per la quantificazione degli standard e dei parcheggi pertinenziali devono essere utilizzate tutte le superfici che direttamente o indirettamente sono coinvolte nella variazione di destinazione d’uso commerciale. [B] La monetizzazione degli standard non è un diritto dei privati ma può essere negata solo qualora sia effettivamente dimostrata la necessità di disporre di tutti i parcheggi in loco
E’ illegittima l’ordinanza con la quale in Sindaco ordina all’Azienda Sanitaria di ripristinare nel parcheggio interno del Presidio ospedaliero condizioni di sosta veicolare rigorosamente gratuite
Sull’esistenza di diverse tipologie di parcheggio, assoggettate a regimi giuridici differenziati tra di loro, in complessi condominiali di nuova costruzione, dovuti al susseguirsi d’interventi legislativi incidenti sulla limitazione dell’autonomia privata in ordine alle dimensioni minime di tali spazi e al regime di circolazione
Il vincolo di destinazione imposto dall’art. 41 sexies della legge n. 1150 del 1942 si riferisce soltanto al rapporto tra i parcheggi e lo stabile di riferimento e non anche ad un presunto asservimento all’uso pubblico degli stessi
Non è corretta l’interpretazione del comma 2 dell’articolo 6 della l.r. della Campania n. 19 del 2001 che ritenesse possibile la realizzazione, in deroga ad ogni norma dettata dalla strumentazione urbanistica ed edilizia e in qualsiasi zona del territorio comunale, di nuovi immobili fuori terra destinati a parcheggio
La gratuità dell’autorizzazione prevista dall’art. 9, l. 24 marzo 1989 n. 122 per la realizzazione di parcheggi non riguarda solo opere aggiuntive ad edifici già esistenti, ma anche quelle afferenti ad edifici di nuova realizzazione, ma a condizione che si tratti di opere pertinenziali ad essi
[A] Sulla necessità o meno del parere della Soprintendenza in caso di istanza di condono edilizio riferita a opere interne ad un immobile soggetto a vincolo paesaggistico. [B] Sull’art. 12 della legge 246/05 secondo cui “gli spazi per parcheggi realizzati in forza del primo comma non sono gravati da vincoli pertinenziali di sorta né da diritti d'uso a favore dei proprietari di altre unità immobiliari e sono trasferibili autonomamente da esse”. [C] Sulla possibilità o meno di condonare il mutamento di destinazione d’uso di un garage in virtù del’art. 12 della l. 246 del 2005
[A] Per espressa previsione dell’art. 9 comma 1 della legge 122/1989, hanno carattere prioritario i vincoli paesistico-ambientali formalmente istituiti, che pertanto possono rappresentare un ostacolo alla realizzazione dei parcheggi. [B] In assenza di un vincolo paesistico ambientale formale è comunque necessario uno scrutinio analogo in relazione alle norme degli strumenti urbanistici che tutelano i corpi idrici e la destinazione del sottosuolo. [C] Sull’art. 69 comma 1 della L.R Lombardia 12/2005 riguardo a i parcheggi, pertinenziali e non pertinenziali
Gli spazi tra gli alberi che costeggiano un tratto di viale sono dei tratti di banchina stradale sulla quale non è possibile delimitare aree di sosta per i veicoli
Il vincolo di pertinenzialità tra l'appartamento ed il posto auto, ex l. 1150 del 1942 art. 41 sexies, non si estende necessariamente a tutte le aree destinate a parcheggio
[A] Sul momento nel quale deve essere costituito il vincolo pertinenziale tra il realizzando parcheggio e l’unità immobiliare principale ai sensi della l. n. 122 del 1999. [B] Sulla possibilità o meno da parte dei Comuni di ampliare il campo di applicazione dell’art. 9 della l. n. 122 del 1999 per la realizzazione dei parcheggi pertinenziali da parte dei privati
La nozione di parcheggio - anche alla luce della circolare n. 3210 del 28.10.1967 – deve intendersi comprensiva degli spazi necessari tanto alla sosta quanto alla manovra
Sulla gratuità del titolo edilizio per la realizzazione di parcheggi “pertinenziali” e “non pertinenziali” ai sensi della l. 122/99, del D.P.R. 380/01 e della l.r. Lombardia 12/2005
Sul diritto di proprietà o di mero uso che spetta ai proprietari di costruzioni realizzate ante legge 246/2005 sugli spazi che il costruttore ha destinato a parcheggio
È illegittima la delibera della Giunta Municipale del Comune di Roma, recante “Ulteriore ridelimitazione delle zone di particolare rilevanza urbanistica nelle quali sussistono esigenze e condizioni particolari di traffico, ai sensi dell’art. 7, commi 8 e 9, del Codice della Strada”, mediante la quale il Comune ha fatto installare parcheggi a pagamento senza riservare alcuna area a parcheggio libero
[A] Sulla possibilità di realizzare, nel sottosuolo di immobili ovvero nei locali siti al piano terreno dei fabbricati, parcheggi da destinare a pertinenza delle singole unità immobiliari. [B] Sulla realizzazione di parcheggi conformi all’art. 9 della legge 24 maggio 1989, n. 122, in difetto della prescritta autorizzazione
Affinché l’art. 9 della legge n. 122/89 possa trovare applicazione il parcheggio deve essere posto in rapporto con un’unità immobiliare sulla base di limiti ispirati da criteri di ragionevolezza, pena il venir meno del vincolo di pertinenzialità
Sull’interpretazione della legge regionale Valle d’Aosta 6 aprile 1998, n. 11, laddove prevede un titolo edilizio semplificato per i parcheggi realizzati “nel sottosuolo del fabbricato”, oppure nel sottosuolo “del lotto su cui insiste il fabbricato stesso”
[A] L’obbligo di esame delle memorie e dei documenti difensivi ai sensi degli artt. 10 e 10 bis della legge n. 241 del 1990 non impone una analitica confutazione di ogni argomento utilizzato dalle parti. [B] L’uso pubblico dell’area di parcheggio previsto da una convenzione urbanistica non può comprendere l’asservimento dell’area a un vicino distributore di carburanti
Sulla corretta interpretazione dell’art. 5 della l.r. Liguria n. 24 del 2001, che consente il recupero a fini abitativi delle porzioni di edificio già adibite a ricovero per le autovetture, laddove non sia possibile reperire nell’area interessata altri spazi da destinare a standard di parcheggio
Sull’ambito di applicazione dell’art. 9 della legge 24 marzo 1989, n. 122 e sulla necessità che i parcheggi vengano realizzati al di sotto del piano di campagna naturale
Il parcheggio di autovetture su di un'area può costituire legittima manifestazione di un possesso a titolo di proprietà del suolo, ma non anche estrinsecazione di un potere di fatto riconducibile al contenuto di un diritto di servitù
[A] Sulla possibilità o meno di considerare come standards i parcheggi a pagamento su aree private e come servizio pubblico la relativa attività. [B] Sugli oneri motivazionali che devono essere assolti qualora nella formazione dello strumento urbanistico si introducano standards in misura superiore a quella di legge
Sull’art. 9 della l. n. 122/89 e sulla possibilità di realizzare o meno di parcheggi in area scoperta, costituenti nuovo corpo di fabbrica con aumento di volumetria
Sull’applicabilità o meno dell'art. 9 della legge 24 marzo 1989 n. 122 – che consente di realizzare nel sottosuolo degli immobili o nei locali siti al piano terreno ed anche in deroga alla vigente disciplina urbanistica, parcheggi pertinenziali - anche ai nuovi edifici o sulla possibilità di ricorrervi solo nell'ipotesi di fabbricati già esistenti
Sulle agevolazioni previste dall’art. 9 della legge n. 122/1989 e sulla loro riferibilità alle sole autorimesse private pertinenziali, ovvero anche alle autorimesse destinate a pubblica utenza
Sull’art. 7 del D.M. 1 febbraio 1986 e sul provvedimento con il quale l’amministrazione omologa i posti auto scoperti alle autorimesse, riferendo ad entrambi la prescrizione del distacco minimo di mt. 1,50 dal fronte casa
Sulla possibilità o meno di realizzare parcheggi pertinenziali, in deroga agli strumenti urbanistici ai sensi dell’art. 9 della legge n. 122/89, in area ricadente in zona agricola
Sulla legittimità o meno del provvedimento sanzionatorio adottato dal Comune avverso l’esercizio di parcheggio abusivo di roulottes, in violazione dell’art. 86 del T.U.L.P.S. R.D. 18.6.31 n. 773
Sulla possibilità prevista dall’art. 9 della legge “Tognoli” di realizzare parcheggi da destinare a pertinenze delle singole unità immobiliari e sul riferimento alle sole “aree urbane”
Sulla necessità di rispettare il rapporto tra gli spazi destinati a parcheggi e la cubatura della costruzione, ai sensi della l. 24 marzo 1989 n. 122, anche per gli interventi di ristrutturazione edilizia
[A] Sulla c.d. “sosta tariffata”, realizzata attraverso il balzello riscosso dai parchimetri. [B] Con la sosta tariffata si costituiscono a favore di una sola parte di cittadini vere e proprie servitù, che aumentano il valore dei propri immobili. [C] La gratuità della sosta per i residenti deve rispondere a uno specifico interesse pubblico e non a interessi degli amministratori nell’intento di ingraziarsi i voti dei rispettivi elettori
I parcheggi “pubblici” sono opere di urbanizzazione primaria già da molto tempo prima della legge n. 122/1989 con la conseguenza che l’equiparazione disposta dall’art. 11 della stessa legge non può essere ad essi riferita
Sull’illegittimità del diniego di concessione in sanatoria di posteggi interrati sul rilievo che trattasi di nuove costruzioni vietate nella zona dal Piano Regolatore
Sull’obbligo di reperimento di aree da adibire a parcheggi pubblici o di uso pubblico prescritto dalla concessione edilizia e sugli effetti conseguenti alla loro mancata realizzazione
[A] Per le concessioni in sanatoria il termine di impugnazione decorre dal momento in cui si viene a conoscenza del loro rilascio e non dalla realizzazione dell’abuso. [B] Sulla possibilità o meno di realizzare box “seminterrati” nelle aree di pertinenza degli edifici
Sul contratto di locazione di posti auto, sulla definizione di "esercizio di rimessa" e sulla necessità o meno della Denuncia di Inizio Attività ai sensi dell'art. 86 TULPS RD 773/1931
Sulla necessità di disapplicare una norma di regolamento edilizio che consente la realizzazione di parcheggi pertinenziali esternamente al fabbricato principale
Sulla mancanza di un obbligo legale di cessione gratuita all’Amministrazione delle aree destinate a parcheggio, ai sensi del penultimo comma dell’art. 41 quinquies legge 1150/42, e sulla possibilità o meno per il proprietario di inibirne l’uso pubblico
Sulla realizzazione dei parcheggi pertinenziali ai sensi dell’art. 9 della legge n. 122 del 1989 e sulla necessità di operare un’interpretazione restrittiva della norma
Soltanto i parcheggi pertinenziali realizzati ai sensi della legge n. 122/89 c.d. “legge Tognoli”, sono esenti dal contributo concessorio e non anche i parcheggi costruiti in aree private per libera scelta speculativa di un imprenditore
L’autorizzazione gratuita per la realizzazione di parcheggi può essere rilasciata solo nel caso in cui si tratti di realizzare garage nel sottosuolo o nei locali del piano terreno dei fabbricati
Se la realizzazione di un parcheggio pubblico, anche se ad opera di privati, è riconducibile ad un’opera di urbanizzazione, esente da oneri concessori, lo stesso non può dirsi quando il parcheggio sia stato frazionato in boxes autonomi ed in seguito alienati a singoli privati
[A] Le aree di servizio autostradali ed i relativi parcheggi costituiscono opera pubblica. [B] Sull’inattualità della destinazione urbanistica di un’area. [C] Sulla realizzabilità di parcheggi a raso all’interno delle fasce di rispetto stradali
Le aree a sosta libera che i comuni devono garantire nelle immediate vicinanze delle aree adibite a sosta a pagamento non devono necessariamente avere un’estensione analoga a quest’ultime
Sono applicabili alla zona agricola "E", così definita dallo strumento urbanistico, le disposizioni della legge 122/89 in materia di parcheggi, in virtù di quanto riportato dall'art. 79 - comma 2 - lett.d) punto 3) della L.R. Toscana n. 01/2005?
L’art. 9 della Legge n. 122 del 1989, se da un lato consente di realizzare parcheggi da destinare a pertinenza delle singole unità immobiliari, anche in deroga agli strumenti urbanistici, dall'altro mantiene in ogni caso fermi i vincoli previsti dalla legislazione in materia paesaggistica ed ambientale
Non può essere sostenuta la sanabilità delle opere fuori terra destinate al ricovero di autovetture per effetto di quanto disposto dalla legge 24.3.1989, n. 122 - cd. legge Tognoli
Sulla legittimità di una disciplina comunale diretta ad evitare gli interventi edilizi ai sensi della legge 122/89 che non siano strettamente indispensabili
L’art. 9 della legge n. 122/1989 consente di realizzare, anche in deroga agli strumenti urbanistici, esclusivamente parcheggi pertinenziali degli edifici, collocati nei locali siti al piano terreno o nel sottosuolo di aree anche esterne al fabbricato. La stessa norma non risulta, quindi, applicabile per la realizzazione di un parcheggio a raso non interrato, al fine di cedere o affittare temporaneamente a terzi i relativi posti macchina